Commentario del 18.07.2017

IN PRIMA PAGINA
In Italia record di giovani che non studiano e non cercano lavoro: sono il 19,9% (Sole e tutti). Il Giornale: truffati da ipocrisia e politica. Il Corriere: ascoltarli è già un passo. Tra i sessantenni è corsa alla pensione anticipata: 66 mila domande per l'Ape (Sole e tutti). Pd e governo studiano pensioni salva giovani (QN): assegno minimo di 650 euro al mese (Messaggero).
Ampio spazio alla politica. Alfano rompe con i dem: basta alleanze (Stampa). Centristi in marcia verso destra. Il ministro Costa: "Io vado verso Berlusconi, Ap mi segua" (Repubblica). Berlusconi torna al centro della scena: sulla Stampa il piano contro Lega e Pd. Sul Fatto parla Di Battista: "Faremo il referendum sull'euro". Libero lancia Di Maio: punta a Palazzo Chigi. Gentiloni inchiodato alla poltrona: per il Fatto le nomine chiave dei prossimi mesi le farà lui e non Renzi. Intanto lo ius soli slitta a settembre (Repubblica e tutti). Libero: il Pd si accorge che l'immigrazione gli toglie voti.
Dalla Ue l'ultima mossa anti-esodo: "Non vendete gommoni ai libici" (Corriere). Dall'Italia pressing su Ong e Libia (Sole). Grandi (Onu): "Pronti a creare campi in Africa per i rifugiati" (Stampa).
In cronaca Roma ferita dai roghi (Messaggero). Raggi: disastro ambientale (Sole). Preso il piromane (Corriere). Ergastolo confermato a Bossetti per l'omicidio di Yara (Corriere). Giuria divisa (Repubblica). Bossetti: "Poteva essere mia figlia".

ITALIA-ECONOMIA
In Italia record di neet, giovani che non studiano né cercano lavoro: sono al 19,9% contro una media Ue dell'11,5% (Sole, Messaggero e tutti). Eppure dal 2013 su scala europea sono stati creati 10 milioni di posti di lavoro netti e il tasso di occupazione nella popolazione da 20 a 64 anni non è mai stato tanto alto, 71,1%. Parallelamente cala la disoccupazione (ora all'8,5%). Ma di questi progressi ai giovani vanno solo le briciole: per loro lavori temporanei e zero copertura previdenziale. E se c'è lavoro, devono accontentarsi di retribuzioni molto più basse rispetto ai colleghi ultrasessantenni. Neanche il programma Garanzia Giovani ha cambiato le cose: nel 53% dei casi si è tradotto in uno stage. In Italia, tra 2015 e 2016, aumentato anche il numero delle persone che vivono in povertà: adesso siamo all'11,9% (Corriere).
Tra i sessantenni è corsa alla pensione anticipata: 66 mila domande per l'Ape. Sono arrivate all'Inps 6 mila richieste più delle stime. Entro il 15 ottobre saranno effettuate le verifiche: se sarà confermato un numero maggiore di beneficiari rispetto al previsto, sarà data priorità a chi è più vicino all'uscita (Sole).
Pd e governo studiano pensioni salva giovani (QN): assegno minimo di 650 euro al mese per chi ha almeno 20 anni di contributi con la possibilità di arrivare a 1000 euro (Messaggero). Cgil, Cisl e Uil d'accordo. Da Nannicini apertura anche sulla revisione del meccanismo di adeguamento automatico dell'età pensionabile. Boccia (Confindustria). "Si parla molto di pensioni e poco di giovani: a questo paese serve equità generazionale" (Sole).
La Stampa (p.3) prevede una "manovra light": pochi punti nella speranza di mettere insieme i voti di Fi e dei bersaniani di Mdp. Il viceministro Morando ipotizza quattro punti: cancellazione delle clausole di salvaguardia, taglio dei contributi previdenziali ai più giovani, rafforzamento delle misure contro la povertà, aumento degli investimenti. Basterà? Il rischio di un liberi tutti e dell'esercizio provvisorio è alto, scrive la Stampa.

ITALIA-POLITICA
Alfano rompe con i dem: basta alleanze (Stampa). Alfano alla Stampa: "La collaborazione con il Pd ormai si è conclusa: sosteniamo lo stesso governo ma non facciamo parte della stessa coalizione. Abbiamo un parente in comune che si chiama Gentiloni". Centristi pronti a tornare alla casa madre azzurra? "Con una legge elettorale che non prevede alleanze possiamo costruire un'area autonoma, popolare e liberale. Serve una proposta politica che unisca tutti coloro che sono distinti e autonomi dalla sinistra ma che non vogliono andar dietro a chi come Salvini vuole portarci fuori dall'Europa". Per il Messaggero Alfano punta su Parisi e su Calenda per condurre i centristi sopra la soglia del 4%. Ma potrebbe essere direttamente Berlusconi a mettere il cappello su una nuova forza moderata contrapposta a Renzi. Il ministro Costa a Repubblica: "Io vado verso Berlusconi, Ap mi segua".
Berlusconi torna al centro della scena: per la Stampa nel mirino del cavaliere non c'è solo Renzi ma anche Salvini: il suo piano è candidare premier Maroni e "dialogare" con Franceschini sulla legge elettorale.
Sul Fatto parla Di Battista: "Faremo il referendum sull'euro". "L'Europa non esiste, se resta così verrà schiacciata da Cina, India e Stati Uniti. L'unica cosa che ha fatto è l'euro, a cui sono profondamente contrario. Dal M5S nessun cambio di posizione. Abbiamo sempre proposto il referendum consultivo. Va assolutamente fatto". Di Battista parla degli incontri con le ambasciatrici francese e tedesca – "non siamo barbari" – sospende il giudizio su Trump. E sul prossimo governo: "Non vado a caccia di poltrone". Grillo dal blog annuncia: nessun ritiro dalla politica. E prepara la campagna elettorale: il candidato premier del M5S sarà scelto alla convention di settembre a Rimini (Foglio e altri). Per Libero Di Maio resta favorito per Palazzo Chigi, nonostante le gaffe.
Ma Gentiloni resta inchiodato alla poltrona: per il Fatto le nomine chiave dei prossimi mesi – Bankitalia, Consob, Difesa - le farà lui e non Renzi. Colle e Bruxelles non si fidano più dell'ex premier.
Intanto lo ius soli slitta a settembre (Repubblica e tutti). Il Pd insiste con i centristi: "Va approvato così com'è". Ma a nessuno sfugge che il rinvio e nuove modifiche condannano la legge (Repubblica). Sollievo del Capo dello Stato per il rinvio (Corriere): tema troppo divisivo. Feltri, su Libero: il Pd si accorge che l'immigrazione gli toglie voti e ritira lo ius soli. Gentiloni non è un cretino e lo ha capito.

EUROPA
Dalla Ue l'ultima mossa anti-esodo: "Non vendete gommoni ai libici" (Corriere). Tra ministri degli Esteri c'è un'intesa sulla necessità di "stabilizzare" la Libia ma al momento frutta solo una stretta sull'export di gommoni e fuoribordo (Corriere). Unicef critica con l'Italia per la stretta sulle ong: così a rischio le vite dei bambini (Corriere). L'Austria torna a minacciare la chiusura del Brennero se davvero Roma dovesse dare migliaia di visti per la Ue ai migranti, ma Alfano smentisce le rivelazioni del Times. Maroni al Corriere: "I visti per tutti li adottai da ministro ma ora si rischia il boomerang. E comunque i Paesi europei ci rimanderebbero dietro i migranti appena scaduti i sei mesi". Per il governatore lombardo "Roma deve pretendere un intervento dell'Onu: i caschi blu dovrebbero gestire campi di accoglienza in Libia, identificare lì i i migranti e aprire i canali per l'Europa solo a chi ha titolo".
In questa direzione sembra muoversi Commissione Ue e Onu. Grandi (Unhcr) alla Stampa: "Campi profughi in Africa per controllare le richieste d'asilo per l'Europa. Siamo in grado di affrontare un piano da 40 mila trasferimenti l'anno in Europa. Ma agli occhi dei richiedenti asilo dobbiamo diventare un'alternativa reale ai trafficanti".
Ieri sbarchi fermi, ma solo per il maltempo sulle coste libiche. Dall'inizio dell'anno 93 mila le persone arrivate in Italia (+16,7%): di questo passo saranno 200 mila gli arrivi a fine anno (contro i 181 mila del 2016). Cala invece a 2 miliardi il "giro d'affari" dei trafficanti, per effetto dello stop al flusso dei siriani. Gallinelli (Guardia Costiera): "Traffici che non possono essere contrastati efficacemente con iniziative singole". Mattarella: "Il Mediterraneo cessi di essere luogo di morte e traffici disumani e torni luogo di scambi, cultura e commerci" (Sole e tutti).

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