Commentario del 13.07.2017

IN PRIMA PAGINA
Migranti, no di Macron all'Italia. L'Europa tiene chiusi i porti (Repubblica). Gentiloni: "Passi avanti ma insufficienti" (Sole). E a Macron: "Tu non capisci il caso migranti" (Stampa). Sul Messaggero le regole per le ong: polizia a bordo e contatti vietati con gli scafisti. Dubbi Ue sul piano italiano (Sole). Oggi Minniti in Libia. E il premier Serraj pensa di bombardare i barconi dei trafficanti (Stampa). Sui migranti lo scontro è anche politico. Di Maio: "Renzi ha ceduto i porti in cambio degli 80 euro" (Fatto). E gli italiani bocciano lo ius soli (Messaggero).
Sul fronte dei conti, schiarita con la Ue: Bruxelles approva la flessibilità ma nelle regole (Sole). La manovra ora sarà più leggera (Messaggero). Sulla Stampa la rivolta dei professori: "Stipendi fermi da 6 anni. Blocchiamo l'Università". Su Sole i 50 mila esuberi nelle partecipate pubbliche: colpa dei tagli mai fatti, ogni giorno una società in più (Repubblica).
Sul fronte politico Renzi  in trincea contro tutti (Corriere).  "L'uscita di Letta? La volle il Pd". La replica: "Disgustoso" (Repubblica). Da Renzi stoccate anche a Bankitalia. Ed è pronto a candidarsi al Senato (Messaggero). Sul Pd avanza l'ombra di una nuova scissione (Corriere). Bersani: "Serve un nuovo '68 e il governo rischia" (Stampa).
Dall'estero. In Brasile per lo scandalo petrolio, Lula condannato a 9 anni e 6 mesi per corruzione (Messaggero). Negli Usa gli sviluppi del Russiagate: Trump difende il sindaco ma parte una prima richiesta di impeachment (Sole). Al Polo Sud si stacca l'iceberg dei record: è grande come la Liguria (Repubblica).
In cronaca i roghi che devastano il Sud: dalle isole turisti in fuga con le barche (Repubblica). A Roma Foro e Palatino chiusi per assemblea: e i turisti aspettano sotto al sole (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
Ok alla flessibilità ma nelle regole europee (Sole). La Ue dice sì all'Italia allo sconto sul deficit ma a patto che Roma tagli spesa e debito pubblico (Messaggero). Gentiloni: "Padoan ha detto che è una buona notizia e io sono d'accordo: un Paese che rispetta le regole ottiene risultati". Ma nelle parole di Padoan si legge l'ennesima presa di distanza da Renzi: "Bisogna valutare con cautela su come utilizzare questo spazio fiscale. Non tutti i tagli di tasse hanno lo stesso impatto su crescita e occupazione". In ogni caso, lo sconto al deficit è ossigeno per il Tesoro (Repubblica). Per il Messaggero si profila una manovra più leggera: il conto si attesta tra i 10-15 miliardi, ma sarà necessario rilanciare la spending review, riprendere il cammino delle privatizzazioni e riaprire il cantiere delle pensioni.  Sul Corriere, Verderami parla di Padoan tra due fuochi, Renzi e la Commissione Ue: a un mese dalla scrittura dell'ultima legge di Stabilità della consiliatura Padoan aspetta ancora di capire qual è la linea, l'indirizzo su cui lavorare. Le risorse sono limitate e c'è da sceglier tra imprese, famiglie, giovani.
In primo piano su tutti, le parole di Visco all'assemblea Abi: "Dissipati i rischi di sistema, l'emergenza bancaria è finita"; il governatore critica lo scarso coordinamento tra autorità (Messaggero, p.15) e sugli npl spiega: "Il flusso di nuove sofferenze è ridotto ai livelli pre-crisi, entro un anno all'8%" (Sole, p.3); Visco infine ricorda che il giudizio dei mercati sulle banche italiane è migliorato "anche se resta tanto da fare". Dello stesso avviso Padoan (Giornale, p.8 e altri) "Il peggio è passato, siamo alla svolta grazie alla ripresa economica e alle riforme". Libero torna ad attaccare frontalmente Bankitalia: è un ente inutile, costa troppo; va eliminato. E la tensione resta alta intorno al decreto salva-banche venete: sarà votato con la fiducia ma non prima di domani, per l'ostruzionismo del M5S. Libero: non salvano le banche ma i ladri.

ITALIA-POLITICA
Renzi in trincea contro tutti (Corriere in apertura): nel suo libro attacca Letta e Visco (Bankitalia) e la polemica si fa rovente. "Letta? Fece la vittima, ma il cambio di governo non fu un golpe. Lo chiese Speranza e la minoranza del Pd perché quel governo non si muoveva. E poi Letta non aveva nessuna investitura democratica". Dura la replica di Letta: "Parole disgustose, Renzi è in totale isolamento e mi vuole nel fango ma ci si rotolerà da solo" (Corriere). "Renzi poteva risparmiare sui flashback – il commento di Cappellini su Repubblica – l'inutile dileggio del predecessore non porta avanti".
Renzi duella a distanza anche con Visco: "Sbagliai a fidarmi di Bankitalia nella gestione delle crisi" (Stampa e tutti). "Un errore che pagheremo assai caro per reputazione più che per la sostanza". Parole accolte con "irritazione e stupore" in Bankitalia (Sole): per Stampa e QN sono il prologo alla guerra alla successione di Visco, a fine mandato.
Intanto Prodi a Bologna va ad ascoltare Pisapia: la foto dei due sorridenti con Orlando non passa inosservata (Repubblica). Massimo Franco, sul Corriere, evoca una seconda scissione nel Pd, innescata proprio dal ministro della Giustizia. Tra i renziani c'è chi teme che voglia fare un nuovo partito ma non è chiaro se il vertice del partito stia lavorando per provocare la rottura o per evitarla.
Sulla Stampa parla Bersani: "C'è un'intera generazione umiliata nel Paese, mi stupisco che non sia ancora partito un nuovo 68. Il governo Gentiloni troppo in continuità col precedente: senza una svolta non si va avanti".
Governo alla prova ius soli. Al Senato numeri a rischio: governo diviso sulla fiducia, con Renzi che spinge per evitare che salti tutto e i centristi che non ci stanno (Messaggero). In casa Ap si sospetta un ritorno di fiamma per il voto anticipato dell'ex premier ma lui smentisce: "Nessuna distanza tra Pd e governo" (Sole). Nel Pd si muovono i sindaci: "Un errore approvare lo ius soli adesso" (Corriere). Sul Messaggero gli umori degli italiani: il 53,7% è contrario alla cittadinanza per nascita. E più la politica insiste, più perde consensi.
Sulla Stampa il barometro di Piepoli dà il gradimento del governo Gentiloni superiore al 40%, ma tra lui e Renzi il 20% preferisce l'ex premier. L'indice della fiducia nei leader vede in testa Mattarella (58%), seguito da Gentiloni (45%), Renzi (31%), Di Maio (28%), Salvini (25%), Grillo (20%), Berlusconi (18%).

EUROPA
Ue, il vertice a tre delude. Macron duro, Merkel media (Repubblica p2). Gentiloni striglia Macron: ignora il fenomeno migranti (Stampa p.8). Il riferimento è alla posizione del presidente francese, che punta a distinguere migranti economici da rifugiati politici. Gentiloni: "Giusta distinzione, ma il fenomeno va affrontato nell'insieme" (Sole). Da Macron un accenno di mea culpa: "Fatto poco sui rifugiati ora faremo di più. Ma nessuna apertura agli immigrati economici". Di qui il giudizio del premier italiano sul vertice: "Sui migranti progressi insufficienti" (Corriere). Intanto il Viminale mette a punto la bozza di regolamento per le ong, con le regole da tenere nelle operazioni di soccorso: previsto il divieto di ingresso nelle acque libiche e di comunicare con gli scafisti. Dubbi Ue sul piano italiano: per le Ong impegni, non obblighi (Sole).
Minniti in azione in Libia: oggi l'incontro con 13 sindaci del Sud per invitarlo a mobilitarsi contro il traffico di uomini (Messaggero p.5). Allo studio gemellaggi con comuni italiani per incentivare l'economia e ripristinare una normalità, amministrative e burocratica. Ma il premier libico Sarraj pensa alla linea dura contro gli scafisti: "Pronti a bombardare le loro navi" (Stampa). Su QN l'analisi dell'ambasciatore italiano a Tripoli Perrone: "In mare è il caos tra guardacoste libici e ong. L'unica è bloccare i flussi dai confini meridionali. Ma prima bisogna stabilizzare il Paese". 

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