Commentario del 15 luglio 2017

IN PRIMA PAGINA
Tornano i consumi (Corriere), Bankitalia rivede al rialzo il pil: + 1,4% (Sole). "Nel 2019 il Paese cancellerà la crisi" (Repubblica). Resta il debito record, ma Padoan è ottimista: "Il pil cresce" (Stampa). Sul Sole Calenda promette: taglio al cuneo fiscale, sostegno agli investimenti e produttività. Sul Corriere Monti bacchetta Renzi: "Un disco rotto, insensato il deficit al 2,9%".
Il Fatto parla di effetto Renzi sui sondaggi: il Pd precipita al 24%. Anche la cugina molla il Pd (Giornale). E sullo Ius soli governo in bilico al Senato (Sole). Gentiloni non si arrende ma Alfano non offre garanzie (Repubblica). Lupi a QN: "Il governo eviti la fiducia". Sulla Stampa intervista a Di Maio: "Se cade Gentiloni subito al voto. Non faremo accordi con Salvini".
Sul Messaggero parla Legnini: "Lasci la toga chi sceglie la politica". Sul Foglio Cantone bacchetta i professionisti dell'anticorruzione: "Ormai è un brand".
Sempre caldo il fronte migranti: ieri altri 5000 sbarchi. QN: ora basta. Cambiano le missioni Triton e Sophia (Sole). Ma per il Fatto tutto resta come prima.
Si riaccende anche il fronte terrorismo: attacchi sul Mar Rosso e a Gerusalemme (Sole). Assalto al resort, uccise due turiste. Spari alla Spianata, colpiti gli agenti (Corriere e tutti). E Nizza ricorda un anno dalla strage (QN).
A Parigi Macron con Trump: un ponte tra Europa e Usa (Sole).
In cronaca: Femminicidi, 4 casi in 24 ore. Nel 2017 già oltre 50 vittime (Corriere). Roma, alla guida distratto dal cibo, e il metrò trascina una donna (Corriere).

ITALIA-ECONOMIA
Tornano i consumi (Corriere), Bankitalia rivede al rialzo il pil: + 1,4% (Sole). "Nel 2019 il Paese cancellerà la crisi" (Repubblica). L'occupazione migliora ma il tallone d'Achille resta il debito record. Ma Padoan è ottimista: "Il pil cresce" (Stampa).
Sul Sole Calenda promette: taglio al cuneo fiscale, sostegno agli investimenti e produttività. E definisce clamorosamente positivi i dati sull'export: "Una crescita del 6,6% nei primi 4 mesi dell'anno è oggettivamente clamorosa. Ma potremmo dirci soddisfatti solo quando la quota sul Pil sarà salita dal 31% al 50% come in Germania". Calenda difende anche il governo Gentiloni: "Nessun galleggiamento: su banche, migranti, giustizia penale, ius soli, Ilva, Alitalia il lavoro fatto in questi mesi è stato tutt'altro che placida routine. A Gentiloni va riconosciuta capacità di leadership e resilienza non comune. Non esistono solo le riforme: l'attività fondamentale è l'amministrazione e la gestione". Accelerazione anche su Industria 4.0: "Nella prossima manovra arriva il secondo capitolo: dopo quello su investimenti e competenze toccherà al lavoro. La tecnologia da sola non costruisce innovazione sostenibile".
Sul Corriere Monti bacchetta Renzi: "Un disco rotto, insensato il deficit al 2,9%". "Dibattere con lui è impossibile, le argomentazioni degli altri non gli interessano: ripete senza fine slogan e accuse, ma l'impatto in Italia e all'estero tende asintoticamente a zero. Pari a zero è anche il suo rispetto per gli interlocutori e per la realtà". E sul Fiscal Compact: "Il Fiscal Compact ha un padre e una madre, Draghi e Merkel. E nel 2011 ci consentì di frenare l'impennata dello spread, frutto della sfiducia dei mercati verso un governo che non era in grado di prendere i provvedimenti necessari. Io ho firmato il Fiscal compact, certo, ma se l'Italia non l'avesse fatto lo spread sarebbe tornato al picco".

ITALIA-POLITICA
Effetto Renzi sui sondaggi (Fatto in apertura e ap.2): il Pd precipita al 24%. M5S al 28,5%, ottimi numeri per Lega (14%) e Fdi (al 5%), meno per FI (11,5%); la sinistra di Articolo 1 al 6%.
Cresce il malessere dei ministri dem: "rischiamo di scendere al 20%" (Repubblica). Colpa della strategia "solitaria" di Renzi. Franceschini "Resto molto preoccupato. Le uscite sparse dal partito confermano quanto ho detto in direzione: così il Pd non compete per vincere le elezioni e consegna il Paese a Grillo o Berlusconi". Il timore di Franceschini e Orlando è che i sondaggi spingano Berlusconi a rilanciare il maggioritario per fare asse con la Lega. Sul Sole, i "consigli" del ministro Calenda al Pd: "Inizi subito il lavoro sul "cosa" in vista delle prossime elezioni, perché servirà un grande sforzo di coinvolgimento dei corpi intermedi e dei cittadini". Dolori per Renzi anche da Letta: in un saggio per Arel, ripreso dalla Stampa, l'ex premier firma una analisi impietosa del renzismo. "Le leadership deperiscono in fretta, l'opportunità si presenta una volta sola".
Su Repubblica e Messaggero la guerra delle mini scissioni. Mdp: "E' slavina". Il Pd: "Falso". Intanto se ne va anche la cugina di Renzi, Elisa Simoni: "E' un'estremista, con lui nel partito niente mediazioni. Ha trasformato il Pd in un partito di centrodestra e lo ha isolato" (Corriere, Repubblica, Stampa).
Sullo Ius soli governo di nuovo in bilico al Senato (Sole). Gentiloni non si arrende ma Alfano non offre garanzie (Repubblica). Lupi a QN: "Il governo eviti la fiducia". Il ministro Costa alla Stampa: "Non si può dire sempre signorsì. Con lo ius soli cambia la composizione della comunità nazionale, cambia il corpo elettorale. Non è materia su cui procedere a colpi di maggioranza e di fiducia".
Sulla Stampa intervista a Di Maio: "Se cade Gentiloni subito al voto. Non faremo accordi con Salvini". "La finestra d'autunno sulle elezioni anticipate resta aperta ma questo è il quarto governo non eletto: direi di finirla qui". Di Maio stronca anche la politica di Minniti sui migranti: "In Libia solo un ripiego, da Tallinn è tornato con i compiti a casa: dieci nuovi hot spot in Italia di cui uno a Civitavecchia, primo porto turistico del Paese. Si è fatto prendere in giro. In Francia invece ho visto cose incredibili: in un anno e mezzo Parigi ha respinto in Italia 30 mila persone". Di Maio nega però svolte a destra del M5s: "Non siamo ideologizzati, siamo per fronteggiare i problemi in maniera concreta". E su Salvini: "Non faremo alleanze con i vecchi partiti. Quando ci presenteremo alle Camere ci rivolgeremo a tutte le forze politiche non per spartire ministeri ma per avviare il governo". Sul Corriere il sondaggio di Pagnoncelli: il 70% dei grillini è per Di Maio a Palazzo Chigi il 69% di chi vota M5S non vuole alleati; ma metà degli elettori i Lega, Pd e FI apre a un asse con il Movimento. Ma per il 53% degli italiani il M5S non vincerà le Politiche del 2018.
Sulla Stampa "pensioni, bollo auto e prima casa", i tre conigli dal cilindro di Berlusconi, che tra feste e freddure è già in campagna elettorale. La prima idea: mandare in pensione mezzo milioni di anziani per assumere altrettanti giovani, azzerare le imposte su donazioni e successioni sui grandi patrimoni, via il bollo per la prima auto, aziendale o personale che sia e via le ultime tasse sulla prima casa. Dove trovare i soldi? Con le "AM lire", la doppia moneta che vagheggia da mesi. "Con queste idee prenderò il 40% da solo".

EUROPA
A Parigi Macron con Trump: un ponte tra Europa e Usa (Sole). Macron rompe l'isolamento internazionale di Trump e promette: "Nulla separerà mai la Francia dagli Usa". Libero parla di beffa per snob e perbenisti. "E ciao Italia". Paolo Magri (Ispi) a QN: "E' un matrimonio di interesse: sono entrambi leader non ideologici, antepongono a tutto la forza della nazione". Il sociologo Alain Touraine a Repubblica: "Macron guida i francesi come il giovane Bonaparte sul ponte di Arcole: dopo l'asse franco-tedesco sta ricostruendo con grande intelligenza politica anche quello franco-americano. Al momento è l'uomo della provvidenza, nato dalle macerie della politica francese. Ma non saprei quanto vale come creatore della Francia di domani: il premier Philippe e il ministro dell'Economia Le Maire sono uomini mediocri e senza qualità. Macron non dispone di uno Stato maggiore all'altezza ella situazione. Ora il banco di prova è la legge sul lavoro: con Mélenchon sul piede di guerra c'è il rischio di un autunno caldissimo".

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