Commentario del 23.02.2017

IN PRIMA PAGINA
La Ue all'Italia: manovra entro aprile (Sole). Allarme sui conti e sulle riforme (Messaggero). Gentiloni promette: no a tagli depressivi (Repubblica). Ma ci sono tensioni nel governo su manovra e ius soli (Messaggero), Dombrovskis al Sole e ad Avvenire: riforme frenate dalla politica, l'Italia presenti piano ambizioso. Boccia: l'Europa rilanci una robusta politica industriale (Sole). Intanto l'inflazione sale all'1%: segnali positivi e rischi (Sole).
Renzi negli Usa: cerco idee anti-populisti (Stampa). Nei suoi piani primarie lampo (Fatto) ed election day l'11 giugno (Repubblica). Per Gentiloni è paralisi, tra austerità e scissione (Fatto).
Mattarella a Pechino incontra Xi: relazioni più forti e investimenti sulla nuova Via della Seta (Sole). E le aziende italiane chiudono accordi per 5 mld (MF). Xi: "Voi un partner strategico" (Corriere). Mattarella: "Investite nel nostro Paese" (Stampa).
Su Panorama il fallimento del governo sul terremoto. Errani: "La ricostruzione non esiste proprio" (Fatto). Sul Giornale il referendum del Veneto che rischia di spaccare l'Italia.
Sul Corriere Delrio spiega le nuove regole per i taxi: non abbiamo ceduto alla piazza.
A Roma Grillo ferma lo stadio: "Si fa ma non lì" (Corriere). Pallotta: catastrofe (Messaggero)
Su Repubblica parlano Bono e Bill Gates: "Africa e Trump, noi vogliamo un mondo migliore".
Su tutti i "magnifici sette" pianeti dove c'è vita

ITALIA-ECONOMIA
La Ue all'Italia: manovra entro aprile (Sole in apertura e a p.3 e su tutti). Squilibri macro-economici eccessivi, senza la correzione da 3,4 mld si rischia la procedura di infrazione sul debito. Correzione che sarebbe volata a 10 mld se la Ue non avesse considerato le spese per migranti e sisma. Padoan: "Ridurre il debito è interesse nazionale". Gentiloni: "Faremo la correzione ma senza manovrine depressive". Ma sull'aumento delle tasse e sulle privatizzazioni c'è lo stop del Pd. Dopo Orfini anche Rosato frena sulla quotazione di Fs e la nuova collocazione di Poste. Il Giornale (p.6): dietro l'aut aut a Padoan potrebbe esserci una strategia per andare al voto a giugno. Dombrovskis al Sole (p.3): "C'è stato un cambio di governo ma il nostro messaggio è chiaro: le riforme devono continuare. L'Italia deve presentare in primavera un ambizioso piano di riforme. Preoccupa anche il settore bancario, l'elevato ammontare delle sofferenze. Nuovi sforzi sono necessari". Per Fubini (Corriere p.11) Bruxelles per la prima volta chiede a Roma non austerità ma coraggio. Non sarà la manovrina da 3,4 mld a mettere al riparo l'Italia da un ritorno alle tensioni sul debito viste nel 2011 ma lo sblocco del sistema bancario e altre riforme come la negoziazione salariale da portare in azienda e la nuova legge fallimentare. Ma il governo deve fare presto: la finestra di tempo e risorse aperta dalla Bce sta per chiudersi.
Intanto l'inflazione riparte: a gennaio prezzi su dell'1%, spinti dal caro verdura e dal petrolio (Corriere p.10 e tutti). "Regalo a tempo per il governo" scrive il Giornale (p.6) visto che l'inflazione bassa aiuta il rapporto deficit-pil. De Felice (Intesa Sanpaolo) al Corriere (p.10): "Presto per parlare di un segnale positivo. La ripresa della domanda resta debole: senza prodotti energetici e alimentare l'inflazione core rallenta. Ma in Europa la situazione si sta stabilizzando. Ora bisogna vedere cosa accadrà nei prossimi mesi". Segnali di risveglio anche per i consumi (Sole p.7): in gennaio un balzo del 2,8% del carrello della spesa.

ITALIA-POLITICA
Primarie Pd, Renzi negli Usa alla ricerca di idee "per battere i populismi e rilanciare la sinistra" (Stampa) mentre oggi arriva la candidatura di Orlando (su tutti). I renziani spingono per le primarie ad aprile - per Corriere (p.5) e Repubblica (in prima e p.11) dimostra che Renzi non ha abbandonato l'idea delle elezioni a giugno -, ma la minoranza frena e punta su luglio per la scelta del leader dem. L'ex premier dagli Usa a colloquio con la Stampa (in prima e p.3): "Bene la discussione nel Pd, però non solo sulle regole ma anche sulle idee". E' l'innovazione il punto centrale del viaggio in California: "La scommessa è investire sul futuro, non evitarlo – dice Renzi -. Qui per studiare rapporto università-innovazione che ha permesso lo sviluppo della Silicon Valley". L'innovazione può essere – per Renzi - la risposta ai populismi, basti pensare alla ricaduta che la rivoluzione digitale avrebbe sulle pmi. "Ma va accompagnata dalla protezione per chi si sente escluso – precisa -: rivoluzionare il welfare con un sistema che spinga a mettersi in gioco e un paracadute per chi non ce la fa. No al reddito di cittadinanza del M5S". Intanto, dopo lo strappo della minoranza Pd, si consumano le tensioni sul governo. Il peso della scissione è di 19 deputati e 13 senatori (su tutti). Ma è sull'immobilismo del governo che si torna a parlare di elezioni a settembre, in vista della stabilità (Messaggero p.13). Per Franco (Corriere p.8) il governo è più debole ma difficile da affondare. Verderami sul Corriere guarda ai nodi del centrodestra: chi comanda e per fare cosa.  Toti, al Foglio (in prima e p.8), prova a rispondere: "Serve un grande partito con delle regole dentro, in cui Fi, Lega, FdI e cattolici conservatori si sentano a casa e in cui prevalga di volta in volta, a seconda delle esigenze del Paese, un'anima".

EUROPA
"Africa e Trump: noi vogliamo un mondo migliore": su Repubblica intervista a Bono e Bill Gates su uguaglianza e diritti, fake news e populismo, Africa e Siria. "Prosperità, sviluppo, sicurezza e salute sono connessi tra loro". Bono: dalla Germania grande entusiasmo per il Compact del G20 con l'Africa. Cresce la consapevolezza della Germania e dell'Europa di realizzare una strategia per il successo degli Stati. I Paesi fragili diventano un problema per tutti. Bisogna guardare all'Africa in modo diverso: esiste un pericolo ma anche un'enorme opportunità".
Bruxelles: la Germania riduca il surplus (Sole p.2). Un avanzo quasi al 9% del pil non viene ritenuto sano perché sintomo di un eccesso di risparmio. La Commissione chiede anche a Berlino un piano di riforme per far rientrare l'attivo corrente.
Sul Foglio (in prima e a p.4) la visita della leader di AfD Petry a Mosca per discutere "modalità di collaborazione" tra le assemblee regionali della Germania e della Russia. Incontri ad alto livello con l'entourage di Putin (lo stesso che tifava Trump). Allarme tra gli osservatori, che temono ingerenze russe nella campagna elettorale tedesca, francese e olandese.
Sul Fatto (in prima e a p.13) il caso che investe la Le Pen, per lo stipendio fittizio della segretaria di fiducia, incriminata dall'Anticorruzione. Marine: "I giudici non sono imparziali, i francesi sapranno distinguere tra scandali reali e complotti".

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