Commentario del 15.02.2017

IN PRIMA PAGINA
Politica in primo piano su tutti, con i venti di scissione che scuotono il Pd (Corriere, Repubblica). Bersani: "La scissione? E' nelle cose. Non si può restare in questo Pd" (Sole, Stampa). Ma Renzi tira dritto sul congresso (Sole). L'Unità: non facciamoci del male. Intanto Pisapia scende in Campo: "Sinistra, allargare il campo".
A Roma Berdini lascia e accusa: "Roma è a pezzi ma Raggi pensa solo allo stadio" (Repubblica e altri). Muraro alla Stampa: "Gruppi di potere controllano il sindaco di Roma". Si va verso il sì allo stadio (Sole). Su Di Maio e Marra Grillo contro i media (Corriere). Di Maio al Fatto: "Io lo dissi a Marra: non aveva la nostra fiducia". Cantone: "Raggi mi cercò, la Rai e altri mi ignorano" (Fatto).
A destra è la caduta di Fini a fare rumore, accusato di riciclaggio per i rapporti con il re delle slot (Corriere, Messaggero). Fini(to) (Giornale). Libero: rovinato dalla patata.
Spazio anche all'economia, col Pil che chiude il 2016 a +0,9% (Sole). Il Pil va meglio e riduce l'entità della manovrina (Avvenire). Su Messaggero e QN la maxi infornata di statali precari: verso 80 mila assunzioni.
In movimento le banche centrali. In Bce Draghi è pronto a chiudere l'ombrello (Foglio), alla Fed Yellen pronta alla stretta sui tassi (Sole, MF). Con Trump è scontro:  il bando dei migranti frena la crescita (Repubblica, Messaggero). Mogherini a Repubblica: rivedere rapporti con gli Usa. A Strasburgo il via libera dell'Europarlamento all'accordo di libero scambio con il Canada (Sole). Avvenire: un trattato che unisce (e divide).

ITALIA-POLITICA
Venti di scissione nel Pd (Corriere e tutti). Bersani: "La scissione c'è già, è nelle cose. Renzi invece di recuperare la nostra gente mette loro le dita negli occhi. Non ci sono più le condizioni". Per il Fatto lo strappo si consumerà alla vigilia dell'assemblea nazionale del partito: sabato a Testaccio, dove il governatore Rossi riunisce un'assemblea. Soldi, immobili e posti in lista i motivi veri della scissione secondo il Giornale. Per il Corriere Renzi non vuole strappi e accelerazioni, lascia la mediazione a Franceschini e spera che prenda quota la candidatura a segretario di Orlando. Ma Mattarella resta contrario alle elezioni anticipate: vale per l'estate e vale anche per ottobre. (Giornale). Molte le interviste: "Dalla minoranza abbiamo avuto solo no – dice Orfini a Repubblica – Ora non si torna indietro: assise in due mesi e poi voto". "Scissione è una scelta tragica: così il Pd perde la sua forza di proposta – dice Delrio a QN  – Il congresso sarà vero, non una conta. Quanto a Renzi pensa a una leadership plurale, in coalizione con sinistra e centro". "L'idea di dividersi è un incubo.Ma il Pd di Renzi deve aprirsi" dice Veltroni al Corriere. "Vorrei che Renzi non fosse considerato l'avversario principale e che Renzi dimostrasse maggiore capacità di inclusione e accoglienza delle diversità". Rossi ad Avvenire: "Il Paese non ha bisogno di andare al voto, ci sono la povertà, la disoccupazione giovanile, il terremoto. Non mi sembra che abbiamo dato grandi risposte". D'Alimonte a l'Unit: "Dem troppo lacerati per andare avanti così. Meglio ridare la parola a iscritti ed elettori nel congresso". Ieri il debutto del Campo Progressista di Pisapia: sul palco con lui la presidente Boldrini: "Affrontare le disuguaglianze recuperando i delusi da una sinistra che ha fatto la destra" (Unità).

ITALIA-ECONOMIA
Il Pil 2016 cresce più delle attese, lo 0,9%, un decimale in più rispetto alle stime del governo. Gentiloni e Padoan esultano (Stampa p. e tutti), l'Fmi avverte: "L'Italia ci preoccupa" (Stampa p.8). Jeffrey Franks: "L'anno scorso l'eurozona è cresciuta più degli Usa, la Germania ha recuperato i livelli precrisi, la Francia quasi, Italia e Spagna no. Per Roma ci vorranno almeno altri 6 anni e questo ci preoccupa". Repubblica (p.13) prefigura una manovra bis meno dura, al di sotto dei 3 miliardi. Al contrario, per il Sole (in prima e a p.2) il miglioramento non consentirà di ridurre la manovra chiesta dalla Ue. Dai calcoli del Mef solo una minima parte del miglioramento del deficit nominale va ad impattare sul saldo strutturale. Sulla manovra poi, pesa il diktat di Renzi sulle tasse: ieri voci di dimissioni di Padoan, poi smentite. Resta il problema di dove trovare i soldi chiesti da Bruxelles. Repubblica insiste sui giochi: accantonata l'idea di tassare le circa 100mila sale, bar e tabacchi compresi, perché di complessa realizzazione e di scarsa efficacia, ora il governo penserebbe ad aumentare la tassazione delle vincite sopra i 500 euro. La tassa (oggi al 6%) verrebbe raddoppiata al 12,5%, raddoppiando così il gettito per l'erario (da 350 a 700 mln). Allo studio anche l'aumento da 100 a 300 milioni della base d'asta del Superenalotto.
Sul fronte Statali, riforma del pubblico impiego al rush finale: nel testo anche un piano straordinario di stabilizzazioni che permetterà l'ingresso dei precari nella pubblica amministrazione (nei concorsi avranno riservato il 50% dei posti). QN parla di un'infornata di 80mila precari. Nel piano della Madia anche le nuove regole sui licenziamenti e il tema dei premi di produttività (Messaggero p.11).

EUROPA/USA
"Nei rapporti tra Europa e Usa si apre una fase nuova, più pragmatica – dice la Mogherini a Repubblica (p.15) – D'ora in poi il nostro rapporto sarà meno automatico. Verificheremo caso per caso quali siano i nostri interessi e se coincidano con quelli americani. E potranno esserci casi in cui Europa e Usa non avranno le stesse posizioni". Tra i temi di divergenza "il sistema di regole globali, incluso per il commercio libero ed equo. Ho ricordato ai nostri partner americani che l'Ue è il primo mercato al mondo anche per la loro economia e che l'80% degli investimenti esteri negli Usa vene dall'Europa e genera 8 milioni di posti di lavoro. Altro tema su cui siamo distanti, il cambiamento climatico: noi restiamo convinti che bisogna combatterlo e con una strategia coordinata". E sulla difesa europea: "Il rafforzamento è essenziale ma tutto quello di cui abbiamo bisogno è già nel pacchetto di proposte preparato l'estate scorsa. La Difesa europea è lo strumento ideale per ottimizzare la resa degli investimenti nel settore".
Oggi il Parlamento Ue vota il Ceta: accordo di libero scambio con il Canada verso il sì nonostante le divisioni (Sole p.6 e altri). L'accordo, votato adesso, assume anche una valenza anti-americana, come sfida al protezionismo (Avvenire p.4. Nell'intesa l'accesso agli appalti, tutele per i prodotti tipici, un nuovo sistema per regolare le dispute tra Stati e aziende. Una petizione presentata ieri a Strasburgo accusa il Ceta di essere una minaccia per la democrazia, l'ambiente, la salute, i servizi pubblici, i diritti dei consumatori e il diritto del lavoro.

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