Commentario del 17.02.2017

IN PRIMA PAGINA
"Non andatevene, evitiamo scissioni": sul Corriere intervista a Renzi. "Salvare il Pd è ancora possibile". Sul Messaggero il sospetto del segretario: scissione decisa da tempo. Si tenta l'ultima mediazione (Sole). Franceschini: primarie a fine maggio (Repubblica). Intanto Pisapia scarica Renzi e si allea con gli scissionisti (Fatto). In prima pagina anche il papà di Renzi, indagato per gli appalti Consip. Romeo: "30 mila euro a T." (Fatto). "Io trasparente" (Sole e tutti).
Su tutti la battaglia dei tassisti per fermare Uber. La Stampa: uno scontro da 2 miliardi. Ieri paralizzate le grandi città. Il Garante: è illegale (Messaggero). Spazio anche all'economia: corre il made in Italy, attivo record nel 2016 (Sole). Il salva-risparmio è legge (Sole): ok allo scudo da 20 mld per le banche. Così lo Stato entrerà nel capitale del Monte dei Paschi (MF). Sul Sole intervista a Jindal: "Così raddoppieremo la produzione Ilva". Sul Corriere l'intesa Italia-Tunisi sui migranti. Su tutti l'attacco di Trump a intelligence e giornali: "Ho ereditato il caos e lo sto aggiustando". Ma con Mosca è gelo: altre navi Nato nel Mar Nero e la Russia schiera i missili (Messaggero)
Su Repubblica ritorno a Rigopiano: un mese dopo la verità sulla tragedia. Sul Messaggero il racconto di Francesca: "Parte di me è morta al Rigopiano".
In cronaca, il governatore dell'Abruzzo inquisito per gli appalti del terremoto del 2009 (Messaggero e altri). Tutti i giornali tornano sul suicidio di Lavagna. Saviano su Repubblica: è il Paese dell'incomprensione.

ITALIA-ECONOMIA
Corre il made in Italy, attivo record nel 2016: sul Sole (in apertura e a p. 7) e su tutti l'anno d'oro dell'export italiano. Massimo storico per le vendite all'estero (417 mld), record assoluto per l'avanzo commerciale (51,6 mld). I risultati migliori in Europa (+7,4%) e nella Germania in particolare (+10,3%) ma anche l'area extra Ue ha il segno positivo (4,1%). A trainare le vendite la filiera meccanica, l'auto, la chimica. Rimbalzo anche con Mosca (+9%). Debito in rallentamento, esportazioni con il turbo: per Fortis (Messaggero p.19) la nostra economia non è mai stata in condizioni migliori, ma è percepita dal sentire comune come se fosse sull'orlo del precipizio. Intanto dalla Commissione Ue si raffreddano gli entusiasmi sui dati del pil: non ci sarà nessuno sconto sulla manovra di aggiustamento da 3,4 mld, che vanno trovati entro aprile (Sole p.5).
Il Salva risparmio è legge. Lo Stato ora può entrare in Mps e Venete, titola il Corriere, grazie a un fondo pubblico da 20 mld che potrebbe essere impegnato fino al 70% per gli aumenti di capitale di Mps, Veneto Banca e Pop Vicenza (Corriere p.42 e tutti). Misure anche a favore degli obbligazionisti subordinati delle quattro banche in risoluzione. Paletti agli stipendi dei vertici, svelato solo il profilo di rischio dei debitori. Spazio anche alla prevenzione, con un comitato ad hoc incaricato di tracciare una strategia nazionale di educazione finanziaria. Gentiloni: "Un passo avanti per garantire più sicurezza economica a imprese e famiglie".
In apertura sulla Stampa e in primo piano su tutti la rivolta dei tassisti contro il governo, che ieri ha paralizzato Roma e altri grandi città. Nel mirino il rinvio della stretta su noleggio con conducenti e abusivi stralciato dal Milleproroghe. "Questa è una norma disegnata per Uber", la voce della piazza. Nel mirino l'emendamento Lanzillotta che a Repubblica dice: "Attacco violento e personale, ma non mi fermo".

ITALIA-POLITICA
Renzi, intervistato dal Corriere (in prima e p.2-3), alla minoranza dem: "Basta pretesti. Non andatevene". Poi la stoccata sul congresso: "Lo stiamo facendo perchè lo hanno chiesto loro. Chiedono di rinviarlo? Il dubbio è che si voglia comunque rompere". In polemica con D'Alema ed Emiliano, il segretario dice "basta parlare di problemi di gruppo dirigente, rimettiamo l'Italia al centro. Facciamo una conferenza programmatica". Appello a restare uniti anche da Franceschini a Repubblica (p.5): "Una rottura è incomprensibile. Si lavori su un confronto di idee, ma prima delle Amministrative. Dobbiamo ricucire il rapporto con il Paese e sostenere il governo Gentiloni". Anche Renzi conferma la fiducia a Gentiloni e smentisce l'intenzione di mandarlo a casa perchè "l'esecutivo ha una grande responsabilità, su tutte gestire gli eventi internazionali. Il voto? Spetta a Mattarella decidere". Ma la minoranza non ci sta, resta convinta dell'intenzione di Renzi di correre alle elezioni, e Bersani dice: "fermatelo" (su tutti). Tutti danno la scissione per fatta. La stessa sinistra Pd si sente fuori "al 95%" (Corriere p.4) e per la Stampa (p.5) Renzi avrebbe rinunciato a mediare. Già domani potrebbe nascere il nuovo movimento di Rossi, Emiliano e Speranza. "Chi se ne va consegna il Paese ai grillini" avverte Rosato al Messaggero (p.2). In caso di strappo nel Pd – commenta Palmerini sul Sole (in prima e p.18) – lo shock in Parlamento potrebbe rafforzare le ragioni di chi punta al voto anticipato. Calabresi nell'editoriale di Repubblica: dividere un partito che guida l'Italia significa consegnare il Paese alla sfida tra una destra che non nasconde pulsioni xenofobe e un Movimento che cavalca qualunque malumore. In prima pagina anche il papà di Renzi, indagato per gli appalti Consip: si ipotizza il traffico di influenze illecite. Romeo: "30 mila euro a T." (Fatto). "Io trasparente" (Sole e tutti). Con Tiziano Renzi indagati anche il ministro Lotti e il comandante dei Carabinieri Sette. Renzi jr: "Ho fiducia nella magistratura, spero che finisca come tre anni fa".

EUROPA
Milano si candida a diventare "la capitale del post Brexit" dice Alfano. Padoan: "Abbiamo avviato una task force tra governo, Milano, Consob, Bankitalia e Agenzia delle Entrate per cogliere al meglio tutte le opportunità". Primo obiettivo l'Ema, l'Agenzia del Farmaco. E dall'Ema allargare il campo a tutte le istituzioni finanziarie, aziende e banche che nei prossimi mesi dovranno lasciare la City e cercare una nuova sede nella Ue. Allo studio un pacchetto di facilitazioni fiscali e misure ad hoc per chi deciderà di sbarcare a Milano (Corriere).
Sul Corriere l'intesa Italia-Tunisi sui migranti. In cambio i aiuti finanziari e contro i terroristi dell'Isis la Tunisia accoglierebbe duecento profughi al mese. L'accordo è vicino: Roma ha l'appoggio della Commissione europea. E il "modello tunisino" potrebbe estendersi ad altri Paesi del Nord Africa, a cominciare dall'Egitto.

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