Commentario del 24.07.2023

PRIME PAGINE
Elezioni spagnole in primo piano. Flop sovranista (Repubblica). Sanchez ferma la destra (Stampa). Popolari primo partito (Messaggero). Governo difficile (Corriere della Sera). I Popolari non hanno numeri certi – segnala il Fatto Quotidiano -: socialisti vicini e Vox si sgonfia
Meloni e il patto di Roma di Von der Leyen a Saied: "Uniti contro i trafficanti" (Stampa). Spinta di Meloni per gli ingressi regolari (Messaggero). Sui migranti, Meloni lancia il "Processo di Roma". Gelo con la Francia (Repubblica). Libero: l'Italia torna a contare e la sinistra rosica. Il Fatto Quotidiano scrive: la sapete l'ultima sul blocco navale? Deve farselo Tunisi.
Zaki, ritorno a Bologna: "Ora giustizia per Regeni" (Repubblica).
Lavoro povero, il piano del governo (Stampa).
Esteri-Ucraina. Raid su Odessa, colpiti civili e la cattedrale. "Reagiremo" (Corriere della Sera).
Esteri, Rodi in fiamme: fuga dall'infermo (Repubblica).

ECONOMIA
Salario minimo in evidenza. Questione che, riferisce il Corriere della sera (pagina 12), si appresta a diventare il terreno di un duro scontro tra maggioranza e opposizione che domani si ritroveranno in commissione Lavoro alla Camera. Oggi, riferisce Repubblica a pagina 15, le opposizioni decideranno cosa fare dopo l'apertura della premier. "Nessun rinvio al buio" è la posizione del Pd, coi 5 Stelle che parlano di "bluff estivo" (Corriere della sera, pagina 12). "Maggioranza pressappochista", dice il vicepresidente dei 5 Stelle Ricciardi intervistato dalla Stampa (pagina 12). Mentre per il sottosegretario al Lavoro Durigon, riferisce il giornale torinese, per "dare risposte al problema del lavoro povero, non è obbligatorio seguire la strada del salario minimo". Intervistato dal Corriere della sera (pagina 12) il ministro Urso dice: "Non abbiamo alcun pregiudizio di sorta sul tema". Critico invece con la Cgil: "Stupisce che il segretario della Cgil Landini abbia già convocato uno sciopero generale contro la manovra mesi prima che venga presentata". Mentre sul caro prezzi: "Stiamo lavorando per calmierare i prezzi dei beni di largo consumo individuando un paniere non solo alimentare con meccanismi che definiremo in questi giorni con tutti gli attori della filiera".
Sul fronte Bce per il Corriere della sera (pagina 13) è Cipollone il candidato più forte della Banca d'Italia per sostituire Panetta, che a fine ottobre lascerà il comitato esecutivo per prendere il posto di Visco. Infine l'addio alla Via della Seta su Repubblica (pagina 10): giovedì alla Casa Bianca Meloni annuncerà la decisione a Biden. In cambio otterrà protezione contro le ritorsioni commerciali cinesi.

POLITICA
Reazioni della politica italiana al voto spagnolo: la disfatta di Vox gela la Meloni, che si era spesa e non poco per Abascal, riporta Repubblica pagina 7. Se la premier è delusa per la frenata di Vox, Forza Italia esulta per il risultato dei Popolari, scrive il Messaggero pagina 5. Il risultato del voto spagnolo è uno scossone al tentativo italiano di replicare in Europa l'asse tra popolari e nazionalisti. Libero, pagina 7, dà una lettura diversa e registra l'effetto Meloni anche a Madrid: moderati e conservatori possono governare, la formula può essere replicata in Europa per scalzare la sinistra delle leve del potere di Bruxelles.  Il deputato di Fratelli d'Italia, Nicola Procaccini, a Repubblica pagina 2 ribadisce: "L'alleanza tra il Pp e Vox è l'unica possibilità: anche se la maggioranza fosse risicata, Pp e Vox insieme sono solidi".
Guardando alle opposizioni e in particolare al Pd, l'ex presidente dem Gianni Cuperlo alla Stampa pagina 12 dice: "Bene le battaglie sociali, ma non basano. Serve un progetto di Paese come fece con l'Ulivo".Nel frattempo, riferisce il Messaggero (p.2), arriva la proroga fino a settembre degli aiuti in bolletta per famiglie e imprese. Un pacchetto da circa 800 milioni di euro approvato ieri dal Cdm.

ESTERI
In primo piano su tutti i quotidiani le elezioni in Spagna, dove i popolari di Feijóo sono primo partito ma non hanno i numeri per governare mentre  Pedro Sánchez torna a stupire (Stampa, pagina 2 e tutti). Dato per spacciato da molti sondaggi, il Partito Socialista guidato dal premier uscente tiene botta, con un risultato simile a quello ottenuto 4 anni fa. Mentre il leader del centrodestra Feijóo vede allontanarsi la prospettiva di un approdo immediato alla Moncloa, che pensava ormai di avere alla portata. Ora, sottolinea il Corriere della sera a pagina 2, la patata bollente passa al re Felipe VI che aprirà le consultazioni e quindi indicherà il nome del politico incaricato di formare il governo. Nei due campi, partiranno subito trattative intense ma, in questo scenario, Sánchez è favorito rispetto a Feijóo, che sulla carta ha un unico alleato possibile: Vox.
In primo piano su tutti i quotidiani anche il vertice sullo sviluppo e migrazioni tenutosi ieri alla Farnesina. Un vertice in salita, secondo Repubblica (pagina 8) con un orizzonte "pluriannuale" e un gigantesco ostacolo: Libia e Tunisia forzano la mano per ottenere più risorse e sostengono di non voler cooperare per gestire i migranti che transitano dai propri territori. Francia e Germania, riferisce sempre Repubblica (pagina 9), irritate per il mancato invito nonostante siano in testa ai Paesi di prima destinazione dei migranti in arrivo dall'Africa. Mentre il Giornale (pagina 2) sottolinea: Von der Leyen elogia il memorandum stipulato poche settimane fa con la Tunisia grazie all'impegno italiano. "Un primo passo", chiarisce. Con Meloni che sprona i governanti africani, disponibili a percorrere anche le future iniziative, come il Piano Mattei per l'Africa.
Infine su tutti i quotidiani lo sfregio alla Cattedrale di Odessa. Pioggia di bombe e droni con conseguenti morti e feriti mentre il porto è quasi intatto. Intanto c'è un primo faccia a faccia tra Lukashenko e Putin, col leader russo che dice: "La controffensiva? È fallita".

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