Commentario del 04.07.2023

IN PRIMA PAGINA
Tajani frena sulle alleanze Ue. La Lega: niente veti (Messaggero). Destra, separati in Europa (Repubblica). Tajani-Salvini, lite sull'Europa (La Stampa). Dilemma a destra (Giornale). Fardelli d'Italia (Manifesto). Sfida sulle alleanze europee (Corriere della Sera).
Crescita, il Centro accelera (Messaggero). Locomotiva Italia (Tempo)
Economia. Salario minimo, coro di sì. Il freddo di Assolombarda con il governo (Repubblica). Salario minimo: Meloni padronale, opposizioni unite (Fatto Quotidiano). Meloni-industriali, prove di intesa (QN). Trava le differenze (Libero): "Lavoriamo", "Tassiamo", Governo e Pd agli antipodi. Utili anche ai lavoratori (MF). Reati fiscali, 290 in manette (Italia Oggi). Sud, la spinta dell'edilizia (Mattino). Asili nido, a rischio fondi Pnrr per 100mila posti (Sole24Ore). Password e carte, boom online (+20%) dei furti d'identità (Messaggero).
Uniti da Verdini, i 2 Matteo vogliono salvare Santanchè (Fatto Quotidiano).
Figliuolo in Romagna, "ma senza portafoglio" (Repubblica). Prima missione di Figliuolo (QN): In volo sulla Romagna sfregiata
Esteri. Io, Zelensky, vi difendo dalla tirannia di Putin (La Stampa). Atomi di tregua, reportage dall'interno della centrale di Zaporizhzhia (Avvenire).

ECONOMIA
La premier Meloni all'assemblea di Assolombarda: "L'Italia cresce ed è affidabile, piccolo miracolo merito del vostro lavoro", applausi tiepidi dalla platea, posizioni ancora distanti su molti temi. E sul cuneo fiscale, parte la richiesta di 16 miliardi (Repubblica p.6 e tutti). La premier promette la corsa dell'Italia nel 2023 e il Pnrr: "costi quel che costi" ma i 1.200 imprenditori l'accolgono con diffidenza (La Stampa p.10). Sul Sole24Ore (prima e p.6): asili nido, a rischio fondi Pnrr per
100mila posti, la Ue stoppa a sorpresa i fondi per ampliare le strutture esistenti. Libero (prima) ironizza: trova le differenze, "Lavoriamo, "Tassiamo" riportando Meloni e Schlein, governo e Pd agli antipodi, Giorgia: "realizziamo il Pnrr, tutti ai remi". Elly: "Serve un'imposta sulle rendite".
Dalle imprese ai sindacati, tutti d'accordo sul sì al salario minimo di 9 euro (tutti). Ma la maggioranza fa muro (Avvenire p.6). Secondo il governatore della Puglia, Emiliano, intervistato da Repubblica (p.7), "è una misura necessaria e improrogabile".  Secondo Conte: "si rischia l'incendio sociale e Schlein lo segue. Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro del Pd, al Manifesto (p.3) dice: "ridiamo dignità al lavoro, presto il testo in aula, il governo dovrà spiegare perché è contro. I 9 euro sono giusti". Il Mattino (prima e p.2) parla del Sud e della spinta dell'edilizia, i dati Istat parlano di un Mezzogiorno dietro Centro e Nordest nel 2022, ma quest'anno in forte recupero. Mentre, sempre l'Istat, conferma lo sprint di Lazio, Marche, Toscana e Umbria, il Pil al +4,1% traina il Paese (Messaggero prima e p.2). Salario minimo che fa discutere Cisl e Uil (QN p.5) con Bombardieri che attacca Sbarra: "dialoga bene con sindacati di comodo". La replica: "frasi farneticanti". Secondo Sbarra (Cisl), intervistato dal Riformista (p.3), "il salario minimo non è la soluzione".

POLITICA
Ad un anno dalle elezioni europee, il centrodestra si divide già sulle alleanze (tutti). È scontro tra Tajani e Salvini sulle alleanze per conquistare la futura guida dell'Ue. Il coordinatore di FI ribadisce: "mai con Le Pen e mai nessuna intesa con Afd" mentre il leader della Lega replica: "non accetto veti", e arriva il gelo di Meloni che non esclude un'intesa anche con i liberali. Il Pd: "maggioranza di cartapesta" (Repubblica prima e p.2 e tutti). Verderami sul Corriere della Sera (p.5), parla del piano di FdI per i nuovi assetti a Strasburgo e del freno della Lega.
Intanto il commissario in pectore, Figliuolo inizia la missione in Romagna "ma sono ancora senza portafoglio", dice (tutti). Il Generale raggiunge per la prima volta le aree colpite: "aspetto la nomina formale, sono venuto ad ascoltare", dice. La visita in un clima di tensione tra amministratori locali e governo. Il presidente Bonaccini parla di "ritardi imbarazzanti" (Repubblica p.15, La Stampa p.19, e tutti). Infine, su tutti i quotidiani, la rivoluzione dei palinsesti Rai e l'addio di Bianca Berlinguer che lascia la Rai per Mediaset, un addio a "nervi tesi", dopo 34 anni, se ne va come Fazio e Annunziata.

ESTERI
Su La Stampa (prima e p.3), l'intervento del presidente ucraino, Zelensky: "Putin ha invaso la mia Ucraina per annientare l'idea di libertà – e aggiunge - gli Usa modello di democrazia, ci libereremo dei tiranni, se Mosca prevalesse, altri Paesi si sentirebbero incoraggiati a fare la guerra ai popoli indipendenti". Amelina è morta nel ristorante colpito dai russi a Kramatorsk (tutti), era stata una delle voci ucraine più presenti all'estero; nei suoi scritti i crimini dei russi (Messaggero p.11). Un sondaggio di Quorum/YouTrend, riportato dal Fatto Quotidiano (p.8), rivela che il 56%, è contrario all'invio di armi verso l'Ucraina. Un dato che somma il 33% che vorrebbe la neutralità del nostro Paese. Intanto Medvedev è tornato ad evocare lo spettro di una guerra nucleare. "Un'apocalisse nucleare non solo è possibile – dice - ma anche abbastanza probabile" (La Stampa p.2).
E sembra rispondere alle nuove minacce del numero due del Consiglio di sicurezza russo, il maggiore generale della Nato, Matthew Van Wagenen che ieri a Bruxelles ha tentato di gettare acqua sul fuoco di un eventuale scenario nucleare: "se avessimo bisogno di cambiare postura, potremmo farlo rapidamente", ha detto (La Stampa p.2).
Presentare Ursula Von der Leyen come "SpitzenKandidat", ossia come candidata alla presidenza della Commissione. Anche se si tratta di una conferma. Il Ppe vuole sciogliere il nodo che si sta attorcigliando soprattutto intorno al dibattito della politica italiana e non intendono allearsi con la destra guidata a Bruxelles da Salvini, Le Pen e dal partito neonazista tedesco di Afd (Repubblica p.3). Intanto Von der Leyen da Sanchez in vista del voto spagnolo del 23 luglio (La Stampa p.8).
L'intervista al ministro degli Esteri britannico, Cleverly su Repubblica (p.11): "serve una pace vera
senza fretta o illusioni, lo insegna la Crimea". L'ambasciatore Usa presso l'Osce, su Repubblica (p.12), avverte l'Italia: "La Via della Seta mina l'indipendenza dai soldi della Cina".
In Francia, su La Stampa (p.14), saluti romani e passamontagna, a Lione arrivano le milizie neofasciste. Intanto la Francia abbraccia i suoi sindaci, oggi in 220 all'Eliseo da Macron (Corriere della Sera p.8). Infine Israele bombarda il campo profughi di Jenin (tutti), la più grande operazione degli ultimi anni. Un'operazione del genere nella Cisgiordania occupata non si vedeva dal 2002, almeno 10 i morti.

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