Commentario del 22.07.2023

IN PRIMA PAGINA
Emergenza lavoro, "Il caldo come il Covid" (Repubblica). Il caldo dà alla testa (Giornale): Bonomi fa l'ultra ecologista: "Emergenza come il Covid, servono smart working e Cig", Delirio Bonelli: "Creare reato di negazionismo climatico". Lavoro, il super caldo come il Covid (QN).  Tutte le modifiche al Pnrr: dagli asili ai treni e a Cinecittà (Corriere della Sera). Il caro vacanze scolastiche, Valditara: aiuti alle famiglie (La Stampa). Cancellati 36 mln di cartelle (Italia Oggi). Migranti, il piano per il lavoro (Messaggero). Caos taxi, il piano del Governo (Sole24Ore).
I sindaci Pd con Nordio contro Ue e Mattarella (Fatto Quotidiano).
Conferenza internazionale sui migranti, Roma Capitale d'Europa.
"Purgatori, esami interpretati male", indagati i medici (Messaggero).
Zaki, no al volo di Stato, slitta il rientro in Italia (Repubblica). Schiaffo ai suoi liberatori, Compagno Zaki datti una calmata (Libero). Zaki, polemica per il no all'aereo del governo (Corriere della Sera).
Impegno per tutti (Avvenire).

ECONOMIA
L'allarme di Confindustria su tutti i quotidiani. "Il caldo è come il Covid – dice il leader Bonomi - servono più lavoro agile e anche la cassa integrazione, chi lavora non può morire di caldo". Cgil e Uil chiedono "un decreto subito". L'Inps: ammortizzatori anche sotto i 35 gradi per chi sta sotto il sole (La Stampa pagina 4). E l'Inail mappa le zone rosse (QN pagina 2). "La prima risposta per me, è interrompere il lavoro quando si supera la soglia dei 33 gradi", dice Bombardieri della Uil a Repubblica (pagina 2), "bisogna tutelare chi è più esposto, l'Istat certifica un incremento del 15% dei decessi, intervenire immediatamente". Ma secondo Il Giornale (in prima), il caldo dà alla testa e Bonomi va in ebollizione.  
Una frase di Musumeci scatena la bufera: "no al salario minimo – ha detto il ministro – è assistenzialismo" ma Schlein promette battaglia. E c'è l'apertura di Meloni su Repubblica (pagina 10), che coglie l'appello di Calenda purché la misura del salario minimo non diventi un adeguamento al ribasso dei compensi.  Occhi puntati su Bruxelles, che dovrà valutare le proposte di modifica al Pnrr presentate dal governo italiano la scorsa settimana (Corriere della Sera pagina 8 e Messaggero pagina 2), da Cinecittà ai nuovi treni e ai satelliti, per il Pnrr, così cambia la linea del governo. La Stampa (in prima e a pagina 2), parla di "una scuola in vacanza", con l'Italia che detiene il record di chiusura con 14 settimane consecutive, stanziati 60 milioni per le famiglie ma sono destinati a pochi. "Aperti d'estate per aiutare le famiglie dei lavoratori", è la proposta del ministro Valditara nel suo colloquio con La Stampa (pagina 3): "Abbiamo aggiunto fondi a quelli già stanziati, aumenteremo il tempo dei ragazzi tra i banchi". Carlo Luzzatto, ad del gruppo Pizzarotti, in un'intervista a La Stampa (pagina 7) dice: "Pnrr, ok a Crosetto sulle fideiussioni, opere frenate dalle banche, troppi paletti. Il sistema delle fideiussioni evocato ieri dal ministro delle Difesa nell'intervista a La Stampa, è fondamentale – dice. "Non abbiamo ancora le somme della terza rata che arriveranno falcidiate" dice il viceministro Leo, "impossibile prorogare i versamenti dell'Iva. Rincorsa per la quarta tranche entro fine anno". Infine, Fisco: Leo stoppa l'ipotesi condono (Corriere della Sera pagina 12): la rottamazione ha funzionato. Italia Oggi titola: cancellati 36 mln di cartelle.

POLITICA
Per Zaki, slitta il rientro dall'Egitto, polemiche sui "no" al governo, il ricercatore rifiuta il volo di Stato e l'incontro con le autorità, atteso in Italia domani (Corriere della Sera in prima e a pagina 2 e su tutti i quotidiani). La reazione da Palazzo Chigi per il rifiuto delle 4 proposte del governo per tornare in Italia è di sconcerto. Anche il ministro Crosetto interviene: "È una scelta personale, ci ha anche fatto risparmiare dei soldi, quindi, va bene così", e il ministro Tajani: "a noi interessava liberarlo e abbiamo lavorato in questo senso. Poi come vorrà tornare in Italia, tornerà". (Libero a pagina 2) attacca: La sinistra si schiera con Zaki l'ingrato, "giusto rifiutare l'incontro con Meloni".
Riforma Nordio: da un sondaggio di Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera (pagina 12), prevalgono i no, la misura meno condivisa è l'abolizione dell'abuso d'ufficio. Il 40 % contrario al ddl ma convince la stretta sulle intercettazioni. Il Fatto Quotidiano (in prima e p.3) sottolinea come i sindaci Pd stiano dalla parte di Nordio sull'abuso d'ufficio, ignorando i moniti che arrivano dall'alto del partito per mantenere la legge. Edmondo Bruti Liberati sulla Stampa (in prima e 15) esprime le sue perplessità su una riforma della giustizia che – secondo quanto scrive – così non ha senso, visto che non serve affollare ancora il Parlamento con progetti di legge per introdurre nuovi reati. Piuttosto – segnala – la macchina giudiziaria va resa più efficiente e veloce.
Nasce l'area Bonaccini, a Cesena debutta Energia Popolare: "teniamo vivo il pluralismo interno", Elly Schlein in prima fila non scalda la platea, criticata sulla giustizia.  "Non è una corrente spazio anche ai cattolici", dice il governatore. Zingaretti a La Stampa (pagina 11) dice: "Chiamerò i big nella Fondazione il pluralismo dem è una ricchezza".   
La tregua tra Meloni e Marina Berlusconi su tutti i quotidiani con quest'ultima che si è chiarita con Meloni dopo l'attacco ai pm di Firenze, "caso chiuso, ci abbiamo riso su" ha detto.

ESTERI
Putin ora minaccia la Polonia, "i suoi confini un dono di Stalin" (Corriere della Sera pagina 14). Il leader dal Cremlino sminuisce la controffensiva. Altri colpi sui depositi di Odessa.
Arrestato Girkin, l'ultrà del Donbass (La Stampa pagina 19), la Cia: "Lo Zar vuole Prigozhin morto".
I leader del Mediterraneo a Roma, il governo cerca un patto sui migranti (Repubblica pagina 9): presenti alla Conferenza, Von der Leyen e Michel e il presidente tunisino Saied. Atteso anche l'emiratino bin Zayed al Nayhan. Grande assente la Francia che si è scontrata con l'Italia sull'immigrazione. Obiettivo: investimenti nei Paesi di provenienza. Roma torna al centro del mondo grazie al vertice voluto dal governo Meloni sull'immigrazione (IL Tempo in prima), domani alla Farnesina. Intanto Zuppi volerà in Cina, "Dobbiamo sempre cercare vie di pace" dice il presidente Cei che ad agosto sarà a Pechino (Repubblica pagina 14).
E domani a Madrid in 37 milioni e mezzo sono chiamati alle urne per le elezioni anticipate, Feijóo è favorito nel duello con Sánchez ma sulla Spagna si allunga l'ombra di Vox (Avvenire pagina 4).

© riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento