Commentario del 11.11.2020

PRIME PAGINE
"Lavoro per evitare il lockdown": così Conte nell'intervista alla
Stampa. Intanto, ci sono più morti in Italia che negli Usa (Tempo). Il
governo chiede più chiusure (Corriere). Stretta per 4 regioni, misure
anti-folla o sarà lockdown (Giornale). "Dovete chiudere le piazze": il
governo richiama i sindaci (Messaggero). Striscia il lockdown – scrive
Verità -: ora tocca pure a Emilia Romagna e Veneto. "Troppa gente in
giro? Si chiude di più" (QN). Repubblica riporta l'allarme influenza:
rischio ospedali, mancano 15 mln di vaccini.
Italia-Economia. La manovra cambia, adesso scommette sul nuovo lockdown
(Messaggero). Manovra impantanata nei ritardi, avanzano Ristori-ter e
scostamento (Sole). La Pa paga in ritardo, per le banche 12 mld di
crediti a rischio sofferenza (Sole).
Eurozona. Bilancio Ue: 16 mld in più per il 2021-2027 (Sole). Il
Corriere intervista Gentiloni: "Recovery, percorsi speciali".
Sicurezza Ue. L'Italia esclusa dal vertice europeo per il nuovo patto
anti-terrorismo (Repubblica).
Esteri-Usa. Venti di guerra sulla transizione (Repubblica). Biden,
transizione al veleno: guerra legale con Trump (Sole).

ECONOMIA
Conte: "I ristori anche nel 2021, uniti per non chiudere il Paese". Su
Stampa (p.2) intervista al premier, che ha parlato anche di temi
economici: "Gli indennizzi che stiamo erogando corrispondono al doppio
di quelli già ricevuti in estate per molte categorie lavorative. A ciò
si aggiungono altre misure quali crediti d'imposta sugli affitti
commerciali, la cancellazione della seconda rata Imu, la sospensione dei
versamenti dei contributi previdenziali per novembre. Poco? Siamo pronti
a intervenire a favore di tutti coloro che subiranno ulteriori perdite".
Secondo il Messaggero (p.5) la manovra anticipa le prossime chiusure:
fondi a quota 5 miliardi. C'è l'ìpotesi di trasferire subito nei decreti
sui Ristori le risorse stanziate nel 2021. Va rinnovato il pacchetto
salva-aziende per evitare una serie di fallimenti a catena. Secondo
Verità (p.6) per finanziare il decreto Ristori bis verranno usati i
soldi che la Pubblica amministrazione deve alle aziende. Il governo
aiuterà le categorie colpite dal lockdown sfilando 1,2 miliardi dal
fondo con cui lo stato avrebbe dovuto pagare i debiti. Il resto arriverà
dai risparmi della Cig e da stanziamenti "per esigenze indifferibili".
Secondo il Sole (p.6) la manovra è impantanata nei ritardi. Avanzano
ristori-ter e scostamento. L'evoluzione della crisi spinge il governo ad
accelerare sui nuovi aiuti e il deficit aggiuntivo per finanziarli.
Attesa record per la legge di bilancio in Parlamento, l'arrivo alla
Camera è previsto per venerdì.
Libero (p.6) scrive invece che l'inaffidabile Italia spende solo un
terzo dei fondi europei. Trovato l'accordo a Bruxelles per il bilancio
ed il Recovery Fund. A Roma toccherebbero 209 miliardi, ma visto come
abbiamo sprecato le risorse precedenti c'è poco da essere fiduciosi.
Anche Verità (p.7) e altri quotidiani parlano di accordo tra
Europarlamento e Consiglio su bilancio e Recovery Fund. L'entità dei
fondi è stata elevata di 16 miliardi, mentre 15 miliardi rafforzeranno i
programmi faro per proteggere i cittadini dalla pandemia. Il Giornale
(p.10) scrive che l'Ue sblocca il Recovery e Gualtieri cerca i soldi per
cambiare il Dl Ristori. Il Parlamento Ue ottiene altri 16 miliardi.
Secondo la Stampa (p.19) però Orban minaccia il Recovery, segnalando che
ci sono le resistenze di Polonia e Ungheria sul meccanismo che vincola i
fondi al rispetto dello Stato di diritto. Orban ha scritto una lettera
alle istituzioni Ue che Budapest è pronta a bloccare tutto se il
provvedimento resterà cosi come è attualmente. Il Recovery deve essere
infatti ratificato da tutti i parlamenti nazionali.
Sul Corriere (p.13) intervista al commissario europeo all'Economia Paolo
Gentiloni: "Procedure straordinarie per il Recovery plan italiano.
Incoraggiamo spese per l'emergenza, ma che non diventino permanenti".
Poi sottolinea come " per investire bene i fondi Ue coinvolgere il
Parlamento e l'intero Paese".

POLITICA
In primo piano su Stampa (p.2-3) l'intervista al premier Conte:
"Respingo l'accusa che questo governo abbia sprecato i mesi estivi:
abbiamo potenziato reparti e capacità di fare tamponi. Ma siamo uno
stato di diritto, non invadiamo arbitrariamento la sfera personale dei
cittadini". Poi, sul dialogo con l'opposizione: "Ho offerto loro una
tavolo di confronto. E per quanto mi riguarda rimarrà disponibile fino
al termine della pandemia. Accettarlo non significa diventare
corresponsabili, ma esprimere grande senso di responsabilità e non avere
timore di dialogare per il bene del Paese".
"Anticipare le restrizioni", allerta per altre quattro regioni. Friuli,
Veneto, Emilia Romagna e Campania al bivio. Secondo l'Istituto superiore
di sanità vanno verso un "rischio alto". E intanto dai negozi alle
strade, c'è la spinta del governo per ottenere più chiusure possibili
(Corriere p.2-3). Palazzo Chigi vorrebbe raggiungere il risultato senza
un nuovo Dpcm, ma attraverso i provvedimenti dei governatori e dei sindaci.
Anche il Messaggero (p.2) riporta il messaggio del governo ai sindaci:
stop alla folla in strada per evitare il lockdown. Conte è contrario a
un blocco nazionale. Pressing sulla Lamorgese: devi intervenire. Il
Viminale attiva i prefetti: più controlli nelle piazze e negli altri
luoghi all'aperto.
Su tutti i quotidiani spazio anche al tema del vaccino: all'Italia 27
milioni di dosi, scrive il Corriere (p.8). L'accordo dell'Unione europea
con le due aziende produttrici. Locatelli: nel nostro Paese comincerà ad
arrivare da metà gennaio. Secondo il Giornale (p.8) però siamo gli unici
senza piano vaccini. Oggi l'intesa per il 31,5% della fornitura. I
distributori di farmaci: "Dal governo zero risposte, rischio ritardo
come sui banchi". Il Messaggero (p.6) parla di dosi difficili da
trasportare, il vaccino Pfizer è fragile e all'Italia manca un piano.
Dovrà essere conservato a -70 gradi. Indispensabile quello di
AstraZeneca. Milioni di fiale da distribuire, rischi anche per la
sicurezza: "Ci vorrà l'esercito".
Sul Giornale (prima e p.12) intervista al ministro dell'Interno
Lamorgese: "Il mio piano migranti: entrerà con permesso chi viene a
lavorare". Poi analizza la situazione relativa agli sbarchi: "Negli
ultimi giorni sono tornati a diminuire, ma abbiamo avuto momenti
difficili a causa della grave crisi economica, politica e sociale
registrata in Tunisia".
Poi, sul rischio terrorismo: "C'è il massimo dell'attenzione. Noi
abbiamo una prevenzione che funziona e coloro che risultato segnalati
tramite rapporti con le autorità dei Paesi da cui provengono li mandiamo
nei cpr per poi procedere ai rimpatri forzati".

ESTERI
Intervista a Conte su la Stampa (p. 2-3). "Ho avuto ottimi rapporti con
Trump e sono pronto a collaborare con Biden e Harris per battere il
virus e ricostruire le nostre società e le nostre economie in modo più
sostenibile, inclusivo ed equo". "Non ho ancora sentito il Presidente
eletto, confido di farlo nelle prossime ore. Ma non facciamo i
provinciali, la corsa a chi telefona prima è inutile. Non è il tempismo
di una telefonata che migliora o peggiora le relazioni transatlantiche".
"Ora, più che manifestare aspettative o avanzare richieste dobbiamo
offrire a Biden e Harris la nostra massima disponibilità a collaborare,
insieme anche ai nostri partner europei, per sconfiggere la pandemia e
ricostruire le nostre società e le nostre economie in modo più
sostenibile, più inclusivo e più equo. Sono ansioso di farlo, con tutto
l'impegno possibile e sono convinto che su questo terreno ci sarà forte
intesa con la nuova Amministrazione"
Trump non s'arrende e il suo ministro apre l'inchiesta: "Cercate le
frodi" (Corriere p. 14-17, Repubblica p. 10-11, Stampa p 15-17). William
Barr (Giustizia) archivia l'imparzialità: "Vi autorizzo a indagare su
denunce rilevanti di brogli elettorali". Trump schiera i big del partito
nel piano di azioni giudiziarie e intanto licenzia l'inviato sul clima e
circolano voci di siluramenti all'Fbi e alla Cia. Pompeo choc: "Una
transizione dolce? Certo, verso il bis del presidente. Sono mosse
assolutamente appropriate". Seguire Donald o scaricarlo? La fedelissima
Fox ora si divide: anche il proprietario Rupert Murdoch fiuta il vento e
tace. Biden tira dritto: "Trump non fermi la transizione, non ci
fermeranno, Presto mi vedrò con lui", anche il democratico è pronto a
ricorrere alle vie legali. Intanto non aspetta, parla ai leader europei
e annuncia: "Più tutele sanitarie, lanciata la sfida sull'Obamacare": 15
stati avviano azione legale per abolire la riforma sanitaria. Però Biden
è a corto di fondi dopo le elezioni e chiede nuovi finanziamenti. Nel
frattempo Putin, Bolsonaro, Xi & Co sono tra i leader "in attesa" che
non si congratulano.
La Brexit non piace a Biden. Londra in un vicolo cieco (Corriere p. 16).
Il presidente eletto ha origini irlandesi e disapprova ogni mossa che
metta a rischio la pace nella terra dei suoi avi. Oltre all'ostilità
verso la Brexit c'è percezione fra i democratici Usa che Johnson sia un
mini-Trump e pure un po' razzista, avendo commentato con spregio le
origini kenyane di Obama.


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