Commentario del 10.11.2020

PRIME PAGINE
Il virus attacca altre 5 regioni (Stampa). Altre 5 regioni in zona arancione (Corriere). "Chiude mezza Italia, non la Campania" scrive Verità. Abruzzo, Liguria, Umbria, Basilicata e Toscana zona arancione. Oggi si decide sulla Campania (Repubblica). Il governatore veneto Zaia a Repubblica: "Troppi egoismi. Così non vinciamo la battaglia al virus". "Ma il vaccino è pronto": annuncio della Pfizer, farmaco efficace al 90% (Messaggero). "Habebus vaccino" scrive QN. All'Italia 1,7 mln di vaccini (Repubblica). Il vaccino Pfizer mette il turno alle Borse (Sole e altri). Che iniezione di fiducia (MF). Per il Covid la cura c'è già, assicura l'ex presidente dei virologi europei (Libero).
Italia-Economia. L'ipotesi di Natale con il lockdown rischia di costare all'Italia 110 mld (Messaggero). Ristori bis, lo stop a Iva e ritenute più largo nelle zone in semi lockdown (Sole). Artigiani della moda a secco, ristori a escort e sexy shop (Giornale).Severino al Messaggero: "Così l'emergenza può diventare un'opportunità".
Usa. Biden e Harris: ecco la squadra per battere il virus (Corriere). La task force di Biden: "Rischiamo altri duecentomila morti" (Stampa, Repubblica).

ECONOMIA
Legge di Bilancio 2021, nuovo rinvio: si conta di chiudere entro questa settimana, ma serve un ulteriore passaggio in un ennesimo vertice di maggioranza. La manovra fantasma adesso va riscritta: si rischia più deficit (Repubblica p.23). A pesare sono le stime sull'andamento del quarto trimestre dell'anno, le cui stime iniziali - +6% - andranno riviste. Di conseguenza il deficit, che la Commissione già vede al 7,8% del Pil, tende ad espandersi in parallelo con la necessità di trovare nuove risorse. Di qui la possibilità di un nuovo intervento per elevare il deficit, con la richiesta di scostamento al Parlamento, ma anche del ritorno del Mes.
Intanto, si continuano a valutare i danni economici della pandemia. Con il Natale chiuso per Covid si rischia un danno da 110 mld – scrive il Messaggero (p.7) -. L'aumento delle regioni sottoposte a restrizioni pesa su Pil e occupazione, ma con una chiusura a dicembre ci sarebbe una gelata sui consumi che potrebbe portare effetti negativi anche sul 2021. Il vicepresidente di Confindustria Stirpe al Messaggero: "Credo che il blocco di Natale vada evitato e che sia meglio procedere per strette progressive". Il presidente di Confcommercio Sangalli al Messaggero avverte: "Così il sistema non può reggere, manca un piano. Solo nei settori del commercio non alimentare, ristorazione, turismo, e i comparti della ricreazione e dello spettacolo, rischiano la scomparsa quasi 270 mila imprese nel 2020, numero molto probabilmente destinato a crescere. Serve un piano strategico che vada oltre il perimetro dell'emergenza immediata". Per questo il governo lavora al Ristori bis: stop a Iva e ritenute più esteso nelle regioni arancioni (Sole in prima e p.6). Si allargano i confini della sospensione fiscale, che ferma pagamenti per 584,8 mln. Stop ai contributi a tutte le attività limitate, mentre si preparano incentivi a fondo perduto per 1,1 mld con 130 categorie interessate. Decreto Ristori, aiuti a musei, sexy shop e ambulanti. Esclusi agenti di commercio e dentisti (Stampa p.11). E le partite Iva, i professionisti, gli agenti e i fornitori dimenticati, lanciano la richiesta di aiuto (Sole p.6). E Giornale (p.12) evidenzia la protesta sulla lista dei beneficiari contenuta nel secondo decreto, ecco perchè il governo è pronto a modificarla.
Bilancio Ue e Recovery Fund in frenata, l'Ungheria di Orban si mette di traverso (Messaggero p.19): nel giorno in cui l'Europa ha deciso il via libera alle sanzioni commerciali da 4 mld contro gli Stati Uniti sul caso Boeing/Airbus, sono stati compiuti passi importanti nel negoziato tra Consiglio e Parlamento europeo su bilancio 2021-2027 e regole di Next Generation Eu. Annunciata una disponibilità aggiuntiva di 10-15 mld, con l'ipotesi di raddoppio al 20% degli anticipi sugli esborsi 2021. Le incertezze derivano però dal riscoppio del tema dello Stato di diritto: l'ungherese Orban ha annunciato il veto sull'accordo preliminare che prevede il legame tra fondi europei e rispetto dello Stato di diritto. L'accordo Consiglio-Parlamento prevede una procedura che può arrivare alla sospensione degli esborsi Ue (del bilancio come di Next Generation Eu) o al rimborso anticipato dei prestiti in caso di "funzionamento" non appropriato delle autorità che attuano il bilancio Ue inclusi i prestiti anticrisi (appalti, audit, gestione trasparenza), delle attività investigative e giurisdizionali relativi alle violazioni come frode e corruzione o alla protezione degli interessi finanziari della Ue.

POLITICA
Altre 5 regioni diventano zona arancione: da domani nuova stretta in Liguria, Toscana, Umbria, Abruzzo e Basilicata. E in Campania arrivano i Nas (Corriere p.2 e tutti). Oggi cambia colore anche la Campania (Repubblica p.5): dubbi sui dati forniti dal territorio. A Napoli ispettori del governo al lavoro sui numeri, possibile il salto diretto in zona rossa. Possibile – segnala la Stampa (p.4) – che entro il fine settimana si verifichi lo scenario di lockdown nazionale. Secondo il Corriere (p.3) la scadenza decisiva sarà il 15 novembre per vedere gli effetti delle misure, ma cresce la pressione per l'Italia zona rossa. Il report riservato evidenzia la saturazione degli ospedali. Il consulente del governo, Walter Ricciardi, al Messaggero (p.3) dice: "Servono controlli e sanzioni o il lockdown sarà inevitabile. È necessario chiudere le aree metropolitane dove la circolazione del virus è intensa, laddove il valore Rt è più vicino al 2 che all'1, e chiudere tutte le zone in cui questo indicatore è già superato. Spero di vedere i risultati tra un mese. Se arrivano, saremo tutti contenti di evitare il lockdown nazionale". E il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, Filippo Anelli, al Corriere (p.11) avverte: "Bisogna chiudere tutto. La gente non ha capito la gravità del momento".  Il governatore veneto Zaia a Repubblica (p.6) attacca: "Ognuno pensa a sé, si è perso lo spirito di marzo: ecco perchè il Covid vince". Intanto, buone notizie sul fronte del vaccino: Pfizer annuncia l'efficacia al 90% del proprio prodotto (su tutti). Mancano ancora tre passaggi per l'ok definitivo, ma a fine anno – spiega l'azienda – 50 mln di dosi potrebbero arrivare in Europa. Corsa per accaparrarsi il vaccino: l'Italia – scrive la Stampa (p.2) – prenota 40,8 mln di dosi, ma manca il piano per distribuirle. E il Sole (p.3) riporta l'avvertimento dell'organizzazione sanitaria all'Italia: organizzi con urgenza un piano per la distribuzione. Repubblica (p.3) segnala il patto segreto con l'Italia: a gennaio 1,7 mln di dosi per il nostro Paese. L'immunologa Antonella Viola alla Stampa (p.3) chiede prudenza: "Non è ancora fatta, ora la sfida è la distribuzione". Intanto, Libero (in prima e p.3) intervista il professore Palù, ex presidente della Società italiana ed europea di Virologi: "Si parla tanto del vaccino, ma c'è già la cura a base di anticorpi monoclonali. Il Regeneron è una combinazione di tre monoclonali che ha curato Trump in 48 ore. Berlusconi è guarito col Remdesivir, l'eparina e il cortisone. Il problema dei monoclonali, al momento, è che non vengono prodotti in grande quantità, ma hanno dimostrato che questo virus dà l'immunità".

ESTERI
Un team di medici e tre guru: il piano anti virus di Biden (Repubblica p.10-14, Corriere p.12-16, Stampa p.12-17, Messaggero p.12-14). La prima mossa del presidente eletto: nominata una squadra di tredici esperti. La supplica di Biden: restiamo uniti contro il Covid, usate sempre la mascherina. Ci attende un inverno buio, rischiamo altri 200 mila morti in attesa che il vaccino sia disponibile per tutti". Il vaccino fa volare Wall Street: svolta per l'esordio di Biden. Intanto Trump si blinda, tira dritto sui ricorsi e licenzia via Twitter il capo del Pentagono. Il leader non perde "il vizio" di licenziare e starebbe pensando di ricandidarsi nel 2024. Secondo l'esperto Alec Ross: "Donald userà ogni arma per ostacolare la transizione". Intanto la Merkel vuole già l'intesa sui dazi e tende la mano a Washington, vuole archiviare i rapporti burrascosi con Trump e propone subito nuovi accordi. Nel suo discorso di congratulazioni a Biden neanche un accenno al leader repubblicano.

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