Commentario del 24.10.2020

PRIME PAGINE
Covid, Paese a rischio e Conte assediato. Verso una nuova stretta per decreto (Sole). Italia verso la zona arancione, rivolta a Napoli (Stampa). Verso il coprifuoco in tutta Italia (Corriere). Fuori solo per lavoro e scuola (Repubblica). Avvenire parla di "dilemma lockdown". Il presidente del Css Locatelli al Fatto: "Soglie per nuove chiusure, lockdown lontano". Ma il virologo Palù al Corriere dice: "Chiudere è inutile". Quasi 20 mila nuovi contagi, stop ai ricoveri non urgenti (Giornale). Il Fatto evidenzia come le Regioni abbiano fallito sulla sanità. La Meloni alla Stampa: "C'è chi rischia di morire di povertà".
Italia-Economia. Il ministro Gultieri annuncia: "Pronti nuovi aiuti" (Stampa). S&P conferma il rating e migliora le previsioni sui conti pubblici (Sole, Repubblica). Per la Stampa S&P promuove l'Italia e il ministro Patuanelli dice: "Ora i fondi Ue". Nuovi sgravi per l'assunzione delle donne disoccupate (Corriere). Al Fatto parla Landini (Cgil): "Nuovo blocco ai licenziamenti o sarà sciopero".
Presidenziali Usa. Trump-Biden, ultima sfida: attacchi e divisioni su tutto (Corriere).
Commercio internazionale. Londra e Tokyo firmano la prima intesa commerciale del dopo Brexit (Sole).

ECONOMIA
Conti pubblici, la sorpresa di S&P: promossa l'Italia (Sole in prima e p.2 e tutti). L'agenzia conferma il rating BBB e migliora le prospettive da negative a stabili. "C'è spazio – afferma il report di Standard & Poor's - per la ripartenza". S&P promuove la manovra, ma la corsa del virus gela il Pil (Stampa p.24): il Pil faticherà a risalire ma la salute complessiva del Paese si sta stabilizzando. Le note più dolenti arrivano dall'Ufficio parlamentare di bilancio che, di fronte all'inasprirsi dell'ondata di contagi, prevede che nel quarto trimestre il Pil possa calare di 3-8 punti rispetto a quanto già preventivato e di 1-2 punti sull'intero 2020. E il governo prepara un decreto da 4 mld per far fronte all'emergenza (Repubblica p.16): in arrivo assunzioni di medici e infermieri, nuova cassa integrazione e fondi alle attività in crisi. "Sosterremo chi ha bisogno" dice il ministro dell'Economia Gualtieri. Messaggero (p.4) segnala la mossa del Tesoro a sostegno delle attività: aiuti a fondo perduto per i settori più colpiti. Ipotesi di inserire i "ristori" per le attività che saranno chiuse dal governo nel decreto che accompagnerà la manovra. Mentre il ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli torna sul caso del blocco dei licenziamenti". "E' da irresponsabili formentare rivolte di piazza". Ma, intervistato dal Fatto (in prima e p.8), il segretario della Cgil Landini dice: "Pronti allo sciopero se salta il blocco dei licenziamenti. Bisogna ridefinire un provvedimento di Cassa integrazione per Covid. Il governo ha proposto una proroga di 18 settimane e quindi per queste nuove 18 settimane va prorogato anche il blocco dei licenziamenti. Trovo contraddittorio che si unisca la decontribuzione alla libertà di licenziare. Ridurre le tasse per i nuovi assunti e prevedere i licenziamenti significa voler sostituire i lavoratori". Nel frattempo, tra le misure allo studio, ci sono sgravi per chi assume donne disoccupate (Corriere p.37).
 
POLITICA
Covid, nuova stretta: in arrivo il decreto (su tutti). Pronta la stretta sui movimenti, verso lo stop ai locali dopo le 20 (Repubblica in prima e p.2): il governo lavora a un nuovo Dpcm per il semi-lockdown con una limitazione degli spostamenti, consentiti solo per scuole, attività produttive e negozi. Si va verso la chiusura serale per pub e ristoranti. Per il Messaggero (p.2) si valuta l'ipotesi di chiudere i locali alle 18. Coprifuoco, palestre e centri commerciali chiusi: secondo il Corriere (p.3) queste le misure più dure allo studio nel nuovo Dpcm. Per il Fatto (p.2) Conte fa il "chirurgo": chiusure "ben mirate" e stop a bar e palestre. La Stampa (in prima e p.3) parla di "zona arancione" in tutta Italia: vietati gli spostamenti tra regioni e chiusura delle attività non essenziali, ma le scuole resterebbero aperte. Ma Libero (p.2) avverte: richiudere il Paese può costarci subito fino a 36 mld. Indice di contagio a 1,5. Gli esperti: "Siamo vicini alla soglia critica" (Corriere p.9). Ieri quasi 20 mila nuovi contagi e terapie intensive oltre quota mille. L'Iss avverte: "State a casa" (Giornale p.6). Per il Messaggero (p.7) la seconda ondata è più lenta, ma può fare più vittime. Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Locatelli al Fatto (in prima e p.3): "I numeri delle Terapie intensive sono ancora significativamente inferiori agli oltre 4 mila malati di inizio aprile: siamo al 25% di quel picco. Servono almeno un paio di settimane per vedere gli effetti delle nuove restrizioni sulla curva epidemica. Altre misure? Lo diranno i numeri. Chiudere alle 21 penalizzerebbe attività come i ristoranti già in crisi grave. La cosa importante è evitare assembramenti". L'allarme terapie intensive: senza posti né personale, "tra due mesi – dicono i medici – non ce la faremo più" (Stampa p.6). Ma il virologo Palù al Corriere (p.11) spiega: "Il 95% dei positivi è asintomatico. Chiudere tutto? No, basta con l'isteria". Giorgia Meloni alla Stampa (p.15) attacca: "L'Italia rischia di non sopravvivere a una nuova chiusura. Evitarlo deve essere una priorità. E sia chiaro che se ci si arriverà, sarà per le mancanze di un esecutivo che sapeva cosa ci sarebbe aspettato in autunno. Ci hanno fatto votare a settembre proprio perché si sapeva che a ottobre sarebbe arrivata la seconda ondata. Non hanno fatto nulla su  sanità e terapie intensive".
Tensioni ieri a Napoli: scontri tra manifestanti e polizia al corteo contro il lockdown (Repubblica e tutti): in centinaia contro la serrata del governatore De Luca (Corriere p.5).
Intanto, Conte assediato e governo diviso: pressing di Pd e Regioni per un nuovo intervento (Sole p.5). Dal Pd arriva l'allarme: "Il governo rischia di essere travolto" (Stampa p.15). Zingaretti incalza Conte e dice "basta alla linea attendista". E anche Renzi va in pressing. Secondo Repubblica (p.18) ora i dem premono su premier e M5S per il "cambio di passo": sì al Mes e alleanza in ogni città è la richiesta del Pd. Ma Alessandro Di Battista torna a bocciare qualsiasi forma di intesa tra il M5S e i dem (Corriere p.14). Lo fa mentre nove portavoce -da Barbara Lezzi a Ignazio Corrao - si schierano con lui. Per Repubblica (p.19) nasce la corrente di Di Battista nel M5S, mentre Casaleggio sarebbe tentato di sabatore gli Stati generali: da giorni, la sua socia in Rousseau Enrica Sabatini critica il modo in cui sono stati organizzati, i form con cui ci si poteva iscrivere per partecipare alle assemblee provinciali e regionali, il fatto che sarebbero permeabili.

ESTERI
La seconda ondata  del virus piega l'Europa. L'Oms: "I governi agiscano subito" (Stampa p.13). Da Francia a Spagna, Belgio e Olanda, l'aumento dei casi è esponenziale. L'appello dell'Organizzazione mondiale della sanità: evitare morti inutili. E la Svizzera sceglie di negare la rianimazione agli anziani malati (Stampa p.11): nel protocollo per le cure in caso di sovraffollamento delle terapie intensive, previsto il criterio dell'età anagrafica e dello stato di salute.
Presidenziali Usa, ultimo faccia a faccia prima del voto. "Ora svoltiamo". "No, tempi duri". Le due Americhe di Donald e Joe (Corriere p.16-17, Stampa p.20-21). Ultimo dibattito prima del voto, finisce in pareggio. Il presidente cambia stile, ma forse è troppo tardi per fare lo statista, anche se attacca lo sfidante sul figlio e dichiara: "Abbiamo l'aria e l'acqua più pulita. Non danneggerò le industrie Usa per rispettare l'accordo di Parigi". Biden: "Arriviamo a zero emissioni e creiamo milioni di posti di lavoro con un piano di riconversione energetica. Sono Democratico, e fiero di esserlo. Trump però crede nella rimonta: "Un'ondata rossa travolgerà Biden. Joe pagherà le sue posizioni sulla chiusura delle fabbriche". Cook, il re dei sondaggi politici, spiega: "I dem possono stravincere".
Libia, accordo sul cessate il fuoco. Le milizie straniere fuori dal Paese (Stampa p.19). Firmato a Ginevra il documento di intesa tra il governo di Tripoli e le forze di Bengasi. Si va verso un nuovo assetto politico.

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