Commentario del 16.07.2020

PRIME PAGINE
Autostrade, la svolta e i dubbi (Corriere). Controllo a Cdp, i Benetton:
"Un esproprio" (Repubblica). Ad Aspi 4 mld. Il controllo passa a Cassa e
fondi (Sole). In Autostrade ritorna lo Stato (Avvenire). "Atlantia vola,
i dubbi restano" (MF). Ma la ministra De Micheli alla Stampa dice:
"Nessun esproprio ai Benetton". "Autostrade libere – titola il Fatto -:
Benetton in fuga". Per Libero è "un autogol di Conte": Aspi fa il danno,
gli italiani pagano. Per il Messaggero "Conte piega il M5S". Ma Giornale
scrive: "Bugie su Aspi, nessuna revoca". Verità parla di "regalo di
Conte ai Benetton". Di Maio a Conte: "Così non è una vittoria. Hai
parlato di revoca, lascia fare a noi" (Repubblica). Per il ministro
degli Esteri "la revoca è ancora sul tavolo" (Stampa). Intervistato dal
Corriere, Di Maio avverte i 5S: "Basta grida, serve serietà".
Italia-Economia. Debito boom oltre 2500 mld (Sole).
Italia-Eurozona. Aiuti Ue: meno fondi e più vincoli. In salita la
trattativa per l'Italia (Repubblica). Recovery Fund verso un taglio da
100 mld (Sole).

ECONOMIA
Il Colle: vertice Ue, no a passi indietro (Corriere p.6). Bocciata la
mozione pro Mes di Bonino. Conte in Aula: "Lo utilizzeremo?Non è
all'ordine del giorno". Domani il Consiglio Ue sugli aiuti. Pressing del
premier con la sponda del Colle: il governo rischia sul Mes (Messaggero
p.4). Recovery Fund, Conte: "Chiudere a luglio". Mattarella avverte:
"Vertice decisivo, non arretrare". Salva Stati, alle Camere è rinvio ma
Italia Viva vota contro l'esecutivo. A settembre resa dei conti.
Secondo la Stampa (p.8) Conte studia le mosse contro Rutte. Il premier
vedrà oggi Macron alla vigilia del vertice sul Recovery Fund. Matterella
lo considera "decisivo" per mantenere la direzione europeista. Secondo
Verità (p.7) il governo evita di decidere sul Mes e rischia grosso sugli
aiuti europei. Le acque nella coalizione sono troppo agitate,
l'esecutivo preferisce non forzare la mano sul Salvastati. Si confida
nel tour di Conte per il Recovery Fund, ma per il premier si preparano
belle parole e nient'altro. Per Repubblica (p.7) si profilano meno fondi
e condizioni più sfavorevoli per ottenerli. Il Consiglio europeo che si
apre domani potrebbe tagliare 150 dei 750 miliardi di interventi
previsti e dare più potere ai Paesi nordici. Secondo Libero (p.7) Conte
in Europa delude pure Mattarella. Per il presidente della Repubblica il
Consiglio sarà "decisivo". E chiede al premier di tenere una linea
chiara. Anche il Sole (p.7) sottolinea come per il Recovery Fund sia in
discussione il taglio di 100 miliardi ai sussidi. Per raggiungere una
intesa gli aiuti sarebbero ridotti da 500 a 400 miliardi. Sulla
governance resta lo scoglio dell'Olanda che vuole un voto all'unanimità
sui piani nazionali.
La Stampa (p.4-5) racconta intanto di call center, camerieri, addetti
alla sanità: l'Italia del lavoro da quattro euro all'ora. Assunzioni con
contratti fantasiosi e norme aggirate. Un esercito di quattro milioni di
sfruttati. Tra loro dodicimila operatori che lottano contro il Covid. E
intanto continua la rivolta delle partite Iva, ma è no del governo al
rinvio delle tasse. Vertice Pd sulla riforma: ipotesi di aumento delle
imposte di successione sopra i 500mila euro. Secondo il Tempo (p.6),
questo Fisco è da ricostruire. Una semplice riforma non basta, occorre
ripensarlo con un nuovo modello culturale. Le priorità: dare sviluppo a
tutti, stimolare i ricavi da lavoro, contrastare le disuguaglianze
secondo i principi di giustizia sociale. Il Sole (p.27) parla di 246
scadenze fiscali entro fine mese, maxi lavoro per le istanze di bonus.
Crollano entrate tributarie e contributive di 22 miliardi nei primi
cinque mesi del 2020. Il 93,5% degli appuntamenti riguarda versamenti,
ma il rinvio resta in salita.
Secondo Libero (p.6) siamo campioni del mondo di debito. Italia in rosso
di 2500 miliardi. Solo a maggio il conto è cresciuto di altri 40
miliardi. E nel 2020, con il Covid, il fabbisogno dello Stato è più che
raddoppiato, passando da 29,6 miliardi a 66,4.
Il Messaggero (p.5) si concentra invece sul Reddito di cittadinanza,
dove la spesa cresce ma pochi trovano lavoro. Il costo dell'aiuto
viaggia ormai verso i 7 miliardi e copre 2,7 milioni di persone. Da
gennaio ad oggi appena 25mila percettori hanno avuto un'occupazione.

POLITICA
Stato in Autostrade, ecco il patto (Corriere p.2). Cdp mette quattro mld
per controllare Atlantia (Repubblica in prima e p.2 e tutti). "Aspi a
controllo pubblico, Benetton in uscita" (Sole p.2). Lo Stato ricompra
Autostrade, resta aperto il nodo del prezzo (Messaggero p.3). Repubblica
(p.3) riporta l'amarezza della famiglia di Ponzano Romano: "Fin dal
primo istante volevano l'esproprio". La ministra delle Infrastrutture De
Micheli alla Stampa (p.3): "Nessun esproprio alla venezuelana. C'è una
soluzione industriale che evita la revoca della concessione ad Aspi.
Abbiamo raggiunto un accordo per un'alternativa all'attuale governance".
Un anno per fare la nuova Autostrade (Stampa p.2). Intanto il titolo di
Atlantia vola: +26% (MF in prima e p.2). Conte esulta: "Fatto
l'interesse pubblico" (Corriere p.2). Il premier piega i 5S, ma la
maggioranza lo mette sotto processo (Messaggero p.2).  Per Repubblica
(p.2) Di Maio raggela Conte: "Non hai vinto, molti dei nostri non
capiranno". E il Giornale (p.4) scrive: il compromesso notturno mette in
luce la crisi M5S-Pd. Ma Di Maio, intervistato dal Corriere (in prima e
p.3), dice: "Sono molto soddisfatto per il risultato. Lo Stato ha fatto
lo Stato, ha lavorato per difendere l'interesse comune". Poi Di Maio
aggiunge: "Tra me e il premier c'è un rapporto di leale e trasparente
collaborazione". E il titolare della Giustizia Bonafede a Repubblica
(p.5) spiega: ". Abbiamo estromesso la famiglia Benetton, trasformiamo
Aspi in una Public company con lo Stato come socio pubblico di
riferimento, con aperture a investitori istituzionali. Otteniamo un
risarcimento del danno importante e ristabiliamo un equilibrio
contrattuale fondamentale nella gestione di una rete infrastrutturale,
che sarà più efficiente, più sicura, più accessibile economicamente".
Per Libero (p.4) i grillini fanno una figura da polli dopo aver giurato
che l'avrebbero fatta pagare ai Benetton. Ma l'ex ministro Toninelli al
Fatto (p.2) esulta: "Tolta la gestione ai Benetton, è un vittoria
straordinaria". Nello scontro con i Benetton vincono i 5S – scrive il QN
(in prima e p.5) -: grillini, Pd e renziani esultano, ma è Conte che ci
guadagna di più. Ma per il Messaggero (p.3) è un'altra vittoria mutilata
dei grillini, dopo le retromarce su Tav e Tap. Libero (p.2) parla di
"autogol" del governo: la concessionaria fa disastri e gli italiani
pagano i danni. Per la Verità Conte fa un regalo ai Benetton, per Libero
(p.3) Benetton ha vinto ancora alla lotteria. Ma il Fatto (p.3) scrive:
"Benetton via da Aspi, solo il prezzo dirà se ci rimettono pure". Mentre
la ministra De Micheli avverte: "A loro non andrà neanche un euro"
(Repubblica p.4).
Virus, per bar e uffici pubblici tornano giornali e riviste: ecco le
nuove linee guida (Messaggero p.6). Le regole in vigore fino al 31
luglio, termoscanner ai tavoli dei ristoranti. Ora sarà possibile
leggere quotidiani anche negli alberghi e dal parrucchiere.
Via l'obbligo, ma tante mascherine, scrive il Corriere (p.10): la
girandola di regole spiazza Milano. Da ieri la protezione non è più
necessaria all'aperto.

ESTERI
Trump all'attacco "Sanzioni ai cinesi Violano la libertà" (Stampa p.
14). Il presidente vara l'Hong Kong Act: via lo status speciale all'ex
colonia Saltano i negoziati sul commercio. La Casa Bianca in pressing
sugli alleati e sull'Italia perché abbandoni Huawei. Pechino convoca
l'ambasciatore Usa. Sanzioni di Trump per Hong Kong Usa e Cina sempre
più ai ferri corti (Repubblica p. 12). Donald Trump varato una norma che
sanziona funzionari o società che hanno contribuito a erodere i diritti
di Hong Kong. La seconda è un ordine esecutivo che cancella lo status
commerciale privilegiato concesso alla città, giudicata non più
autonoma. Dal lato americano c'è una volontà di separarsi dalla Cina, di
rallentarne il progresso e di scatenare un conflitto ideologico.
L'economista Yang "Siamo già dentro una nuova Guerra Fredda".
Porti, 5G e soldati Xi sbarca in Iran per sfidare gli Usa (Stampa p.
15). Teheran sulla rotta della Via della Seta: investimenti per 400
miliardi. I caccia di Pechino useranno le basi militari che ospitano i
russi. Le ramificazioni cinesi arrivano anche al nucleare della
Repubblica islamica.
I giudici Ue danno ragione ad Apple. Non pagherà 13 miliardi a Dublino
(Corriere p. 14). Annullata la maximulta della Commissione. Bruxelles
presenta il piano anti dumping fiscale. Una sconfitta legale dal forte
significato politico ribadisce che in materia tributaria gli Stati sono
sovrani. Il Tribunale dell'Ue annulla la decisione della Commissione
europea sull'accordo fiscale preventivo (fiscal ruling) concesso
dall'Irlanda ad Apple dandole ragione, e non dovrà più versare 13
miliardi al governo di Dublino per le mancate tasse corrisposte. Lady
Tax, come la chiama Trump, ricorda che Apple ha fatto utili per 22
miliardi di dollari. Gentiloni: basta paradisi fiscali (Stampa p. 16).
Nel mirino le regole di Paesi Bassi, Malta, Irlanda, Lussemburgo, Cipro
e Ungheria.




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