Commentario del 06.07.2020

PRIME PAGINE
Meno tasse, più treni e buoni internet: cosi il piano per la Ue (Corriere). Gualtieri: nessun condono e scuole connesse. Appalti, procedure più veloci (Messaggero). Stasera il Cdm: gare semplificate per tutte le infrastrutture, abuso d'ufficio solo se c'è dolo. "Il Mes non è una trappola" (Repubblica). Intervista al segretario Ue al Fondo: "Né troika né austerity, fiducia a Roma se userà i soldi". Covid, lo tsunami abbatte anche il pil delle Regioni (Stampa). Pronto il piano nazionale delle riforme: meno tasse per ceto medio e famiglie.
Nuovo audio choc. Il giudice di Berlusconi: "Gli devo fare il mazzo" (Giornale).
Al Papa tocca benedire i gay (Libero). Altrimenti con la nuova legge rischia grosso.
I sindaci: si ai ricoveri obbligatori (QN). Offensiva per stroncare nuovi focolai. Tso agli italiani, via libera ai migranti (Verità).

ECONOMIA
Fisco, revisione Irpef e Iva: pronto il Piano Riforme (Corriere p.2-3). Il documento sarà inviato all'Ue. Conte stringe sul decreto semplificazioni, ma è scontro sugli appalti. Sotto esame quota 100.
Investimenti al 3% del Pil, alta velocità per Roma in quattro ore e mezza da ogni città, fibra ottica nelle scuole, Ilva "green". Giù le tasse, ma il condono non ci sarà. Anche il Fatto (p.2) riporta il piano del governo: "7  miliardi alle scuole e mai più condoni". In vista del Recovery plan via al salario minimo, riforma fiscale e investimenti tra sanità ed infrastrutture.
Semplificazioni in Cdm, riporta il Messaggero (p.2-3): accordo sugli appalti e nuovo abuso d'ufficio. Oggi il testo definitivo del dl, riunione solo a tarda serata per consentire i ritocchi. Via libera alle gare semplificate per tutte le grandi infrastrutture da oltre 5 milioni. Per quanto riguarda il fisco, sarà rivista anche l'Iva, ma non ci saranno altri condoni. Secondo Libero (p.3) Conte vuole rilanciare il Paese con ecologia e parità di genere. Il piano elaborato dal ministro Gualtieri, più che di tasse o investimenti, tratta di aria pulita, ambiente, uguaglianza uomo-donna: una favoletta copiata dalle direttive Ue. Per Repubblica (p.2) il piano di riforme del governo chiede 32 miliardi per la sanità: "Le risorse notevoli dell'Ue devono essere utilizzate al meglio", dice Gualtieri. Ma i 5Stelle prendono ancora tempo. Di Maio: "Sul Mes ci fidiamo delle parole di Conte, non c'è alcuna battaglia ideologica". Secondo il Giornale (p.3) Gualtieri inchioda Conte: "I fondi del Mes vanno presi". Repubblica (p.3) intervista Nicola Giammarioli, segretario generale del Salva Stati: "Se l'Italia userà quel fondo, né clausole né austerity". Aggiungendo poi che "alle attuali condizioni di mercato, i tassi di interesse sono negativi. Quindi non solo l'Italia non pagherebbe alcun costo aggiuntivo, ma si troverebbe a rimborsare una cifra inferiore a quella ricevuta".
Il Messaggero (p.8) riferisce del tour di Conte nella Ue per trattare sui fondi: dal M5S segnali sul Mes. Il premier sarà in Spagna e Portogallo, in trincea con l'Italia per il piano da 750 miliardi. Fronte comune per sminare i "frugali".
La Stampa (p.3) analizza le misure, parlando di buone idee, ma mancano le priorità: troppo poco su tasse e giustizia. Fondamentale individuare i punti irrinunciabili: così si corre il rischio di non realizzare nulla di significativo.
Intanto la Stampa (p.4-5) parla di tsunami Covid sulle Regioni, riportando l'analisi della Banca D'Italia: gravi danni all'economia del Nord, ma sono in sofferenza anche le aree dove il contagio è stato marginale.

POLITICA
Nuovi focolai, la stretta del governo: tamponi a chi viene da Paesi a rischio (Corriere p.5). Mantova, timori tra i lavoratori di macelli e salumifici. Speranza valuta di imporre Tso ai sintomatici. Il Messaggero (p.4) riferisce della stretta del Lazio: tampone e 24 ore in isolamento a chi arriva da Paesi a rischio. Troppi casi importanti dall'estero, ordinanza della Regione per contrastare il fenomeno. Stop anche a chi ha fatto scalo in un aeroporto Schengen. Il via libera ci sarà solo dopo l'esito dei test. Secondo il viceministro alla Salute Sileri, intervistato da Verità (p.5): "Il virus clinicamente si è molto indebolito, nel senso che vediamo pazienti meno gravi, perché circola meno e perché ora i contagiati sono soprattutto i giovani".
Tra i temi in primo piano quello relativo agli equilibri politici, anche in vista delle Regionali di settembre. Grillo prepara un nuovo messaggio: "Alleatevi con il Pd nelle regioni" (Stampa p.11). Anche a Torino punta su un candidato comune. Contatti del leader con Conte e Zingaretti.
Secondo il Messaggero (p.11) Salvini teme il patto Forza Italia- Renzi, Berlusconi e i giochi per il Colle. All'indomani della piazza di Roma si riaccendono le tensioni tra alleati. Il Cavaliere: se non si va subito a elezioni resta il problema di cambiare esecutivo. Per il Giornale (p.6) il centrodestra è compatto e Forza Italia rassicura sul Mes: nessun sostegno a Conte. Secondo Carlo Calenda, intervistato dal Messaggero (p.11): "Serve un governo della ragionevolezza che vada da Bonaccini a Zaia a Forza Italia". Rimangono le tensioni tra il Pd e Conte, e Zingaretti va contro il fuoco amico: "Sono picconatori da salotto" (Corriere p.12). Orlando sta con lui: senza scissioni avremmo i voti della Lega. Orfini e Gori attaccano. Il Messaggero (p.2) riporta la tentazione del premier: iscriversi al Movimento, ma anche l'offerta al Pd: abbassiamo la tensione. Alle Camere il decreto rischia il Vietnam, e anche le alleanze per le Regionali non decollano. Secondo il ministro Franceschini, intervistato da Repubblica (p.4): "Per il Pd Conte non si tocca, e neanche la maggioranza. Grave errore dividersi alle Regionali".
Sul Sole (p.2) l'indagine Governance Pool. Effetto Covid: vola Zaia e cede Fontana. Nel Pd crescere Bonaccini, giù Zingaretti. Zaia crescere dal 62 al 70%. En plein del centrodestra con i quattro governatori più apprezzati, tre dei quali della Lega.

ESTERI
Dietrofront di Johnson su Huawei: pronto a bandire i cinesi dal 5G (Repubblica p.17, Corriere p.19). La svolta motivata dalle sanzioni Usa La replica del colosso "Vi dettano la politica". L'ex capo dei servizi segreti britannici, John Sawers, al Financial Times: "Anche io dissi che l'accordo con Huawei era ragionevole. Ma ora non lo è più. Non ci sono più le condizioni di sicurezza". C'è chi vede nella decisione una ritorsione britannica per ciò che accade a Hong Kong (Messaggero p.12). Allarme Ue: Microsoft ci controlla i dati (Corriere p.17). Il Supervisore europeo: abbiamo affidato al gigante informatico un potere eccessivo su istituzioni e funzionari. Il testo è passato quasi inosservato. Ma il Supervisore europeo per la protezione dei dati (Edps) ha redatto una requisitoria feroce, sulle contraddizioni della Ue in questi anni: Bruxelles cerca di contrastare lo strapotere dei colossi statunitensi delle tecnologie, proprio mentre si affida ad essi perché non esistono in Europa imprese in grado di fornire servizi simili. Il risultato è che oggi i dati personali, legali, finanziari, politici e commerciali dei 46mila funzionari delle istituzioni europee, dalla Commissione alla Banca centrale europea, sono nelle mani di Microsoft.
Il rap di Kanye West per la Casa Bianca "Corro da presidente" (Repubblica p.15, Messaggero p.12, Corriere p.17). Forse solo una boutade ma l'annuncio agita la campagna 2020. Elon Musk si schiera subito: "Ti appoggio". Ma il suo nome non risulta alla Commissione sul voto. E in 6 Stati i termini sono scaduti.

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