Commentario del 09.07.2020

PRIME PAGINE
Caos governo, ultimatum ad Autostrade (Stampa, Repubblica e altri). Consulta: legittimo estromettere Aspi dai lavori del Ponte (Sole). Autostrade perde. E ora si tratta sulla revoca (Messaggero, Corriere). "Sotto un ponte" titola il Fatto. Conte a colloquio con la Stampa: "Pronti a togliere la concessione, molti e conclamati gli inadempimenti". Rivolta 5S sul ponte dato ad Autostrade (Avvenire). Giornale: "Grillini a pezzi: sul ponte sventola bandiera bianca".
Italia-Economia: fiducia sul dl Rilancio. Ora i nodi Cig e Fisco (Messaggero).
Usa, l'immunologo Fauci: "La pandemia è solo all'inizio, ora anche Trump l'ha capito" (Corriere).

ECONOMIA
Dl Semplificazioni, economisti scettici sulla possibilità che le grandi opere abbiano un impatto di 10 punti sul Pil (Repubblica p.8). Molti economisti sollevano dubbi e segnalano il rischio flop, rimarcando il crescente scetticismo dovuto all'incertezza che ancora aleggia sul provvedimento, varato con la criticata formula del "salvo intese". Sul Dl Semplificazioni restano i dubbi anche dei costruttori, con il presidente dell'Ance Buia che spiega (Sole in prima e p.6): "No a tagli della concorrenza, alt burocrazia. Abuso d'ufficio e danno erariale sono provvedimenti positivi del decreto, ma occorre avere più coraggio sull'iter autorizzativo".
Il voto di fiducia conclude alla Camera il percorso del decreto Rilancio, da 55 miliardi (Messaggero in prima e p.15): il testo che entrerà in vigore definitivamente sarà quello uscito da Montecitorio e in particolare dalla commissione Bilancio, perché non c'è tempo per altre modifiche al Senato, dove l'esame sarà una pura formalità. Ma ci sono altri dossier che il governo dovrà riprendere in mano quanto prima, con il prossimo provvedimento di incremento del deficit. In tema di lavoro dovranno essere trovate ulteriori risorse per prolungare il ricorso agli ammortizzatori sociali.
Recovery Fund, la Merkel vuole l'intesa a luglio e rilancia il fondo franco-tedesco (Repubblica p.10). Mentre la cancelliera tedesca illustra il programma del suo semestre alla guida della Ue, i "frugali" attaccano. Per convincere i frugali" la Merkel propone di togliere alla Commissione la valutazione sui piani nazionali di investimento e riforme per assegnarla al Consiglio Ue: una garanzia per i Paesi falchi del Nord e una trappola per l'Italia (Stampa p.7). Roma invece avrebbe voluto che l'ultima parola sui progetti di spesa spettasse all'esecutivo comunitario. Intanto, i torna a parlare di 500 mld per il Recovery Fund e non 750 mld. Ma Conte dalla Spagna avverte: "Non riapriamo la trattativa. Se salta il Recovery Fund salta tutto" (Repubblica p.11).

POLITICA
Ponte Morandi, battaglia sulla concessione. La Consulta boccia la società dei Benetton: "E' stato legittimo escludere Aspi dalla ricostruzione del Morandi" (su tutti). Ma ora è polemica sull'affidamento "provvisorio" della gestione del nuovo cavalcavia sul Polcevera ad Aspi (Corriere p.2 e tutti). M5S e Salvini all'attacco sull'affido tecnico (Messaggero p.2). IL governo convoca la società e la ministra delle Infrastrutture De Micheli avverte Autostrade: "Rispettate le condizioni o revoca" (Stampa p.2). Il premier Conte, intervenuto dalla Spagna, ora vuole chiudere il dossier: "Basta perdere tempo, revoca pronta". Poi lancia l'ultimatum alla società dei Benetton: "La questione si trascina da troppo tempo – dice a colloquio con la Stampa (p.5) il premier -. Ma la procedura di revoca è stata avviata e ci sono tutti i presupposti per realizzarla, perché gli inadempimenti sono oggettivi, molteplici e conclamati. Quindi o arriva una proposta della controparte che è particolarmente vantaggiosa per lo Stato oppure procediamo alla revoca, pur consapevoli che comporta insidie giuridiche". Secondo il Messaggero (p.3) Conte chiude, ma la De Micheli tratta ancora: oggi l'incontro tra la ministra e Aspi. L'ad di Autostrade, Roberto Tomasi, alla Stampa (p.3) spiega: "Dal crollo del 2018 l'azienda è cambiata. La decisione del Mit, che ha chiesto alla gestione commissariale di prendere contatti con noi, è la naturale conseguenza di uno stato di diritto, tenendo conto che riguarda una infrastruttura ricostruita con fondi della società e che l'opera è pienamente interconnessa con la nostra rete". Repubblica (p.2) si concentra sulla trattativa tra governo e società: Benetton nella morsa tra revoca e quota sotto il 51%. Ma ora è scontro nel governo, con Pd e M5S irritati con il premier per non aver comunicato la pratica sulla gestione del Ponte (Corriere p.4). La Stampa (p.4) parla di "maggioranza in tilt", con Di Maio che insiste per un nuovo gestore. Il Fatto (p.4) ricostruisce i 6 peccati in opere e omissioni di Aspi: la revoca si può e si deve fare. Per il Giornale (p.3) esplodono i 5S e ora Conte deve schierarsi. Il viceministro 5S alle Infrastrutture Cancelleri a Repubblica (p.4) spiega: "Il vero problema è che non si doveva arrivare all'8 luglio senza decidere. Io avevo avvertito quattro mesi fa che saremmo arrivati all'inaugurazione del nuovo Morandi senza sapere a chi affidarlo. Ora Conte convochi il Cdm, così il governo potrà finalmente parlarne al gran completo". Poi Cancelleri avverte: "Pd e Renzi non frenino, sui Benetton il governo rischia". Ma il leader di Italia viva, intervistato dalla Stampa (p.4), replica: "Basta con il populismo degli annunci. Cacciare i Benetton è impossibile". Poi Renzi propone: "Anziché addentrarsi in una difficile trattativa sul valore di Aspi che porterebbe a un ulteriore contenzioso, penso che se si vuole un intervento sul capitale azionario, l'operazione più corretta sarebbe quella di costruire subito un'operazione di mercato su Atlantia".
Dialogo governo-opposizioni. Centrodestra diviso sull'invito a Palazzo Chigi, poi arriva il rinvio e poi il sì (Corriere p.14 e altri). Conte chiede un incontro subito, Salvini dice no. Poi la scelta unitaria di Lega, FdI e Fi è di fissare l'incontro alla prossima settimana. Giornale (p.6) sottolinea il tentativo si strappo da parte del leader leghista, anche se poi l'alleanza si ricuce.
Tensioni anche all'interno del M5S, con il vertice tra Casaleggio e Di Maio che sa di prova di armistizio interno (Corriere p.15). Tra i due sarebbe stato trovato un compromesso per l'intesa con il Pd alle Regionali: passerà dai voti locali su Rousseau.

ESTERI
La nuova guerra fredda. Stati Uniti, allarme del direttore dell'Fbi "Pechino è la nostra più grande minaccia" è il duro monito di Christopher Wray (Repubblica p. 13, Corriere p. 16). Si chiama operazione "Caccia alla volpe" e secondo l'Fbi è stata voluta dal presidente Xi Jinping in persona "Hanno l'obiettivo di diventare con ogni mezzo l'unica superpotenza al mondo". Il politologo Graham Allison "Usa e Cina come Atene e Sparta. Mai così vicini a un conflitto".
Il Covid assedia gli Usa. Record di contagi, sessantamila al giorno (Repubblica p. 17). Emergenza negli Stati del Sud, che hanno riaperto troppo presto. Più di 3 milioni le persone positive. Dramma in Florida, piene le terapie intensive. Il Messico si blinda (Messaggero p.10) Muro di automobili per bloccare gli americani in fuga dall'Arizona. Trump avvia l'uscita dall'Oms e malgrado il contagio preme per riaprire le scuole e minaccia di tagliare i fondi ai governatori che non lo faranno. Joe Biden "Sono pronto a revocare l'uscita dall'Oms fin dal primo giorno di presidenza". Anthony Fauci al(Corriere (prima e p. 10-11): "La pandemia è solo all'inizio, anche Trump ora l'ha capito. Il virus negli Usa è fuori controllo. Io messo da parte da Trump? Dopo ha capito l'errore. L'Organizzazione dell'Onu ha tanti difetti ma è necessaria" .

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