Commentario del 05.07.2020

PRIME PAGINE
Timore per i nuovi focolai (Corriere). Punti critici in aumento. Le
Regioni: ora più denunce e controlli ai confini.
Stretta sugli arrivi dall'estero (Messaggero). Virus, il governo alle
Regioni: troppe ordinanze, fate confusione. E studia i ricoveri
obbligatori.
Guerra agli untori, torna la galera (QN). Verso un giro di vite dopo il
caso Vicenza.
Il virus torna a fare paura, crolla l'uso di mascherine (Repubblica).
"Cambiare il governo si può" (Giornale). Intervista a Silvio Berlusconi:
"Maggioranza inadeguata. I  Pm contro di me? La verità viene a galla".
Chiediamo soldi all'Europa e diamo 5 miliardi all'Africa (Libero).
L'Italia è in ginocchio dalla Ue per avere aiuti, ma gira montagne di
quattrini in cooperazione.
La rabbia degli industriali: "Conte, basta bugie" (Stampa). Parla
Bonaccini: "Moderino le parole, ma l'esecutivo acceleri e pensi al Nord".
Lombardia, altri soldi ai privati per "l'armonia dei bilanci" (Fatto).
700Mila euro in 3 anni, ma i conti non tornano.
Italia presa in giro da Francia e Ong: rischio sbarchi dai Paesi più
infetti (Verità).

ECONOMIA
In primo piano lo "schiaffo" a Conte degli industriali: "Non dice la
verità". Bonomi: "Nomi roboanti, però mancano gli obiettivi" (Stampa p.2
e tutti). Conte però replica: "Non siamo fermi, ora appalti e tavolo
fisco", ma Bonomi incalza: "Negata la realtà". Il premier sul dl
Semplificazioni: via libera in settimana, ma arrivano nuove tensioni con
Confindustria. Conte contrattacca: "Questo esecutivo ha assunto
decisioni mai prese nella storia repubblicana".
Sulla questione interviene il governatore emiliano Bonaccini: "Tutti
misurino le parole, ma il governo vada veloce e faccia ripartire il
nord", queste le sue parole nella intervista alla Stampa (p.3), che poi
parla di un Conte sorpreso dall'attacco di Confindustria: "Se volete
sostituirmi, ditemelo", così il premier ai leader della maggioranza.
Tra le misure annunciate anche la riforma fiscale: taglio del cuneo
strutturale e giù l'aliquota Irpef del 38% (Messaggero p.7), Via le
detrazioni per i figli: finiranno nell'assegno unico con clausola
pro-famiglie. Fisco, al via il tavolo sulla riforma, scrive anche il
Sole (p.2). Gualtieri: "Un successo i contributi a fondo perduto, avanti
su ammortizzatori e stop ai licenziamenti".
Il Corriere (p.8) si concentra invece su riforme, debito pubblico e
pensioni: quelle domande di Merkel a Conte. La cancelliera vuole
l'accordo sul Recovery fund ma serve un gesto di Roma per convincere i
Paesi più freddi.
Secondo Libero (p.2) chiediamo soldi all'Europa e diamo 5 miliardi
all'Africa. Per il Belpaese non ci sono ma lo Stato regala quattrini
contro i cambiamenti climatici o per la parità di genere. Beneficiati
cubani, afghani e coreani, oltre al Continente nero.
Intanto la Stampa (p.6) segnala un milione di dipendenti pubblici in
smart working per tutto il 2020. La ministra Dadone: "Una rivoluzione".
E a partire dal prossimo anno la quota salirà ancora.
Anche il Messaggero (p.10) segnala metà degli statali in smart working
fino a dicembre. Il decreto Rilancio esce dalla commissione con molte
modifiche: via libera agli incentivi per le auto, più soldi alle scuole
paritarie.
Giornale (p.9) parla di buco nero della burocrazia: in 9 anni perso il
4% del Pil. Confcommercio: nel confronto con la Germania abbiamo
bruciato 70 miliardi in più per l'inefficienza della Pubblica
Amministrazione.

POLITICA
Ecco le ordinanze dei governatori: alberghi sanitari, zone rosse e Tso
(Corriere p.2 e altri). Timori per i contagi di chi torna dall'estero.
Zaia: potenziare i controlli alle frontiere. Speranza: provvedimento più
severi. Secondo il Messaggero (p.2-3) Zaia denuncia "l'untore", ancora
ordinanze dalle Regioni, ma il governo avverte: fate confusione. Il
presidente del Veneto: contagi importanti, Conte: guardia alta ma niente
terrorismo. La Toscana propone alberghi sanitari contro il
sovraffollamento nelle abitazioni.  Intanto tra frontiere e quarantena
speranza vuole la stretta. Piano della Sanità: dal ricovero obbligatorio
per i malati di Covid ai tamponi in aeroporto. Più controlli sul
rispetto dell'isolamento. Telefonata tra ministro e governatore veneto.
Proprio Zaia, intervistato dalla Stampa (p.9) dice: "Mai abbassare la
guardia: se il Covid è ripartito la colpa è anche del governo". In
Veneto i focolai sono pochi. Ma bisogna impedire agli irresponsabili di
nuocere".
In primo piano sui quotidiani anche la manifestazione di ieri del
centrodestra. Centrodestra in piazza con tante sedie vuote, scrive la
Stampa (p.4): "Ci rifaremo ad ottobre". Arriva anche la solidarietà
degli alleati a Berlusconi: cacciato dai giudici. Poi il messaggio:
"Esecutivo a casa, abbiamo i numeri per governare noi". L'urlo della
piazza: governo a casa, scrive il Tempo (p.2-3). Tajani, Meloni e
Salvini a Roma lanciano la sfida a Conte: andiamo subito a votare".
"Gli alleati pensino, abbiamo il dovere di provare a cambiare questo
governo", così Silvio Berlusconi nella sua intervista al Giornale (p.2).
L'ex premier convinto che l'esecutivo sia inadeguato a gestire
l'emergenza: "Ma senza urne in tempi brevi, giusto ragionare nel
centrodestra sulla possibilità di una nuova maggioranza: serve più
sintonia con gli italiani".
Secondo il Fatto (p.4) tante sedie vuote e i soliti slogan: il
centrodestra fa flop in piazza.
Secondo Verità (p.2) il centrodestra unito conquista la piazza, ma lo
spettro del Mes aleggia tra i sorrisi. Tutti seduti per rispettare le
distanze, il corteo però non elimina le tensioni: cresce il pressing del
Pd per imbracare gli azzurri.
"Sedie vuote? Ma avete sentito cosa gridava la piazza?", così Giorgia
Meloni nella sua intervista al Corriere (p.11). La leader di FdI poi
aggiunge: "Noi vogliamo votare anche per le elezioni politiche, non solo
per Regioni e referendum. A settembre vinceremo le regionali e se questi
signori resteranno ancora incollati alla poltrona, torneremo in piazza".
Il Messaggero (p.9) riporta l'intesa dei leader sotto il palco:
"Ragazzi, oggi non si parla di Mes". Richiesta di Tajani, ok di Matteo e
Giorgia
Secondo Repubblica (p.8) è mezzo flop della destra in piazza, e Salvini
assicura: "Mi fido di Berlusconi". I leader sul palco provano a far
mostra di unità, ma serpeggiano i sospetti reciproci.
Infine il Messaggero (p.11) ci porta nel labirinto della scuola: mancano
pure i supplenti. I dirigenti alle prese con le linee guida: il caos
delle regole sui distanziamenti. Non è chiaro chi controllerà le aule
alternative e quali mascherine usare.

ESTERI
Il 4 luglio di Trump: io sfido la cultura della cancellazione
(Messaggero p. 13, Repubblica p.10, Corriere p. 3). Il presidente dal
Monte Rushmore si scaglia contro la «sinistra fascista. E in risposta
agli iconoclasti propone un parco nazionale delle grandi figure Usa, ma
dalla lista esclude Jfk. Nessun accenno alla questione dei nativi
americani. Fuochi d'artificio e nessuna mascherina. Poi sul virus:
"Siamo lanciati verso una grande vittoria". Intanto oltre 11 milioni di
contagi: un terzo tra Usa e Brasile (Corriere p. ). Il virus bussa alla
Casa Bianca: positiva la fidanzata di Donald Jr.
Intanto nel Libano in bancarotta anche l'esercito non ha più cibo
(Repubblica prima e p. 13). il Paese è al fallimento e si muore da
disperati. In pieno giorno, un uomo s'è sparato in bocca in una delle
strade più trafficate della città, mentre altri due hanno scelto
d'impiccarsi in casa. Nel rancio dei militari è sparita la carne. E il
governo non sa reagire. L'origine del crac è nella spartizione della
nazione come tra clan mafiosi. La gestione della cosa pubblica spartita
tra sunniti, sciiti e cristiani maroniti con modalità da famiglie
mafiose, dove ognuna ha il proprio territorio, e dove i boss sono
venerati come divinità perché a governare sono ancora i signori della
guerra diventati poi signori della politica.
Prime pinte, dopo tre mesi Londra riparte dai pub (Repubblica, p.12). I
locali riaprono ma due inglesi su tre rimangono in casa Le critiche dei
medici. Scozia e Galles mantengono i divieti. Farage viene denunciato
(Messaggero p. 12) Il leader del Brexit Party sanzionato perché uscito
prima della quarantena. Barcellona chiude (Stampa p. 8). La generalitat
catalana ordina il confinamento di 200 mila persone nella zona di
Segrià. I casi crescono anche in Austria In Russia i morti sono più di
10 mila


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