Commentario del 1.02.2020


PRIME PAGINE
Coronavirus. Italia, scudo contro il virus (Repubblica). Il ministro Speranza: "Lo tratteremo come se fosse il colera" (Repubblica). Virus, è stato di emergenza (Corriere). Ponte aereo per rimpatriare i cinesi (Messaggero).Il governo sul virus non sa cosa fare. Conte: "Gli italiani conducano vite normali" (Libero). Pechino minacciò i suoi medici: "Tacete sul virus, rischio rivolte" (Stampa).
Politica. Sud e lavoro, lettera delle Sardine a Conte (Repubblica). Conte lavora a una rete di cattolici per andare oltre il fronte con il Pd (Stampa). Vitalizi, gli ex che tifano per il ricorso (Fatto). Riforme, apre il cantieri fiscale (Sole). Sondaggio: i 5S al 14%, mai così giù dal 2013 (Corriere). Giustizia, l'allarme della Cassazione: rischio paralisi (Sole). Venticinquemila processi in più con la prescrizione grillina (Libero).
Economia, Pil sotto le attese: -0,3% a fine 2019. La Borsa cede il 2,3% (Sole).Governo infettato: dopo l'occupazione crolla il Pil: decrescita (Giornale). Crescita sotto zero, Conte congelato (Verità).
GB-Day: Londra ora è sola, addio alla Ue (Repubblica). Bye-bye Londra, il Regno Unito non è più nell'Ue (Stampa). Dombrovskis all'Italia: il vostro deficit è più basso delle previsioni (Corriere). Washington, Guerini: "In Libia l'America fermi le interferenze militari" (Stampa).

ECONOMIA
Venti di recessione, il Pil va giù (Repubblica p.28). Pil sotto le attese: -0,3% a fine 2019. E' il dato peggiore dal primo trimestre 2013. Sul Sole (in apertura e p.3) e tutti i quotidiani le rilevazioni Istat, che registrano l'ottavo trimestre consecutivo con un reddito nazionale intorno alle zero. Il Pil acquisito per il 2020 parte con un -0,2%. Pesa la frenata dell'industria. Ora l'Europa – scrive il Giornale (p.11) - potrebbe chiederci una manovra correttiva. Ma il ministro dell'Economia Gualtieri dice: "Confidiamo in un rimbalzo sul 2020 e siamo ancora più determinati sulla crescita e gli investimenti, convinti che le misure che abbiamo preso controbuiranno alla crescita e all'occupazione" (su tutti). Il vicepreisdente della Commissione Ue Dombrovskis al Corriere (p.39): "Quest'anno ci aspettiano un po' di rimbalzo dell'Italia rispetto al 2019. Il deficit 2019 sarà un po' sotto il 2,2%, dunque entro i parametri. Ci sono tendenza positive dal lato delle entrate grazie alle misure di lotta all'evasione, ma resta molto da fare perchè la crescita italiana è tra le più lente d'Europa. E il debito pubblico è il secondo più alto dell'area euro: va messo in una traiettoria discentente". Libero (p.19) attacca: l'Italia va sotto zero con la cura giallorossa: famiglie e imprese non investono perchè temono le tasse di Gualtieri. E la Verità (p.9) aggiunge: mentre il governo Conte 1 aveva peggiorato il deficit ma creato spinte espansive, pra si va dritti verso la recessione. Oltre allo stop dell'economia, pesa sui mercati la paura del coronavirus: Piazza Affari (-2,3%) è la peggiore d'Europa (Sole p.3).

POLITICA
M5S ai minimi dal 2013, il Pd cresce del 2% mentre è match sul gradimento tra Salvini e Meloni: il sondaggio di Pagnoncelli sul Corriere (in prima e p.17) fotografa il momento politico dopo le Regionali di gennaio. La Lega resta primo partito, stabile al 32%, senza contraccolpi per la sconfitta in Emilia-Romagna; il Pd si attesta al 20,3%, in crescita di due punti percentuali; crisi invece per il M5S, oggi attestato intorno al 14%: il punto più basso dalle elezioni del 2013. Fi resta stabile intorno al 6%, mentre cresce FdI, che si colloca al 12% (+2%). Libero (p.11) vede i Fratelli d'Italia pronti a superare il M5S. Tra i 5S proseguono le tensioni interne: altri 6 espulsi per i mancati rimborsi, ma in tanti si salvano. E arriva un altro rinvio per gli Stati generali (Repubblica p.18). Ma in molti sono preoccupati per il rinvio del "congresso" grillino: anche il premier è preoccupato del possibile indebolimento dell'esecutico (Fatto p.5). Il premier, intanto, lavora a una rete di cattolici – scrive la Stampa (p.9) – per andare oltre il fronte progressista. Al premier è indirizzata la lettera delle 6000Sardine, pubblicata da Repubblica (in prima e p.15): non siamo un partito, ma quella connessione che la politica va cercando da decenni – scrivono -. Non presentiamo conti da saldare, ma ptoremmo essere il popolo che avete sempre voluto, se riuscirete a dare corpo alla politica che abbiamo sempre sognato.
Ancora centrale il tema della riforma della prescrizione. "Cassazione, i dubbi sulla riforma: senza prescrizione rischio paralisi" titola il Corriere (p.14). Bonafede insiste nel definire la nuova norma "una conquista di civiltà", e confida nel "confronto serrato e leale della maggioranza per superare le divergenze e consegnare ai cittadini un processo idoneo a rispondere alle loro istanze di giustizia". Repubblica (p18) scrive che l'inaugurazione dell'anno giudiziario lascia alle spalle l'anno nero della magistratura con lo squasso del caso Palamara e deve affrontare lo scontro sulla prescrizione: magistrati contro il governo giallorosso, con avvocati contro Bonafede e contro i giudici. "L'allarme della Cassazione agita il Governo", titola la Stampa (p.8) e nel Pd a questo punto pensano che Conte non possa restare fermo: "Deve convincere Bonafede, non c'è altra soluzione". Timori per le posizioni dei renziani che, in assenza di proposte di mediazione, promettono di votare il "lodo Annibali", l'emendamento che cancella la norma Bonafede sulla prescrizione (Sole p.8).
Centrodestra, in vista delle prossime Amministrative, Salvini lancia la sfida sui candidati nelle Regioni: dobbiamo vederci di nuovo (Corriere p.15). Giornale (p.14) parla di "veto" del leader del Carroccio, ma gli alleati alzano il muro: Fi e FdI resistono su Caldoro e Fitto. E' lite sui nomi in Puglia e Campania, intanto il Carroccio si riorganizza. Salvini inaugura il governo ombra leghista – titola la Stampa (p.7) -. E lancia il tour nelle città a caccia di voti. Per il Fatto (p.6) Salvini "molla" il Papeete: la Lega si fa istituzionale.

ESTERI
Coronavirus, è stato di emergenza in Italia (Corriere in apertura e tutti). "E' la prima volta" evidenzia il Fatto (p.8). Sei mesi di emergenza e il governo nomina Borrelli, capo della Protezione civile, commissario (su tutti). L'Italia fa scudo contro il virus (Repubblica): stanziati 5 mln, si lavora al piano di intervento, intanto sono stati bloccati i voli con la Cina. Ma è scia di paura: Malpensa, Verona, Parma, Firenze e Roma le tappe della coppia cinese infetta, ricoverata allo Spallanzani. "L'Italia della grande paura, tra sopralluoghi e fanatismo" titola la Stampa (p.3). Mentre il ministro della Salute, Roberto, Speranza, parla a Corriere (p.8), Stampa (p.4) e altri quotidiani: "L'Italia non deve avere paura. La situazione è sotto controllo, abbiamo il più alto livello di attenzione e prevenzione in Europa. Parliamo di 18 casi in tutto in Europa, una persona infettata ogni 24 mln di abitanti. Quindi nessun allarmismo". Poi il titolare della Salute spiega: "Siamo il Paese che per primo in Europa ha deciso di chiudere tutti i volti da e verso la Cina, come misura prudenziale. Le conseguenze sull'economia? La priorità è la salute delle persone. Il governo cinese sta facendo uno sforzo vero per contenere l'avanzata del virus, con scelte imponenti e forti". Ma la Stampa (in apertura e p.3) segnala: il regime cinese minacciò i medici sul virus: "State zitti, è a rischio l'ordine sociale".
Brexit, dalle 23 di ieri Londra non è più nella Ue. Dodici rintocchi per l'addio (Repubblica p.10 e tutti). Il premier Johnson: "Inizia una nuova era" (Stampa p.6). Ma nella capitale sfilano i due cortei contrapposti: da un lato chi esulta per l'addio all'Ue, dall'altro chi spera di tornarci. Si ammaina l'Unione jack – titola Repubblica (p.12) -: la bandiera britannica del Parlamento europeo consegnata a un museo, il Regno Unito si porta via anche 13 mld di budget. E parte il negoziato commerciale. L'ex premier Tony Blair a Repubblica (p.13) dice: "Ora noi europeisti inglesi dobbiamo voltare pagina. Ci attendono 11 mesi di negoziati complicatissimi con la Ue, che decideranno i rapporti futuri tra noi e l'Europa. Se dobbiamo divergere dalle regole europee, in nome di una Brexit più dura, almeno evitiamolo su temi fondamentali come sicurezza, difesa, ambiente, istruzione o la stessa Libia, dove tutta l'Europa, Londra inclusa, deve essere unita. Altrimenti saranno guai per tutti. La Brexit è una scelta dolorosa. Almeno, conteniamo il dolore".

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