Commentario del 8.02.2020

PRIME PAGINE
Coronavirus, bloccati in Cina 600 italiani (Corriere). Inseguiti dal virus (Repubblica). Per 55 italiani riparte la quarantena da virus (Verità). Il Papa: "Fraternamente vicino alla Cina" (Stampa). Riaprono i voli, Palazzo Chigi prende tempo (Repubblica, Stampa). Il virus danneggia il made in Italy: giù turismo e moda (Fatto).
Prescrizione, ora Conte frena (Repubblica). I n Senato mancano 7 voti (Messaggero). Lite sulla giustizia. Renzi: mi caccino se vogliono farlo (Corriere). Boschi: "Conte dica se siamo di troppo, noi pronti a lasciare" (Stampa). L'ultimo bacio. Il boss delle stragi "canta" a Reggio Calabria: "Noi Graviano soci di Berlusconi dai temi di mio nonno" (Fatto). Salvini e Meloni in guerra sui candidati al Sud (Notizia Giornale). Parla Salvini: "Voglio una lega metropolitana per vincere in città. La Meloni? Meglio un alleato al 10 che al 3%" (Verità).
Pensioni, ora spunta la quattordicesima, ma costa un miliardo (Messaggero). I navigator affondano: M5S ora li abbandona: reddito di cittadinanza fallimentare (Libero).
Frecciarossa, indagati 5 operai per la riparazione dello scambio (Repubblica). Le Fs: non è colpa nostra (Stampa). L'Alta Velocità ha evitato la strage (Messaggero).
Delitto Vannini, processo da rifare: la Cassazione definisce "troppo lievi le pene per i Ciontoli" (Messaggero e altri).
Macron: "La nostra bomba nucleare a disposizione dell'Europa" (Corriere). Dublino, Nazionalisti in testa: nell'Irlanda che vota l'incognita Sinn Fein (Stampa). Germania molto peggio del previsto: recessione europea dietro l'angolo (Verità).

ECONOMIA
Pensioni, congelati i requisiti (Italia Oggi p. 29, Sole p. 2 e altri). Una circolare dell'Inps interviene sul blocco dell'adeguamento alla speranza di vita: l'età di vecchiaia si ferma a 67 anni fino a tutto il 2022. E lo sblocco indicizzato rimane appeso alla nuova flessibilità. I sindacati: "Rivalutazione per gli assegni fino a sette volte il minimo, fisco più leggero e quattordicesima rafforzata. Per il governo misure possibili ma solo con una riforma complessiva".
Sulla questione interviene direttamente il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico che su MF (p. 19) dice: "Basta con queste soglie". Il numero uno dell'istituto di previdenza propone più flessibilità per l'uscita dal lavoro, ferma restando un età minima contributiva e anagrafica. "Partendo da quella soglia - dice - si creano delle deroghe per usuranti, per gravosi, per donne. Se invece volessimo anticipare per tutti l'uscita dal lavoro, questo dovrebbe essere possibile solo passando al contributivo: cosi ciascuno avrà quello che ha versato, senza un costo per lo Stato".
Istat: la fase negativa continua ma rallenta. Fitch conferma rating (Sole p. 2). Il gennaio appena fotografato dalla nota mensile dell'Istat mostra ancora un'economia fiacca, e soprattutto esposta alle incognite di una congiuntura internazionale che continua a offrire più rischi che opportunità. Un'analisi dell'Istat che è arrivata nel giorno in cui l'agenzia internazionale Fitch ha confermato il rating dell'Italia a BBB e un outlook negativo.

POLITICA
Giustizia e politica ancora in primo piano su tutti i quotidiani col tema della prescrizione a dividere le parti chiamate in causa. "Prescrizione, governo pronto alla sfiducia" titola il Corriere (p.6-7) con Conte che dichiara: "Non chiedetemi se sono giustizionalista o garantista". Insorgono dem e Iv, lui si corregge. La maggioranza resta spaccata nonostante Bonafede abbia ammorbidito la sua posizione e consentito un accordo: sospensione della prescrizione dopo il primo grado di giudizio in caso di condanna. Se poi in appello c'è l'assoluzione, la persona che in primo grado era stata condannata, recupera i tempi di prescrizione. Ma la riforma Bonafede piace al 59% degli italiani, anche se solo uno su cinque la conosce nei dettagli. (Corriere, p.6). Intanto la posizione di Renzi resta invariata: "Non voteremo questo pasticcio. Se lo vogliono fare ci caccino". (Corriere, in prima e p.7, Avvenire, in prima e p.11). Zingaretti contrattacca accusando il leader di Iv di "ambiguità" e "trasformismi" e rilancia annunciando "un congresso aperto" ed a Renzi dice" Non ci sono terzi poli". (Corriere, p.8). Conte intanto frena sulla prescrizione: rinuncia al decreto ed evita lo scontro con Renzi. L'ipotesi: rinviare la riforma 5 S per modificarla. Si va così verso la sospensione tecnica della Bonafede. (Repubblica, in prima e p.6-7). Pd e Conte offrono al leader di Iv un modo per uscire dall'angolo Resa dei conti rinviata (Repubblica, p.7). Folli su Repubblica (p.31) scrive di "maggioranza in sospeso" sulla prescrizione. Anche il Sole (p.7) tratta la prescrizione, evidenziando "i dubbi sugli assolti in primo grado".
Intanto il centrodestra è compatto nel bocciare l'ultima trovata in fatto di prescrizione: "Sulla pelle dei cittadini nessuna mediazione al ribasso". (Giornale, p.2). e si profila un accordo di Renzi con Salvini per andare alle urne (Giornale, in prima e p.3). Non solo il centrodestra, ma anche gli avvocati condannano il lodo Conte bis: "Un pasticcio". (Giornale, p.4). Libero (in prima pagina) titola "Fermate Bonafede: è pericoloso". L'intesa tra Pd e grillini è una boiata. E Renzi minaccia il premier: "Che fai mi cacci dal Governo?" (Libero, p.3). Il Foglio (in prima e p.4) scrive del "gioco dell'oca" con il tentativo di "rendere presentabile l'impresentabile riforma Bonafede senza abolirla. Non era facile. E infatti non è accaduto". Sul Fatto (p.2) Renzi capisce di aver perso e strilla, ma si tiene le poltrone. I suoi lo descrivono "deluso", tentato di lasciare tutto alla Boschi. E sempre sul Fatto (p.2) si evidenzia che "punta tutto sulla riforma del processo penale, lunedì, all'esame del Consiglio dei ministri, il Guardasigilli Bonafede, che vorrebbe fortemente centrare l'obiettivo inedito di garantire tempi celeri dei processi. E sempre lunedì, la sua legge blocca-prescrizione dopo il primo grado sarà modificata con un decreto legge. Sarà applicata ai condannati, ma non agli assolti per i quali la prescrizione continuerà a correre". Il Messaggero (p.7) evidenzia che in Senato per la prescrizione mancano 7 voti, ma Renzi: "Il Governo non deve cadere ora". Il premier a Bonafede: "Cedi ancora un po'", ma lui resiste: si punta al Milleproroghe. (Messaggero, p.6). Per Verini il lodo Conte bis funziona, avanti con la riforma del processo. (Avvenire, p.11). Sfida sulla prescrizione, Renzi frena: "Non voglio far cadere il Governo". (Manifesto, in prima e p.2). Per la Verità (in prima e p.10-11) il "Bullo minaccia di far cadere il Governo e attacca il giustizialismo del Pd, ma confida di fare bella figura e non rischiare nulla grazie al voto di chi non vuole tornare alle urne". Sempre la Verità (p.11) denuncia il silenzio di Mattarella di fronte "allo scempio della Costituzione del lodo Conte bis".
Destre divise sul voto a Sud: Salvini rischia il grande flop (Notizia Giornale prima e p. 7). Il leader leghista pretende Puglia e Campania, ma la Meloni e Berlusconi non ritirano i loro candidati. E intervistato da Verità (prima e p. 3) Salvini dichiara: "Fdi? Nella nostra coalizione tutti portano un valore aggiunto, è quello che mi interessa. Meglio un partito al 10% che al 3% che non ti fa vincere mai". E sul governo dice: "Qualcuno ha tradito gli interessi del Paese per i propri – riferendosi a Conte – il governo è in confusione, dopo il referendum si deve votare. Voglio una lega Metropolitana connessa alle grandi città".
L'ultimo bacio (Fatto prima e p. 7). 'Ndrangheta stragista, depone il boss Giuseppe Graviano: "Ero in affari con Berlusconi, cenai con lui a Milano nel '93 – dice - Mio nonno investì soldi nelle tv e a Milano 3. Vidi il Cav tre volte, sapeva chi fossi e che ero latitante" (Repubblica p. 8 e altri). Da mesi il boss che custodisce i segreti della stragi chiede di essere ascoltato dalla corte d'assise di Reggio Calabria: Graviano non è un pentito e neanche un testimone, ma un imputato e come tale non ha l'obbligo di dire la verità.
Delitto Vannini, processo da rifare (Messaggero prima e p. 13 e tutti). Sarà un appello bis che di certo aggraverà la condanna per Antonio Ciontoli, il sottufficiale della Marina militare distaccato ai servizi segreti, ma la verità sulla morte di Marco Vannini, sembra oramai certo, non sarà mai scritta. Nessuno, però, chiarirà cosa sia davvero accaduto quella notte tra il 17 e il 18 maggio del 2015, quando il ragazzo di 20 anni, fidanzato della figlia di Ciontoli, è stato colpito da un proiettile della pistola del militare e lasciato agonizzante per 110 lunghissimi minuti prima che venissero chiamati i soccorsi. La madre di Marco: "Andrò al cimitero e gli dirò: finalmente hai vinto tu". L'accusato: "Torno nell'incubo, ero già pronto a finire in carcere: siamo molto preoccupati".

ESTERI
Coronavirus ancora in primo piano su tutti i quotidiani. Il Corriere in apertura parla di 600 italiani bloccati in Cina. Allo Spallanzani 5 in attesa di test, sulla nave da crociera isolata in 61 risultano positivi. Parla il primo contagiato: sto bene, mi sento tranquillo. Sempre sul Corriere (p.2) "stop ai voli, un caso nel governo sui rientri degli italiani dalla Cina". La Farnesina chiede una modifica al decreto per rimpatriarli. Sul Giornale (p.9) si parla invece di cure, al contagiato: sta bene, ma c'è un caso anche a Chieti. Il presidente di Irbm Pietro Di Lorenzo: "Vaccino vicino, i test già in estate: contiamo di produrre mille dosi, cosi inizieremo la sperimentazione sull'uomo in autunno". Il Messaggero in apertura parla invece di quarantena allargata sui rimpatri: 9 connazionali in arrivo domani da Wuhan, andranno al Celio. Altri 600 bloccati in Cina, piano per trovare strutture sanitarie nel Lazio.
Sulla Stampa (p.4) il tema dell'economia cinese che rallenta la corsa per il coronavirus. Gli analisti stimano un calo del Pil di oltre mezzo punto. Dall'hi-tech alle automobili chiusi fabbriche e negozi. Messaggio di solidarietà del Papa: "Sono fraternamente vicino alla Cina". Dal Vaticano partita una maxi spedizione di 700mila mascherine professionali per prevenire il contagio del virus. Sono stati attivati gli ospedali e le associazioni legate alla Chiesa cattolica all'interno della Repubblica popolare.
Secondo quanto riportato dal Corriere (p.4), in Cina esplode la rabbia per il medico "martire". Il morbo della protesta infetta il Partito. Indagine sulla morte del dottor Li, che fu censurato. Gli scienziati inglesi parlano di 50mila casi al giorno, di questi noto solo il 10%.
Sul Messaggero (p.10) e altri quotidiani anche la furia di Trump per Huawei. Il leader della Casa Bianca spiazza Boris Johnson e punta a Nokia-Ericsson. Telefonata di fuoco tra il presidente Usa e lo stesso Johnson: scontro sul 5G. La Casa Bianca vuole investire sulle società tecnologiche europee. Sul tema il Corriere (p.10), parla di telefonata furente di Trump a Johnson: il 5G cinese divide gli "amici speciali". Washinghton spingeva da mesi affinché Londra dicesse no a Huawei. Tensione anche sulla web tax. Sempre sul Corriere (p.11) si parla anche dell'offerta nucleare di Macron all'Ue. Il presidente francese mette a disposizione dell'Europa l'atomica francese: "Serve maggiore capacità di azione". Emmanuel Macron ha scelto la Scuola di guerra di Parigi, ma più che il luogo è importante il momento: dopo molti rinvii negli ultimi mesi, il presidente ha parlato ai cadetti militari ieri, pochi giorni dopo la Brexit che fa della Francia l'unico Paese dell'Unione Europea in possesso dell'arma nucleare. Anche la Stampa (p.12) sul tema: "Macron spinge l'Ue: le atomiche francesi per la difesa europea".

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