Commentario del 20.02.2020

PRIME PAGINE
Renzi va all'attacco, Conte fa muro (Corriere). Renzi: "Stop al Reddito, sfiducia a Bonafede". Palazzo Chigi: "Non ha il coraggio di rompere" (Messaggero). Renzi apre alla destra (Stampa). "Centrodestra aiutami tu". L'appello di Renzi (Libero). Chiamate l'ambulanza: l'ultimo bluff di Renzi a 'Porta a Porta' (Fatto). Soltanto parole (Giornale). La bomba a salve del "bomba" (Verità). Taglia-poltrone, a marzo si vota, ma su giornali e tv è vietato parlarne (Notizia Giornale).
Milleproroghe: ecco tutte e misure del decreto omnibus (Sole, Corriere).
Giustizia. Caso Consip, i cellulari controllati e la pista dei processi aggiustati (Verità).
Caso Autostrade, stop alle trattative e revoca congelata (Messaggero). Ultimatum ai Benetton altrimenti è revoca (Repubblica).
Coronavirus, la mail che inchioda il regime di Pechino: "Medici, dovete tacere" (Stampa). Dallo Spallanzani alla Princess: "Riportiamo a casa gli italiani" (Messaggero). Tornano 30 italiani dalla nave "contagiata" (Avvenire). Il Coronavirus fa crollare i gas serra cinesi: è il primo contagio "ecologico" della storia (Giornale).
Strage in Germania: otto morti, spari sui clienti di due bar (Corriere e tutti). Sarraj si ritira dai colloqui di pace. Erdogan: lo aiuto io (Stampa). Effetto Brexit: per i ragazzi lavorare a Londra sarà più difficile (Corriere). Muro Brexit per gli europei: visto solo a chi sa l'inglese ed è qualificato (Repubblica).

ECONOMIA
Dalle concessioni ai medici, fiducia al Milleproroghe diventato omnibus (Sole prima e p. 2 e tutti). Dopo il lungo scontro politico la Camera approva il decreto cresciuto da 43 a 78 articoli. Entro fine mese l'ok del Senato senza modifiche. Tra le misure chiave anche rifinanziamento Cigs e nuovo stop alle trivelle. Resta fuori la mini-moratoria delle detrazioni fiscali pagate con strumenti tracciabili e l'alleggerimento dell'utilizzo degli Isa. L'uscita dal mercato tutelato dell'energia anticipata di un anno a gennaio 2021 per le piccole imprese.
I dirigenti Pa: per noi pensione a 70 anni (Sole p. 8). I dirigenti pubblici chiedono di rendere strutturale per tutti la breccia aperta dal Milleproroghe per i medici con la possibilità di andare in pensione a 70 anni. E di eliminare il tetto retributivo a 240mila euro per le alte professionalità con i ruoli di responsabilità maggiore perché "il merito va pagato".
Fisco, l'Authority sui conti contro il cuneo fiscale. Gualtieri: "La nuova Irpef anche a tappe" (Sole p. 8). Per l'Ufficio di bilancio mancano 1,8 miliardi, riforma fiscale più difficile. La misura «accentua le disparità» e favorisce le famiglie bi-reddito
Solinas: incentivi fino a 800 euro per favorire la natalità (Sole p. 8). Al forum di Radiocor, il governatore della Sardegna lancia l'allarme spopolamento: "Nei prossimi sessanta anni si stima un calo della popolazione da 1,6 milioni a 1.096.000 di abitanti, che corrisponde a una contrazione del 34%. L'azione di contrasto prevede incentivi diretti per le giovani coppie in età fertile che decidano di scommettere sulla residenza in un comune sardo sotto i 3mila abitanti".

POLITICA
E' sempre accesa la polemica tra Renzi e Conte, a partire dalla prescrizione di Bonafede. Sul Corriere (in prima e p.2-3), Franco nel suo editoriale scrive che non si esclude che dopo il referendum di fine marzo sul taglio dei parlamentari "riprenda con rinnovato vigore la guerriglia di logoramento e il tiro al bersaglio contro Palazzo Chigi. Già l'idea di sfiduciare il guardasigilli Bonafede, ma "a Pasqua" ne è l'annuncio". Renzi va all'attacco e chiede l'elezione diretta del premier, ma Conte fa muro e replica: "Sono altre le priorità". Il leader di Iv annuncia anche di essere pronto a sfiduciare Bonafede entro Pasqua se non verrà cancellata la riforma della prescrizione. (Corriere, in prima e p.2). Ma il premier e il Pd respingono l'assalto: "Ha il 3%, non può dettarci l'agenda. Alfonso non si tocca". (Corriere, p.3). Il premier non commenta Renzi, ma replicherà nei prossimi giorni, intanto compatta gli altri partiti di maggioranza contro Renzi. (Sole, p.5). Ma la tensione sulla prescrizione resta alta: Iv alla Camera vota con l'opposizione, in Senato la Lega blocca i lavori sulle intercettazioni. Ma la dissociazione di Iv non è bastata perché l'emendamento è passato con 24 voti favorevoli e 23 contrari. (Sole, p.5, Verità, p.2, Dubbio, in prima e p.3, Notizia giornale, p.2). Nuovo stop quindi alla pdl Costa che comunque andrà alla Camera lunedì. (Corriere, p.8). Zingaretti risponde agli attacchi di Conte: "Inutile chiacchiericcio", mente Lega e Fdi dicono no ad un'intesa sulle riforme. Per Gualtieri "uno strappo di Renzi sarebbe irrazionale", ma il leader di Iv insiste: "Via il reddito di cittadinanza e premier eletto". (Sole, in prima e p.5). Renzi apre, quindi, alla destra: "Serve un esecutivo istituzionale" e rilancia l'ipotesi Draghi. Gelo di Conte. Meloni: "Non è credibile". (Stampa, in prima e p.2). Sulla giustizia Renzi ha ribadito che se entro Pasqua non sarà ritirata la prescrizione, ci sarà la mozione di sfiducia a Bonafede: "L'Italia- ha detto- ha pagato negli ultimi anni 760 milioni per ingiusta detenzione". (Repubblica, p.6). "La tesi renziana - scrive Palmerini sul Sole (p.5) è che con la mozione di sfiducia a Bonafede, il Governo resta in piedi, ma non tiene e Renzi lo sa". Su Repubblica (p.6) evidenzia l'obiettivo chiaro di Renzi: far cadere il Guardasigilli Bonafede, facendo cadere in aula le sue leggi, prescrizione e intercettazioni. Con un asse, ormai evidente, tra Fi e Lega. Da una parte con il decreto Costa si cerca di affossare la prescrizione in Commissione giustizia, dall'altra, i leghisti, da sempre nemici del Trojan, occupano la commissione Giustizia per fermare il decreto intercettazioni, che oggi passa alla Camera, dove la scadenza del 29 febbraio è vicina. Ma nonostante tutto prescrizione, intercettazioni e Bonafede resistono. Per il sottosegretario alla Presidenza Fraccaro Renzi fa "troppe chiacchiere" e alla fine il "rottamatore rischia di fare la fine di Salvini". Per Fraccaro "Alfonso non si tocca". (Repubblica, p.7). Ma premier e Pd accelerano sul proporzionale per neutralizzare Iv con i voti dei forzisti. (Stampa, p.3).

ESTERI
Coronavirus ancora in primo piano su tutti i quotidiani. Secondo il Messaggero (p.8) sulla Princess test per gli italiani, oggi previsto il rimpatrio e intanto in Cina il virus arretra. A Tokio arriverà il Boeing che preleverà i nostri connazionali, Pechino espelle tre giornalisti americani per un articolo ed il segretario di Stato protesta. Repubblica (p.16) titola con un eloquente "Il sorpasso". Il quotidiano infatti sottolinea come sia arrivato il giorno con più guariti che contagi. Sullo stesso tema anche il Giornale (p.14) titola: "Cina, più guariti che nuovi casi, il virus fa (un po') meno paura". La Stampa (p.6) sottolinea invece come l'ordine di tacere sul virus è arrivato ai medici con una mail. Il messaggio inviato da Pechino ai ricercatori di Wuhan: "I risultati dell'infezione non vanno pubblicati sui media".
Verità (p.12) parla di una Cina che marchia gli infetti dal virus per monitorare i loro spostamenti. Ad ogni cittadino -spiega il quotidiano- è assegnato un codice colorato che va esibito per usare stazioni, autostrade e perfino entrare nei palazzi, mentre i droni sorvolano il traffico e registrano tutto, e poi sottolinea l'espulsione dei tre cronisti del Wall Street Journal.
Su tutti i quotidiani spazio anche al terrore in Germania. Il Corriere (p.13) parla di "raffiche sui clienti al bar: otto morti. In Germania torna l'incubo del terrore. Due assalti contro locali frequentati da immigrati turchi. Fermato un giovane, ipotesi neonazista. Il Messaggero (p.11) parla di "spari da un'auto in corsa su due narghilè bar. Germania, terrore ad Hanau: sono almeno 8 i morti".
Sempre il Messaggero (p.9) si concentra sul tema della Brexit: "entrano solo lavoratori qualificati che parlano inglese", questo il titolo del quotidiano. Sistema a punti per poteri vivere e mantenersi nel Regno Unito, ne serviranno 70. La stretta entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio 2021. Anche il Corriere (p.10) parla dello stop di Boris ai camerieri europei: il visto solo per i lavoratori qualificati. L'immigrazione nel dopo Brexit: necessari la maturità ed un salario d'ingresso di 1750 sterline al mese. Repubblica (p.10) parla invece di "Muro Brexit". Stretta di Londra sull'immigrazione: "Lingua inglese e lavori qualificati", un gioco dell'oca a punti per entrare.
Il Giornale (p.12) sottolinea "Le regole della Brexit". Porte chiuse agli europei: entra solo chi ha un lavoro e parla inglese. Il quotidiano propone un ampio focus spiegando nel dettaglio cosa. prevedono le nuove regole. Eloquente il titolo di Libero (p.11) che parla di Inghilterra vietata ai somari ed ai poveracci.
C'è anche l'escalation libica tra i temi riportati dai quotidiani. Secondo la Stampa (p.10) Serraj si ritira dai colloqui di pace e Erdogan annuncia: lo aiuto a prendere la Libia. Il bombardamento di Haftar fa saltare la tregua. Mosca annuncia: difendere l'integrità territoriale.
Secondo il Messaggero (p.11) Tripoli accerchiata da Haftar, e Serraj fa saltare i negoziati. Il premier libico: "Non andremo al vertice di Ginevra", Erdogan contro la missione Ue. Raid delle forze di Bengasi sul porto della capitale. Timori anche per una nave militare italiana.

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