Commentario del 18.02.2020

PRIME PAGINE
Il governo rimane in bilico (Corriere). Renzi-Conte, scontro finale: ne resterà soltanto uno (Tempo). Governo, eppur si muove (Repubblica). Decreti Salvini, governo spaccato (Messaggero). Renzi-Salvini: un nuovo governo (Stampa). Renzi vinavil: "Se cade Conte niente urne, nuovo governo" (Giornale). I futuri vertici 5 Stelle: idea Appendino con Di Battista per il dopo Di Maio (Corriere). Scandali e disastri dove (s)governa Salvini (Fatto). Se il governo riapre i porti, la Lega li chiude (Libero).
I 5Stelle candidano il ministro Costa in Campania: se il Pd molla De Luca si può prendere la regione (Notizia Giornale). M5S e sinistra: "De Luca a casa, vogliamo Costa" (Fatto).
Patuanelli: giù l'Ires e le tasse sul lavoro (Stampa). Un anno di Reddito: spesi 4 miliardi, ma lavoro per pochi (Messaggero). Industria 4.0, un boomerang (Italia Oggi).
Coronavirus. Pronto il rientro di 22 italiani ancora bloccati sulla nave (Corriere). Un italiano tra i contagiati sulla nave. La Cina: l'Oms non entri a Whuan (Messaggero).
Esteri. Bologna, in 5 mila per Zaky: "Diamogli la cittadinanza italiana" (Repubblica).

ECONOMIA
Conti pubblici, l'allarme di Nomura sull'Italia: "In recessione già quest'anno". E il deficit salirà al 2,5% (Repubblica p.27). La banca traccia una quadro allarmante della situazione internazionale, stimando per l'Italia una contrazione del Pil dello 0,1% per effetto del coronavirus. Stampa (p.5) intervista il titolare del Mise Patuanelli, che lancia il Piano per la Crescita e lo Sviluppo: "Siamo in un momento di difficoltà economia, non solo italiana – spiega -. Studiamo come razionalizzare gli incentivi e su quali settori hanno dimostrato di avere maggiori effetti. Il delta di crescita tra noi e gli altri Paesi europei è costante, segno che il problema è strutturale. La produzione industriale è molto negativa, quella tedesca soffre ancor di più. E' evidente che ci sono settori fortmente legati alla Germania, come l'automotive: su questi comparti vogliamo investire". Poi, guardando alle misure per riportare in Italia le imprese, Patuanelli spiega: "Dimezzare l'Ires è un'ipotesi su cui ragioniamo. In generale, un abbattimento del costo del lavoro dalla parte delle imprese in aggiunta alla riduzione del cuneo fiscale è già decisa. L'Ires è una leva su cui concentrarsi, ma non l'unica, per far tornare in Italia alcune produzioni importanti". Il ministro parla anche di investimenti green: "Abbiamo 4,2 mld che attueremo con un decreto di attuazione della legge di bilancio. Ci saranno inventivi dal Mise e assicurazioni per le start up nei settori dove avviene la decarbonizzazione, la rigenerazione urbana, l'imprenditoria giovanile e femminile". Ma il Sole (p.4) segnala come l'Agenda 2023 lanciata da Conte sia in alto mare e sul Milleproroghe è scontro fino alla fne: il decreto torna in commissione, nuova lite sulle modifiche. Dalla riforma dell'Irpef al dopo Quota 100 e al reddito di cittadinanza, maggioranza divisa sulle riforme. E mancano le risorse per finanziarle.
Intanto, governo al lavoro per incentivare il welfare familiare: modello francese, l'assegno premierà chi fa più figli (Repubblica p.26). La misura, che farà parte del Family Act, scatterà dal 2021, privilegiando i nuclei più numerosi. La ministra delle Pari opportunità Bonetti alla Stampa (p.2) rilancia il family act: "Sto lavorando a un progetto coordinato di più misure perchè vogliamo dare una risposta a denatalità, mancanza di fiducia e speranza nel futuro delle persone e della collettività. Non basta un sussidio economico, sercono misure che vadano a incentivare la responsabilità educativa, la riorganizzazione dei congedi parentali per madri e padri, incentivi significativ al lavoro e all'imprenditoria femminile, la promozione di persorsi di autonomia per le giovani generazioni".

POLITICA
Il governo rimane in bilico (Corriere in apertura). Ora sono le modifiche ai decreti sicurezza a dividere. Passi avanti, ma l'intesa non c'è – scrive Repubblica (in prima e p.2) -: i temi dell'immigrazione e dell'ordine pubblico saranno separati. E' la convergenza trovata dalla maggioranza nel vertice con Lamorgese. Fumata nera al vertice (Messaggero p.2): Pd, Italia viva e Leu chiedono netta discontinuità rispetto ai decreti voluti da Salvini, M5S non ci sta e dice sì solo ai rilievi del Colle. E restano le tensioni tra Conte e Renzi, il premier in pressing su Italia viva: "Dentro o fuori in pochi giorni" (Repubblica p.3). Corriere (p.9) segnala l'ultima carta del premier: cercare un incontro per scongiurare lo strappo definitivo. Ma Renzi ribatte: "Non ci sarà alcuna tregua, nessun passo indietro. Hanno avuto tre giorni per trovare i numeri per sostituirmi, evidentemente questi numeri non ci sono". E' convinto che le minacce di una nuova maggioranza senza Italia viva siano un bluff (Repubblica p.3). La ministra renziana Bonetti alla Stampa (p.2): "Non serve la mera sopravvivenza del governo. Lavoro perchè l'esecutivo possa andare avanti se avrà la forza di fare le cose davvero necessarie per questo Paese. Se non avverrà, ogni scenario è possibile". E – secondo il Corriere (p.9) – Renzi pensa a un nuovo premier: "Se cade il Conte bis – dice – nuovo governo e niente elezioni". La Stampa (in prima e p.2) evidenzia la "strana idea" che unisce Salvini e Renzi: un esecutivo per sostituire il Conte bis. Un'alleanza per ridisegnare i collegi elettorali dopo il referendum sul taglio dei parlamentari, poi il voto. Renzi, intanto, pronto allo strappo alle prossime Regionali: correrà da solo (Repubblica p.4). Tranne in Toscana, il partito dell'ex premier intenzionato a presentare propri candidati alle elezioni di primavera.
Sulle prossime Regionali tensioni anche nel centrodestra, con Salvini che punta a rivedere i nomi dei candidati governatori in Puglia (Fitto di FdI) e Campania (Caldoro di Fi). Al Corriere del Mezzogiorno (in prima e p.3) il leader della Lega spiega: "Il problema non sono i nomi, nessun pregiudizio contro nessuno. Ma se si avvicinano persone nuove, in gamba, apprezzate da tutti, secondo me i partiti hanno il diritto e dovere di coinvolgerle e aprirsi al futuro. Sia in Campania che in Puglia la gente vuole mandare a casa il Pd e aprire pagine davvero nuove. Io ho sempre lavorato per una squadra di centrodestra unita e continuerò a farlo, anche con la Lega primo partito in Italia".

ESTERI
Navi contro le armi in Libia, intesa in Europa sulla nuova missione (Repubblica p.7 e altri): dopo il veto di Austria e Ungheria, chiude l'operazione Sophia. Entro fine marzo via a un'altra spedizione, che prevede pattugliamenti per attuare l'embargo. Missione con aerei, navi e satelliti – scrive la Stampa (p.6) -: pattugliamenti non nel Canale di Sicilia, ma più a Est. "Perchè – spiega il ministro Di Maio – è da lì che arrivano le armi. Inutile pattugliare le coste della Libia occidentale perchè in quell'area lavoriamo con la Guardia costiera libica". Manca però l'intesa in Ue sui migranti, per questo i governi hanno deciso che toglieranno le navi nel caso in cui la loro presenza provocasse un "fattore di attrazione per i flussi". Ma questo – evidenzia la Stampa – rischia di far finire le autorità europee sotto ricatto, perchè aio trafficanti libici basterebbe far ripartire i flussi per costringere le navi Ue a spostarsi, facendo venire meno il controllo sull'embargo delle armi. Di Feo su Repubblica (p.7), a proposito della nuova missione Ue, scrive: nasce la spedizione navale per imporre l'embargo sulle armi destinate ai signori della guerra di Tripolitania e Cirenaica, una spedizione che Germania, Francia e Spagna vorrebbero attivare entro un mese. Ma che rischia di portare l'Ue in rotta di collisione con la Turchia.
Coronavirus, Pechino frena la missione dell'Oms: non si entra nell'Huberi e a Wuhan (Messaggero p.7). Parte in salita l'operazione del team di esperti internazionali, off limits il centro dell'epidemia.

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