Commentario del 24.02.2020

PRIME PAGINE
Virus al Nord, chiusure e blocchi (Corriere). Dilaga il virus, Milano chiude (Messaggero). Mezza Italia in quarantena (Repubblica). Tutto il Nord ostaggio del virus (Stampa). "Coprifuoco, Nord come in guerra" (Giornale). Il commissario Borrelli al Corriere: "Pronti 3500 posti letto". Siamo un'emergenza, Ue prona a intervenire. Ma l'Austria blocca i treni (Repubblica). Conte sorpreso dai contagi, Salvini all'attacco: "Ha sbagliato, lasci" (Messaggero). Il Fatto: "E' l'ora dello sciacallo". Il ministro Boccia alla Stampa: "Salvini sembra l'untore. Il governo farà di tutto per contenere i danni". Verità: "Incapaci al governo". Intanto tasse, bollette, mutui e aiuti nella zona rossa per famiglie e imprese (Messaggero). Meloni alla Stampa: "Collaboreremo, ma questa emergenza non salverà l'esecutivo".
Mercati. Il virus globale scuote i mercati: dall'auto al lusso, la crisi in 18 aree (Sole).
Usa, primarie dem: Sanders in fuga in attesa del Super Tuesday (Messaggero).

ECONOMIA
Decreto del governo a sostegno di famiglie e imprese delle zone in emergenza: stop a tasse, cartelle e bollette. Pronta anche la sospensione dei mutui (Messaggero in prima e p.5 e tutti). Il governo stanzia altri fondi per interventi in una fase successiva a sostegno dei settori più colpiti, come il turismo. Ma per il Giornale (p.14) "sarà solo un'aspirina" e si teme un lunedì nero per Borsa e spread. Possibili le stesse misure prese dopo i terremoti (Stampa p.12). "Il colpo potrebbe posare per lo 0,2% del Pil" avverte il governatore di Bankitalia Visco. Ma la banca d'affati Nomura prospetta stime più preoccupanti: fino a -0,9% di Pil (Messaggero p.5).  Il presidente di Confcommercio Sangalli al Corriere (p.22): "La risposta del governo è per ora in linea con il livello di emergenza. Il settore più colpito è quello turistico, per il perdurare di una crisi che si trascina da troppo tempo. Bisogna agire rapidamente per evitare che il sistema imprenditoriale entri in una fase di paralisi dalla quale è molto difficile uscire. E' necessario prevedere anche un'indennità per i lavoratori autonomi". Il ministro Boccia alla Stampa (p.13): "Ci sono risorse per il breve termine, stanziate per il lodigiano e per il Veneto, ma è solo un inizio. Una cosa è se tutto si risolve in qualche settimana, altra cosa è se si protrae. È chiaro che se il virus si espande è un problema. Ma il governo c'è. Abbiamo parlato sia con i sindacati che con il mondo datoriale. Gualtieri e Patuanelli seguono con attenzione: qualsiasi sarà il danno, interverremo". Mingardi sulla Stampa (in prima e p.31) si concentra sull'impatto sul Pil del virus: che a essere colpita fosse la parte più dinamica e aperta del Paese era per certi versi scontato. Misure che riducono la possibilità delle persone di spostarsi e comprare e vendere beni e servizi avranno un effetto sul Pil. L'impatto sarà determinato dalla loro durata. La caduta del Pil dipenderà in larga misura dal protrarsi di questa situazione, oltre che dall'andamento del commercio internazionale: potrebbero essere non frazioni, ma punti
percentuali. Ma - scrive Mingardi - che l'Italia della crescita zero entri in territorio negativo, è pressoché inevitabile. E A&F (p.12) segnala: rischiamo davvero di finire in una specie di quarantena economica che colpirà il "made in Italy": molte frontiere rischiano di essere bloccate. E a fine anno tornerà di nuovo in ballo il previsto aumento dell'Iva che nel 2019 il governo giallorosso aveva deciso di rinviare di dodici mesi, a tempi migliori. Il problema è che, di questo passo, i tempi potrebbero invece peggiorare. Mentre il dg del Censis, Massimiliano Valerii, su Repubblica (p.32) scrive: l'isolamento, necessario per contenere la diffusione dell'infezione, spezza le relazioni. Non più solo le relazioni di lungo raggio dell'export, ma anche quelle più minute e più intime del tessuto sociale locale. E con la quarantena, la rarefazione dei contatti e delle frequentazioni umane, c'è anche un "Pil della socialità" che si ferma. Ma quando la posta in gioco è così alta, è bene che gli apprendisti stregoni, che parlano la lingua dell'apocalisse, rimangano inascoltati.

POLITICA
Epidemia coronavirus: i morti salgono a tre, più di 150 casi, contagi raddoppiati in un giorno (Corriere p.3 e tutti). E il virus si espande: è in 5 regioni (Messaggero p.2). "Mezza Italia in quarantena" titola Repubblica, Nord ostaggio del virus: le città si chiudono, stop a scuole e università, ma anche al Sud arrivano le chiusure per timore degli studenti fuorisede. Il Sud si barrica per paura del virus (Giornale p.7): dopo il Molise, anche Ischia "respinge" i turisti. Ordinanza cancellata, ma cresce il malumore. Il governatore veneto Zaia alla Stampa (p.7): "Il virus non ha coloro politici, siamo in guerra qui come a Roma". Il commissario Borrelli a Repubblica (p.6): "Enti locali liberi di scegliere, ma per evitare gli eccessi serve buonsenso. Serve ridurre i movimenti, almeno per un periodo". In terapia intensiva il 20% dei contagiati – segnala Libero (p.2) -: scarseggiano i posti letto. Ma il commissario Borrelli al Corriere (p.7) dice: "Abbiamo reperito 3500 posti letto nelle strutture militari. Chiudere città, scuole e uffici è l'unica soluzione efficace. Ma il panico non deve vincere". Conte si dice "sorpreso dal boom dei casi" (su tutti). Poi ammette: C'è stata una falla nella prevenzione": nel mirino di Conte la Sanità lombarda (Stampa p.10). Il premier prova l'unità nazionale: "Ce la faremo" (Repubblica p.14). Salvini attacca: "Qualcuno ha dormito, chi ha sbagliato si dimetta". E' scontro aperto con il premier (Messaggero p.4 e altri). Per la Verità (in prima e p.3) Conte e soci hanno dimostrato di essere solo una banda di incapaci. Ma il Fatto (in prima e p.3) difende il governo: Salvini e i quotidiani di destra sono sciacalli, approfittano dell'emergenza per randellare l'esecutivo. Il ministro Boccia alla Stampa (p.13): "Salvini fa l'untore, le sue parole danno la misura del suo scarso senso dello Stato il governo è in campo per contenere i danni". Giorgia Meloni alla Stampa: "Collaboreremo con il governo, ma non inventino scuse per fare altre cose. Affrontiamo l'emergenza e punto. Nemmeno il coronavirus potrà convincermi a fare un governo con Conte, Renzi, Zingaretti e Di Maio".

ESTERI
Treni bloccati e quarantene, ora l'Italia fa paura all'Europa (Stampa p.11): l'Austria chiude il traffico ferroviario, poi lo riapre. Mentre Parigi chiede una soluzione comune. Italia malata mondiale (Repubblica p.17): siamo terzi per contagi nel mondo. Ggli appestati siamo noi – scrive Libero (p.4) –. E l'Europa ci respinge. Bruxelles pronta agli aiuti e il commissario europeo all'Economia Gentiloni dice "no" al panico (Repubblica p.15). Ma la francese Marine Le Pen propone controlli ai confini. Giorgia Meloni alla Stampa: "Se dovesse succedere che l'epidemia si allarga, corriamo questo rischio. Sarebbe molto grave diventare il lazzaretto d'Europa. Ma bisogna notare che anche in questo caso l'Ue non esiste: non c'è un protocollo sanitario comune, procedere in ordine sparso e saremo indifesi con le frontiere aperte. A che serve questa Europa se non ha un linea comune neppure di fronte a un'emergenza come questa?".
Usa, primarie Dem: Sanders in fuga, è lui il favorito per sfidare Trump (Repubblica p.20 e altri). La vittoria in Nevada mette il candidato "socialista" in vataggio rispetto agli avversari, ma è un'idea che spaventa il partito democratico. Intanto, Libero (p.12) guarda agli scontri razziali in America: per i neri Usa meglio Trump che il loro "fratello" Obama. L'emergenza degli scontri razziali sembra finita, merito del boom economico e della disoccupazione ai minimi.

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