Commentario del 27.09.2019

PRIME PAGINE
Fine vita, l'obiezione dei medici (Messaggero e tutti). I medici si ribellano al suicidio facile (Verità).
"Giù le mani dalla nostra Terra": oggi un mln di ragazzi in 180 città italiane in nome del clima (Repubblica e altri). In piazza i ragazzi della rivolta verde (Stampa).
Verso la manovra: Deficit, intesa sul 2,2%. Piano per un taglio Iva su bollette di luce e gas (Repubblica). Pagamenti con le carte, governo pronto a ridare fino al 4% dei soldi spesi (Stampa). Sconto sull'Iva a chi paga con bancomat (Messaggero). Tremonti al Sole: "La lotta all'evasione non serve per le coperture". Per l'Iva modello bonus-malus, cuneo fiscale con avvio ritardato (Sole). Mentre Garavaglia alla Verità denuncia: "Conte toglierà la flat tax alle partite Iva".
Polemiche nel M5S. Renzi imbarca i grillini e Di Maio perde la testa (Giornale). Di Maio sull'orlo del precipizio (Libero). E il leader grillino annuncia: "Super multa agli scissionisti". Scontro sul vincolo di mandato nel M5S. Soccorso Casaleggio a Raggi per il bis (Messaggero). Bugani al Fatto: "Vado a lavorare con Raggi: merita aiuto dal governo".
Esteri-Francia, morto a 86 anni Chirac, l'ex presidente adorato dai francesi (Corriere e tutti).
Esteri-Usa: la Casa Bianca tentò di coprire la telefonata (Stampa e altri). Negli Usa torna l'allarme sui prestiti a leva: volano a 1.400 mld (Sole).
Farmaci, maxi-controllo Ue (Messaggero e tutti). Giornale: allarme farmaci, salute a rischio.
Cronaca, metro choc a Roma: accoltella vigilante e si uccide (Messaggero).

ECONOMIA
Il deficit pubblico di quest'anno potrebbe essere più basso di quanto previsto, fermandosi al 2% del Pil. Per il 2020, invece, l'esecutivo immagina un disavanzo in torno al 2,2-2,3%, contando sulla flessibilità da parte della Commissione Europea. Servono almeno 5 miliardi per ridurre il cuneo fiscale (Corriere p.15). Deficit, trattativa sul 2,2%. Colloquio Gualtieri-Conte. Disavanzo più alto soltanto con il via libera preventivo di Bruxelles (Messaggero p.4).
Manovra, sconto sull'Iva a chi paga con il bancomat. Il Fisco restituirà tra il 2% e il 3% delle somme spese. Si partirà dai settori ad alto rischio "nero". Negoziati con l'Abi per ridurre le commissioni sui pos e azzerarle per le transazioni fino a 5 euro. Una carta unica farà da documento e da strumento di pagamento: sarà emessa da Poste italiane (Messaggero p.4). Nel 2018 le carte elettroniche nel nostro Paese sono più di 70 milioni. Le associazioni dei consumatori: azzerare le commissioni bancarie. L'operazione contante costerà al governo fino a 4 miliardi (Stampa p.6).
Il piano del governo: Iva giù sulle bollette. Si studia la mossa del Portogallo che nel 2018 ha tagliato le imposte su elettricità e gas. Potrebbe salire il prelievo al 22% sui beni di lusso (Repubblica p.8). Intanto, il governo studia aumenti Iva per alcuni beni. Villarosa (M5S) assicura: solo rimodulazioni (Stampa p.6).
Scettico l'ex ministro Tremonti, che al Sole (in prima e p.5) dice: "Non si fanno le coperture con la lotta all'evasione. Bene la consapevolezza che il fisco va riformato. Gli sconti fiscali a chi paga con carta di credito favoriscono i ricchi. E l'idea di tassare merendine e bibite è ridicola. La Prima Repubblica copriva le spese con le entrate dall'evasione. Oggi ne ricordiamo deficit e debito".
Sula Veruità (p.7) la denuncia di Garavaglia: "Pd e 5S vogliono fregare le partite Iva". L'ex viceministro dell'Economia leghista: "Il governo smonterà il nostro regime forfettario, con un aumento di gabelle pari al 70%. Chi nel 2020 avrebbe pagato 10.000 euro, ne sborserà anche 17.000. Alzare l'Iva sarà il prossimo passo".
Al Foglio (p.1) parla il viceministro al Mef Misiani: "Lanceremo un fondo da 50 mld in quindici anni per lo sviluppo sostenibile, con la potenzialità di creare centinaia di migliaia di posti di lavoro, consolidare il primato italiano nell'economia circolare e favorire anche un drastico abbattimento delle emissioni di CO2 e dei consumi energetici del paese. Sarà la manovra più ambientalista della storia di questo Paese".

POLITICA
Fine vita, medici in rivolta: "Decidere non spetta a noi" (su tutti). Dopo la sentenza della Consulta, molti annunciano obiezione di coscienza e tutti chiedono certezze. "Altrimenti il suicidio assistito è inattuabile. Dell'ultimo atto si occupi un funzionario pubblico" (Repubblica p.10). «Non saremo dottor Morte». La richiesta dei sanitari: la domanda del paziente sia valutata da una commissione (Messaggero p.3). Gli ordini: una scelta contro il nostro codice deontologico (Corriere p.3).
I turbamento di papa Francesco: "I politici non si assumono responsabilità". I vescovi manifestano "sconcerto e preoccupazione". Il Pontefice "la difesa della vita deve essere integrale" (Stampa p.2).
Pd e M5S già trattano sulla nuova legge. Gelo tra Casellati e Fico. Sono tredici le proposte parlamentari su suicidio assistito ed eutanasia. Mediazione dem: estendere il ricorso alla sedazione palliativa profonda (Stampa p.3). Belpietro sulla Verità (p.5) attacca: Quindici eletti decidono per tutti gli italiani. L'organo, costituito quasi esclusivamente da esponenti della sinistra, ha dato via libera al commercio della morte, che si aggiunge a quello della vita con gli uteri in affitto.
Clima: manifestazioni in 160 città italiane. Per la prima volta il ministero sostiene gli alunni, sfilano anche i prof. Da Venezia a Rio, l'onda verde torna in piazza. Milioni di studenti scioperano per il clima (Stampa p.4). «Vogliamo scuole ecologiche». Fridays for future, oggi la mobilitazione. Borracce e riciclo, l'impegno dei presidi (Corriere p.6).
Il sindaco di Milano, Sala a Repubblica (p.6): "Apriamo le porte del Palazzo a Greta e ai suoi. Non voglio mettere il cappello ma al tema ci credo, ora servono i fatti". Libero (p.2) in polemica: la grande truffa del clima che frega la nostra economia, ridurre del 50% in vent'anni le emissioni di anidride carbonica causerebbe una grave recessione.
Polemiche nel M5S. Di Maio prova a frenare i dissidenti: "Vincolo di mandato in Costituzione". Il capo politico minaccia i parlamentari: "Chi cambia partito pagherà 100 mila euro di multa". Il Pd: "No al trasformismo, ma la Carta non si tocca". Anche i 5S lo criticano, poi il dietrofront (Stampa p.7). Il M5S teme il fuggi fuggi con destinazione Italia Viva e Lega. Altri tre senatori pronti a lasciare dopo Vono, che Di Maio ha cercato di trattenere: "Ti marchieranno". Calo di consensi, taglio degli eletti e regola del doppio mandato tra i motivi del malcontento grillino (Repubblica p.14). M5S, via un altro senatore. In uscita il pentastellato napoletano Grassi e contatti dei renziani
Legge elettorale, sì al referendum. Salvini esulta: voto in primavera. La richiesta del consiglio del Piemonte si aggiunge a Lombardia, Veneto, Friuli e Sardegna. Ora tocca alla Corte costituzionale dare via libera al quesito che punta a trasformare il Rosatellum in un maggioritario puro (Repubblica p.13). Forzisti «rassegnati» a votare sì. Ma anche tra i leghisti ci sono dubbi di costituzionalità. Francesco Verderami sul Corriere (p.13) scrive: L'ordine di «sabotare», voluto da Berlusconi e Letta, poi è diventato libertà di voto. In fondo non c'era alcun motivo di rompere il partito per una simile battaglia, una «bandiera» di Salvini da sventolare finché la Consulta non la ammainerà, cassando il referendum per quei profili di incostituzionalità che gli stessi dirigenti leghisti riconoscono. Ma la vicenda evidenzia la crisi di Forza Italia.

ESTERI
La Casa Bianca provò a coprire Trump. Pubblicato il rapporto della «talpa»: pressioni del presidente Usa sul leader di Kiev per incastrare Biden (Corriere p.16). La Casa Bianca insabbiò la telefonata Trump -Zelensky. La denuncia dell'agente della Cia (Stampa p.8). Nel documento trapelato per errore la strategia degli avvocati: nessuno scambio di favori o pressioni tra i presidenti. Così Donald tenta di smontare l'accusa (Stampa p.9).
Iran. Il presidente iraniano Rohani sul nucleare: "Togliete le sanzioni e torniamo a trattare". Anche l'Italia ha un ruolo nei negoziati (Stampa p.11).
Chiarac Adieu. Era l'ultimo dei gollisti, tra i padri dell'Ue. Per 40 anni sulla scena politica. Il suo partito segnò un'epoca, oggi quel mondo non esiste più. Macron: «Argine all'estremismo» (Giornale p.13). Il presidente delle contraddizioni. Il più popolare e il più detestato della Quinta Repubblica (Repubblica p.16). Addio a Chirac, seduttore di Francia. Morto a 86 anni l'ex presidente gollista. Sfidò Bush sull'Iraq: "In politica estera guardo gli Usa e faccio il contrario" (Stampa p.13). Criticato all'Eliseo, adorato da ex presidente (Corriere p.18).

© riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento