Commentario del 13.11.2019

PRIME PAGINE
La Bce rilancia la crescita (Corriere): riparte da novembre il Qe. Più liquidità senza limiti di tempo (Sole). Draghi scuote la Ue (Messaggero) e alla Germania dice: ora spendete (MF). Il piano di Draghi contro la crisi: "Chi può spenda" (Stampa). Il bazooka di Draghi dà un aiutino a Conte (Giornale).
Politica, le elezioni regionali agitano Pd e M5S (Corriere). I dem chiamano i 5S: "Alleanza anche per le Regionali". Di Maio: "Ora no" (Fatto). Ma per il QN i grillini sarebbero tentati dall'offerta dem, e la trattativa è aperta (Messaggero).
"Tornano i migranti e la Lega ricresce" (Libero): pochi giorni di governo giallorosso riportano Salvini sopra il 33%, italiani terrorizzati dalla linea dem dei porti aperti. Tremonti a Libero: "Di immigrazione la sinistra non capisce nulla".
"Mai più guerra con l'Europa": Repubblica intervista il ministro dell'Economia Gualtieri, che annuncia: "No alla flat tax, meno imposte per redditi bassi e aziende che innovano". Lotta all'evasione, il Mef: freno al contante in quattro mosse con bonus e sanzioni (Sole). L'ex Bankitalia Rossi al Sole: "Un'arma efficace contro l'economia sommersa". Giornale guarda ai prossimi tagli alle detrazioni fiscali: prima fregatura. La Verità contro il reddito di cittadinaza: pronti, via: reddito più facile per altri 500mila stranieri.
Commercio internazionale: Usa-Cina, intesa vicina ma spunta una lista nera (Sole).

ECONOMIA
L'Europa frena, la scossa di Draghi. Tassi giù e stimoli all'economia. Resistenze dai Paesi del Nord (Corriere p.2). Il bazooka Bce: tassi bassi e nuovo Quantitative easing senza limiti di tempo. Ridotto di 10 punti base il costo del denaro sui depositi a -0,50%. A novembre ripartono gli acquisti di asset al ritmo di 20 miliardi al mese. Sconti alle banche sui tassi negativi. Le aspettative d'inflazione troppo lontane dall'obiettivo e rischiano di ancorarsi a un livello pericolosamente basso (Sole p.3).
Draghi ha riarmato il bazooka. Ma senza Berlino – scrive  Feltri sul Fatto (p.10) - non basterà. Il presidente della Bce si appella alla Germania. Trump: "Bce veloce, svaluta l'euro e la Fed resta ferma a guardare. Agendo rapidamente - ha scritto infuriato alle mosse di Draghi -, la Bce ha tagliato i tassi di 10 punti base. Stanno tentando, e con successo, di svalutare l'euro contro il dollaro forte, ai danni delle esportazioni Usa". La risposta di Draghi: «Abbiamo un mandato, la stabilità dei prezzi, e non miriamo ai tassi di cambio» (Sole p.3).
Per il Giornale il bazooka di Draghi è un aiutino a Conte. Il neo ministro dell'Economia Gualtieri a Repubblica (in prima e p.2) guarda ai rapporti con l'Europa: "Mai più guerra con Bruxelles, si apre una nuova fase in Italia e in Ue e vogliamo essere protagonisti". Poi il titolare del Mef entra nel merito delle misure: "Via dal deficit gli investimenti verdi. In tre anni tasse ridotte. L'Iva non salirà. Quota 100 resta fino a scadenza. Il Reddito confermato ma può migliorare. Loro erano il governo della flat tax e dei minibot, noi degli asili nido. Vogliamo diminuire la pressione fiscale sui redditi medi e bassi e sulle imprese che innovano". Poi Gualtieri lancia la guerra agli evasori: "Li combatteremo usando più tecnologia".
Intanto, in vista della prossima manovra, il ministro Gualtieri all'Ecofin di Helsinki sonda gli alleati per capire fino dove potrà spingersi il deficit italiano: per la manovra servono 17 miliardi (Corriere p.4). Taglio del cuneo fiscale, l'esecutivo pensa a un pagamento unico con lo stipendio di luglio. L'ipotesi di un «bonus» da 1.500 euro (Corriere p.4). Padoan alla Stampa (p.4): "Si è aperta una grossa finestra di opportunità. Lo spazio fiscale, grazie ai minori pagamenti per interessi dovuto al calo dello spread, può ulteriormente aumentare. Si può agire sulle agevolazioni fiscali, anche se è politicamente difficile, ma si può fare un'attenta revisione. Ora il governo deve sfruttare questi spazi con una strategia di crescita di medio termine sostenibile". Spread, i calcoli di Cottarelli al QN (p.5): "Risparmi da 2 miliardi. Ma restiamo esposti agli shock finanziari". Ma il Giornale (p.2) scrive: sfuma il tesoretto da spread. Rischio stangata da 3 miliardi. Il Pil in frenata e i no europei complicano la manovra. Gualtieri pensa di tagliare di un punto le detrazioni.
Disoccupazione. Disoccupazione giù al 9,9%. Meno occupati a tempo pieno. L'Istat: aumentano (a quota 23,4 milioni) le persone con un impiego (Corriere p.33). In crescita solo il part-time forzato (Messaggero p.18). L'avanzata dei «mezzi lavori». E il guaio del terziario low cost. Dario Di Vico sul Corriere (p.33).

POLITICA
Alleanze locali, Di Maio tentato dal Pd. Franceschini lancia l'offerta ai grillini. La risposta ufficiale è no, ma in segreto si tratta (Qn p.6). Regionali, M5S gela i dem. Ma l'ipotesi desistenza c'è. I 5Stelle: tema non all'ordine del giorno. Frenata nel Lazio: non entrano in giunta. Zingaretti: proviamo ad aprire una nuova stagione anche sui territori (Messaggero p.9). Regionali, i dem si offrono ma i grillini alzano il prezzo (Giornale p.5). Il neo ministro Francesco Boccia al Corriere (p.9): "Ora un patto sociale con il Movimento. L'autonomia? Dico sì. Ma il Paese resti unito». Boccia: sulle Regionali non mi pare che il M5S chiuda". Lo schema Franceschini può accelerare l'uscita di Renzi dal Pd. Il ministro vuole alleanze Pd-M5s anche alle regionali. Il M5s per ora non ci sta. I bersaniani esultano. I renziani fanno i conti. Valerio Valentini sul Foglio (p.3).
I candidati civici tentano il M5S. Dalla base fino ai gruppi parlamentari c'è chi chiede una nuova fase contro l'ascesa di Salvini. Il 27 ottobre in Umbria il primo test per la convergenza: pronto a cadere lo storico tabù grillino (Stampa p.9). Lombardi: "Dialogo possibile. La stagione del Vaffa è finita" (Repubblica p.7). Umbria: il Pd lancia Cucinelli e potrebbe cedere sul simbolo. Il commissario di Zingaretti, Verini, aspetta solamente un segnale dai Cinque Stelle e propone il re del cachemire (Fatto p.5). Sarà il governo a determinare gli accordi a livello locale, secondo Massimo Franco sul Corriere. (p.5).
Legge elettorale. "Proporzionale mai!". Da Prodi a Veltroni il Pd che dice no (Repubblica p.11). Riforma della legge elettorale: l'ok di Franceschini e Renzi. Ma i padri nobili frenano: "Noi nati per il maggioritario". Parisi: "Mi alleo pure con Salvini per non tornare al passato". Il segretario Zingaretti è prudente: "Sul modello del sistema di voto non è stato deciso ancora nulla".
Migranti, le ntese volontarie sono l'unica via in Ue per aggirare Visegrad (Fatto p.6). Impossibile penalizzare i Paesi contrari ai ricollocamenti. Si punta a un accordo rinforzato: servono 12 adesioni, la strada è in salita. Intanto, accordo sulla Viking. Conte: doppia linea sugli arrivi e i rimpatri. «Fuorviante parlare di porti chiusi o aperti». Gli 82 profughi saranno gestiti con altri tre Paesi. Il pressing sulla Ue e la strategia delle intese bilaterali (Corriere p.6). "Il governo riapre i porti e bluffa sui migranti: resteranno qui per mesi" attacca il Giornale (p.6). "L'agenda del premier è chiara: prima gli immigrati" scrive Belpietro sulla Verità, che evidenzia come con il ritocchino al reddito di cittadinanza, arriveranno soldi facili a 500.000 stranieri in più. La Lega si era sempre opposta: fu uno dei motivi della rottura con i pentastellati. Però adesso c'è il Pd.

ESTERI
Libia. Serraj stoppa l'accordo tra Federpesca e Haftar (Sole p.9). Dietro la decisione dell'associazione degli armatori c'è lo stop chiesto dal governo di Tripoli guidato da Fayez al Serraj, che l'Italia riconosce come legittimo governo della Libia .
Usa. La Corte dà ragione a Trump. E blocca i migranti al confine. Protesta il Messico: allucinante. Le associazioni Usa: è come una condanna a morte (Corriere p.13).
Israele verso il voto. I giorni neri di Netanyahu «tradito» da Putin e Trump. Iran, Mosca più vicina e Usa pronti a un accordo da 15 miliardi. I media: Casa Bianca sorvegliata. Bibi: plateale bugia. (Giornale p.10).

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