Commentario del 06.09.2019

PRIME PAGINE
Nuovo Governo M5S, PD e LEU, Conte: un nuovo patto con l'Europa (Corriere); Conte bis, mossa sui migranti (Messaggero); Un governo per fare pace, Zingaretti: "È una svolta, chiudiamo la stagione dell'odio" (Repubblica); Nasce il Conte bis e l'Italia cambia rotta (Stampa); Giornale e Libero polemici con la nuova indagine su Salvini, che apre a una nuova ondata migratoria "senza freni"; L'esultanza della sinistra miracolata (Giornale); Governo raccapricciante (Libero); La grande abbuffata, e le Procure aprono la caccia a Salvini (Verità); infine, caso Rubli: "Nella chat criptata di Savoini la verità sul summit a Mosca" (Fatto).
Tra Economia e Politica, grandi temi in primo piano sul Sole: Fisco, cinque dossier per il governo; Vale 20 miliardi l'eredità lasciata da Tria a Gualtieri; Golden Power per Tim, Fastweb, Wind, Vodafone e Linkem; Intervista a Fontana: "Aspettiamo un segnale per il Nord"; Prima tassa: chi inquina paga (MF); Manovra: i conti per la crescita; intanto Gentiloni è commissario Ue, verso l'Economia (Messaggero, Stampa); Un Conte tira l'altro (Fatto); Le elezioni non contano, parola di Gualtieri (Verità); infine, Eredità Toninelli: 62 miliardi fermi (Repubblica).
Roma, Raggi a Costa: "Caos rifiuti, ci serve aiuto" (Messaggero).
Esteri: Guerra dei dazi, le prove di disgelo spingono tutte le borse (MF); La Brexit sfascia famiglie: Jo molla il fratello Boris (Fatto); intanto a Napoli, manager fermato su richiesta Usa: "È una spia russa", protesta di Putin (Corriere); "Spiava gli Usa" (Messaggero, Stampa); Prima grana per Bonafede e Di Maio (Fatto); Dorian, le Bahamas devastate: "I dispersi sono migliaia" (Corriere); "Usano ecologia e Amazzonia per scardinare gli Stati: Il Papa non dia loro la sponda" (Verità).

ECONOMIA
Gualtieri eredita da Tria 20 miliardi. Dalla correzione di luglio 8 miliardi sul 2020 e meno spread. Dossier di 10 miliardi su tagli e sconti fiscali (Sole p.2). Per il Tesoro senza i 23 miliardi di entrate degli aumenti Iva, il deficit va verso il 3% del Pil. La ricerca di risparmi per dare un segnale sulle tasse. Fitch: si riduce il rischio di scontro con la Ue. La prima partita di Gualtieri: negoziare un deficit più alto. Federico Fubini sul Corriere (p.2). Manovra da 35 miliardi stretta sugli incentivi. Il deficit ancora in calo. Statali, allarme sul contratto mancano quattro miliardi (Messaggero p.8). Tentati dal deficit pubblico. Il programma economico orientato verso politiche espansive. L'editoriale di Carlo Cottarelli sulla Stampa in prima.
In Italia record di evasione Iva. Persi 33,6 miliardi di incasso. Rapporto della Commissione Ue: in tutta Europa mancano all'appello 137 miliardi (Repubblica p.30).
Il Conte bis esordisce con il golden power. Stretta su Huawei e sulla tecnologia 5G. L'esecutivo avvia i poteri speciali e pone condizioni. Chieste verifiche sulla sicurezza alle società di tlc (Stampa p.7). La lente sul 5G. Il governo: sì ai poteri speciali. Dopo Fastweb l'esecutivo esercita la golden power su Tim, Vodafone e Linkem (Corriere p.30).
Crollo degli ordini nell'industria tedesca Recessione più vicina (Repubblica p.30).
Guerra dei dazi. L'obiettivo è crescere. Si aprono spiragli d'intesa tra Usa e Cina. Telefonata tra il vice premier di Pechino e gli uomini di Trump. A ottobre i colloqui (Messaggero p.18). I dazi frenano gli Usa. La Fed pensa di tagliare i tassi. Powell all'angolo dopo gli attacchi di Trump. Possibile riduzione del costo del denaro dello 0,25% (Stampa p.20).

POLITICA
Giura il Conte bis, o il BisConte come lo chiamano Foglio e Avvenire. Ed è la cerimonia del grande compromesso. Giuramento tra occhiolini, parenti e ritorni di auto blu. È finito il tempo degli arrivi in bici, a piedi o in taxi, rispuntano scorte e Bmw di Stato (Repubblica p.2). I piani di Conte per il bis: nuova intesa con la Ue per il patto di Stabilità. L'idea di coordinare la comunicazione di tutti i ministri (Corriere p.3). Il premier volta pagina: basta veline e veleni social (Messaggero p.6). Conte suona la campanella. "Dai ministri voglio lealtà basta sgrammaticature" (Repubblica p.4).
La prima mossa del nuovo governo. Stop alla legge del Friuli sui migranti. Il ministro Boccia la impugna: "Discrimina gli stranieri". Il governatore Fedriga: tradite il popolo. Droni e un muro ai confini sloveni. Così funziona il modello sovranista (Stampa p.4). Lamorgese frena: più umani ma i porti restano chiusi. Indagato per Carola e Lucano torna a Riace, così la magistratura "smonta" Salvini (Messaggero p.2).
Gentiloni sarà commissario a Bruxelles. In pole per il posto di Moscovici. Ma i governi rigoristi frenano: "No a un italiano in quel ruolo". L'ex premier potrebbe diventare il primo connazionale a guidare gli Affari economici in 61 anni (Stampa p.8).
Via libera di Merkel e Macron. Ma l'ex premier: serve una svolta (Repubblica p.9). La stima di Ursula, l'asse con Gualtieri e il tedesco studiato in anni insospettabili. E la rete socialista spinge l'ex premier nella casella mai data all'Italia (Messaggero p.4). Ma il M5S si spacca sulla sua nomina. Eurodeputati in rivolta contro Di Maio: il pacchetto europeo al Pd, con Affari Ue e Tesoro, per avere il premier (Stampa p.8). A Roma 1 si tornerà a votare. Sarà il primo test tra Pd e M5S. Elezioni suppletive a febbraio per il seggio alla camera dell'ex capo dell'esecutivo: tra i dem l'idea di candidare un 27enne (Messaggero p.4).
Zingaretti: "Non si governa da nemici". Non ho inseguito l'accordo a tutti costi. Alla meta siamo arrivati a schiena dritta, con i nostri contenuti. Patto temporaneo o alleanza stabile? Credo che, in partenza, siano aperte entrambe le strade (Repubblica p.7). Prima mossa di Renzi verso il nuovo gruppo al Senato. Alcuni dei suoi (come Stefàno) pronti a passare al Misto: così aumenta il loro peso negli equilibri di governo. Il regista è Casini. Insieme ai renziani si sposteranno alcuni eletti di Forza Italia: voti in più per Conte. È l'embrione del nuovo partito che doveva nascere a ottobre, ma adesso è congelato (Fatto p.8).
La battaglia dei numeri al Senato. Il governo per ora ha 166 voti sicuri. Sarebbero 106 del M5S, 50 del Pd, 7 del Misto e 3 delle Autonomie. Il consenso può arrivare a 181 (Corriere p.6). Il governo è già in pericolo al Senato. È appeso a Casini e ai grillini espulsi. I 161 seggi del Conte bis bastano appena. E fervono i contatti tra Lega e 5 stelle delusi (Verita p.5).
Conclave a Bologna per gli scontenti dei 5 Stelle. A lanciare l'appuntamento di domani, il consigliere laziale Barillari: "Non voglio morire piddino". L'europarlamentare Corrao critico sulla trattativa con il Pd per i ministeri. Paragone: no alla fiducia. Il deputato Colletti attacca: "Gentiloni alla Ue, primo errore del governo". Gli ex De Falco e De Bonis attendono il discorso di Conte per decidere sui loro voti. Ma nel Lazio Pd e grillini puntano all'alleanza. Idea Lombardi in giunta. L'intesa alla Pisana test per le Regionali. Al Campidoglio niente accordi (Repubblica p.10).
Ministri particolarmente loquaci nel giorno dell'insediamento. Tante interviste. Boccia, Affari regionali e autonomie: «Autonomia, ora il Paese va pacificato Roma riceva poteri e risorse adeguate. Va garantito il principio della perequazione e definiti i livelli essenziali per le prestazioni sociali» (Messaggero p.9). Autonomia a rischio disparità. Parlerò con tutti i governatori (Corriere p.5). Di Maio, Esteri: "Noi leali a Ue e Nato". Franceschini, Beni culturali: «C'è lo spirito di coalizione». Ma il capodelegazione del Pd marca Conte con un ufficio a Palazzo Chigi. La prima uscita da ministro al museo della liberazione: «Salvini ha seminato odio, con noi torna la convivenza civile» (Messaggero p.7). Amendola, Affari europei: «Basta sbattere i pugni. Con le urla a Bruxelles che abbiamo ottenuto?» (Corriere p.8). Fraccaro, sottosegretario alla presidenza del consiglio: «Dureremo 4 anni. Ma si parli di temi, non più di poltrone» (Corriere p.9). Costa, Ambiente: "Vantaggi fiscali per chi utilizza energia pulita" (Repubblica p.11). Roberto Speranza, Sanità: "Via il superticket e piano di assunzioni con nuovi finanziamenti. Più fondi. A versarli saranno le banche. La priorità qui come altrove è la lotta alle diseguaglianze rafforzando il sistema pubblico. Troveremo fondi grazie alla riduzione della quota di interessi passivi deducibili per le banche" (Stampa p.11). Paola de Micheli, Trasporti e infrastrutture: "Mi dimetterò da numero due del Partito democratico. Sui cantieri ora basta con i no politici. Avanti con la Tav e la Gronda a Genova" (Stampa p.6).
Il post Toninelli. Opere bloccate, sfida da 62 miliardi. La strada del governo passerà da qui. Scompare l'analisi costi-benefici (Repubblica p.13). Grandi opere: vitali per crescere. L'editoriale di Mario Deaglio sulla Stampa in prima.
«Conte dimentica il Nord. Il governo dia un segnale». Il governatore della Lombardia Attilio Fontana: «Sto ancora aspettando che il premier onori l'impegno sull'Autonomia delle Regioni» (Sole p.4). "Mortificare le aspirazioni del Nord bloccherebbe lo sviluppo del Paese. Partiamo con un brutto segnale. Ora il Pd chiarisca sull'autonomia" (Stampa p.5).
Rifondare il centrodestra, l'ultima chance di Salvini. Il segretario della Lega sarà in piazza lunedì con Meloni (Repubblica p.12). Dice Roberto Maroni: «Salvini ha sbagliato, le Italie sono due. Grazie a Matteo consenso record alla Lega, ma il suo progetto è fallito. Non sono in cerca di rivincite. Oggi seguo la politica da osservatore» (Qn p.3). Matteo punta al Copasir la maggioranza lo gela: piuttosto Fratelli d'Italia. Il leader leghista chiede per sé la presidenza. Dem e grillini: chiarisca prima l'affaire Russia (Messaggero p.3). I dubbi del centrodestra su Salvini. "Fuori dal Viminale perderà voti" Meloni e Forza Italia non riconoscono la leadership del leghista: "Ha problemi interni" (Stampa p.10). «Opposizione ferma a i giallorossi». Il messaggio azzurro al Capitano: se restiamo divisi, vincono Pd e M5s. In Umbria Fi appoggia la leghista. Tesei: il vice deve essere nostro (Giornale p.9).

ESTERI
Johnson abbandonato anche dal fratello, ma non cede: Brexit, meglio morto del rinvio. Il premier insiste: fuori dall'Ue il 31 ottobre. E l'europeista Jo si dimette: conflitto tra famiglia e Paese (Stampa p.15). Dietrofront di Londra, diritti garantiti tre anni ai cittadini Ue. Chi entrerà nel Regno Unito prima del 31 dicembre 2020 potrà restare per un triennio. Occorrerà un permesso di soggiorno temporaneo, controlli più severi (Sole p.21). La premier scozzese Sturgeon: "Il Regno Unito è destinato a morire". Presto un nuovo referendum, che ci sia la Brexit o no. E noi sceglieremo di essere indipendenti. Dico no a un futuro con tante sofferenze. Il destino della Scozia non sarà nelle mani di forze esterne. Il nostro obiettivo è rimanere in Europa. Johnson? L'ho incontrato, sembra solo uno spaccone (Repubblica p.15).
La Cina si compra l'Iran. Investirà 400 miliardi in 5 anni. Fondi in cambio di sconti su petrolio. Così Teheran aggira le sanzioni Usa. Pechino costruirà infrastrutture per collegare il Paese alla Via della Seta. La Repubblica popolare ad agosto ha importato 925 mila barili di greggio (Stampa p.15).
Bahamas distrutte. Migliaia di dispersi. Un sito creato ad hoc ne conta 5.500. Ancora irraggiungibili le isole più colpite.Trump e la mappa truccata (Corriere p.15).
Guerra in Afghanistan. Il gran rifiuto di Pompeo. Niente pace coi talebani. Il segretario di Stato non intende firmare l'accordo che chiude la guerra dopo 18 anni (Giornale p.10).
La caduta del guru Negroponte che ha difeso le donazioni di Epstein. Il carismatico fondatore del MediaLab di Boston travolto dalle proteste degli studenti perché accetterebbe ancora i fondi del miliardario per finanziare l'istituto (Repubblica p.17).
 
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