Commentario del 09.09.2019

PRIME PAGINE
Migranti, le nuove regole (Corriere): distribuzione preventiva e accoglienza diffusa, si tratta con l'Europa. Piano migranti, la Francia apre (Messaggero). Sui migranti il primo test del Conte bis (Stampa).
"Sarà un governo costituente": il discorso di Conte, oggi alla Camera per la fiducia. "Tutti zitti e lavorare" (Fatto). "Il Conte senza l'oste" (Giornale): il premier in Aula prometterà flessibilità Ue, meno tasse e investimenti, ma è solo propaganda. Oggi FdI e Lega in piazza a Roma: "La rivolta dei giusti contro il governo" (Libero). Intanto, Zingaretti si rivolge al M5S: "Agli alleati chiedo lealtà e noi saremo leali" (Repubblica). Ma il Messaggero segnala il blitz di Di Maio: il Commercio estero passa alla Farnesina.
Verso la manovra. Bonus, più soldi per i redditi bassi (Repubblica). Prove di convergenza M5S-Pd sul salario minimo (Sole). Intanto, dal taglio ai sussidi inquinanti un tesoretto da 19 mld per i conti pubblici (A&F).
Esteri-Usa, Trump annulla il vertice segreto, salta l'accordo con i talebani (Corriere). "Negoziato cancellato per i vostri attentati" spiega il numero uno della Casa Bianca (Stampa).
F1 Capolavoro Leclerc, tifosi in delirio: trionfo Ferrari a Monza dopo 9 anni (Messaggero e tutti).

ECONOMIA
Il gelo di Confindustria. "No alla flessibilità. L'Ue finanzi i cantieri". La prima cosa da non fare è andare a Bruxelles per avere più deficit. Chiediamo fondi per un grande piano per le infrastrutture (Repubblica p.8).
Intanto, debito pubblico da ridurre. Sergio Rizzo su Repbblica (p.9 si concentra sulle privatizzazioni e sulla corsa contro il tempo per trovare 18 miliardi. Torna il piano Capricorn che sposta in Cdp quote di aziende di Stato per rispettare i vincoli Ue. Nomine: si parte dal cda della Cassa e da Sace.
Manovra. Redditi, arriva il bonus. Più soldi in busta paga. Nella prossima legge di Bilancio intervento di almeno 5 miliardi per ridurre il cuneo fiscale a favore dei lavoratori con stipendi medio-bassi. M5S vuole salario minimo e tagli ai contributi delle imprese. I benefici andrebbero anche a chi guadagna fino a 8 mila euro l'anno ed era escluso dagli 80 euro di Renzi. I 5 Stelle chiedono di alleggerire i versamenti delle aziende per la disoccupazione (Repubblica p.8).
Salario minimo. Prima intesa, tornano in campo i sindacati. La soglia dei 9 euro e l'ipotesi di far valere per tutti i contratti siglati dalle organizzazioni rappresentative (Corriere p.4). E arriva il reddito di residenza attiva: 700 euro al mese. Il progetto della Regione Molise per incentivare il trasferimento nei Comuni fino a 2mila abitanti (Corriere p.4).
Il nuovo Fisco parte dalle emergenze ma prenota una stagione di riforme. Dall'Iva alle agevolazioni il sistema offre molte opportunità per rimodulare il prelievo in modo più efficace ed equo, destinando quanto risparmiato al taglio di altre imposte (Sole p.4).
Sfida impossibile. Cuneo fiscale, stop all'Iva e deficit sotto controllo Sfida (quasi)impossibile - scrive Fubini sul Corriere (p.9) -. Se il governo vuole disinnescare l'aumento dell'Iva e tagliare le tasse sui lavoratori, non può farlo d'intesa con Bruxelles (perché il deficit sarebbe troppo alto). Se vuole tenere bloccata l'Iva e varare un bilancio accettabile per l'Ue o i mercati, allora deve rinviare qualunque taglio tangibile alle tasse sul lavoro. Se invece vuole dare una sforbiciata fiscale per i redditi medio-bassi ma arrivare a un deficit accettabile per Bruxelles —benché in aumento—allora deve permettere che l'Iva aumenti o varare una stretta comunque fortissima.
Tasse green. Il ministro dell'istruzione Fioramonti, M5S, al forum ambrosetti: "Giù l'Iva dei prodotti eco-compatibili. Così spingiamo l'economia verde. Leviamo dal computo del deficit gli investimenti in cultura e innovazione" (Stampa p.16).

POLITICA
Conte bis in aula. Oggi alla Camera il voto sul nuovo governo, domani la replica al Senato. Conte alla prova della fiducia: "Ora una stagione riformista". L'avvocato si riscopre politico. Nel suo discorso il presidente invocherà un "europeismo critico" (Stampa p.4). «Io garante, superiamo le liti». Dalla riforma della Ue alla manovra, le priorità in 20 pagine (Corriere p.2). Crescita, migranti, Ue. Alla Camera primo test per l'alleanza giallo-rosso. Il premier chiederà oggi la fiducia sui 29 punti del suo programma. Domani tocca al Senato, dove la maggioranza è certa dei suoi numeri. Ma la Lega promette: nelle commissioni sarà un Vietnam (Repubblica p.2). La mossa da "garante": torniamo ai tavoli europei. Conte deciso a dare un'impronta riformista tagliando i ponti col sovranismo. La concorrenza diretta con Di Maio sulla gestione dei dossier internazionali (Messaggero p.3). Conte: "Un governo per una legislatura costituente". Il via libera del capo dell'esecutivo al progetto messo a punto da democratici e Cinquestelle. Il nodo del taglio dei parlamentari (Repubblica p.3). L'intervista al costituzionalista Azzariti: "Giusto il piano per le riforme. Ma bisogna tornare al proporzionale" (Repubblica p.2).
Centrodestra spaccato. Salvini va in piazza con Meloni. Ma il centrodestra resta diviso. Con loro anche Toti, Forza Italia non ci sarà. L'imbarazzo del leader per una manifestazione non sua (Corriere p.7). Il centrodestra è già diviso. Berlusconi: con Pd e 5S al tavolo delle riforme. L'ex premier: "L'opposizione va fatta in Parlamento". Il leader della Lega continua con la sua campagna elettorale permanente: "Tornerò ministro" (Repubblica p.7).
I dem chiedono subito una «cabina di regia». Il M5S: adesso compatti (Corriere p.3). Franceschini chiederà a Conte di varare prima possibile una vera e propria cabina di regia, dove concordare priorità e decisioni, con i capi delegazione e con i presidenti dei gruppi parlamentari. Zingaretti, preoccupato perché l'atteggiamento dei 5 Stelle non è cambiato rispetto a quando erano al governo con Salvini, avverte gli alleati grillini: "Al nuovo governo serve lealtà". Il segretario a Ravenna: basta intolleranza. E punge il M5S: discontinuità grazie a noi (Stampa p.7).
Sottosegretari e deleghe. Di Maio sfila il Commercio estero al Mise per potenziare gli Esteri. La Farnesina gestirà fondi e poteri sulla promozione del made in Italy e sui grandi accordi commerciali. Contrario lo Sviluppo economico che perderebbe personale e circa 250 milioni di risorse (Messaggero p.5).
Migranti. Si agli sbarchi se vanno altrove. Distribuzione e centri d'accoglienza, così Roma tratta con la Ue. Sì agli sbarchi se parte degli stranieri andrà altrove (Corriere p.5). La destra pronta a dare battaglia sull'immigrazione. Congelata la linea dei porti chiusi. Ora l'Italia spera nell'Europa (Stampa p.3). Parigi offre all'Italia l'asse nella Ue. Piano di palazzo Chigi. Lettera del ministro francese degli Esteri Le Drian: nuovo governo aperto all'Europa. Risposta di Di Maio: «Vediamoci, pronti a discutere le sfide comuni» (Messaggero p.4). Dossier italiano a Bruxelles: porti aperti ma ricollocamento prima dello sbarco. La proposta che sarà portata mercoledì prevede la condivisione con alcuni partner europei di profughi ed "economici" (Messaggero p.4).
Intanto, cinquanta migranti soccorsi in mare. Appello al nuovo governo: "Salvateci". L'intervento di Sos Mediterranée davanti alla Libia, la Ocean Viking ora si dirige verso l'Italia (Stampa p.2). Fratoianni (Leu): "Le leggi di Salvini vanno cancellate subito. Siamo al governo, ma se non si cambia atteggiamento con le Ong tornerò a bordo delle navi. Se si bloccheranno ancora i barconi Leu è pronta a fare opposizione dura" (Stampa p.2).

ESTERI
Brexit. Johnson perde i pezzi, ma sale nei sondaggi. Oggi in vigore la legge che blocca l'uscita senza accordo, se non la rispetta Boris rischia il carcere. Alla Stampa (p.9) parla il Segretario di Stato britannico per la Brexit, Stephen Paul Barclay: "Eviteremo il no deal. L'intesa con Bruxelles è ancora possibile. Stiamo negoziando su ogni fronte, certi che se non ci fosse un accordo sarebbe una sconfitta per tutti. La questione è giungere al "deal" e avere una soluzione per il confine con l'Irlanda. Per i 700mila italiani che vivono nel Regno Unito abbiamo un pian".
Intanto, dopo la «preoccupante» mancanza di progressi sull'accordo per l'uscita di Londra, il governo francese minaccia il veto su un'ulteriore estensione della Brexit. "I britannici devono dirci ciò che vogliono -, ha affermato ieri il ministro transalpino Le Drian -. Allo stato attuale, la risposta all'ipotesi di una proroga è no!". Uscita il 31 ottobre senza ulteriori rinvii, dunque, per la Francia, senza possibilità di concedere alla Gran Bretagna ulteriori tre mesi di tempo, fino al 31 gennaio 2020, per abbandonare l'Unione europea (Repubblica p.13).
Putin è un po' meno zar. Flop a Mosca e a Oriente. Nelle 83 regioni alle urne l'affluenza non arriva al 30%. Governatori del presidente battuti dai liberali (Fatto p.4). Putin resiste ma perde consensi nella capitale (Stampa p.15). Russia, astensionismo record (Messaggero p.9). Avanti i candidati scelti dal Cremlino. Dopo mesi di proteste, l'affluenza alle regionali è stata bassissima. A Mosca Putin perde colpi (Corriere p.10).

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