Commentario del 17.09.2019

PRIME PAGINE
Renzi tira dritto sullo scisma, atteso oggi l'annuncio (Sole). L'ex premier parla a Repubblica e Giornale: "Perchè lascio il Pd. Con 12-15 senatori sarà ancora decisivo. Conte? Stia sereno...". La scissione di Renzi: addio Pd (Corriere). Terremoto Renzi sul Conte Bis (Stampa). Ma l'ex segretario dem fa sapere: "Lascio il Pd, non il governo" (Messaggero). Sinistra e governo a pezzi (Giornale). Per la Verità, Renzi si fa il partito per sedersi al tavolo delle nomine.
Economia: il governo apre al bonus per chi usa carte e bancomat (Sole). La Verità si concentra su Tobin, Carbon e Web tax: tre nuove tasse, noi paghiamo e la Ue incassa.
Petrolio: Usa-Iran, guerra del petrolio. Il rischio benzina a due euro (Messaggero). Trump avverte l'Iran: "Reagiremo armati" (Stampa). Il petrolio trascina a picco le Borse. Rischiamo una guerra mondiale (Giornale e altri). Petrolio alle stelle, arriva la stangata al distributore (QN).
Autostrade, Castellucci pronto a lasciare (Sole e tutti). Rivoluzione in casa Benetton (MF). Benetton scarica Castellucci a 13 mesi dal crollo del Ponte (Fatto).
Juventus, retata in curva, mafia ultras (QN). Arrestati i capi ultrà: "Ricatti per i biglietti" (Corriere e altri). Giornale: non lasciate soli i club che rifiutano i ricatti degli ultrà.

ECONOMIA
Lotta all'evasione, continua a tenere banco la proposta di Confindustria di tassare l'uso del contante e incentivare i pagamenti elettronici. Il governo apre al bonus per chi usa la moneta elettronica (Sole in prima e p.8). Il neo viceministro all'Economia, la 5S Castelli, a Italia Oggi (p.26): "Il tema dei pagamenti elettronici è reale ed esiste, abbiamo coinvolto il mondo delle banche per migliorare il flusso dei dati che vengono fatti transitare durante un pagamento, come ad esempio con il codice fiscale per la fatturazione elettronica. L'Italia è molto indietro su questo tema. La proposta di mettere una quota su quanto prelevato allo sportello non esiste in questo ministero, e non esiste nella nostra testa. Esiste invece uno studio per agevolare i pagamenti elettronici. Ricordo che esiste una norma sull'obbligo del Pos mai realmente attuata in assenza delle sanzioni". Poi la Castelli aggiunge: "La lotta all'evasione qualche altro governo l'ha usata come panacea di tutti i mali, devo dire per onor del vero il percorso non si è interrotto con quello che era la fatturazione elettronica e lo scontrino elettronico. L'obiettivo è di andare ancora di più a cesellare un sistema di legalità, tutelando i contribuenti onesti e combattendo i grandi evasori". Il "Contrarian" di MF (p.14) evidenzia come la proposta di tassazione del contante sia una misura esagerata: il mezzo al quale ricorre la progettata azione di contrasto appare sproporzionato rispetto alla finalità perseguita o comunque inadeguato. E' significativo che, mentre autorevolmente si sottolinea la necessità di trovare il modo per portare alla luce i contanti che sono custoditi nelle cassette di sicurezza in Italia e all'estero, opera di grandi evasori o riciclatori, si risponda proponendo una misura impositiva su limitate operazioni, di solito compiute non da ceti agiati. Una cosa sono insomma i controlli sull'utilizzo del contante, i quali si stanno sviluppando anche con recenti provvedimenti e sono da sostenere e ulteriormente incrementare, altra cosa è la tassazione di tale impiego.
Il macigno del debito sulla manovra. La Banca d'Italia ci segnala con puntualità che il debito pubblico nel nostro Paese ha sfondato quota 2.400 miliardi. Il rischio che, in assenza del termometro dello spread, il problema cominci ad essere sottovalutato (Repubblica p.22 e tutti).
La Pa ha 53 miliardi di debiti. E paga con due mesi di ritardo. Fatture liquidate in 67 giorni (contro i 42 della media Ue). Imprese costrette a comprare denaro al 7% l'anno (Giornale p.6).

POLITICA
Addio di Renzi al Pd. Terremoto Renzi sul Conte bis (Stampa in apertura). L'ex premier parla a Repubblica: "Lascio il Pd e sarà un bene per tutti. Anche per Conte. Non indebolisco il fronte anti-Salvini, al contrario, si allargherà la maggioranza, l'ho detto anche a Conte. Già in settimana i gruppi autonomi. Non ho un problema con Zingaretti, ma il partito è diventato un insieme di correnti e per molti io sono sempre stato l'intruso. Ora basta col fuoco amico. Franceschini mi ha scritto: ora non ti considererà più nessuno. Mi piace da impazzire quando mi danno per morto. Non prendo lezioni da quelli che hanno votato per altre liste. E adesso D'Alema e Bersani torneranno". E nel colloquio con il Giornale (in prima e p.2), Renzi sfida il governo: "Esco dal Pd e sarò decisivo. Conte? Stia sereno... Durerà tre anni, ma eviterò la deriva a sinistra". Oggi Renzi su fa il partito per sedersi al tavolo delle nomine, scrive Belpietro sulla Verità.
Il partito di Zingaretti ha provato invano fino alla fine a evitare lo strappo. Orlando ha contattato i renziani ribelli per cercare di trattenerli (Stampa p.2). La rabbia di Conte: "Allibito. Vuole solo potere e nomine". Il capo del governo: "Pensa di incidere sulla scelta del prossimo presidente della Repubblica" (Stampa p.3).
Con Renzi 18-20 deputati e 10 senatori (Corriere p.2). La scissione a metà di Matteo. Tra i fedelissimi che dicono no. Pioggia di sms del leader. Da Nardella a Ceccanti: noi restiamo. Marcucci è un caso (Corriere p.3). Oggi Renzi abbandona il Pd, ma lascia dentro i fedelissimi (Fatto p.2). Da Bellanova a Boschi, ecco chi va via. Ma restano nei Dem, almeno per ora, molti ex fedelissimi del leader, come Guerini, Lotti e Marcucci. Le difficoltà per creare il gruppo al Senato. Franceschini: le divisioni fecero trionfare il Duce. Letta: la separazione non è consensuale (Repubblica p.3). Industriali e finanzieri hanno scelto con chi stare. In due mesi boom di fondi ai comitati del leader fiorentino (Libero p.4).
Carlo Calenda: «Da Matteo una scissione di Palazzo servono serietà e risposte sui temi veri». L'ex ministro: il 9 dicembre lanceremo il nostro movimento, sanità, investimenti e scuola le priorità (Messaggero p.2). Nel partito c'è chi vede i vantaggi. Per tanti è meglio perdere una figura ingombrante
Alleanza civica alle regionali . I paletti di Di Maio al Pd: «In Umbria azzerare tutto». Ma un nome nuovo non c'è (Messaggero p.3). L'intesa Pd-5S parte dal programma. Zingaretti e Di Maio lavorano per trovare un equilibrio. E se in Umbria l'accordo è a un passo, restano i casi di Calabria ed Emilia Romagna (Repubblica p.9). Brunello Cucinelli a Stampa, Corriere e Repubblica: "Sì, Di Maio è venuto a trovarmi in Umbria. Serve una politica più mite e idealista". «Non sono disponibile, l'ho spiegato a Di Maio. Ma aiuterò chi correrà. Pd e M5S? Scelgano uno perbene. Un magistrato per l'alleanza civica Umbria. Si fa il nome del procuratore Cardella. Potrebbe mettere d'accordo i giallorossi (Qn p.4). Francesco Boccia al Foglio: "Non basta il governo, con il M5s è ora di un'alleanza sociale. Costruiamo un rapporto organico. Dico ai governatori leghisti: fidatevi, questa sarà la legislatura dell'autonomia. Come un nuovo Ulivo"
Lega, pronto il testo del referendum contro la quota maggioritaria della legge elettorale. Dopo Pontida l'obiettivo è far partire l'iter entro il mese (Corriere p.9). Il referendum che vuole Salvini è un boomerang. Pd-M5S possono usare il sì al quesito per fare una legge elettorale maggioritaria col doppio turno. Un rischio per la Lega (Libero p.7).

ESTERI
Stampa (p.6) intervista la neo presidente della commissione Economica del Parlamento Ue Irene Tinagli: "È interesse di tutti rivedere le regole. In Europa faremo un lavoro di squadra. Tra i Paesi del Nord alcuni guardano con timore a questa ritrovata centralità del nostro Paese. Abbiamo visto le dichiarazioni di Draghi. C'è interesse a ridiscutere le regole di bilancio. Sono ancora un po' preoccupata per questa alleanza certamente anomala in Italia. Eletta con Calenda ma resto nel Pd".
Usa, ecco le prove del raid contro il petrolio saudita. Dito puntato su Teheran. Washington mostra le foto dei satelliti: da qui sono partiti droni e missili Trump pronto ad agire: "Aspettiamo soltanto le considerazioni di Riad" (Repubblica p.13 e tutti). Parla l'orientalista francese Kepel "Non ci sarà una guerra. L'aumento delle tensioni porterà a un nuovo negoziato. La politica elettorale Usa ha il sopravvento. Un nuovo conflitto smentirebbe la promessa di Trump: riportare i soldati americani a casa" (Repubblica p.13). Effetto shock sul petrolio: il barile vola del 14%. Nel breve periodo si dovrà ricorrere alle scorte, ma i tempi saranno lunghi e lo shale oil Usa è già al massimo della capacità produttiva (Sole p.3). Famiglie, imprese, auto, ecco chi pagherà il conto del rincaro del pieno (Corriere p.28).
Sarraj oggi a Roma per parlare con Conte di migranti (Stampa p.11). Farnesina: uffici Ue in Africa. Ed è scontro con l'Ungheria. Orban attacca: pericoloso aprire i porti. Di Maio risponde: sovranisti con le frontiere degli altri. Stretta di Macron: «Sui migranti serve fermezza, il popolo va ascoltato». Parigi: nessuna ripartizione automatica ma ampliare i Paesi di possibile approdo (Messaggero p.9)

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