Commentario del 10.09.2019

IN PRIMA PAGINA
Nuovo governo. Fiducia a Conte, scontro in Aula (Corriere). Port aperti, piazze chiuse (Verità). Conte riparte, rissa con la Lega (Messaggero). La rabbia nera contro il Conte bis (Repubblica). L'ira di Conte: i traditori siete voi (QN). Facebook oscura CasaPound e Forza Nuova: "Incitano all'odiio" (Repubblica, Stampa). L'Aula e la piazza, sfida fra due Italie (Stampa). Conte scalda i separati in casa (Fatto). Boicottata la protesta della Meloni e di Salvini (Libero). Via flat tax, più immigrati: Conte cancella pure il Nord (Giornale).
Economia. Fiducia a Conte, Quota 100 resterà solo un altro anno (Sole). Stop all'Iva e tagli limitati al cuneo fiscale: arriva la stretta sulle concessioni (Messaggero). Il governo nato contro l'Iva aumenta l'Iva (Verità). Nella finanziaria più extra-costi per Roma Capitale (Messaggero). Tassi sotto zero, banche in pressing per lo sconto (Sole).
Giustizia. Processo Spada, le donne del clan minacciano Federica Angeli (Repubblica). Processo Consip, cambia l'accusa per Russo: la stessa di Tiziano Renzi (Fatto).
Salute. Medici italiani in fuga all'estero: bomm nei test in inglese +30% (Sole).
Scuola. Presidi, prof, educazione civica: i voti alla scuola che ricomincia (Corriere). Asili nido gratis per le famiglie a basso reddito (Repubblica, Stampa e altri).
Esteri. Gentiloni commissario Ue all'Ecoconomia (Sole, Stampa, Tempo). Parla Sassoli: "Con Conte si lavora per cambiare la Ue" (Fatto). Brexit, s'allontana il voto anticipato (Messaggero). La figlia di Brigitte Macron: "Sfido Bolsonero" (Repubblica). L'indice sui tweet di Trump per capire come investire (Giornale). Il Papa in Africa: "La povertà non è fatalità" (Avvenire).

ECONOMIA
Da quota 100 dote di 4 miliardi. Finestra chiusa già nel 2020. Valutazione Inps. Secondo il presidente Tridico il "tiraggio" è inferiore rispetto agli 8 miliardi attesi. La maggioranza è al lavoro sul progetto di restyling delle uscite anticipate già dal prossimo anno (Sole p.2). Quota 100 ancora per due anni il compromesso tra Pd e M5S. Pensioni, la misura dovrebbe restare in piedi fino al 2021, con finestre di uscita meno frequenti. Poi non sarà prorogata. Al suo posto si pensa ad una Ape sociale molto rafforzata rispetto a oggi (Repubblica p.10). Legge di Bilancio. Manovra, l'effetto spread vale dieci miliardi. Conte punta sulla riduzione del costo del debito per rilanciare l'economia (Repubblica p.10). Il governo anti Iva aumenterà l'Iva. Verrà unito chi paga in contanti Altro che blocco dell'aliquota come assicurava Renzi: l'imposta salirà dal 10 al 23% su hotel, ristoranti e lavori domestici, ma non se si usano carte e bancomat. Un mezzo incostituzionale per recuperare 4 miliardi di euro (Verita p.7).
Bce, Draghi prepara l'ultimo colpo, ma vuole che anche Berlino si muova. Per la banca centrale la Germania dovrebbe stimolare l'economia. Il governo Merkel penserebbe a un fondo per investimenti che non pesi sul deficit (Repubblica p.23).
Banche, i tassi negativi sono costati 23 miliardi. Pressing per lo sconto. Lo scenario. L'ipotesi di un ulteriore ribasso dei tassi sui depositi, già sotto zero, scatena l'allarme soprattutto tra i big del credito del Nord Europa: con opportune esenzioni (tiering) l'impatto verrà ridotto di 6,5 miliardi (Sole p. 6).

POLITICA
La Camera vota la fiducia al Conte bis con 343 sì e 263 no dopo una giornata ad alta tensione in aula. L'elogio di mitezza e sobrietà. Poi le urla scuotono la Camera. Conte prende l'impegno di «un lessico più rispettoso». Da destra l'accusa: sei lì grazie a quelli del Vaffa day, parte il coro «venduto» e il premier contrattacca. Da Borghi a Zoffili, tanti i richiamati all'ordine. E un deputato di FdI chiama Di Maio «professore».
La destra in piazza. Il raid in piazza di Salvini tra saluti romani e teste rasate. Il leader della Lega "ospite" al comizio di Fratelli d'Italia davanti a Montecitorio. Inaugura la stagione dell'opposizione dura e lancia la manifestazione del 19 ottobre. Il braccio destro Giorgetti: "Povero Cristo, lui non voleva rompere con Di Maio". Un "assedio" alla Camera durante il dibattito sulla fiducia. Toni barricaderi dell'ex vicepremier: "Se provano a riaprire i porti li chiuderemo noi". E poi su Quota 100: "Non si tocca" (Repubblica p.4).
Premier trasformato 15 mesi dopo. Non chiede più il permesso a Di Maio e non si imbarazza. Dal discorso scompaiono Russia e flat tax, spunta il Sud (Stampa p.3). Il premier senza più vice ora vuole spiccare il volo. Il "mite" avvocato è finalmente libero dai due ingombranti dioscuri: Di Maio è una statua di sale, Salvini ulula in piazza (Fatto p.2). Le prove da leader di Conte: metamorfosi di un avvocato. Dall'alleanza gialloverde a quella giallorossa, com'è cambiato il premier. Aldo Cazzullo sul Corriere (p.5).
Concessioni. Delrio: resta possibile la revoca su alcune concessioni autostradali. Revisione «inesorabile», dice Conte, che sarà anche l'arbitro sulle revoche. Punto di confronto duro sarà la tariffa. Il governo intende rifarsi alla delibera dell'Authority che impone un price cap (Sole p.3).
Decreto sicurezza. Il patto Pd-5Stelle: trattativa per la redistribuzione. per disinnescare il decreto. I leader Cinquestelle e dem d'accordo sulla modifica delle norme bandiera della Lega. Ma il Movimento vuole tempi lunghi: non prima di gennaio. Il governo punta a non applicare le regole sui migranti facendo leva sulle scelte fatte finora dalla magistratura e spera nella collaborazione di Bruxelles per la redistribuzione dei profughi (Repubblica p.6).

ESTERI
Il Parlamento chiude, Boris nell'angolo. «Vacanza» forzata per 5 settimane, ma prima i deputati rifiutano (di nuovo) a Johnson le elezioni anticipate. Grida, cravatte (e adesivo anti-Brexit). L'addio commosso della star Bercow. Il leader di Westminster era famoso, e virale: ma anche controverso (Corriere p.12). Attenti, bulli populisti. La fine del Regno Unito è un probabile esito della hard Brexit verso cui il primo ministro Boris Johnson sta portando il Paese a rotta di collo. Timothy Garton Ash su Repubblica (p.27).
Alla Duma di Mosca ora esiste pure l'opposizione. Russia Unita (Putin) perde, ma tiene la maggioranza. Entra il partito Jabloko (Fatto p.21). Putin vince quasi ovunque. Ma Mosca si «ribella» allo zar di Fabrizio Dragosei sul Corrriere (p.12). Nella capitale premiata la strategia del "voto intelligente" di Navalny. Dalle urne un avviso a Putin La Russia è spaccata in due (Stampa p.11). L'opposizione esclusa dal voto provoca il tracollo nella capitale del partito filo-regime (Repubblica p.13).

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