Commentario del 28.04.2019

IN PRIMA PAGINA
Governo, ancora uno strappo e sulle autonomie Lega pronta al blitz (Corriere, Messaggero). Province costose e mai abolite: "Eleggiamole". "No, leviamole" (Fatto). Salvini: "Arduo governare con i 5S, cambiano troppo idea. Siri? Conte non è giudice" (Stampa). Di Maio e la grana soldi. Deputati in rivolta: non vogliono pagare Rousseau (Giornale).  Dieci mesi di raid contro la Lega (Verità, Libero). Lemmetti: "Ma quale Salva-Roma, sono guai per lo Stato" (Fatto).
Caso Regeni. Conte: "Molto turbato dalla lettera dei Regeni" (Repubblica). Il premier chiede "verità" all'Egitto di Al Sisi (Fatto).
Sondaggio. La metà degli italiani: crisi e voto. Per il 50% il governo cade dopo le europee (QN).  Le agenzie di rating scommettono sulla patrimoniale (Giornale). Spara al ladro in casa, a Roma primo test sulla legittima difesa (Messaggero, QN). Legittima difesa, 1° caso post-legge: ladro ragazzino ferito e derubato a Tivoli (Fatto, Giornale). Caos sulla maratona vietata agli africani: poi Trieste ci ripensa (Corriere). Processo Stato-Mafia. Trattativa, Dell'Utri vuole Berlusconi teste in aula (Fatto).
Esteri. La Spagna vota, governo cercasi (Corriere e altri). Spagna al voto, rischio caos (Giornale).   Da Biden a Buttigieg, i democratici cercano il candidato anti Trump (Stampa). Crisi nel Mediterraneo, Conte: "Rischio jihadista in Italia" (Messaggero, Giornale). 
Sport, calcio: CR7 risponde al Ninja, pari tra Inter e Juve (Corriere). Volata Champions, la Roma c'è: 3-0 al Cagliari (Messaggero). F1: a Baku brivido Ferrari, Leclerc si schianta, Mercedes in pole e Vettel solo terzo (Messaggero).

ECONOMIA
Si allontana la recessione, ma la ripresa è ancora fragile. Martedì il Pil italiano è atteso in crescita dello 0,1%. Conte: miglioreremo. Dopo la conferma del rating, il governo spera in un secondo semestre positivo (Stampa). Il governo spera nel Pil, da giugno il dossier Iva. Atteso dall'Istat un risultato positivo che chiuda due trimestri di recessione (Messaggero).
Debito fuori controllo. Bruxelles chiederà una maxi manovra. Siamo tornati ad essere il grande malato dell'eurozona. A giugno possibile procedura di infrazione della commissione (Repubblica).
L'allarme sull'Iva al 25%: "Se aumenta l'imposta sarà boom di evasione". Lo studio della Cgia di Mestre: già oggi il nero costa allo Stato 113 miliardi di euro l'anno (Giornale).
Sconti fiscali: tagli e riordino per lavoro, trasporti e famiglie. Tecnici del Mef già all'opera: obiettivo minimo recuperare tre-quattro miliardi e tentare di arrivare fino a sei-otto al netto della riconfigurazione del bonus da 80 euro. Fra i nodi soglie e franchigie (Sole). In un anno 641 mila incidenti sul lavoro. Cresce il numero dei morti: 1.143 nel 2018, 10% in più rispetto al 2017 (Messaggero).
BTp, il mercato punta sul mini rally dopo la pagella S&P (Sole p.3): secondo il gestore di Aberdeen Asset Management, James Athey, che pure ha preso una posizione ribassista sui BTp, i rendimenti dei titoli a 10 anni (che hanno chiuso la settimana a quota 2,58%) potrebbero scendere di 10 punti solo per l'effetto dello scampato pericolo. Se confermato, il rimbalzo dei BTp sarebbe un'ottima notizia per il Tesoro, che martedì torna a rifinanziarsi in asta con emissioni a lunga scadenza per un ammontare massimo di 6,5 mld. La "grazia" di S&P è una buona notizia, ma il sollievo è destinato ad essere di breve durata: l'Italia resta sotto osservazione per un possibile declassamento alla prossima revisione prevista per il 26 ottobre, visto che l'outlook resta negativo.

POLITICA
Ancora lite in seno al governo, stavolta sull'abolizione delle Province: sì grillino, no leghista (Stampa, Corriere, tutti). Per Di Maio "sono un poltronificio", secondo Borghi (Lega) "quando vennero abolite sembrava che le casse dello Stato si sarebbero risanate, ma non è stato così". Interviene anche la viceministra Castelli che ammette. "Bisogna mettere ordine". Il Mef: "Questi enti sono ancora previsti dalla Costituzione". Salvini: "Oggi le Province non sono né carne, né pesce. Ci sono presidenti, dipendenti e amministratori, ma non ci sono soldi e poteri. Il risultato è che le strade e le scuole restano senza manutenzione. Le cose o si fanno bene o non si fanno. E io sono convinto che si debbano fare" dice nell'intervista alla Stampa affrontando anche altri temi, come la Tav e ribadendo che "se la Lega dovesse vincere in Piemonte, la linea Torino-Lione certamente si farà". Sul caso-Siri, invece, il leader leghista è netto: "Non mi basta un pezzo di intercettazione per dire che Siri ha responsabilità, lo dica un giudice, non Conte". E sulla diversità di vedute con 5Stelle, Salvini conferma che "è arduo governare con loro, cambiano troppo idea".
Ma la Lega sfida gli alleati: "Subito i disegni di legge per l'autonomia". Il blitz deciso per "colpire" prima del voto (Corriere). La ministra Lezzi: "Indietro non si torna. Il Carroccio punta al Sud? Ci ricordiamo gli insulti. Serve un'intesa sulle autonomie, non mi quadrano" (Corriere).
Caso Siri, Conte: "Lasci o salta tutto". Salvini: deciderà lui, io parlo di vita reale" (Messaggero). Siri aspetta il verdetto del premier. La Lega: "Si confronti con noi". Opposizione all'attacco. Sala: "Lasci". Calenda: è un'arma di distrazione di massa (Corriere). Sul fronte giudiziario, "È caccia alla tangente". I pm passano al setaccio gli incontri con Arata (Repubblica).
Amministrative, oggi in Sicilia il 26 nel resto d'Italia: "La scommessa di Salvini: "Chi sfonda in Sicilia poi si prende l'Italia". Oggi il voto nell'isola che può consegnare alla Lega quel boom che ha sempre anticipato la tendenza nazionale (Repubblica). I borghi non più rossi: da Cinisello Balsamo a Forlì, rischiano di crollare le numerose roccaforti democratiche. "Capalbio verso la Lega". Nel paesino simbolo la sinistra divisa potrebbe regalare il sindaco al Carroccio (Messaggero).
Dieci mesi di raid contro la Lega. Dossier ricostruisce le centinaia di bombe, proiettili, intimidazioni, scritte minacciose nei confronti del Carroccio da quando Salvini è al governo (Verità in prima e pagina 2). Sedi distrutte, pugni, minacce. La campagna anti carroccio dei sedicenti antifascisti. Di queste violenze non parla nessuno (Libero).
Di Maio, grana Rousseau. Solo un grillino su cinque paga i 300 euro al mese. I deputati Cinquestelle: basta disservizi e schedature (Giornale).
Maratona, il caso arriva in Parlamento. Trieste fa dietro front "Inviteremo gli atleti africani". Giorgetti: "Stop agli scafisti dello sport". Di Maio: "Una follia" (Stampa). Trieste, la maratona dell'apartheid. "No agli africani". Poi il dietrofront. Il patron della corsa: usati da manager senza scrupoli. Il Pd: roba da Ku Klux Klan. Alla fine gli organizzatori si inventano una scusa: "Era una provocazione" (Repubblica).
Sul QN il sondaggio di Noto: secondo gli italiani, dopo le Europee il governo andrà ko. In caso di crisi, la maggior parte degli interpellati vorrebbe elezioni anticipate. Soltanto il 20% dice di aver compreso la proposta grillina. Sul continuo conflitto nell'esecutivo, invece, il 55% dichiara che "così non si può andare avanti", il 40% sostiene che "non è preoccupante perchè al governo c'è un'alleanza tra partiti differenti", il restante 5% è senza opinione.

ESTERI
Conte con Putin e Al Sisi per mediare sulla Libia: "No ad azioni militari". Svolta diplomatica. L'Italia riapre il consolato a Bengasi e si offre di curare i militari di Haftar (Corriere). La rabbia di Tripoli contro l'Italia: "Haftar, un criminale. Non esiste neutralità". Serraj irritato per le posizioni del governo gialloverde. Il premier: non chiuderemo l'ospedale a Misurata (Stampa). Allarme del premier: rischio jihadisti in Italia (Messaggero). Il futuro della Libia è un enigma, ma Conte non sbaglia quando afferma che "la conquista di Tripoli con la forza è destinata a creare più problemi di quelli che ambisce a risolvere" (Messaggero).
Caso Regeni, Conte: "Deluso da Al Sisi. Nessun passo avanti" (Repubblica). Inutile il colloquio fra il premier e il presidente egiziano: "Ho letto la lettera dei genitori di Giulio. L'Italia non avrà pace finché non ci sarà giustizia, ma non ho strumenti per intervenire". Il gelo della famiglia che dal Cairo non ha riavuto neanche i vestiti di Giulio: "Dopo anni nessun passo avanti" (Stampa).
Spagna al voto: socialisti avanti, ma c'è il rebus alleanze (Messaggero). Sanchez ci riprova con il centrosinistra. Ma la Spagna è divisa sulla Catalogna. Dialogare o meno con gli indipendentisti: al voto oggi la spaccatura può favorire l'ultra destra (Corriere). Barcellona, il comizio dei leader indipendentisti in diretta dal carcere. Palazzetti e teatri pieni di gente che ascolta i big sui maxi schermi: sono detenuti politici (Stampa). Famiglia contro emancipazione: il voto è una battaglia al femminile (Repubblica).
Usa, due squadre di democratici contro Trump (Stampa e altri). Dal vecchio Biden all'astro Buttigieg, ma l'economia con una crescita boom al 3,4% aiuta il presidente. Fra liberali, candidati delle minoranze e progressisti, l'ex vice di Obama parla ai moderati.

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