Commentario del 12.04.2019

IN PRIMA PAGINA
L'economia resta in primo piano. Def, più spese per 133 mln. Conti, l'allarme del Colle (Stampa). Spesa per interessi e nuove pensioni spingono il debito (Sole). Tria al Messaggero: "Necessario tagliare l'Irpef. Giusto intervenire per i ceti medi con la flat tax". Landini (Cgil) alla Stampa: "La flat tax viòla la Costituzione. Così si va a sbattare". Dati Ocse: le tasse sul lavoro crescono ancora, si guadagna meno (Corriere). Giornale parla di "altra mazzata": tasse record sugli stipendi (Giornale). Boccia (Confindustria): "Accelerare sulla crescita" (Sole). Intanto il governo ha pronto il decreto per cedere immobili per 950 mln (MF).
Mercati: l'Italia fa schifo, ma la sua Borsa è regina d'Europa (Libero).
Guerra di Libia, il timbro di Parigi (Repubblica). L'assedio a Tripoli riaccende la miccia tra Italia e Francia (Messaggero). Salvini in campo contro Macron (Stampa).
Brexit: intesa su un altro rinvio, fino al 31 ottobre (Sole).
Assange arrestato a Londra dopo sette anni, gli Usa vogliono l'estradizione (Repubblica). Gli Usa a caccia dei suoi segreti (Stampa). Spie, dossier, veleni: l'effetto Wikileaks sulla Casa Bianca (Corriere). Il Fatto: sgominato il nemico pubblicno n.1 dei potenti.

ECONOMIA
Def, più spese per 133 mld: aumentano le uscite per pensioni, previdenza e ammortizzatori sociali (Stampa in apertura e tutti). L'ultima versione del documento di economia e finanza svela il prezzo delle riforme. Spesa per interessi e nuove pensioni spingono il debito. In tre anni +17 mld. La politica spinge lo spread e per le pensioni una spesa extra di dieci miliardi l'anno (Sole in prim e p. 2-3). Tria ammette: "Serviranno coperture ingenti. Il nuovo programma di riduzione del deficit pubblico insieme al finanziamento delle missioni di pace, il rinnovo del pubblico impiego e gli investimenti pubblici richiederà l'individuazione di coperture di notevole entità" (Corriere p.8). Il titolare del Mef, intervistato dal Messaggero (in prima e p.2): "Ribadisco che non sarà necessaria alcuna manovra correttiva. Semmai ci saranno aggiustamenti quantitativi, ma senza modificare la struttura della legge di Bilancio. Con il Def siamo in grado di soddisfare in pieno gli impegni con Bruxelles. Anzi, non escludo un miglioramento del deficit strutturale, se anche fosse dello 0,1%". Poi Tria aggiunge: "Con il decreto crescita abbiamo introdotto strumenti a sostegno delle imprese, di più non potevamo fare. Lo sblocca cantieri è ormai pronto al 98%: abbiamo modificato molto del Codice degli appalti per semplificare una procedura che era di ostacolo a qualunque progetto di sviluppo. Di più, abbiamo già individuato 87 mld che potrebbero essere usati subito ma che sono bloccati da lacci burocratici che abbiamo cominciato a snodare. Insomma, non è un problema di fondi, che già ci sono, ma semplicemente di attivarli. Anche per questo sono ottimista sulla seconda parte dell'anno". Intanto, arriva l'llarme di Bankitalia sulla crescita. Per Visco il reddito di cittadinanza e quota 100 potrebbero non sostenere la produttività (Stampa p.7). Repubblica (p.13) cita un contro documento Lega-5S per isolare Tria che riproporrebbe le misure frenate dal ministro. Salvini e di Maio stanno  elaborando una vera e propria contro manovra. Tra conti pubblici e verifica l'autunno preoccupa Mattarella: sullo sfondo i dubbi sulla manovra 2020 e il chiarimento politico post europee (Stampa p.7).
Privatizzazioni, 18 mld dalla vendita di beni pubblici (Repubblica p.12). Ma il Fatto (p.10) mette nel mirino le stime del governo: dalle cessioni arriveranno solo spiccioli. L'esecutivo scrive nel Def che incasserà oltre tre miliardi nel 2019 ma – scrive il Fatto - fare cassa col patrimonio pubblico è quasi impossibile.
Lavoratori tartassati in busta paga, in media resta il 52,1 per cento del reddito. L'Ocse avverte: il cuneo fiscale salito al 47,9 per cento. La stangata sui monoreddito (Corriere p.9 e altri). E resta in primo piano il tema della flat tax. Tria, nell'intervista al Messaggero, spiega: "Il taglio dell'Irpef è un atto di giustizia necessario,soprattutto per i ceti medi che per anni hanno subito gli effetti dannosi di un fiscal drag, soprattutto negli anni di alta inflazione, da tutti contestato ma che nessuno ha mai provveduto ad attenuare. Quindi sicuramente interverremo, il come lo vedremo in autunno". Ma sulla tassa piatta l'affondo del segretario della Cgil Landini, che alla Stampa (in prima e p.9): "E' una presa in giro e cosi il Paese andrà a sbattere .
L'Italia fa schifo, ma la sua Borsa è regina d'Europa (Libero in prima e p.3). La realtà batte il pessimismo. Il Pil balbetta tuttavia Piazza Affari è seconda al mondo per rendimento. Nonostante il Movimento 5 stelle.

POLITICA
Lega-M5S, botta e risposta su Roma. Salvini un pensierino per la guida della Capitale lo ha fatto: "Mi ha colpito sentirmi dire per strada quel 'Daje Matte'". Ma arriva la replica della sindaca Raggi: "A Roma si risponderebbe così "Salvini, magna tranquillo" (Corriere p.13).
Curiose intese. Asse di ferro Lega - De Luca sulla sanita in Campania. Il vice ministro di Salvini da giorni promuove l'uscita della Regione dal commissariamento. Ieri la bocciatura. Il Governatore non è compatibile, ma Garavaglia ha fermato la nomina del movimento 5 stelle. Giulia Grillo "Al Carroccio fa gola il Ministero della Salute. Strana la presa di posizione di Garavaglia" (Il Fatto pagina 6).
Verso le europee, caccia complicata alle donne per le liste. Forza Italia ripesca Pivetti. Il Pd ne schiera 39 contro 37 uomini (Corriere p.10).
Da Macron a gli ex di Leu. Ecco le liste di Zingaretti. Riforma dello statuto per giocarsi la carta Gentiloni candidato premier (La Stampa pagina 10). Un terzo dei 76 candidati del Pd non è iscritto al partito. Zingaretti: innoviamo. Ma i renziani si astengono in direzione (Repubblica p.18).
Caterina Avanza, bresciana, stretta collaboratrice di Macron sarà una delle candidate a Bruxelles per il Pd. "Macron ha insistito e ora corro per Zingaretti" dice. E' stata indicata da Macron come pontiere tra i due Stati nel tentativo di coagulare una classe dirigente europea e progressista (Corriere p.10).
M5S: con le inchieste contro le mafie ho convinto Di Maio a candidarmi. La giornalista Sabrina Pignedoli sarà la capolista nel Nord Est per il movimento cinque stelel. La sinistra ha perso l'identità e non si occupa dei problemi della gente (La Stampa pagina 10). Di Maio in chiave anti Salvini. Fa il partigiano, esalta il 25 aprile e difende Fazio e Salini in Rai. Ma gli eletti lo contestano sulle capolista alle europee (Repubblica pagina 17).
Dopo il voto serve un partito del Pil che vada da Meloni ai delusi dem. Il governatore della Liguria Giovanni Toti di Forza Italia va domani alla conferenza programmatica di Fratelli d'Italia a Torino. Con loro ci sono tante affinità, ma anche con la Lega di Salvini. Forza Italia latita. Il mondo è cambiato e non sa rinnovarsi (La Stampa pagina 11).
Altro che liti, è il primo governo che va avanti grazie all'amicizia. Tra i due dioscuri gialloverdi le frequenti baruffe ormai sembrano un gioco delle parti, poi si fa pace. Nella storia repubblicana mai si era vista tanta complicità personale nelle parole di due politici. E' tutto un "caro amico". Diario del Salvimaio di Antonio Padellaro (Il Fatto pagina 8)

ESTERI
Brexit, così il rinvio a ottobre complicherà la vita dell'Unione (Sole in prima e p.19): l'offerta dei 27 obbligherà Londra a partecipare alle elezioni europee, ma la permanenza nella Ue potrebbe interferire con il processo decisionale.
Blitz in ambasciata, Julian Assange arrestato a Londra. Rischio estradizione (su tutti). L'Ecuador revoca l'asilo al fodnatore di Wikileaks, Washingtom vuiole processarlo per pirateria informatica. "Sgominato il nemico pubblico n.1 dei potenti" titola il Fatto.
Libia, guerra diplomatica. Il timbro di Parigi (Repubblica in apertura): il figlio di Haftar in Francia per avere il consenso all'attacco. L'Eliseo: "Nessun sostegno". Salvini scommette sui Maitig per fermare Haftar e isolare Parigi (Stampa p.4): il vicepremier si mette alla guida della strategia italiana e dice: "non resto a guardare se c'è chi per affari gioca alla guerra". L'obiettivo è germare gli aiuti della Francia all'uomo forte della Cirenaica e assicurare partenze minime di migranti. Dietrofront di Parigi, ma l'offensiva del Viminale irrita Conte: basta slogan (Messaggero p.4). Veto di Macron sullo stop della Ue ad Haftar, poi il ripensamento. E Salvini annuncia iniziative internazionali. Anche il premier critico con l'Eliseo, però non vuole rompere.

© riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento