Commentario del 15.04.2019

IN PRIMA PAGINA
Salvini-Raggi, strappo su Roma (Messaggero). Salvini vuole Roma (Repubblica). Soldi a Roma, altolà della Lega (QN). Il centrodestra prova ad archiviare Berlusconi dopo il voto per l'Europa (Stampa). La grande fuga "con rammarico" da Forza Italia (Fatto). Esplode la Rai grillina: botte al Tg1 (Giornale). Fdi e Lega a Fazio: "Macron ti paghi il cachet" (Libero).
Europee, Lega primo partito, ma nel Parlamento Ue non c'è la maggioranza popolari-sovranisti (Messaggero).
 Tria: niente flat tax e la patrimoniale sarebbe distruttiva (Stampa). Tria rassicura: "La patrimoniale? Non si farà mai" (Tempo). Export e bilancio, quanto la Brexit costerà all'Italia (Corriere). Lavorare meno, l'idea M5S divide il governo: industriali perplessi (QN). Giovani senza lavoro: fermi 5 incentivi su 7 e si punta sul "reddito" (Sole).
Sanitopoli in Umbria, intercettazioni e immagini: "Ecco i test". "Faremo tutti contenti" (Corriere). Anche gli appalti nel mirino (QN). I pm: "Il Pd trucca concorsi e nomine nella Sanità in cambio di voti" (Fatto).
Libia, dall'Egitto via libera ad Hhaftar. Migranti, una nuova stretta sulle Ong (Messaggero). Di Maio, sfida sui porti chiusi (Corriere). "Aiutateci, la Libia non diventi un'altra Siria" (Repubblica). Voto in Finlandia: vince la sinistra, populisti a un soffio (Corriere).
I social si fermano per tre ore e il mondo va fuori di testa (Tempo e tutti). Calcio: Inter corsaro a Frosinone, terzo posto blindato (Corriere). Il Napoli rimanda la festa-Juve, retrocede il Chievo (Messaggero e altri). Caos Milan-Lazio, si muove la Figc (Tempo e altri). F1: Ancora Mercedes, Vettel terzo (Repubblica. MotoGp, cade Marquez, ma Rossi è beffato da Rins (Stampa).

ECONOMIA
Tria no alla patrimoniale (Repubblica). Intervistato dalla Annunziata, il ministro esclude l'ipotesi di una manovra correttiva e spiega che non aumenterà l'Iva. Un conto è la posizione scientifica, da professore, sullo spostamento del carico fiscale dai redditi ai consumi e quindi il suo essere favorevole all'aumento dell'iva, e un conto la posizione del governo che sul tema è contrario: Tria, "No alla tassa patrimoniale" (Repubblica p. 10). E a proposito di tassa piatta Fubini sul Corriere calcola in 30mld il buco che si aprirebbe nelle casse dello Stato con la revisione delle aliquote. L'offerta riguarderebbe 20 milioni e 600 mila italiani oggi al di sotto dei 50 mila euro di reddito. Nessuno sa quanto possa costare. Si possono fare solo stime su un provvedimento che abbasserebbe del 40 per cento l'imposta a 20 milioni di italiani che passerebbero dal 25 al 15 per cento di tassazione. Una perdita di 44 miliardi per il fisco che però, fanno capire dalla Lega, sarebbe mitigato dalla rinuncia alle deduzioni e detrazioni che fra assegni familiari e bonus Renzi ammonterebbero a 11 miliardi di economie. Tutto prima di trovare i 50 miliardi che servono per coprire reddito di cittadinanza e quota cento nei prossimi due anni. Difficile, conclude Fubini, che così scenda lo spread (Corriere p. 5).
L'Inps si piega a quota 100 (Repubblica). La necessità di pagare entro maggio almeno 50 mila pensioni anticipate, fa andare in secondo piano l'attività di routine dell'ente. La più grande fabbrica del welfare in Europa, mette in coda le pratiche ordinarie e accelera su quota 100. "Tagliate del 25% le pratiche per le pensioni normali".

POLITICA
"Sfida su Roma". Salvini scatena l'attacco a Raggi (Messaggero). Botta e risposta tra vicepremier e sindaca. "Non serve uno scienziato per togliere i rifiuti" dice Salvini. "L'ho fatta votare, ora la gente mi chiede di far presto". E' solo l'inizio di una campagna romana aperta dentro la campagna per le Europee, preludio della marcia politica che il ministro sogna sulla Capitale.
Mentre l'assedio di Tripoli ha fatto 16 mila sfollati e 130 morti, il vicepresidente libico Maitig arriva a Roma per incontrare Conte, Moavero e Salvini e probabilmente anche il vicepremier del Qatar. "Ma avete capito chi è Haftar?" chiederà Maitig per poi raccomandare ai governi europei "di non negoziare con Haftar, che vuole trasferire una guerra regionale fra arabi in una guerra fra paesi europei, vuole fare della Libia una nuova Siria" (Rep p. 12). La diplomazia di Conte per riaprire i negoziati (Corriere p. 2) e intanto Haftar chiede aiuto all'Egitto (Corriere p. 3).
"Sulla Libia non giochiamo a fare i duri, chiudere i porti misura occasionale" dice il vice premier Di Maio intervistato da Corriere mentre è in viaggio verso gli Emirati Arabi per lanciare il suo piano per l'export. "C'è una crisi, l'obiettivo è la sicurezza del Paese, dell'area, delle aziende italiane e dei nostri militari. Occorre testa e lavorare con responsabilità" dice negando di alludere a Salvini. Al quale però chiede esplicitamente di chiedere a Orban di accettare quote di migranti: "Non si può fare i sovranisti con le frontiere italiane. Non ci si può lamentare dei migranti se poi si stringono accordi con le stesse forze politiche che ci voltano le spalle". Non è che fra i due litiganti gode Zingaretti? "Fra noi e il Pd – continua Di Maio - la differenza è la questuone morale. Noi abbaimo avuto un caso a Roma e lo abbiamo cacciato in trenta secondi. Al Pd hanno dimezzato il partito in Umbria e sono ancora tutti li".
Dopo l'Opa ostile della Lega su Forza Italia ora è la volta di Fdi che cerca di cannibalizzare il partito di Berlusconi. E così nella conferenza di Torino con le forze produttive la Meloni sferra un duro attacco contro Tajani: "Noi vogliamo cambiare tutto in Europa, compreso l'attuale presidente del Parlamento europeo". Il tutto mentre Forza Italia sta chiudendo con difficoltà le liste per le europee con debolezze al centro dove Berlusconi non sarà capolista, al sud dove saranno costretti a ricandidare Alessandra Mussolini contro un altro Mussolini schierato da Fdi e la lotta in Sicilia far catanesi e palermitani che sostengono candidati diversi. Il tutto mentre la Meloni auspica e profetizza un futuro governo con Salvini senza Forza Italia (Corriere p. 8).
Addio al Ciarra, il fascista andreottiano in affari con i comunisti (Repubblica e tutti).
"Le follie di San Siro diventano un caso politico" dopo l'incursione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giorgetti nel mondo del calcio (Tempo, Corriere e tutti). "Indegni" ha definito il comportamento dei due milanisti che hanno esposto la maglia di un avversario laziale al pubblico ludibrio della curva. Il tutto dopo una settimana in cui se le erano dette di santa ragione sui social. A nulla sono valse le scuse dei due reprobi rossoneri (Repubblica).
Umbria, si indaga sugli appalti (Messaggero p. 12 e tutti). Per gli investigatori della Gdf coordinati dal procuratrore Luigi De Ficchy e dai sostituti Mario Formisano e Paolo Abbritti, la vicenda "è solo all'inizio" ed è destinata ad allargarsi non solo ai membri delle commissioni d'esame, ma anche al versante degli appalti. Nelle intercettazioni captate tramite le cimici applicate dai finanzieri, il dg dell'azienda ospedaliera Emilio Duca era consapevole di poter andare incontro a guai giudiziari e di "ricevere un avvio di garanzia o essere arrestato per i concorsi e le gare". Dai primi interrogatori arrivano le prime conferme. Sul Corriere (prima e p. 11) le foto e le riprese degli investigatori che ritraggono i protagonisti della vicenda, alcuni dei quali alla ricerca delle microspie.

ESTERI
I socialdemocratici a Helsinki fermano l'onda sovranista. Sono di stretta misura il primo partito. I finlandesi bocciano la politica di tagli al welfare ma i populisti anti europei sfiorano la vittoria. E sarà scomodo governare un parlamento dove i "Veri finlandesi" così si chiama la formazione sovranista, sono il secondo partito (Repubblica e tutti).
La Gabanelli, nel DataRoom del Corriere, analizza il prezzo che pagherà l'Italia per la Brexit. Senza accordo potremmo essere costretti a pagare un miliardo e duecento milioni in più al bilancio dell'Unione, mentre i dazi colpiranno i cinque per cento delle nostre esportazioni. E studiare a Londra costerà il doppio. Per non parlare dei servizi finanziari: dieci milioni di assicurati per l'automobile dovranno cambiare compagnia. E in un mercato diventato più povero di concorrenti i prezzi aumenteranno.
Assange era diventato un ospite scomodo per l'ambasciata ecuadoregna. Una società spagnola che si era occupata di sicurezza dell'ambasciata installando telecamere, diffonde i video dell'intervento in piena notte dell'ambasciatore per allontanate alcuni ospiti sgraditi di Assange (Repubblica).

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