Commentario del 23.04.2019

IN PRIMA PAGINA
Strage di Pasqua in Sri Lanka, l'allarme ignorato (Corriere). Il ritorno del terrore (Repubblica). In Sri Lanka la mattanza jihadista di 300 cristiani: allarme ignorato per 10 giorni (Fatto). Vietato dire "cristini", perseguitati ovunque (Giornale). Per Libero è vietato criticare l'Islam, impegnato a fare stragi.
Tra i temi italiani, sfida finale sul Salva-Roma (Messaggero). E' muro contro muro nel governo (QN). Sui fondi alla Capitale, Salvini avverte: "Aiutiamo tutti o nessuno" (Corriere). Ma per il Fatto il Taglia-debito di Roma non c'entra nulla con gli altri Comuni in rosso. La 5S Castelli alla Lega: "E' crisi se non votate il Salva-Roma" (Stampa). Governo paralizzato dalle liti (Repubblica). Ma Salvini alla Verità dice: "Dobbiamo cambiare Rai, tasse e giustizia: non ho tempo per la crisi. Ma su Roma non mollo". Il Fatto all'attacco di Salvini: "Colleziona impresentabili: anche a Pasquetta sta con l'indagato".
Ma tra Lega-M5S è scontro senza fine: Dl crescita in bilico (SOle). Messaggero parla di decreto dimezzato.
Dagli esteri, Ucraina in evidenza: l'ex comico Zelenskiy eletto nuovo presidente. Aperture al Fmi (Sole). Il neo presidente piace a Trump (QN). Ma Kiev guarda a Est (Repubblica). Il neo presidente riparte dal Dombass (Messaggero). Per la Verità, Zelenskiy è un mix di Trump, Grillo e Ronald Reagan.
Libia: centomila migranti pronti a sbarcare in Italia (Stampa).
Energia, stretta Usa sul petrolio iraniano. Il greggio ai massimi da sei mesi (Sole). Dagli Usa sanzioni a chi compra petrolio iraniano, l'Eni nella lista (QN). Trump infiamma il petrolio (MF).

ECONOMIA
Dl crescita in pericolo per le continue tensioni tra Lega e M5S (Sole in prima e p.3): verso lo slittamento il via libera al decreto che doveva essere approvato oggi in Cdm. Il decreto si sta avvitando intorno alla polemica sul Salva-Roma, ma ad esso sono appesi gli sgravi fiscali per le imprese, le previsioni di crescita appena scritte nel Def, l'avvio del fondo per i risparmiatori e la gestione del caso Alitalia. Messaggero (in prima e p.6) parla di decreto crescita "più leggero" con fondi dimezzati: le risorse passano da 1 mld a 400 mln, ammorbidito il taglio dell'Ires. Inoltre, le tasse sui capannoni non verranno cancellate ma scenderanno in tre anni. A pesare è il nodo coperture, anche se il Mef aveva trovato il modo di finanziare tutto il pacchetto attingendo la "tesoretto" dei risparmi che si stanno generando su Quota 100 e sul Reddito di cittadinanza per l'andamento - inferiore alle attese - delle domande. Intanto, su Quota 100 arriva la bocciatura di Moody's (MF p.3): l'agenzia sottolinea che l'Italia ha già ora un'elevata spesa previdenziale e che l'incidenza dei cittadini ultra-65ennni salirà dal 22 fino al 30% nel 2040.
Impennata della cassa integrazione (Stampa p. 10). In 26 province cresce a due cifre. Nel primo trimestre 2019 male Lazio, Lombardia e Piemonte: su Taranto il peso dell'ex Ilva; a Genova non solo il Morandi, ma anche Piaggio e Qui Group; a Roma la paralisi dei cantieri affonda il mondo dell'edilizia. Male l'industria, pesano le grandi ristrutturazioni. Il segretario della Uil Barbagallo: "Attenti, la crisi non è finita. Servono subito più investimenti". L'analisi di Lepri sulla Stampa (in prima e p.21): nei crescenti contrasti fra i due partiti di governo, di fatto si procede scaricando i problemi sui conti pubblici degli anni successivi. Mentre, quando non sono d'accordo, non si fa nulla. I populisti sono arrivati al governo perché l'Italia ha problemi seri che nessuno prima era riuscito a risolvere. Ma ora le soluzioni mancano. Stampa (p.10) intervista il leader della Uil Barbagallo, che avverte: "Attenti, la crisi non è finita. Servono subito gli investimenti. Finchè non ci sarà una ripresa del potere di acquisto a favore di lavoratori e pensionati, l'economia non ripartirà".
Lavorare meno giorni in cambio di assunzioni. L'ultima tentazione dei Cinquestelle è usare il reddito di cittadinanza per compensare i salari di chi riduce l'orario. La proposta è di un consigliere regionale dell'Emilia-Romagna, giurista della sinistra radicale, molto ascoltato dai Cinquestelle e dal neo presidente dell'Inps Pasquale Tridico (Repubblica p. 25).
Prof, il crollo degli stipendi: mille euro l'anno in meno. L'erosione del comparto scuola dal 2008 ad oggi. Il confronto sconfortante con gli altri Paesi: a fine carriera tra un italiano e un tedesco un divario di 37 mila euro. Al via la trattativa per il rinnovo del contratto per scongiurare lo sciopero. Stasera incontro governo-sindacati (Messaggero p. 15)

POLITICA
Governo, l'ultimo duello sul Salva-Roma. Salvini: "Aiuti a tutti i comuni o a nessuno" (Corriere p. 8). I ministri del Carroccio potrebbero non votare in Cdm. Il vice ministro Cinquestelle Castelli alla Lega: "Così aprite la crisi sul Salva-Roma" (Stampa p. 8). Verso l'ok al testo sulla Capitale (Messaggero p. 5). La partita è ufficialmente intitolata Salva-Roma, ma anche in altre città i debiti sono un problema e il Mef studia un'ipotesi di rinegoziazione dei mutui, per abbassare il costo del debito, alimentato da interessi nati prima dell'era dei tassi bassi arrivati con la crisi finanziaria (Sole p. 3). La Verità (in prima e p.7) intervista Salvini: "O si aiutano tutti o nessuno, non c'entra nulla il colore politico di un Comune o la simpatia. Il tema è l'equità. Il problema non è l'incapacità amministrativa della Raggi o il nome della città. La posizione della Lega è chiara: se è per un Comune non si vota. Se aiutano tutti votiamo". Poi il leader leghista dice: "Cambio Rai, giustizia e tasse: altro che crisi. I litigi con i Cinquestelle ci sono ma il governo non cade, abbiamo troppo da fare. L'autonomia procede spedita, temo solo la manina di Fico".
Ma è tensione anche sul caso-Siri. Di Maio: "Non si scherza con la mafia. Salvini non scappi come Berlusconi" (Stampa p. 9). Di Maio vuole la testa di Siri, oggi la resa dei conti in consiglio dei ministri." Il Carroccio minaccia lo strappo. Lo scontro fra gli alleati si gioca sulle vicende giudiziarie (Repubblica p. 10). Il ministro dell'Interno alla Verità: "Mi fido di Siri per come ho imparato a conoscerlo in questi anni. Però la Lega ha una morale semplice: se viene provato il malcostume non guardiamo in faccia a nessuno, chi sbaglia paga. Manovra contro la Lega? Non grido ai complotti, ma i processi si fanno in tribunale con le prove, non sui giornali con le indiscrezioni". Dopo l'eolico che ha coinvolto Siri, spunta un altro settore energetico promosso dal Carroccio: "Il futuro è il Biometano". Arata condizionò il contratto di governo. La Dia di Trapani sostiene che il consigliere della Lega aveva già pronta una società con l'imprenditore sospettato di mafia così il business del gas, fini dell'intesa con i Cinquestelle (Repubblica p. 11). Ma Salvini precisa: "Le politiche energetiche della Lega non le ha dettate Arata. Se tutti quelli che vedo mi dettassero la linea, sarei nei guai". La Lega attacca i pm: "Sono contro di noi. Le iniziative giudiziarie mentre noi vinciamo". Il pm di Matteo aveva detto: "La Lega si è alleata con chi ha pagato la mafia: Berlusconi" (Repubblica p. 10).
La Pasqua con il mitra di Salvini finisce nel mirino di Pd e Cinquestelle. Sotto accusa il manager della comunicazione social: "Va allontanato". Ma il ministro difende "L'uomo che sussurra al vice premier i segreti dei messaggi subliminali": lo spin doctor Luca Morisi (Repubblica p. 8). "Salvini con il mitra: dove ci può portare quella" scrive Saviano  (Repubblica p. 27). "Quella di Morisi è stata un'evidente istigazione a delinquere, reato che i giuristi definiscono di pericolo concreto. Se l'alter ego social di Salvini minaccia magistratura e oppositori di ritorsioni armate – scrive Saviano -, il pericolo è concreto per definizione. Ma Salvini dice: "Mi occupo di armare le forze dell'ordine: si possnono usare anche margherite, bici, canne da pesca. Il messaggio è quello". Il suo obiettivo distogliere l'attenzione: commenta Adalberto Signore sul Giornale (p. 6). Intanto, tensione fra Interno e Difesa. Si apre un nuovo fronte polemico all'interno della maggioranza. Salvini ha rilanciato l'ipotesi di reintrodurre la leva militare obbligatoria. Una proposta che fonti del Ministero della Difesa hanno definito "idea inapplicabile" (Sole  p. 6).

ESTERI
Sri Lanka, il regista della strage di Pasqua è un predicatore jihadista vicino all'Isis. Gli attacchi permessi da una rete internazionale. 300 milioni di cristiani sotto minaccia per la loro fede. Nell'ultimo decennio raddoppiate le vittime di violenza. Missionari uccisi o perseguitati, ecco i nuovi martiri della Chiesa (Stampa p. 4). Pasqua di sangue, jihadisti supportati da una rete esterna. Sei kamikaze e 87 esplosioni. Il piano segnalato già da gennaio. Gli americani ipotizzano la mano dell'Isis (Corriere p. 2 e 3). Bloccati Facebook e company: da simboli di libertà a veicoli dell'odio. Anche l'Onu ha denunciato le colpe dei social (Corriere p. 6).
Il comico ucraino spiazza tutti: Zelenkiy nuovo presidente dell'Ucraina. Le capitali aspettano per complimentarsi. Non ha deputati in parlamento (Corriere p. 15). La nuova Ucraina meno lontana da Mosca. Zelisky rilancia il negoziato con Russia, Francia e Germania per una tregua nel Donbass. L'attore, vincitore con il 73 per cento dei voti, si rivolge ai paesi ex Urss: guardateci, tutto è possibile (Repubblica p. 6). Le tre grandi sfide di Zelenskiy: economia, corruzione e Russia. Gli elettori in Ucraina hanno cercato un uomo nuovo che risponda al bisogno di cambiamento. Il neo presidente si impegna con il Fmi: "Non permetterò che il paese cada in default" (Sole 24 p. 18). In Ucraina il comico presidente apre ai russi: da oggi si cambia. Il Cremlino: è presto per cooperare. Da grillo a Murales, lo schema di far ridere screditando le elite. Un metodo ormai diffuso che a volte è sfociato in sistemi autoritari. "Nulla è vero, tutto è possibile" i test sociali nati dalle sit-com (Stampa p. 13).
Libia, 100.000 migranti pronti a sbarcare in Italia. Precipita la situazione a Tripoli. Sarraj accusa gli Emirati Arabi: droni per Haftar (Stampa p. 5). L'allarme nelle comunicazioni fra Roma e Washington, in caso di guerra civile. Il governo potrebbe essere costretto ad affrontare l'emergenza umanitaria prima delle elezioni europee.Petrolio, Trump blocca le vendite dell'Iran. Sanzioni per chi compra, stop alle deroghe sull'embargo previste per otto nazioni, inclusa l'Italia che già non acquista più da Teehran. L'ira di Cina e della Turchia (Repubblica p. 15).

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