Commentario del 04.04.2019

IN PRIMA PAGINA
Il tema dei rimborsi per i truffati delle banche in primo piano. Accordo sui rimborsi, oggi la norma per i risparmiatori truffati (Corriere). No a rimborsi automatici per i risparmiatori (Sole). Spiragli sul salva-truffati, ma Di Maio avverte Tria: "Cambi il decreto" (Messaggero). Per il Fatto non c'è l'accordo: Tria fa come gli pare. Il titolare del Mef ancora sotto attacco. Di Maio, offerta a Salvini per il dopo Tria: l'Economia alla Lega (Stampa). Ma Tria non molla, resa dei conti dopo le Europee (Repubblica). Intanto, si cambia sulla class action: rischio ricorsi e costi. Critiche le imprese (Sole).
Verso il voto delle Europee. M5S, ecco la dichiarazione di guerra alla Lega in 12 punti (Fatto). Il 5S Carrao al Fatto: "Salvini, 11 anni in Europa senza mai fare nulla". Alla Stampa parla Giorgia Meloni: "Noi i veri sovranisti, Salvini è un populista". Intanto, via libera della Camera al "Codice rosso", ma il governo si divide sulla castrazione chimica (Messaggero). Sulla castrazione chimica Salvini e Meloni contro tutti (Libero). Repubblica intervista il premier spagnolo Sànchez: "La sinistra tornerà a vincere solo se recupera i propri valori".
Ampio spazio alla cronaca dopo i fatti di Torre Maura: periferia romana contro la sindaca Raggi: basta rom (Messaggero). Rivolta a Torre Maura, trasferiti 18 dei 77 nomadi. Si indaga per odio razziale. CasaPound aizza quartiere contro donne e bimbi rom (Fatto). A Roma una ferita il raid anti-rom (Avvenire). "Il nostro odio metropolitano" titola in apertura Repubblica. Reportage sul Messaggero nei campi-polveriera di Roma: "Qui si rischia la violenza di massa".
Usa-Italia: summit a Washington, l'avvertimento americano: "La Via della Seta allarma la Nato" (Stampa).

ECONOMIA
Risarcimento risparmiatori truffati: accordo nella maggioranza che aspetta la ratifica in Cdm (Sole, Corriere e tutti). Saltano però i rimborsi automatici sotto i 35mila euro di reddito. Modifiche minori nel Dl crescita, domani il decreto Tria (Conte esclude le dimissioni del ministro). Restano però le tensioni con i partiti. Anche per Repubblica "Tria non molla": la resa dei conti ci sarà dopo le Europee. Per il Fatto "Tria fa come gli pare", mettendosi in mezzo all'accordo per ottenere uno scudo per i funzionari. Per il Messaggero sarebbe arrivato lo stop di Di Maio dopo il primo accordo: così com'è infatti la norma non darebbe garanzie sui rimborsi. Si registra inoltre il Sì alla mozione su Bankitalia: bisogna chiarire di chi è l'oro. Intanto il M5S sarebbe pronto a lasciare la guida del tesoro alla Lega, ma dopo le elezioni di fine maggio: per Stampa e Messaggero è l'offerta per il dopo-Tria, qualora la Lega vinca. Piano nazionale riforme: taglio al cuneo fiscale (Sole). In arrivo inoltre misure per contrastare il precariato con l'estensione di equo compenso e lavoro accessorio: nel pacchetto d'interventi sul lavoro anche il salario minimo orario per i settori non coperti dalla contrattazione collettiva. Rilancio infrastrutture: priorità a una rete di piccole opere diffuse, promozione del trasporto ferrovario regionale e mobilità sostenibile (Sole e altri). Il decreto Sblocca cantieri infatti porta all'accelerazione sui 4 mld d'investimenti per una cinquantina di lavori nelle liste date al governo: si punta a velocizzare le autorizzazioni sulle opere per spingere il Pil 2019. La mossa non convince Libero, che titola in apertura: "Il governo chiede l'elemosina". Nel documento per far ripartire l'economia sarebbero previsti in realtà pochi investimenti e zero tagli delle imposte, ma condoni su Imu, Irap e Tasi e la vendita degli edifici pubblici. Intanto l'Istat certifica il crollo del potere d'acquisto delle famiglie: in evidenza sul Giornale anche il taglio dei bonus asilo e baby sitter alle mamme. Infine, cambiano le regole sulla Class action: in apertura del Sole le critiche dalle imprese per il rischio ricorsi e costi. Con il Sì definitivo alla nuova legge infatti aumenteranno i soggetti che possono chiedere il rimborso: sono stati estesi infatti ambito di applicazione e tempi di adesione. Probabile un vero e proprio boom dei contenziosi. A corredo la polemica di Santosuosso: una riforma con troppi profili di criticità, dall'impostazione punitiva; il rischio di speculazioni e aumento delle liti può incrinare la reputazione delle imprese. Sul tema anche Stampa, che riporta la critica del direttore di Confindustria, Marcella Panucci: "I ricorsi diventano business, a guadagnarci sono i legali: possibile l'aumento degli abusi".

POLITICA
Caso Tria, Conte esclude le dimissioni, ma restano le tensioni con Lega e M5S, con l'ipotesi rimpasto sempre viva (Corriere, Messaggero e tutti). Salvini: "Chi fa il suo dovere non deve temere". Giorgetti torna alla polemica coi 5Stelle: "Hanno dossier su tutti".
Intanto è rottura tra gli alleati sulla castrazione chimica: no alla mozione FdI, il Movimento vota con Pd e FI. Di Maio: "Preoccupa la deriva a destra della Lega". Via libera alla Camera invece al Dl sul Codice rosso contro le violenze sulle donne (Messaggero). Castrazione chimica, il sottosegretario leghista alla Giustizia Morrone alla Stampa: "La Lega presenterà un disegno di legge ad hoc sulla castrazione chimica. Faremo gli approfondimenti necessari. Punizioni corporali? Neppure per sogno. La Costituzione prevede che la pena abbia una funzione rieducativa e non permette trattamenti inumani, noi non abbiamo intenzione di cambiare la Costituzione". Avvenire (p.11) intervista il ministro della Pa Giulia Bongiorno: "Riproporremo la misura con un disegno di legge – dice -: la terapia non potrà essere applicata senza il consenso dell'interessato, sarà sempre reversibile e utile a prevenire la pedofilia". Poi, a proposito della nuova legge per la difesa delle donne, spiega: "E' una risposta efficace alla violenza sulle donne che pensavo da tempo. Credo che una donna che ha avuto delle lesioni, o ha dei rischi imminenti, vada ascoltata subito. Ora questo principio è garantito dalla legge". La Bongiorno guarda ai temi della giustizia: "La Lega proporrà al ministro Bonafede, che sta lavorando sul codice di procedura penale, misure che andranno in direzione del garantismo. E' necessario essere più rigorosi sull'applicazione delle misure cautelari. Se eviteremo di ingolfare le carceri con persone in attesa di giudizio avremo uno sfoltimento notevole, si tratta anche di ridurre i tempi dei processi".
Fronte autonomia: manca l'intesa, la riforma è impantanata. Palazzo Chigi  però fa calare la scure sui vitalizi dei consiglieri regionali tagli per 150 mln (Messaggero, Stampa, e Fatto). Dalla Bongiorno inoltre arriva la frenata sulle auto blu: i bandi non obbligano all'acquisto. Intanto si infiamma la corsa alle Europee: il fatto in apertura evidenzia la "dichiarazione di guerra" con cui i pentastellati intendeno prendere le distanze dalla Lega. Nel movimento circolerebbe una lista con tutti gli argomenti da usare contro l'alleato: reddito, trivelle, vitalizi, famiglia e rapporti con la Cina. L'europarlamentare Corrao (M5S) rincara la dose: "Salvini, 11 anni in Europa senza fare nulla: noi diversi da loro". Anche il deputato Brescia si smarca sui migranti: "Occorre superare gli slogan della Lega: fermare gli sbarchi non può essere l'unico obiettivo di questa legislatura" (Stampa). Secondo Demopolis inoltre, mostrando le differenze con la Lega, Di Maio starebbe recuperando nei sondaggi. Anche FdI prende le distanze dal Carroccio: nell'intervista a Stampa, la Meloni ribadisce che il suo movimento è quello realmente sovranista, gli altri non hanno le idee chiare sull'Europa e si limitano al populismo.

ESTERI
Brexit, prove d'intesa May-Corbyn. Juncker: "No al rinvio senza un piano" (Stampa p.12). Incontro definito "costruttivo" tra la premier e il leader laburista, in cerca di una soluzione per superare l'impasse sull'uscita dall'Ue. Ma i conservatori sono in rivolta. La Camera dei Comuni approva la norma anti-no deal: il Parlamento britannico impone alla May di chiedere una ulteriore proroga in caso di divorzio senza accordo (Repubblica p.17).  E la Merkel spinge l'Ue all'accordo con Londra, altrimenti si rischia il caos alle dogane (Corriere p.14). Repubblica (p.14) intervista il premier Sànchez che, sulla Brexit, dice: "Il Parlamento britannico si trova di fronte a un bivio che dovrebbe richiedere il massimo livello di responsabilità di tutti i deputati: il non andare incontro a una Brexit dura. C'è la possibilità di una Brexit ordinata. Noi abbiamo comunque messo a punto tutti i piani di contingenza per poter rispondere in modo adeguato a partire da 12 aprile nel caso in cui ci sia un'uscita disordinata dalla Ue". Poi il premier spagnolo guarda all'avanzata delle destre in Spagna e in Europa: "L'estrema destra è sempre esistita, non mi sembra ci sia nessuna novità sostanziale. E' in corso una ricomposizione ello spazio politica. In Italia, l'estrema destra sta occupando lo spazio che apparteneva alla destra tradizionale. Il problema non è che quei progetti possano avere successo, ma l'influenza che possano esercitare sulla altre forze dello stesso campo. Questa situazione rappresenta un'enorme opportunità per la socialdemocrazia, per rivendicare valori che noi abbiamo difeso in termini storici, la libertà, l'uguaglianza e la fraternità. A differenza della destra che prospetta vecchie ricette per un mondo nuovo, noi dobbiamo proporre nuove risposte. Dobbiamo decidere se vogliamo un progresso inclusivo, dove nessuno resti indietro, o un progresso di una minoranza a spese della maggioranza".
Il Congresso rilancia la Nato: "La Russia è aggressiva, ora l'Occidente resti unito" (Stampa in prima e p.2-3). Applausi bipartisan al segretario generale Stoltenberg a Washington che parla di "sfide senza precedenti" che "nessuna nazione può fronteggiare da sola". Dagli Usa nuovi "avvertimenti" all'Italia sulla Cina, ma il ministro degli Esteri italiano Moavero rassicura Bolton (Corriere p.15). "Siamo preoccupati per quanto la Cina fa nel vostro Paese" ha detto l'ambasciatrice americana alla nato, Hutchinson, all'indirizzo di Roma (Stampa p.2).

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