Commentario del 24.04.2019

IN PRIMA PAGINA
Ancora tensioni nel governo sul def e sul Salva-Roma (Corriere, Sole, Messaggero). Salvini tenta il blitz ma arriva Di Maio: notte torrida in Cdm (Verità). Governo in bilico (Stampa), siamo al punto di rottura (QN). Rissa sul decreto che regala 12 mld a Roma (Libero). E' ufficiale: il governo sono due (Repubblica). Polemiche anche sulla festa del 25 aprile e su Siri (su tutti). Paralisi totale (Giornale). "L'ora è grave, ma non seria" titola il Fatto. La Meloni al Messaggero: "Io difendo la città e voterò sì al Salva-Roma. Salvini ora sbaglia". La Meloni parla anche al Sole e presenta il programma di FdI: "Sostegno alle imprese, incentivi a chi assume e lotta all'evasione".
Verso le elezioni europee. Intervento di Berlusconi sul Corriere: "Popolari e liberali insieme con i sovranisti illuminati". Il candidato tedesco del Ppe Weber ad Atene: "Voglio riforme, non l'austerity" (Stampa). Il segretario Pd, Nicola Zingaretti, a Repubblica: "Dalla mafia ai fascisti, al voto contro questa alleanza".
Libia: al Corriere parla l'inviato Onu Salamè: "L'Italia chieda il cessate il fuoco".
Attentanti in Sri Lanka: in evidenza su Corriere e altri le foto di un terrorista prima degli attentati.
Grecia: Atene anticipa i tempi di rimborso del debito Fmi (Sole).

ECONOMIA
Dl Crescita, Messaggero (p.9) riassume le misure dell'esecutivo: taglio Irer alle imprese e via libera al salva-truffati delle banche. Subito una riduzione di due punti (dal 24 al 22%) delle tasse sui profitti, rimborsi veloci per i risparmiatori traditi e la soglia sale fino a 200 mila euro. Sui capannoni industriali prevista una deduzione al 70%, ma sarà spalmeta in tre anni. Ridotte di 600 mln le risorse complessive per spingere il Pil: l'impatto sarà soltato dello 0,1%. Ecco il decreto "svuotato": poca crescita e tanto caos (Giornale p.5). Sforbiciata agli sconti su Ires e Imu per le imprese: il decreto contiene un insieme di misure, ma manca un disegno omogeneo e, soprattutto, le risorse paiono limitate.
Il debito è più alto del previsto e l'Ue prepara nuovi esami. A giugno Bruxelles farà un riesame basato sul fatto che gli impegni sui saldi 2018 non sono stati mantenuti – scrive Fubini sul Corriere (p.7) -. Il Paese vacilla sotto il peso degli interessi fra i più alti d'Europa, tra poco forse più di quelli greci, perché lo Stato non ha risanato come hanno fatto i privati. Eurostat ha certificato ieri, che il debito pubblico l'anno scorso è salito al 132,2 % del Pil, più del previsto. Gentiloni aveva evitato la procedura di infrazione solo grazie alla promessa che sarebbe sceso dello 0,3 per cento il deficit strutturale. Questo disavanzo, invece, è cresciuto. Soprattutto – conclude Fubini - perché i tassi di interesse sui nuovi titoli di Stato, sono saliti a causa dell'incertezza delle scelte del governo.
Andranno in pensione anticipata con quota 100, meno della metà dei lavoratori previsti dal governo quest'anno. E appena un terzo del triennio 2019-2021. Dovevano essere 290.000: lasceranno il lavoro soltanto in 128.000. Lo Stato spenderà circa 7 miliardi in meno rispetto ai 21 miliardi preventivati. Un tesoretto che solo per l'anno in corso vale 1,6 miliardi di euro. È uno Studio dell'osservatorio previdenza della Cgil (Corriere p. 27).
Reddito di cittadinanza, parte l'assalto dei Navigator. Record di domande dal Mezzogiorno (Messaggero p. 17). Sono 17.000 i candidati che si sono presentati ai centri per l'impiego per il ruolo. Ma non c'è ancora la data del concorso (Corriere p. 27).
In autostrada la benzina vola sopra i due euro al litro. Il prezzo dei carburanti a livelli record (Sole p. 4). Caro benzina, è stretta sui consumi, così l'Italia pagherà le scelte di Trump. La decisione Usa di applicare sanzioni ai Paesi che importano greggio dall'Iran è destinata a colpire a più livelli l'economia italiana, c'è un effetto diretto sui consumatori che devono spendere di più per il pieno dell'auto e un effetto indiretto, come ha spiegato Coldiretti: in un paese dove l'85% dei trasporti commerciali avviene su gomma, l'aumento del prezzo del carburante ha un effetto valanga sulla spesa. L'effetto sarà ancora una volta una gelata sui consumi (Repubblica p. 18).

POLITICA
Scontro totale sul Salva-Roma. Dopo la lite, un accordo a metà. Salvini: i debiti restano a Raggi (Corriere p. 2). "Matteo, non ti permettere". Conte sbotta dopo il blitz. L'ira del leghista con l'alleato. E i Cinquestelle ripescano una mail di Garavaglia: aveva dato l'ok alla norma (Corriere p. 3). Al Messaggero (p.5) parla la viceministro grillina del Mef, Castelli: "Quelli della Lega sono tutti pretesti, avevano già dato l'ok, ma ora tentano di coprire i loro guai giudiziari. Si tratta di un provvedimento non trasportabile, solo Roma ha una struttura commissariale. E anche Tria ha ribadito che l'operazione è a costo zero". Passa il decreto ma è dimezzato. Compromesso in piena notte dopo un giorno di scontri durissimi. Il Cdm inizia senza Di Maio e Salvini attacca: decido con chi c'è. Stop dei Cinquestelle (Messaggero p.2). Tornano al Campidoglio tutti i vecchi debiti. Sarà chiusa la gestione commissariale che oggi gestisce il debito. Il Comune si occuperà direttamente di pagare le rate dei mutui. Lo farà con i 200 milioni annui dell'addizionale Irpef sui redditi dei romani e con il versamento di 300 milioni dello Stato. Esattamente come succede oggi. Un compromesso che permette a Salvini di dire che lo Stato non si è accollato i debiti di Roma, ma che rende più difficile il progetto di ridurre l'addizionale a carico dei romani (Messaggero p. 4). Messaggero intervista Giorgia Meloni: "Difendo la Capitale e voterò la norma, la Lega così torna il vecchio Carroccio".
E restano le tensioni anche sul caso-Siri. "Deve dimettersi" attaccano i Cinquestelle. L'indagato chiama i pm: "Io voglio parlare". Ma i magistrati intendono sentirlo solo dopo aver esaminato tutto il materiale sequestrato durante le perquisizioni della scorsa settimana. Anche perché le intercettazioni dimostrano come la rete tessuta con la Lega fosse molto più ampia (Corriere p. 4). "Non ci muoviamo di un millimetro". Siri e Salvini resistono. L'attacco degli alleati. E lui: ci sarà tempo per chiarire. Salvini: non mi risultano soldi ricevuti (Corriere p. 5).
Scontro anche sul 25 aprile.: "Liberazione festa nazionale, destra e sinistra non c'entrano" (su tutti). Mentre Salvini fa sapere di aver derubricato la festa delal Liberazione come "un derby fra comunisti e fascisti" e fatto sapere che sarà a Corleone per inaugurare un nuovo commissariato, i Cinquestelle si schierano per la festa della liberazione: "Non è questione di destra e sinistra, come sento dire, ma di credere in questo Paese. Di credere nell'Italia e di rispettarla. E chi come me ci crede, il 25 aprile lo ricorda" (Repubblica p. 6). "Ancora pagliacciate. Grillini complici e vittime della Lega e sul 25 aprile sono degli ipocriti". "Grillini di lotta per fermare le tentazioni del Carroccio" scrive Massimo Franco sul Corriere. "Si può anche prendere atto del fatto che Salvini ritenga la crisi di governo un'invenzione dei giornali. Il problema è che a diffidare di lui, sono gli alleati contrattuali dei Cinquestelle. E, se si osserva l'impennata di polemiche di queste settimane, sia ha la sensazione che sia stata decisa a tavolino dalla nomenclatura grillina per scoraggiare le tentazioni di Salvini" (Corriere p. 5). Il segretario del Pd Zingaretti, intervistato da Repubblica (p.5) : "La mozione di sfiducia presentata dal Pd contro Siri, smaschera l'ambiguità dei 5S anche sulla mafia. I due vicepremier sono i re delle sceneggiate: è vergognoso. Come ha confermato l'Istat, è crollata la fiducia dei consumatori e delle imprese e non c'è uno straccio di idea su dove portare il Paese. Quello che manca all'Italia oggi è un'alternativa credibile. La nostra lista alle Europee è un passo avanti di un nuovo campo di forze che sarà competitivo".
Verso le elezioni europee, Berlusconi scrive al Corriere (in prima e p.9): "Per rifare l'Europa alleanza fra Popolari e sovranisti illuminati. La nostra libertà è ancora a rischio, messa a repentaglio da nemici nuovi, diversi, che recano i segni di nuovi possibili totalitarismi. Per questo – scrive il Cavaliere - c'è bisogno di una nuova grande alleanza per la libertà".

ESTERI
Libia, "l'unica soluzione passa attraverso il dialogo. L'Italia chieda la tregua". A parlare al Corriere (in prima e p.11) è l'inviato speciale dell'Onu Salamè, che oggi sarà alla Farnesina. "L'unica via possibile per evitare la catastrofe – dice -. La politica offre sempre una via d'uscita, se le parti hanno il coraggio di imboccarla. Nel lungo periodo la Conferenza rimane essenziale. Nessuno può sovvertire la volontà popolare dei libici. E il popolo libico si è espresso con chiarezza: esige la fine del periodo di transizione, vuole vivere in pace, chiede uno stato civile retto sulle leggi. La conferenza è la strada verso questi obiettivi".
L'Italia è a rischio condanna per le missioni in Libia dei droni USA. Berlino è già stata condannata per un attacco in Yemen (Repubblica p. 13).E adesso lo stop tocca a Palazzo Chigi sull'utilizzo di Sigonella. "E' certo che per le missioni americane in Libia che partono dall'Italia e che sono in contrasto con i principi di diritto internazionali - dice lo studio di avvocati che ha fatto condannare i tedeschi - il governo italiano non può sottrarsi alle responsabilità". Non è una questione solo politica, ma anche giuridica il coinvolgimento dell'Italia nel programma dei droni statunitensi.
Sri Lanka: "Ci hanno mandato a morire". Ora è il momento delle accuse al governo che avrebbe sottovalutato i pericoli segnalati dai servizi segreti. Un attacco che secondo le autorità, sarebbe una rappresaglia per la strage nelle moschee in nuova Zelanda del 15 marzo scorso (Repubblica p. 10 e tutti).  La paura di nuovi attacchi ferma i funerali. L'Isis: abbiamo colpito noi in Sri Lanka (Stampa p. 10). Tuniche nere e coltelli. Il video sancisce che l'Isis risorge dall'Asia. Ma è improbabile che i kamikaze cingalesi abbiano potuto progettare il massacro da soli. Il sospetto è che abbiano partecipato veterani delle battaglie di Mosul e Raqqa (Repubblica p. 11).
"Dall'Asia al Medio Oriente, l'imperativo e proteggere i cristiani" scrive Bernard Henri Levy in un intervento sulla Stampa. "Tutt'ora in Iran ai credenti in Cristo, è vietato manifestare il proprio culto. Tra i fedeli, l'ultima strage in Sri Lanka non ha suscitato la stessa risposta emotiva del rogo di Notre Dame. La Chiesa muore, non disturbate la sua agonia, sembrano dire, parodiando Renan, gli spiriti forti e i cinici. Ebbene, di fronte a questa indifferenza, penso sia urgente proteggere anche i cristiani.
Usa, l'ex vice di Obama Joe Biden annuncia la sua candidatura alle elezioni 2020. Sarà uno dei candidati democratici alle primarie che dovranno designare lo sfidante in grado di battere Donald Trump alle presidenziali. Le sue posizioni centriste e moderate, che ha dimostrato anche in otto anni di vicepresidenza al fianco di Obama, possono attirare elettori repubblicani di centro e trovano consenso nel partito democratico, specie fra i ceti medi e gli operai Repubblica p. 12).

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