Commentario del 09.04.2019

IN PRIMA PAGINA
Temi economici in primo piano. "Smettetela di litigare" su Repubblica parla Tria. Il titolare dell'Economia frena sulla flat tax (Corriere, Messaggero). Ma secondo la Stampa, Tria vince sulle banche, ma Salvini e Di Maio gli impongono la flat tax (Stampa).
A proposito dei crac bancari, via ai rimborsi per i truffati (QN). Soddisfatti&rimborsati (Notizia Giornale e altri). I truffati ricchi si arrangino: no rimborsi (Tempo).
Reddito di cittadinanza flop, gli italiani lo snobbano: richieste dal 50% degli aventi diritto (Messaggero). Reddito di sudditanza: va tutto a Napoli e Sicilia (Giornale).
Giustizia. Cucchi, il racconto in aula: "Fu preso a calci in faccia" (Corriere). "Quella notte di orrore, così massacrarono Stefano" (Repubblica). "Carabiniere in aula: "Cucchi picchiato dai miei colleghi" (Messaggero). "Preso a calci". L'Arma si spacca sul caso Cucchi (Stampa). Cucchi: governo parte civile. L'Arma lo dicie, ma non lo fa (Fatto). Salvini apre gli archivi: "Terrorismo, ecco le carte" (Giornale).
Esteri. Trump e la sfida sul Muro: cacciata un'altra ministra (Corriere). Decollano i raid (Avvenire).  Guerra in Libia, Tripoli città chiusa (Repubblica). Haftar bombarda l'aeroporto di Tripoli. Gli Usa: stop ai raid (Stampa). Israele al voto: Benny Gantz vuole chiudere l'era Netanyahu (Stampa).

ECONOMIA
Def, crescita ferma: Tesoro in trincea per contenere il debito (Messaggero p.2). Oggi il Cdm per la stesura del testo che dovrebbe contenere la riforma fiscale per le famiglie con reddito fino a 50 mila euro, con la Lega che insiste per inserire un riferimento alla tassa fissa. Ma sulla flat tax la frenata di Tria (Corriere in prima e p.2). Il titolare del Mef vince sulle banche, ottenendo rimborsi automatici sotto 35 mila euro, ma Salvini e Di Maio gli impongono la flat tax anche se i soldi non ci sono (Stampa in prima e p.2-3). Anche se, secondo la Verità (p.3), Lega e M5S vogliono a parole la flat tax ma litigano su come farla. Tria a Repubblica (in prima e p.3) smentisce ogni ipotesi di dimissione e spiega: "Il Def sarà essenzialmente a legislazione invariata, tranne l'impatto delle misure sulla crescita che stiamo varando. Si specificherà che si sta lavorando perché la legge di Bilancio accolga una continuazione delle riforma fiscale nella direzione del programma di governo e nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica. Evidentemente si tratta di una manovra complessa che dovrà toccare sia il lato delle entrate sia il lato delle spese". Poi, guardando allo scenario economico italiano, Tria dice: "Per aumentare il Pil serve stabilità. Quella finanziaria l'abbiamo, su quella sociale ci stiamo muovendo. Adesso serve anche più stabilità politica. E dobbiamo guardare con fiducia al futuro perchè l'Italia è forte". Il sottosegretario alle Infrastrutture Siri al Corriere (p.2): "Il Def continiene le previsioni macroecnomiche, ma penso che la flat tax debba essere indicata come punto di forza per la crescita. Il provvedimento, di cui c'è bisogno proprio perchè il Paese non cresce, deve essere varato nella sua completezza nella manovra".  Corriere (p.6) intervista il ministro delle Infrastrutture Toninelli: "La flat tax ci sarà il prossimo anno, ma prima ci deve essere una riduzione del cuneo fiscale, una cosa a cui sta lavorando Di Maio. Le imprese vanno messe nelle condizioni di lavorare e investire, poi deve essere messa a punto la flat tax, che non può essere un vantaggio per i ricchi". Il titolare del Mit torna anche sulla polemica con la Lega per il no del M5S alle grandi opere: "Stiamo sbloccando e accelerando moltissimi cantieri, grandi e piccoli. Lo sblocca-cantieri accelera opere, soprattutto al Nord, per 25/27 mld".
Reddito di cittadinanza, una domanda su tre arriva da Campania e Sicilia: superate le 800 mila domande, in 490 mila hanno tra 45 e 67 anni. E le richieste di sussidio a Napoli superano quelle dell'intera Lombardia (Corriere p.11). Messaggero (p.5) evidenzia però il flop del reddito: uno su due non ha fatto richiesta. Rispetto alla platea stimata di 4,9 mln di persone, sono arrivate domande per 2,5 mln di beneficiari. E sul reddito di cittadinaza prosegue lo scontro tra le forze della maggioranza: ora Salvini mette in dubbio il futuro della mancia grillina: "E' una scommessa, vediamo se davvero aiuterà i disoccupati" (Libero p.9)

POLITICA
Campagna elettorale in vista delle votazioni europee in primo piano. Salvini lancia l'alleanza populista anti-migranti per le europee (FT in prima e p.2 e tutti). "Saremo il primo gruppo a Strasburgo" dice il vicepremier leghista, neo "portavoce" dei sovranisti (Stampa p.7). "Vuole prendersi tutto, ma la Lega cala nei sondaggi" titola il Giornale (p.5). Difficile – scrive la Verità (p.7) – che l'intesa battezzata ieri partorisca un vero documento unitario, ma ci sono punti fermi come immigrazione e difesa dei confini, diverso modello di cooperazione tra gli Stati membri, più spazio ai singoli Paesi e la revisione del ruolo della Bce. A Milano l'abbraccio tra Salvini e l'estrema destra composta dall'AfD tedesca, i populisti danesi e i Veri Finlandesi. Anche la Le Pen è della partita, ora l'obiettivo è aggregare anche polacchi e ungheresi (Libero p.6). Il leader leghista rinnova l'appello a Orbàn: "Venga nel nostro gruppo", ma il presidente ungherese è lontano (Repubblica p.8). L'armata di Salvini assalta l'Ue di Merkel e Macron (Verità in prima e p.6-7). Ma c'è l'attacco del Fatto (in prima e p.2) alla Lega: abbraccia i negazionisti della Shoah.
Anche i 5S alle prese con il tema delle alleanze. Ai grillini lo schiaffo del Ppe: non usate i Popolari per pulirvi l'immagine (Stampa p.6). Il segretario generale lancia la stoccata: "Non vogliamo che il nostro nome venga macchiato dai grillini". Repubblica (p.10) analizza la "svolta a sinistra" di Di Maio per fermare Salvini: scopre l'antifascismo, si riposiziona sui migranti e passa dai gileti gialli alle lodi alla Merkel per arginare il crollo alle Europee. Il presidente M5S per gli Affari Ue, Sergio Battelli, alla Stampa (p.5): "Quello con i gilet gialli è un capitolo definitivamente chiuso". Poi in tema di alleanze, spiega: "Nessuna alleanza, il nostro progetto è di creare un gruppo autonomo, di sette partiti, con un manifesto. Se qualcuno condividerà i nostri punti si aprirà uno scenario. Il nostro progetto prevede l'addio all'austerity e la revisione del mandato della Bce: più soldi ai cittadini e meno alle banche". Repubblica (p.10) intervista la sondaggista Alessandra Ghisleri, che spiega: "Il M5S ha capito che deve muoversi se vuole evitare di essere schiacciato da Salvini, e i sondaggi sembrano dargli ragione. I 5S tornano ad accarezzare i temi di sinistra, una svolta utile per arginare il Pd, che li ha ormai raggiunti".
Il Pd completa le liste per il voto europeo. Rosa dei capilista completa, al Sud c'è l'ex procuratore Roberti (Repubblica p.11). "Il Pd riscopre i pm" titola il Giornale (p.8). "La lista aperta si concretizza" dice il segretario dem, giovedì impegnato nella direzione nella quale sarà affrontato il nodo del patto con i bersaniani. Magistrati, dalemiani, ex ella "Ditta": liste all'antica per il Pd di Zingaretti (Stampa p.6).

ESTERI
Haftar bombarda l'aeroporto di Tripoli. Gli Usa: fermatevi (Stampa prima e p. 8, Messaggero p. 13 e tutti). Sulla pista c'erano più di duecento civili: sfiorata la strage. L'opererazione ha sollevato la condanna della comunità internazionale preoccupata che l'escalation bellica possa causare vittime innocenti tra la popolazione, che già conta "circa 2.800" sfollati nei pressi di Tripoli, come riferisce l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari. Conte chiama Sarraj per cercare una soluzione pacifica alla crisi militare, mentre Parigi – storica alleata del generale – si smarca: sostegno al governo di accordo nazionale. A difesa dell'operazione militare il deputato di Tobruk, Al-Mayhob: "Noi lottiamo contro gli islamisti, Sarraj è ostaggio delle milizie".
Brexit, Theresa May si prepara ad andare a Berlino e a Parigi per chiedere alle controparti Emmanuel Macron e Angela Merkel una breve proroga dell'articolo 50, in un tentativo di sventare il rischio di un'uscita senza accordo allo scoccare delle 11 della sera di venerdì 12 aprile (Messaggero p. 12). La May dovrà essere brava a convincere i due Paesi europei a che le trattative con la squadra del laburista Jeremy Corbyn sono un motivo sufficiente per ottenere più tempo, sebbene l'Eliseo abbia fatto trapelare insofferenza per i tentennamenti di Londra e abbia suggerito che ci vogliano ragioni più forti, come ad esempio elezioni generali o un secondo referendum, per andare incontro all'inquilina di Downing Street. Più morbida la linea della Merkel, convinta che un'uscita disordinata e senza accordo non creerebbe problemi solo al Regno Unito, ma anche a tutta l'Ue. Oggi continueranno i negoziati con il Labour, anche se Corbyn ha spento molti degli entusiasmi sullo stato delle trattative.
Usa, Trump caccia la ministra e il capo della sicurezza (Repubblica p. 15 e tutti). Licenziato a sorpresa Randolph Alles. Poche ore prima il presidente aveva dato il benservito a Kirstjen Nielsen, ministra per la sicurezza nazionale. E nelle prossime ore la Casa Bianca imporrà le dimissioni anche a Francis Cissna, responsabile dei servizi per l'immigrazione e a John Mitnik, capo dell'ufficio legale del ministero.

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