Commentario del 16.04.2019

IN PRIMA PAGINA
Le immagini di Notre Dame a fuoco in primo piano su tutti i quotidiani. Parigi sfregiata: un rogo distrugge Notre Dame (Sole). Brucia Notre Dame e il cuore d'Europa (Avvenire). La nostra storia in fiamme (QN). E' l'11 settembre dell'Europa cristiana (Giornale). Parigi, un colpo al cuore (Messaggero). Assassinio della cattedrale (Fatto). Dossier sugli interventi: sono stati tardivi e inutili? (Corriere).
Ampio spazio anche alla questione libica. L'Italia intensifica gli sforzi diplomatici (Sole). Conte chiede aiuto agli Usa (Stampa). Il presidente libico Sarraj al Corriere: "Dalla Libia 800 mila pronti a partire per l'Italia". Pressing di Sarraj per avere le armi (Messaggero). Il generale Haftar contro l'Italia: "Nave carica di armi per Sarraj" (Fatto). Libero attacca: se ne arrivano 800 mila a Salvini conviene abbandonare il governo. Con il caos in Libia, è sos profughi: rissa Lega-M5S (QN). Sui porti chiusi lite nel governo (Corriere). Pronta l'invasione dalla Libia, ma i giudici indagano Salvini (Verità).
Tra i temi italiani, ancora in primo piano la sanitopoli umbra: Marini e l'esame truccato della sua protetta (Messaggero). Tracce scambiate nella sede Pd, il disabile escluso: "Via la Marini" (Fatto).

ECONOMIA
Tria cerca una soluzione bilanciata per le aliquote Iva (Corriere p.14). "Riformeremo il sistema fiscale e continueremo a farlo progressivamente considerando i vincoli di bilancio – dice il titolare del Mef -. Abbiamo avuto un rallentamento alla fine dell'anno scorso ma guardando i primi due mesi di quest'anno gli indicatori ci dicono che stiamo recuperando. Nei primi due mesi il gettito fiscale è aumentato dello 0,2 per cento, ma l'Iva è cresciuta del 7,2 per cento". "È cambiato il clima" dice il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia in un'intervista al Corriere (p.15). "Nelle ultime settimane abbiamo notato un diverso linguaggio e la volontà di confrontarsi su alcune proposte. Il fatto che il governo si renda conto che lavoro e crescita sono due aspetti fondamentali della tenuta della manovra e della politica economica del paese, è sicuramente un passo avanti che crea maggiori aspettative da parte del mondo dei produttori".
Via allo sblocca cantieri. Le intese sul decreto crescita sembrano a portata di mano. Dopo le voci di slittamento, il vicepremier Di Maio annuncia: oggi in gazzetta. Servirà a pompare il +0,2% di Pil (Giornale p.15). Intanto, dovrebbero avanzare diverse centinaia di milioni di euro dal reddito di cittadinanza e saranno utilizzate per gli aiuti alle famiglie che fanno figli (Corriere p.14). Rispetto allo stanziamento di 9,4 miliardi potrebbe avanzare un tesoretto a nove cifre invece che a sei: qualche miliardo invece che centinaia di milioni. In quattro anni le due misure dovrebbero costare 55 miliardi ma l'andamento delle richieste non è in linea con le previsioni. Finora sono arrivate meno della metà delle richieste previste. Intanto, i Navigator non esistono più (Repubblica p.15). Domani Stato e regioni sigleranno la sofferta intesa per i tremila laureati selezionati da Anpal contrattualizzati come co.co.co. biennali. Non ci sarà la super piattaforma informatica, il patto per il lavoro e quello per l'inclusione sociale, le tre offerte congrue, gli incentivi per le imprese che assumono chi prende il sussidio, i controlli su requisiti e lavoro nero. Per ora nulla del complesso meccanismo di attuazione del reddito è in campo .
Servono quattro miliardi per i contratti degli statali. La manovra dovrà trovare i fondi anche per il rinnovo dei contratti insieme a quelli per l'Iva e per la flat tax. Perché nel Def c'è la previsione delle risorse aggiuntive per i prossimi tre anni (Messaggero pagina 11).

POLITICA
Matteo Salvini è di nuovo indagato. Vicepreier nel mirino per il caso della nave Sea Watch. L'accusa: sequestro di persona. Il procuratore di Catania Zuccaro ha già compilato la richiesta di archiviazione, ma la decisione spetta al Tribunale dei ministri, che ha 90 giorni di tempo per raccogliere la proposta o chiedere il processo. Nel secondo caso dovrebbe votare il Parlamento. E questa volta i Cinque Stelle non sembrano disposti ad assolvere il leader della Lega (Fatto p.4 e 5 e tutti). Uno dei documenti chiave dell'indagine è la mail trasmessa dal Ministero dell'interno al centro di coordinamento della guardia costiera per negare il permesso di sbarco. Ma per la procura è un atto Politico (Corriere p.12). Il Messaggero segnala le perplessità del Quirinale per la competition elettorale anche sui temi di politica estera: più serietà chiede il Colle (Messaggero p.9
Due vicende ricostruite nel dettaglio attraverso nuove intercettazioni, imbarazzano ancora di più il Partito Democratico travolto dall'inchiesta sulla sanità umbra. Una riguarda la già pericolante presidente della regione Katiuscia Marini, l'altra l'assessore al bilancio Antonio Bartolini, il professore universitario che proprio ieri mattina ha assunto le deleghe dell'ex assessore alla sanità Barberini agli arresti domiciliari (Repubblica pagina 17). Zingaretti risparmia la Marini, la linea del Pd è quella di aspettare l'esito dei processi (Il Fatto p. 2).
Una consulenza finta in cambio di una sponsorizzazione per una nomina. L'ipotesi di reato è amministrazione infedele. A finire indagato e l'ex sottosegretario renziano Sandro Gozi. Peraltro già indagato nel 2007, sempre a San Marino, da Luigi de Magistris che oggi dice: Quando toccai i prodiani mi tolsero l'inchiesta (Il Fatto p. 5).
Via libera alle capolista del movimento Cinque Stelle. La piattaforma Rouseeau ha approvato le candidate proposte da Di Maio anche se i votanti sono pochissimi e una è indagata, ma non ci saranno conseguenze perché si tratta di un'indagine irrilevante dicono i vertici del Movimento 5 Stelle (Il Fatto pagine sette).
Sono tanti cambi di casacca a contraddistinguere le candidature per le europee soprattutto da Forza Italia verso Fratelli d'Italia. Se le previsioni di Giorgia Meloni saranno azzeccate, saranno cinque gli europarlamentari per Fratelli d'Italia (Corriere della Sera pagina 16). Da Forza Italia l'ex presidente del Senato Schifani, che definisce Giorgia Meloni irriconoscente, fa sapere che sbaglia di grosso chi pensa di cannibalizzare il partito di Berlusconi (Corriere della Sera pagina 16).
Slitta a oggi la presentazione dell'ufficialità per le liste della Lega. Salvini è alle prese con i rebus delle candidature al sud: il leader del Carroccio teme di imbarcare riciclati (Il Fatto pagina sei).

ESTERI
"Dalla Libia ci sono 800.000 profughi in partenza per l'Italia". Lo dice il premier Serraj in un'intervista al Corriere. Fate presto o arriveranno ondate di disperati. Sul ruolo della Francia il capo del governo riconosciuto dall'Onu, sostiene che Macron abbia il potere per fermare Haftar. "Se la Libia diventa più insicura – afferma – l'Europa deve prepararsi a subirne le conseguenze. Tutti sanno che fra chi scappa possono nascondersi anche terroristi. Il conflitto non è fra la Libia orientale e la Libia occidentale, come sostengono alcuni: sono due modi diversi di lavorare per il futuro del nostro paese, fra chi chiede fra chi crede nel dialogo per la nascita di un governo civile e pluralista e chi pretende di imporre un regime militare dittatoriale". L'Europa sia unita, la mossa di Conte per fermare la guerra (Repubblica p.10). Al di là del Mediterraneo l'Italia è percepita come l'attore europeo principale nella complicata partita libica, anche perché è quello che ha più da perdere se la situazione attorno a Tripoli dovesse ulteriormente precipitare. Haftar è in difficoltà e fatica a costruire una rete internazionale intorno alla sua azione e l'Onu ribadisce il sostegno al governo di Tripoli. Tripoli e Qatar chiedono a Roma di fare da ponte con i paesi dell'Europa ma c'è irritazione perchè Salvini oggi incontra il ministro katarino da solo. "La guerra non si ferma con gli appelli che sono stati fatti – dice il Ministro del Qatar, Al Thani, in un'intervista a Repubblica (p.11) -. La guerra si ferma rendendo effettivo l'embargo nei confronti di Haftar e impedendo a quei paesi che lo hanno rifornito di munizioni e armamenti modernissimi di continuare a farlo. La guerra si ferma consentendo che si tenga la conferenza nazionale libica che Haftar ha fatto deliberatamente saltare".

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