Commentario del 31.12.2020

PRIME PAGINE
Conte avverte: ora basta ultimatum (Corriere). Il presidente del
Consiglio agli alleati: accelerare sul Recovery fund.
Conte sfida Renzi (Giornale). Il premier rilancia: venga in Parlamento
se vuole cacciarmi.
Un premier che vive sulla luna (Tempo). Conferenza choc del presidente
che si loda e imbroda senza fine dopo l'anno orribile trascorso.
Il pasticcio del vaccino AstraZeneca. Londra lo approva, l'Ue no.
Vaccino, arrivano i benefit (Messaggero). Il Colle: fiducia nella scienza.
Anno nuovo, emergenza vecchia (QN). Non saranno archiviati
distanziamento, mascherine e misure restrittive.
Regeni, ora basta. Schiaffo dal Cairo e silenzi da Roma (Stampa).
La manovra dei mille bonus è legge, ecco le novità per imprese e
famiglie (Sole). Finanziamenti a pioggia ma anche aiuti a lavoratori
dipendenti e autonomi.

ECONOMIA
In primo piano sul Messaggero (p.13) il piano per gli aiuti europei. Più
fondi a sanità e opere, cancellati i "mini progetti". Il Tesoro pronto a
correggere il piano ma dice no all'aumento dei prestiti. Si va verso la
riduzione dei programmi, risorse concentrate solo sui capitoli più
rilevanti.
E il ministro per il Mezzogiorno Provenzano, nella sua intervista a
Repubblica (p.4) sottolinea: "Nel piano servono più investimenti per
creare lavoro buono". Poi detta la linea: "Puntiamo su scuola, sanità e
territorio. La burocrazia non è il solo problema serve un progetto
contro le mafie".
E intanto tra pioggia di bonus, Cig, aiuti alle famiglie e transizione
4.0 la manovra è legge (Sole p.2). Sia al fotofinish del Senato alla
fiducia con 156 si e 124 no ai 1150 commi della legge da 40miliardi.
Sostegni alle partite Iva e ristori per turismo, cultura e aeroporti.
Gualtieri soddisfatto: testo migliorato. Il Corriere (p.6) propone un
focus con "tutti i bonus della manovra 2021". Dallo sconto per lenti ed
occhiali, allo stop ai licenziamenti confermato fino a marzo. I
provvedimenti complessivi valgono 40 miliardi di cui 24 finanziati con
un aumento del deficit pubblico.
Deficit, bonus e mance: la manovrà è legge, titola invece il Giornale
(p.4). Ma nel 2021 è tutto da riscrivere il piano del Recovery. E c'è il
boomerang del blocco- sfratti. Secondo Verità (p.9) la manovra dei
millebonus è nata già zoppa. Il testo contiene mancette per svariati
settori, ma senza un progetto serio di rilancio. Non solo: manca il
piano per spendere i soldi Ue e una strategia per il lavoro. Tanto da
rendere subito necessario un Ristori5. Il Messaggero (p.23) si concentra
sugli sfratti di nuovo bloccati: la rabbia dei proprietari. La proroga
voluta dall'esecutivo congela gli immobili che i giudici avevano
liberato. Nessun risarcimento per chi ha perso un reddito in molti casi
indispensabile.

POLITICA
In primo piano sui quotidiani la "sfida" di Conte a Renzi: "Se si sfila
si va in aula, ma sul Recovery ora dobbiamo accelerare" (Repubblica p.2-3)
 e tutti). Il premier glissa sul rimpasto e chiude su Servizi e Mes.
Clausola di salvaguardia sui fondi Ue per rispettare i tempi. Vaccino:
"No all'obbligo, valutare il patentino".
"Senza la fiducia di un partito io andrò in Parlamento", titola così il
Corriere (p.2) sul tema, riportando le parole del premier. Conte avverte
il capo di Iv: sì al dialogo, ma basta ultimatum.
Ma secondo la Stampa (p.3) Renzi rilancia: "Andrà a casa e se si salva
sarà un'agonia". Il leader di Iv: "Non ho nulla da perdere, non sono
come Salvini che si giocava il Viminale. Nessuno vuole votare, neanche
il Pd. Se Conte cade tocca a un premier dem o Draghi".
Secondo Verità (p.6) Giuseppi carica la pistola elezioni contro Renzi.
Nel giorno dello scontro a distanza tra il premier e l'ex Rottamatore,
pubblicati in Gazzetta Ufficiale i nuovi collegi elettorali. Italia Viva
continua a minacciare la crisi sul Recovery plan, ma il premier ha già
pronti i neo "responsabili" in Parlamento. Intanto Repubblica (p.15)
riporta i dati del sondaggio di fine anno. Nell'anno del Covid il
primato è di Conte: Salvini il meno amato. Il Tempo (p.6) riporta invece
le mosse del centrodestra: sulla sfiducia Meloni resta sola. La leader
di FdI ipotizza la spallata in aula al governo. Gelo della Lega:
"Rinforzerebbe Conte". Silenzio da Forza Italia.
Rimane in primo piano il tema del vaccino. Niente obbligo, ma spunta il
patentino per hotel, voli e palestre (Messaggero p.4-5). Chi sarà
immunizzato avrà agevolazioni, e sugli operatori sanitari resta aperto
il dibattito. Per AstraZeneca intanto arriva l'ok di Londra, e l'Ema
frena Bruxelles: "Il si può slittare a marzo". La Gran Bretagna
autorizza il "suo" vaccino. Cento milioni di dosi, si partirà il 4
gennaio. Secondo la Stampa (p.6) la campagna di vaccinazioni non
decolla, gli italiani immunizzati sono solo 10mila. Consegnate le prime
360mila dosi Pfizer, ma le Regioni non sono pronte. Intanto l'Europa
accelera. Per Repubblica (p.8) sono pronti nuovi aerei e 203 ospedali:
via alla vaccinazione di massa. Sulle colonne del Corriere (p.9) fa il
punto il ministro Speranza: "Il ritorno a scuola è un obiettivo
prioritario, ma dopo l'Epifania il coprifuoco resterà". Poi invita l'Ema
a "fare chiarezza su AstraZeneca".
Si va verso la notte di capodanno che, secondo il Giornale (p.14) e
altri quotidiani sarà blindato per l'Italia in zona rossa. Previste
multe salate per i trasgressori. Osservati speciali feste private, ville
e b&B. Verranno considerate anche le segnalazioni. E la ministra
Lamorgese, intervistata dal Corriere (p.15) annuncia inflessibilità sui
controlli: "Massima vigilanza anche su internet. Lockdown? Le chiusure
territoriali servono a evitarlo".

ESTERI
L'Europa sbarca in Cina: porte aperte agli affari (Messaggero p.17).
Trovato l'accordo sugli investimenti al termine di un negoziato lungo 7
anni. Bruxelles ottiene parità di trattamento sul mercato e lo stop alla
concorrenza sleale. Investimenti, accordo storico tra Unione europea e
Cina, titola sul tema il Sole (p.8). Leader europei in teleconferenza
con Xi. Pechino apre all'Europa settori importanti come auto elettrica,
costruzioni e servizi finanziari. Il trattato però è ancora da scrivere.
Caso Regeni, lo schiaffo dell'Egitto: "Nessun processo, è immotivato"
(Stampa p.16 e altri). La procura del Cairo: i nostri 007 non c'entrano.
Qualcuno voleva rovinare i rapporti con l'Italia. Ma Roma intanto va
avanti e pensa alle sanzioni: "Inaccettabile, puniremo i colpevoli".
Prosegue il lavoro per processare i quattro funzionari egiziani
indagati.  Di Maio punta a coinvolgere l'Europa. Sul tema anche
Repubblica (p.17) che titola: "Su Regeni nessuna prova" dall'Egitto
schiaffo all'Italia. La procura generale attacca i magistrati di Roma e
nega ogni possibile collaborazione. I dubbi sull'attività di Giulio:
"Era sospetto". L'indignazione della Farnesina. Il Corriere (p.19) parla
di nuova teoria dei pm egiziani: "Regeni ucciso per un complotto".
L'obiettivo quello di minare i rapporti con Roma. La Farnesina parla
però di "provocazione inaccettabile".
E intanto Repubblica (p.23) ci porta nella Croazia ferita: "Per noi è
un'altra guerra, ricostruiremo ancora". Mentre i residenti lasciano le
zone colpite dal sisma, parte la macchina della solidarietà.
E infine il QN (p.15) racconta l'ultima zampata di Donald Trump a Biden:
giocherà a golf nel giorno del giuramento. La transizione è sempre più
difficile: un senatore repubblicano del Missouri voterà al Congresso
contro il nuovo presidente. Ma la mossa non avrà conseguenze pratiche e
servirà solo a ritardare la proclamazione ufficiale dell'eletto.

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