Commentario del 09.12.2020

PRIME PAGINE
Governo, accordo sul Mes, ma sul Recovery è a rischio (Messaggero). Intesa sul Mes, ma Conte è sotto attacco (Corriere). Per il QN il premier non è salvo. Conte andrà a Bruxelles con il sì sul Mes, ma senza un voto sul Recovery (Repubblica). Sul Recovery, il Giornale parla di "ritardo irresponsabile" e segnala: la Merkel licenzia Conte. Intanto, Renzi-Conte, è scontro frontale (Stampa). Renzi si è rotto di Conte e ne organizza la cacciata (Libero). Meno potere ai commissari sui soldi, l'offerta di Conte per frenare Matteo (Messaggero). "Renzi spara, il M5S spera" titola il Fatto.
Economia. La imprese Ue chiedono "subito gli aiuti". Ma il Recovery è in stallo, turismo escluso (Sole). Polemica sui fondi alla Sanità, il ministro Speranza: "Pochi 9 mld, chiederò più soldi" (Corriere, Repubblica e altri).
Regole per le feste: "Via i blocchi a Natale e Capodanno". Regioni in pressing, no del governo (Messaggero). Per Libero ha ragione il governatore della Lombardia: importante è disobbedire.
V-Day, il vaccino sbarca in Europa (Repubblica e tutti): il primo vaccino va a una donna (Corriere).
Cronaca. Previsioni meteo sbagliate, il Mose non si alza: Venezia sott'acqua (Repubblica e tutti).
Brexit, c'è l'accordo sull'Irlanda. Johnson oggi a Bruxelles (Sole).

ECONOMIA
Misure anti crisi, la protesta del settore del turismo: "Noi ignorati, piano da bocciare" (Sole p.2). Nel "Piano nazionale di ripresa e resilienza" stanziati per il comparto turismo 3,1 mld su un totale di quasi 196 mld. Un budget – scrive il Sole – più che striminzito, che lascia increduli gli stakeholder del settore. "Approssimazione, mancanza di dati e stanziamenti ridicoli" attacca il presidente di Federterme, Massimo Caputi, intervistato dal Sole (p.2). Polemica anche sui fondi destinati alla Sanità, con il ministro Speranza che avverte il governo: "9 mld non bastano" (Corriere p.5 e tutti). Il piano di riforma del Sistema sanitario nazionale, che per il ministro della Salute innescherà una «rivoluzione della medicina del territorio», costa sulla carta 65 miliardi. Speranza aveva proposto nel Recovery fund progetti per 25 miliardi, ma leggendo la bozza ha avuto conferma che ce ne saranno 16 di meno, un gap che il capo delegazione di Leu ritiene inaccettabile: «Io non pongo una questione di governance, su cui ho fiducia in Conte e nei ministri competenti. Pongo una questione di merito. Chiederò con forza ulteriori risorse, la cifra di 9 miliardi deve assolutamente crescere.
Spazio sui quotidiani alla questione cashback: ipotesi di estendere il bonus pagamenti fino al 6 gennaio (Corriere p.39). Finora registrate 2,3 mln di carte, ma l'app "Io" va ancora in tilt. Partenza ad ostacoli per il cashback di Stato, ma – segnala la Stampa (p.22) – funzionano le app gestite dai privati. Messaggero (p.11) parla di "inutile corsa" ai negozi: il rimborso è un miraggio. In questi giorni caccia agli acquisti con la carta per avere lo sconto, ma pochi sono riusciti a sfruttarlo. Sistema ancora in tilt per i troppi accessi. Nel frattempo, Repubblica (p.19) evidenzia il "grande ingorgo" di Natale dei regali comprati online: tra novembre e dicembre 70 mln di pacchi in consegna, ma mancano i camion e gli autisti necessari per trasportarli. Non bastano nemmeno gli aerei passeggeri trasformati in cargo.
Statali, un mln in sciopero: disagi in ospedali e asili nido (Messaggero p.19). Oggi la protesta dei dipendenti pubblici. Garantiti solo i servizi essenziali. Ma i dirigenti si smarcano: "Sbagliato astenersi dal lavoro in questa fase",

POLITICA
Trovata l'intesa sul Salva-Stati, ma adesso il governo rischia per il Recovery (Messaggero p.2 e tutti). Con l'accordo sul Mes, l'esecutivo per ora è salvo, ma al Senato i 5S perdono pezzi (Stampa p.4). La fronda grillina ci ripensa e dice sì alla riforma del Mes: oggi a Palazzo Madama il voto (QN p.8 e tutti). Grillini pronti a consegnarci al super dittatore tedesco – scrive Libero (p.8) -: con il sì al Mes, il M5S mette il Paese nelle mani di Klaus Regling, un burocrate senza responsabilità politiche che ha pieni poteri nel gestire il Fondo Salva-Stati. Il sottosegretario 5S degli Interni Sibilia al Messaggero (p.3) spiega la linea: "Il Movimento ha discusso sul merito, altri fanno capricci solo per le poltrone". Ma anche il Giornale (p.4) attacca i "soliti grillini": tante parole e poi la resa. Ma Conte rischia ancora. Duello sul Recovery Plan, salta il Consiglio dei ministri (Corriere p.2 e tutti). In corso un vero e proprio scontro tra Renzi e Conte, con Italia viva che evoca la crisi (Stampa p.2-3). "Stavolta rompo davvero" è l'avvertimento di Renzi, ma Conte è pronto a congelare il piano. Renzi non cede su Recovery e cabina. E Conte rinvia tutto (Repubblica p.6). Il leader di Italia viva dice: "Conte ritiri il suo piano e ascolti maggioranza e opposizione". Irritazione del premier, il governo limita i poteri dei supermanager. Il Messaggero (p.3) vede nella decisione del premier di limitare i poteri dei commissari sul Recovery Plan la "mano tesa" di Conte a Renzi: svuotate le funzioni e le dotazioni di personale, ma resta la cabina di regia. Il premier spera di spuntare almeno il decreto sui fondi, a Italia viva non cede. La ministra renziana Bellanova a Repubblica (p.10) dice: "Se il premier vuole andare avanti, deve ritirare la norma sulla task force. Non siamo una Repubblica fondata sui Dpcm e non si può continuare a governare contro la maggioranza e il Parlamento". La Stampa (p.6) mette in evidenza la critica contro "l'azzardo cesarista di Conte" tra super poteri e regole sospese. Per il Giornale (p.2) la rissa nel "governo degli irresponsabili" mette in allarme anche tutta Europa: i ritardi sul piano italiano preoccupano i partner Ue. E l'amministrazione della Merkel bacchetta l'Italia: "Basta perdite di tempo". Carlo Cottarelli sulla Stampa (p.5) definisce "troppo vaghi" i programmi italiani sul Recovery e mette nel mirino una governance che scavalca i ministri. Anche l'ex presidente della Consulata, Sabino Cassese, alla Stampa (p.7) esprime il proprio dissenso: "Task force incomprensibile. E' una soluzione rococò che denota sfiducia nello Stato. Una struttura che sta in una terra di nessuno".

ESTERI
Maggie, la 90enne star del V-Day: "Bel regalo di compleanno" (Messaggero p. 9, Stampa p. 10, Repubblica p. 2-3, Corriere p. 10). La novantenne inaugura il programma britannico per l'immunizzazione tra le lacrime del ministro. Mattarella: "Lo farò anche io, ma senza scavalcare nessuno". Gli Usa si preparano, entro poche ore il via libera per le dosi Pfizer: "Il siero sicuro ed efficace". La Brexit salva la vita agli inglesi – scrive Libero (p.5) -. Beati loro. Senza i vincoli di Bruxelles, Londra ha autorizzato il farmaco in tempi record e ha già avviato l'opera di immunizzazione. Il capo dell'Ema, Emer Cooke, a Repubblica (p.3): "La prima autorizzazione europea arriverà il 29 dicembre per Pfizer, il 12 gennaio per Moderna". In Italia le prime dosi a metà gennaio, ma è rebus distribuzione tra le regioni (Repubblica p.4).
Boris e Ursula, dopo le aperture stasera la cena della speranza sulla Brexit (Corriere p.19). Il governo britannico si è rimangiato la volontà di stracciare gli accordi sull'Irlanda del Nord stipulati l'anno scorso con Bruxelles: una mossa spericolata in palese violazione della legalità internazionale, rispetto alla quale l'UE aveva reagito lanciando un'azione legale.
Pentagono, in pole Austin: il primo afroamericano (Messaggero p. 12, Repubblica p. 19, Corriere p.19). Biden ha scelto, ora manca l'ok del Senato. Il generale ha guidato il ritiro delle truppe americane in Iraq. Scelto il generale Austin, ma la nomina divide. L'ispanico Becerra alla Sanità.
La scelta di Onu e Ue: in Libia la diplomazia parlerà bulgaro (Repubblica p.21). I candidati al ruolo di inviato Mladenov e Mitov piacciono anche a Russia e Turchia

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