Commentario del 23.12.2020

IN PRIMA PAGINA
Italia alla prova del vaccino (Repubblica). Primi vaccini, c'è la lista (Corriere). Pronti i primi novemila vaccini, ma le Regioni sono in ritardo (Stampa). Arcuri al Fatto: "Ho chiesto alla Ue il doppio dei vaccini". Covid inglese, quarantena per chi torna (Sole). Voli da Londra per far tornare gli italiani (Messaggero).
Italia-Politica. Conte-Renzi, la tregua natalizia allontana la crisi (Stampa). Prove d'intesa dopo le liti: "Confronto aperto a tutti sui fondi Ue" (Corriere). DI Maio al Fatto: "Per noi c'è solo Conte, task force con i ministeri". "Tarallucci e vino tra Renzi e Conte" scrive Libero. Prodi al Corriere: "Il voto? Non lo vuole nessuno". Per il Giornale Conte e Renzi giovano e i soldi non arrivano.
Italia-Economia. Il 5S Fraccaro al Sole: "Il Recovery rafforzi il 110%, lo vogliono Paese e Parlamento". Il ministro Amendola a Repubblica: "Subito il Recovery, in gioco 300 mld". Il ministro Provenzano al Messaggero: "Nessun taglio al Sud. Le agevolazioni restano fino al 2029". Manovra, a rischio la copertura finanziaria per gli esodati (Sole). Il Messaggero: cartelle fiscali, nuovo rinvio. Guerra tlc. Per trovare la pace Mediaset e Vivendi pensano di coinvolgere Tim (MF, Sole). Cattolica diffida Banco Bpm sul riacquisto delle jv nelle polizze (MF, Sole). Autostrade, Cdp e fondi avanti per quota dell'88%: a gennaio l'offerta (Sole); Ponte Morandi, anche lo Stato ha le sue colpe (Giornale); "Aspi, tentata truffa allo Stato da 18 milioni" (Fatto); L'uomo di Benetton incastra Patuanelli (Verità).

ECONOMIA
Economia europea in frenata nel quarto trimestre: si ferma la ripresa, Pil dell'area euro in calo del 7,3% in un anno (Corriere p.41). E mentre anche il 2021 si annuncia in frenata, dall'Fmi arriva l'avvertimento: il Recovery fund serve subito.
La manovra cresce di 4,6 mld, in bilico la tutela degli esodati (Corriere p.6). Oggi il governo chiede la fiducia, necessaria per il passaggio al Senato e la successiva conversione in legge entro il 31 dicembre. A ingolfare la procedura è la moltitudine di emendamenti, tanto che è intervenuta la Ragioneria dello Stato, stralciando 14 emendamenti, compresa la non salvaguardia per gli esodati. Il Sole (p.5) guarda alle coperture della manovra, parlando di "partita finale" su esodati, Cig, scuole e affitti PA. Il Messaggero (p.2) riferendosi al "cantiere economia", segnala anche il rinvio di 3 mesi delle cartelle fiscali: il Tesoro vuole scongiurare l'arrivo di milioni di avvisi dal primo gennaio. Tra i temi che hanno spaccato la maggioranza in manovra c'è il Superbonusm110%. Il 5S Fraccaro al Sole (p.3): "Fatto un primo passo con la legge di bilancio, ma la partita non è chiusa. Il 110% rafforzato con il Recovery, lo vogliono il Paese e il Parlamento".
Sud ed economia, il ministro Provenzano al Messaggero (p.13) assicura: "Nessun taglio in manovra alle misure di fiscalità di vantaggio per le imprese del Sud. Anzi, la fiscalità di vantaggio viene confermata fino al 2029 e finanziata per gli stessi importi, utilizzando minori risorse europee e maggiori risorse italiane. L'impianto meridionalista della manovra esce rafforzato dall'esame della Commissione Bilancio della Camera. E lo stesso vale per questa rimodulazione di fondi europei del React-Eu. Prima prevedevamo di finanziarci quasi solo la decontribuzione. Ora, in piena sintonia con la Commissione, abbiamo deciso di finanziarci anche l'allargamento della no tax area per le iscrizioni all'università, ad esempio".
Il Sole (in prima e p.2) si concentra sul Milleproroghe e sul blitz sventato sulle trivelle: il Mise prova di nuovo a fermare i permessi di prospezione e ricerca per gli idrocarburi, ma la norma, presente nelle bozze, salta in extremis. Tra le novità contenute nel Milleproroghe, concessi sei mesi in più per la definizione delle tariffe autostradali e la restituzione dei 400 mln prestati ad Alitalia  alla fine del 2019.

POLITICA
Tregua nel governo. La crisi tra Conte e Renzi per ora è congelata (Stampa p.6 e tutti). Il premier tratta con Renzi sui fondi europei: addio cabina di regia e rottura più lontana (Repubblica p.12). Il Fatto (p.5) vede il pressing del Colle dietro il cambio di linea di Renzi. Considerato "costruttivo" l'incontro tra la delegazione di Italia viva e il premier. Il capo del governo spiega: "C'è stato un deficit di coinvolgimento. Ora confronto con tutti" (Corriere p.3). Ma la crisi non è scongiurata: tensione su Mes e prescrizione. Secondo la Stampa (p.6) Conte e il Pd temono che Italia viva voglia rinviare lo scontro al semestre bianco, quando non si può votare. Anche il Messaggero (p.13) parla di "tregua fragile" tra Conte e Renzi, con il macigno del Mes che resta sul tavolo. La ministra renziana Bellanova alla Stampa (p.7) dice: "Un primo passo è stato fatto. Si è avviato un percorso sul Recovery Fund. Non è però la fine della verifica, che si farà dopo l'approvazione della legge di bilancio sull'impianto complessivo dell'azione di governo: se vuoi arrivare alla fine della legislatura devi avere una visione strategica. E siccome non stiamo parlando di Napoleone, ma di un premier sostenuto da una maggioranza composita, lui ha l'onere e l'onore di trovare una sintesi". Di Maio al Fatto (in prima e p.4): "Alcuni continuano a parlare di rimpasto, ma quando si apre una crisi si sa come inizia, ma non si può sapere come finirà. E l'esito potrebbe essere quello di andare al voto. Ho notato che nelle ultime ore Italia Viva sta usando toni diversi, responsabili. E comunque non vedo maggioranze diverse. Per noi del Movimento, Conte è senza dubbio una figura di riferimento. Con il Pd non si è mai parlato di elezioni politiche. Tra l'altro, non ha senso farlo con questa legge elettorale. Però in questo governo si fa squadra, e nessuno mi ha mai fatto scorrettezze, a differenza di quanto avvenuto nel precedente esecutivo". E il ministro Amendola a Repubblica (p.13) avverte: "Una crisi sarebbe assurda, in gioco ci sono 300 mld. Nessuna retromarcia sul Recovery, stiamo discutendo la governance, perchè una cabina serve. L'Italia non è medaglia d'oro nella spesa dei fondi Ue". Al Corriere (p.5) parla Romano Prodi: "Credo che nessuno voglia il voto. Vedo solo la somma di interessi e malesseri personali. Ora il premier faccia presto, il tempo delle mediazioni si sta esaurendo".
Su Repubblica (p.10) Diamanti si concentra sul rapporto Demos, che evidenzia la rinascita della fiducia nello Stato nell'anno caratterizzato dalla paura del virus: gli italiani si ritrovano intorno a simboli comuni. Uno su tre si affida alle istituzioni, dal 2009 non si raggiungeva un indice così elevato.
Vaccino, via libera dell'Aifa: in arrivo 9750 dosi (Stampa p.2 e tutti). Ok al vaccino Pfizer, i primi a sottoporsi alla profilassi saranno cinque dipendenti dello Spallanzani. A gennaio si arriverà a un mln di italiani vaccinati. "Può bloccare anche il contagio" dicono gli esperti dell'Aifa. Il ministro Speranza esulta: "Ora abbiamo un'arma in più". Esercito pronto a scortare le dosi in viaggio la notte di Natale: si teme che le fiale possano essere rubate per il mercato nero extraeuropeo (Repubblica p.2). Il commissario all'emergenza, Domenico Arcuri, al Fatto (in prima e p.2): "Con i vaccini in nove mesi avremo l'immunità di gregge". A Repubblica (p.4) parla il responsabile dei vaccini dell'Ema, Marco Cavaleri, che assicura: "Sarà efficace per almeno un anno, come l'antinfluenzale". C'è però da superare alcuni ritardi: prime dosi in Italia a Natale, ma gli ospedali non sono tutti pronti (Sole p.6). Pochi medici e zero formazione. "Non sappiamo preparare le dosi" (Stampa p.3).

ESTERI
Abbandonati a Londra senza voli, l'ira degli italiani rimasti in Inghilterra (Stampa 5 e altri): dopo le notizie sulla variante inglese del Covid, il governo italiano ha bloccato le tratte aeree con l'Inghilterra. Italiani bloccati per oltre 48 ore. Tremila i connazionali bloccati nell'isola: il governo ha poi riaperto le tratte con Londra per rimpatriare gli italiani. Previsti due tamponi e isolamento di 14 giorni al rientro in Italia (Messaggero p.4).
Lotta al terrore e sicurezza d'Israele. Le priorità di Biden con l'Egitto Stampa p.16). Il nuovo governo Usa delegherà all'Europa il dossier libico per concentrarsi sul Golfo. Ankara potrebbe avere un ruolo di deterrenza per i russi nei Balcani e nell'Est Europa. I diplomatici Usa sono "consapevoli che non sarà facile ricostruire il rapporto con la Ue". Intanto non si fermano gli attacchi degli hacker (Corriere p.21). Dopo il Pentagono invaso anche il Tesoro Paura di una paralisi: sistemi da ricostruire. Mentre Trump minimizza, Biden promette risposte dure L'ipotesi: blocco dei pagamenti.
Caso Navalny, la reazione di Putin: sanzioni a Francia e Germania (Corriere p.19). Convocati gli ambasciatori a Mosca. Il Cremlino insiste: è tutta una montatura. La minaccia russa ora spinge la Svezia più vicina alla Nato (Stampa p.17). Il Parlamento dà via libera all'opzione per un ingresso nella Nato.

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