Commentario del 7.12.2020

PRIME PAGINE
Fondi Ue, lite sulla squadra (Corriere). E ci sono i dubbi di Bruxelles
sull'Italia per il Recovery (Stampa). Sul Recovery lo strappo di Renzi
(Repubblica). Aria di crisi: Renzi e ribelli 5S anti-Conte, tenaglia su
Recovery e nuovo Mes (Fatto). Di Maio a Repubblica: "Sul Mes spero non
ci siano troppi intoppi, basta provocazioni". Crippa (M5S) al Corriere:
"No al Mes? Così ci aiutano i nostri nemici". Tajani (Fi) alla Verità:
"Forza Italia dirà no al Mes. Non fa gli interessi del Paese".
Coronavirus. Italia non più rossa, l'Abruzzo è un caso (Corriere). Boom
di contagi in Veneto, Zaia a Repubblica: "Resistiamo, la zona gialla non
è garantita". La Verità attacca: i ministri hanno ignorato gli allarmi
di chi chiedeva i piani anti-pandemia. "Scuole aperte fino a luglio": la
ministra Azzolina annuncia l'ipotesi di chiusura il 30 giugno. E il
sabato in classe (Messaggero). Secondo le "mappe" di Diamanti su
Repubblica "la scuola a distanza è promossa, ma siamo più soli".
Italia-Economia. Via al cashback: lo Stato rimborsa chi paga con app,
carte e bancomat (Sole). Il Giornale sul rinnovo del contratto degli
statali: "Scioperati e premiati". Ma sul contratto degli statali c'è il
no dei sindacati all'offerta di Dadone (Messaggero).
Esteri-Usa. Trump non cede. Via i dazi Usa sui prodotti Ue (Stampa).

ECONOMIA
La Stampa (p.3) si concentra su fondi europei, parlando di un piano B
per superare il no di Ungheria e Polonia. Giovedì si riunirà in presenza
il Consiglio europeo, Merkel proverà fino all'ultimo a trovare un
compromesso.
Statali, no dei sindacati all'offerta sul contratto (Messaggero p.9). La
Dadone aveva messo sul tavolo aumenti più alti per i redditi più bassi:
proposta insufficiente. La risposta: "Troppi errori dalla ministra",
chieste maggiori risorse e nuove assunzioni. Per il Giornale (p.3)
Gualtieri trova i soldi per dare l'aumento a 3,5 milioni di statali.
L'incubo sciopero del 9 dicembre spaventa il governo. E Dadone convoca
già i sindacati.
Secondo quanto riportato da Repubblica (p.4) per il governo scatta
l'allarme lavoro: nel 2021 a rischio un milione di posti. Si studiano
soluzioni per compensare la fine del blocco dei licenziamenti prevista a
partire dal prossimo marzo. La ministra Catalfo pensa a un piano di
interventi che riguardano prepensionamenti e ammortizzatori sociali.
Anche il Corriere (p.12) si concentra sul lavoro: 240 mila offerte, ma
il personale non c'è. Le aziende cercano 730 mila nuovi addetti: uno su
tre non si trova. Intanto con la crisi in 250mila rischiano il
licenziamento. Cosa non funziona e come cambiare.
Intanto il Sole (p.2) parla di cashback al via con l'incongnita delle
chiusure. Gli acquisti elettronici, esclusi quelli online, da domani al
31 dicembre possono generare un rimborso dallo Stato fino a 150 euro, ma
servono almeno dieci pagamenti distinti. Con la lotteria degli scontrini
al via dal 2021 si completa il sistema di misure per contrastare l'uso
del contante e l'economia sommersa. In vigore da quest'anno, un altro
vincolo "cashless" riguarda gli oneri detraibili al 19%: sì ai contanti
solo per l'acquisto di medicinali e dispositivi.
Il Tempo (p.3) parla intanto di maxi-bollette ai terremotati. Per
conguagli di luce e gas richiesti anche più di cinquemila euro per
abitazioni inagibili. Il governo ha assicurato che bloccherà le tasse
per i cittadini rimasti senza casa dopo il sisma del 2016 ma arrivano le
richieste delle aziende. La proposta è fermare i pagamenti per chi ha la
casa distrutta e consentire una rateizzazione in 120 mesi per tutti gli
altri.

POLITICA
Fondi Ue, strappo renziano: non votiamo a scatola chiusa (Corriere p.2-3
e altri). Oggi il Consiglio dei ministri sulla squadra di manager per il
Recovery Fund. Tensioni al vertice di maggioranza: Boschi e Rosato
lasciano la riunione. Conte "basito" per l'attacco. Sferzata dal Pd.
Nella coalizione si teme che Italia Viva punti a far saltare
l'esecutivo. L'irritazione degli alleati al summit. Anche i governatori
in pressing. Anche Repubblica (p.2) parla di scontro nel governo sul
Recovery, in bilico la cabina di regia. E proprio su Repubblica (p.3)
arrivano le parole di Matteo Renzi: "Conte si fermi, basta metodi
sprezzanti e no a inutili task force. Aprire una crisi? No, noi siamo
impegnati fino alla legge di Bilancio. Ma dopo starà al premier fare un
salto di qualità". E sulle colonne della Stampa (p.3) arriva anche il
monito da parte della Ue: "Se Roma non si mette in regola a rischio
fondi per porti e turismo". E intanto nel centrodestra Forza Italia è in
pressing su Berlusconi: "Rischiamo l'isolamento", ma lui: sul Mes non
cambio. Gli inviti, anche da Letta, a votare assieme al governo. Ma
vince l'asse con Lega e FdI: Conte? Nessun dialogo. Rimane il caos anche
nel M5S. Sul Mes arriva la minaccia di crimi ai dissidenti: "Chi non
vota va contro tutto il gruppo". Rischio espulsione per i ribelli. Lezzi
propone di votare su Rousseau. Conte mercoledì in Aula farà appello ai
riottosi. Secondo il ministro Di Maio, intervistato da Repubblica (p.7)
è "in gioco il Paese, gli alleati non provochino, l'incidente sarà
evitato. Vedo una pressione eccessiva: io rispetto sempre le opinioni di
tutti, ma bisogna evitare di incendiare il dibattito politico".
Natale, dai rientri dall'estero alle visite ai genitori soli: ecco cosa
si può fare. Oggi il governo pubblicherà i chiarimenti sul decreto. Il
Corriere (p.8) propone un focus con una serie di domande e risposte.
"Divieti di Natale assurdi, chi li vìola ha ragione", così il
governatore della Lombardia Attilio Fontana intervistato da Libero
(p.4): "Inutile chiudere i ristoranti, basta rispettare le regole".
Il Giornale (p.4) parla del grande buco del Dpcm: ci sono i divieti, non
le multe. Nel testo mancano le sanzioni sugli spostamenti e quelle dei
decreti precedenti non sono applicabili.
A scuola fino a luglio e lezioni di sabato: il piano del governo
(Messaggero p.2 e altri). Azzolina: possibile proseguire in estate
escluso solo agosto. Avanti fino al 30 giugno. Ok dei sindacati, ora
serve quello delle Regioni. Ma i presidi avvertono: attenti agli esami.
Repubblica (p.12) parla di studenti più soli, ma la scuola a distanza
piace agli italiani. La maggior parte dei cittadini è favorevole
all'insegnamento da remoto, ma così i ragazzi perdono il legame sociale.

ESTERI
Brexit, Boris e Ursula "ai supplementari", Johnson prepara il discorso
sul no deal (Corriere p.16 e altri). I negoziati si sono incagliati
sulla pesca e sugli aiuti di Stato. Il "muro" dei francesi. Il 31
dicembre Londra, comunque, uscirà dal mercato unico e dall'unione doganale.
Covid, Giappone spiazzato. L'Asia vive già la terza ondata (Corriere
p.13). Complici le temperature invernali e la "stanchezza da
restrizione" i casi sono tornati a salire. Picchi anche in Corea del Sud
che chiude bar e ristoranti: ma le misure sembrano meno efficaci. E
intanto in Turchia si viaggia a 30mila malati al giorno, deciso il
lockdown fino a capodanno.
Repubblica (p.14) riporta il caso: guerre e terrorismo, Cristiani in
fuga dal Medio Oriente. Erano un milione e 200 mila in Iraq prima del
2003, nel 2017 circa 100mila. La grande fuga anche da Siria, Egitto e
Libano.
Elezioni Romania, vince il centrodestra ma è astensione record (Stampa
p.19). Socialdemocratici primo partito, ma i liberali del premier
europeista Orban e i riformisti formeranno il governo. Solo una persona
su tre alle urne. In Parlamento entrano i nazionalisti dell'Alleanza per
l'unità.

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