Commentario del 27.12.2020

PRIME PAGINE
Vaccino e virus. Oggi le prime duemila dosi (Corriere, Sole); Arcuri: «Altri preparati attendono il Sì» (Corriere); Vaccino, partenza per pochi la vera campagna è ad aprile (Messaggero); Il ministro Speranza: "Il vaccino ci salverà, ma serviranno altre zone rosse"; Boom di personale No-vax: allarme nelle case di riposo (Repubblica); L'Italia alla sfida della vaccinazione. Il Cts: "Sei mesi per piegare il virus" (Stampa); Soldati e carabinieri antivirus d'Italia; Veneto, boom di casi (Giornale); Il vaccino c'è, ma è poco (Libero); Clementi: "Variante inglese? Tutti asintomatici" (Fatto).
Politica. De Micheli: "«Scuola, nuovi bus e orari scaglionati: rientro più sicuro» (Messaggero); Renzi confida: «Il Conte 2? Per me è finito» (Corriere); La mozione FdI: fondi e poteri per la Capitale, ora c'è l'intesa (Messaggero); Le mascherine di Arcuri, 4 milioni a un pluridenunciato per truffa (Verità).
Economia. Nel Recovery Plan investimenti aggiuntivi in crescita di 15,3 miliardi (Sole); Manovra, oggi il primo Sì: ecco cosa c'è dentro (Fatto); Cartelle e affitti, la manovra è un flagello (Verità); Pensioni, i piani del Governo per l'uscita da Quota 100 (Sole).
Giustizia. È fuga da Magistratura Democratica: resa dei conti tra toghe rosse (Giornale); L'allarme di Guzzetta: "I Dpcm hanno esternalizzato le decisioni: ormai lo dicono pure i giudici" (Verità)
Esteri. Brexit, il muro alzato dalla Ue contro la concorrenza sleale (Sole); Firmato l'accordo: 1.246 pagine per un divorzio; a Londra col passaporto: cosa cambia con Brexit (Corriere, Messaggero, Repubblica, Verità); L'addio di Londra apre il cantiere della nuova Ue (Stampa); La Brexit piace anche a molti italiani; La Meloni ai sovranisti: «Così rifaremo l'Europa» (Libero).

ECONOMIA
Nel Recovery Plan investimenti aggiuntivi in crescita di 15,3 miliardi, spiega il Sole (p.1-3). Dal nuovo piano di Mef e Palazzo Chigi, più spinta allo sviluppo, giù invece i prestiti Ue a spese già finanziate. Risorse aui cantieri da 9 a 16 miliardi. Il Superbonus invece resta fermo a quota 5. Il confronto sul piano passerà al Mef da domani: i partiti sono già al lavoro, ma è corsa contro il tempo per varare un documento in un ultimo CdM entro il 30 (sul Corriere p.42 la corsa per evitare l'esercizio provvisorio). Sulla gestione delle risorse inoltre va trovato l'accordo politico: sullo sfondo restano le ipotesi di un Conte-ter. Secondo Repubblica (p.12) sul Recovery plan i tempi si allungano, con il Pd che sferza il resto dell'Esecutivo a non cedere alla pigrizia. Intanto è braccio di ferro su governance e risorse: Conte vuole accelerare ma non c'è una strategia comune. Sul Messaggero (p.8) le condizioni del Pd a Conte per governance e piano insieme. Ma su Mes e 007, il Premier per ora non cede. In dettaglio poi le opere da realizzare coi fondi Ue: in cima alla lista porti e Alta velocità. Focus sugli scali di Genova e Trieste, manutenzione 4.0 per strade e ponti. A Sud si punta sul Salerno-Reggio Calabria, Napoli-Bari e sulla Palermo-Catania-Messina. Sulla questione meridionale si esprime il ministro Provenzano nell'intervista all'Espresso (p.32), in cui spiega la sua preoccupazione per l'emergenza emigrazione e spopolamento che colpisce le Regioni meridionali, anche se a tamponare questa falla ci sarà il Piano Sud 2030, un impegno organico del Governo a rilanciare gli investimenti pubblici e privati, dopo anni di oblio della questione meridionale. Provenzano poi aggiunge: "«Abbiamo assegnato fondi ai comuni del Sud per potenziare le infrastrutture sociali, asili, scuole, centri di assistenza, ma anche per il sostegno alle attività economiche nelle aree marginalizzate e risorse per la Strategia delle aree interne". Sulla manovra invece, Stampa (p.18) titola polemica: "È la manovra delle mance, dalla festa dei presepi ai contratti nei ministeri". Gualtieri infatti prende le distanze: "Ci sono emendamenti che non avrei approvato". Per il Giornale (p.9) "manovra mai così in ritardo, slitta anche la lotteria degli scontrini", mentre il Fatto (p.1-8-9) spiega in dettaglio "cosa c'è dentro", dai bonus alle norme sul lavoro. Sul fronte delle pensioni, l'apertura del Sole illustra i piani del Governo per l'uscita da Quota 100: allo studio il ritiro a 64 anni, con 38 di contributi e soglie più basse per i lavorio gravosi. Atteso oggi l'ok della Camera alla manovra, con la proroga di un anno per Ape sociale e Opzione donna. Su Repubblica (p.28) in dettaglio "come cambiano le pensioni nel 2021". Infine, su Giornale (p.24) e Messaggero (p.17) l'allarme di Unimpresa sugli effetti delle nuove norme dettate dall'Eba: da gennaio, in caso di conti in rosso, anche per piccole somme, gli addebiti automatici non saranno più consentiti, quindi se i clienti non avranno sufficienti disponibilità liquide sui loro depositi, le banche potranno fermare il pagamento di utenze, stipendi, contributi previdenziali, rate di finanziamenti.

POLITICA
L'apertura della campagna di vaccinazione italiana ed europea in apertura di tutti i quotidiani. "Oggi le prime duemila dosi", titolano Corriere e Sole, con il primo quotidiano che intervista il commissario Arcuri (p.1-5), il quale invita a non far scendere l'attenzione: "Per il piano occorre il Sì dell'Ema a tutti e sei i vaccini: servirà ancora molto tempo a limitare i contagi. Intanto faremo una campagna di promozione emozionante con registi, direttori d'orchestra e letterati". Su Repubblica (p.1-3) il monito del ministro Speranza: "Il vaccino ci salverà, ma serviranno altre zone rosse: è un giorno di svolta, saranno però ancora necessari mesi di divieti per contenere l'epidemia. Contiamo di proteggere metà degli italiani entro settembre. Chi è scettico non viene dalle caverne, no a insulti e a battaglie ideologiche". E sulla scuola: "Si riparte il 7 gennaio in presenza al 50%, priorità al tracciamento". Il Messaggero ricorda che la partenza è riservata a sanitari e categorie a rischio, mentre la vera campagna di massa inizierà ad aprile. Libero invece su questo polemizza: "Il vaccino c'è, ma è poco: non basta neanche per iniziare"  Su Stampa la previsione del Cts, per bocca del coordinatore Agostino Miozzo, intervistato (p.1-3): "Sei mesi per risultati tangibili contro il virus: sono certo che più andremo avanti più i dubbi diminuiranno e le persone si faranno vaccinare. A gennaio bisogna ripartire, ma con gradualità: un'ipotesi può essere far tornare i ragazzi delle superiori l'11 e non il 7, in presenza al 50 o 75%". Sul Sole (p.1-6) le previsioni dell'Università di Tor Vergata sull'impatto della mortalità nel 2021: con vaccinazioni all'80%, 30mila morti in meno. Con la profilassi inoltre ripartirà anche l'economia: solo con la prima ondata l'Italia ha perso 60 miliardi. Sul Giornale focus sull'impegno dei militari (soldati e carabinieri) a sostegno della campagna di vaccinazione. Sul Fatto (p.1-3) le rassicurazioni del virologo Clementi sulla variante inglese del virus: "È più contagiosa, ma meno pericolosa: i contagiati sono tutti asintomatici. Gli antidoti Pfizer e Moderna inoltre sono modulabili, prevedono già le varianti. Nessuna preoccupazione in più quindi, batteremo l'epidemia quest'anno". Su Verità invece focus sul caso delle "mascherine di Arcuri", e polemica sullo "scudo legale" di cui gode il commissario, nonché critiche al piano di vaccinazione, a detta del quotidiano inesistente e dai tempi incerti.
Sul rientro a scuola si esprime la De Micheli, nell'intervista al Messaggero (p.1-9): "Nuovi bus e orari scaglionati: il rientro sarà più sicuro. Abbiamo messo 3 miliardi, ma le regole toccano alle Regioni". E sulle nuove infrastrutture: "In un anno abbiamo sbloccato 17 miliardi di lavori: nel 2021 andremo avanti con Tirrenica e Metro C a Roma". Intanto vanno avanti sfide e tensioni all'interno dell'Esecutivo: ora ad agitare il premier è la delega ai servizi, come spiega ampiamente il retroscena di Stampa (p.8-9). Italia Viva con Renzi incalza: "Conte deve cederla". E sui trasporti: "Evitare un altro flop sui bus alla riapertura delle scuole". E il dem Bettini, tra i padri dell'Esecutivo, intervistato: "Lo stillicidio dei continui rilanci e delle ripicche deve finire, ci porterebbe al fallimento: se cade il Governo non si ricuce più: Pd-5S al voto con un partito di Conte". Secondo il Corriere (p.1-13) però, per Renzi il Conte-bis sarebbe già finito: il leader di IV starebbe già consigliando agli alleati di pensare al dopo. Pronte le osservazioni del partito sul piano per i fondi Ue: «Collage di ovvietà senza visione». Si starebbe già lavorando a una road map della crisi. Sul Giornale (p.8) ampio spazio agli scenari politici dell'attuale Esecutivo, alle prese con la lotta per la sopravvivenza.

ESTERI
Brexit, Il muro alzato dalla Ue contro la concorrenza sleale (Sole p.1-8). A Londra offerto generoso accordo di libero scambio ma che prevede molte condizioni. Le parti potranno imporre tariffe nel caso fosse accertata una distorsione delle regole di mercato. Dazi, finanza e Tir in coda le incognite dell'accordo Brexit (Repubblica p.1-16-17, Corriere p.1-14-15). Un documento di 1.200 pagine chiude nove mesi di negoziato. Le nuove regole entreranno in vigore dal primo gennaio. Londra accetta limitazioni per mercati e società, l'Ue rinuncia al pugno duro su commercio e concorrenza. Von del Leyen: "È la cosa giusta e responsabile da fare per entrambe le parti Ma è un accordo per cui valeva la pena battersi". Johnson: "È il più grande accordo commerciale di sempre. Abbiamo riconquistato la nostra sovranità: è il rinascimento del Regno Unito". Brexit, l'accordo alla prova dei Tory. E per Johnson si apre il fronte Scozia (Stampa p.1-16-17). Sturgeon (premier scozzese): "Trovo straordinario che Johnson ci abbia inflitto una Brexit dura in piena pandemia e con la recessione". Cosa cambia per gli italiani (Messaggero p.1-13, Giornale). Atenei, stangata sulle rette e ci sarà lo stop ai prestiti. Addio alla carta d'identità rimpiazzata dal passaporto. Lavoro: vantaggi azzerati, ma non per medici e infermieri. Per il nostro alimentare salvi 3,4 miliardi di export. Finanza: Clienti Ue ancora al buio, la City sarà meno centrale. La Brexit piace anche a molti italiani (Libero p.1, 8-9). Sondaggio di Analisi Politica: cresciuti del 12% in un anno gli scettici sull'Ue. Pesano l'assenza di Bruxelles sul virus e come ci hanno trattato i nostri vicini. L'intesa finale fa tutti contenti, soprattutto l'Italia: difeso il nostro export (Verità p. 1,14-15). Sui nostri media Brexit descritta a tinte apocalittiche ma in realtà la Global Britain nasce adesso.
Intervista a Pierre Moscovici, ex commissario europeo agli Affari economici (Repubblica p.1-17). "Siamo riusciti a frenare i sovranisti Ma l'Europa è amputata". "Intesa equilibrata. L'Ue ha mantenuto un principio chiaro: salvare le libertà del mercato interno". "Ritroviamo una Unione continentale intorno alla coppia franco-tedesca. Forse più coerente".
Lo strano asse che punta a fare fuori l'Italia dall'Egitto (Stampa p.1-10). Dalle autobombe a Regeni e Zaki. Nel governo si fa strada l'ipotesi di azioni finalizzate a indebolire le alleanze di Roma nel Mediterraneo. L'interscambio con il nostro Paese cala, quello con la Francia aumenta.
Nigeria, Natale di sangue La furia di Boko Haram contro i villaggi cristiani (Repubblica p.18). Natale insanguinato in Nigeria. Nel nord-est del Paese, nel giorno della vigilia, i terroristi di Boko Haram hanno lanciato due attacchi: almeno 12 morti e 7 rapiti nel nord del Paese. Chiese e scuole nel mirino.
Ratifica del 6 gennaio, l'ultima sfida di Trump (Sole prima e p.16). Camera e Senato in seduta congiunta dovranno ufficializzare il risultato. Scontata la formalizzazione della elezione di Biden ma sarà il momento in cui verrà misurato quanto seguito ha il presidente uscente. Alcuni fedelissimi vogliono impugnare l'esito di 5 Stati ma devono trovare una sponda in Senato.

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