Commentario del 24.12.2019

PRIME PAGINE
Il tema delle concessioni autostradali in primo piano. Aspi, indennizzo tagliato a 10 mld. Per Autostrade lo spetteo del default (Sole). "Via le concessioni" dice Di Maio alla Stampa. Tra Governo e Atlantia guerra aperta sulle concessioni (MF). Conte al Messaggero dice: "Autostrade, revoca da decidere". "Si deciderà a gennaio" spiega la ministra De Micheli al Corriere. Per Libero "Conte e Di Maio sfasciano Autostrade". Intanto, Aspi è pronta a chiedere 23 mld, Governo diviso e slitta il milleproroghe (Messaggero). Per la Verità, la Corte dei conti stanga Autostrade, ma Benetton spacca i giallorossi.
Altra notizia del giorno è il via libera della Camera alla manovra. 47 mld da disinnescare (Sole, MF e altri). A gennaio si riparte dal taglio dell'Irpef (Stampa). Rinviato il taglio alle tasse. Fioramonti deluso: "Che resto a fare?" (Messaggero). Il ministro Gualtieri a Repubblica: "Italia, serve più Stato".
Pop Bari, il Fondo interbancario interverrà solo in presenza del piano di salvataggio con Mcc (Sole). "Babbo Natale arriva a Bari" titola MF. Il Fatto all'attacco delle "bugie" di Visco su Pop Bari: mente sugli errori di Bankitalia.

ECONOMIA
Ultimo sì alla manovra da 32 mld (Sole in apertura e p.2 e tutti): fiducia alla Camera tra le proteste delle opposizioni, che lamentano l'impossibilità di discutere le singole norme. Il presidente della Camera Fico al Fatto (p.2): "E' un problema che si era verificato già l'anno scorso e che si ripresenta. La compressione dei tempi non è tollerabile. A gennaio proporrò una riforma per anticipare i tempi entro cui la legge va presentata in Parlamento". Stop all'aumento dell'Iva e microtasse: ridotte sugar e palstic tax – sintetizza la Stampa (p.4) -. Taglio al cuneo fiscale e stangata sui giochi. Passa l'aumento delle tasse e senza neanche discutere, attacca Libero (p.2). Il ministro dell'Economia Gualtieri a Repubblica (in prima e p.2-3-): "Oltre a disattivare l'aumento dell'Iva, che è il compito principale che ci era stato affidato, riduciamo le tasse sul lavoro aumentando gli stipendi netti in busta paga, rilanciamo gli investimenti con un focus speciale su ambiente e occupazione, sosteniamo il welfare a partire da sanità e famiglia con gli asili nido". Adesso servono altri 47 mld – segnalano MF (in prima e p.2) e altri quotidiani -: già per il 2021-22 il Governo dovrà trovare risorse per scongiurare l'aumento delle imposte. Mentre Giornale (in prima e p.2) segnala già il 2020 da incubo per la nostra economia: Pil e consumi fermi e cinque nuove tasse. Ma Conte al Messaggero dice: "Sono soddisfatto di questa manovra, è seria e responsabile a lavoratori e famiglie. E il prossimo anno faremo ancora meglio". Mentre Gualtieri su Repubblica guarda al futuro: "Il nostro principale problema è la produttività. Per farla crescere occorrono investimenti in infrastrutture ma anche in capitale umano, innovazione, e pa efficiente. Servono anche politiche attive del lavoro e su questo il Reddito di cittadinanza lascia ancora a desiderare. È là che dobbiamo muoverci, per portare la percentuale di chi lavora oltre il 60%, coinvolgendo le donne". Stampa (p.5) si concentra sulla verifica di governo di gennaio: il taglio dell'Irpef il primo punto, ma sui rialzi Iva sarà scontro. Di Maio alla Stampa (p.3): "Qualsiasi passo sarà compiuto dovrà seguire la direzione di un ulteriore abbassamento delle tasse soprattutto in favore delle pmi. La riduzione dell'Irpef è una cosa che chiediamo da tempo, ma senza inganni. Le tasse vanno abbassate, bisogna rimettere in moto i consumi e favorire la creazione di nuovi posti di lavoro".
Intanto Gualtieri, nell'intervista a Repubblica, guarda alle varie crisi: "Sull'Ilva, interverremo in un settore strategico per l'industria italiana per favorire una transizione ambientale ed energetica chje renda l'Ilva un polo di eccellenza nel quadro del 'Green New Deal'. Se il negoziato andrà a buon fine, il nostro intervento sarà limitato: Mittal anticiperò i canoni di affitto e noi trasformeremo questo credito in azioni questo credito in azioni della nuova Ilva, he resterà privata. Alitalia? L'obiettivo è il rilancio della compagnia nel quadro di una soluzione di mercato in un confronto con gli operatori internazionali, che può prevedere anche il coinvolgimento di Ferrovie". Intanto, Alitalia rinnova la cassa integrazione per 1020 addetti (Sole in prima  e p.18 e altri).

POLITICA
Guerra totale Benetton-Governo sulle concessioni autostradali (MF in prima e p.3): scontro sulla revoca del contratto di gestione. L'indennizzo calerebbe a 7 mld di euro, ma la società avverte: "Allora risolviamo il contratto". La replica: è una minaccia (Corriere p.2). Il titolo Atlantia chiude in calo quasi del 5%, la società minaccia di restituire la concessione e di chiedere un indennizzo fino a 25 mld. Per Repubblica (p.6) la linea di Aspi non spaventa Conte. Intanto, Atlantia frena in Borsa e – scrive la Stampa (p.2) – senza l'indennizzo rischia il fallimento. Ma il governo procede a piccoli passi verso l'unità sulla revoca del contratto (Stampa p.2). Il premier Conte al Messaggero (in prima e p.3): "Non credo che le norme del Milleproroghe creino problemi al sistema, anche perchè non abbiamo disposto la revoca o la decadenza di nessuna concessione. Introduciamo un regime più trasparente e uniforme. C'era l'esigenza di intervenire per disciplinare procedimenti più trasparenti, non si potranno più applicare norme di favore come quelle invocate da Atlantia". Il ministro dell'Economia Gualtieri a Repubblica (in prima e p.2-3) spiega: "L'occasione nasce dalla scadenza di alcune concessionarie. Per questi casi occorre fornire il paracadute di un passaggio della concessione all'Anas. L'obiettivo è riallineare la disciplina delle concessioni, oggi frammentata in tanti regimi diversi, al codice civile e al codice degli appalti. Ricondurre tutto a un'unica disciplina generale, affidata ad un regolatore indipendente, favorisce la certezza del diritto e rende il mercato aperto alla concorrenza e contendibile Ma questo – prosegue il titolare del Mef - non c'entra nulla con il caso del Ponte Morandi". Ma Di Maio, intervistato dalla Stampa (in prima e p.3) rilancia: "Abbiamo 43 vittime, indagini e perizie che ci dicono che Autostrade non ha provveduto adeguatamente alla manutenzione del ponte Morandi nonostante fosse a conoscenza dei rischi. È gravissimo,non c'è altra soluzione alla revoca della concessione, mi sembra evidente. Su questo il governo è compatto – dice il ministro degli Esteri - e se qualcuno la pensa diversamente aspetto di ascoltare le loro motivazioni, sono curioso. Qui il punto è che non bisogna aver paura di combattere un colosso, lo Stato va protetto e la regola chi sbaglia paga deve valere per tutti". Ma la titolare del Mit, Paola De Micheli, al Corriere (in prima e p.3) afferma: "Non faremo espropri proletari, ma le regole siano uguali per tutti". Poi la ministra dem delle Infrastrutture spiega: "La revoca è una procedura separata, sulla quale stiamo ancora acquisendo dati. A gennaio saremo in grado di prendere una decisione, ma fino a quando non avremo esaminato tutti gli aspetti non mi sbilancio. Il tema dell'eventuale revoca non ha solo l'aspetto giuridico, ma anche quello economico e politico. Andranno valutati tutti". Libero va all'attacco: Conte e Di Maio sfasciano Autostrade. Mentre Repubblica (p.7) riporta il dosssier della Corte dei conti sulle concessioni nel quale si sottolinea come le tariffe siano cresciute molto più dell'inflazione.

ESTERI
Libia, Di Maio in vista al contingente italiano. Alla Stampa (p.2) dice: "La soluzione della crisi libica può essere solo politica e non militare. E' ciò che ho spiegato sia a Serraj che ad Haftar, ritengo fondamentale la prossima conferenza di Berlino. L'Ue deve mostrarsi compatta, per questo lavoro alla promozione di una missione europea. L'Italia – prosegue – deve riprendersi il suo ruolo naturale di Paese di riferimento nel Mediterraneo dialongando con tutti, inclusi russi, turchi ed egiziani". Riferendosi al ruolo delle Turchia in Libia, Di Maio chiede a "un membro Nato e partner chiave" di "evitare qualsiasi tipo di fuga in avanti che possa complicare la situazione". Poi il ministro degli Esteri tratteggia il profilo dell'inviato speciale per la Libia: "Alto profilo, una figura a metà tra diplomazia e politica, con una vocazione al pragmatismo e alla concretezza".
Usa, nuovo piano del Pentagono sul 5G: renderlo "open source" per battere la Cina (Stampa p.7). Tecnologia aperta a utte le aziende che vogliono partecipare, l'obiettivo americano è annullare il vantaggio di Pechino.

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