Commentario del 10.12.2019

PRIME PAGINE
In evidenza l'intervista del premier Conte al Corriere: "Governo, serve il rilancio". Il premier chiede la verifica a gennaio sulla maggioranza e rilancia il taglio dell'Irpef (Messaggero). Ma il Giornale evidenzia l'asse Di Maio-Salvini e la tentazione anti-urne (Giornale). Governo alle prese con la grana Mes: garanzie ai grillini sui titoli di Stato. Gentiloni: Patto di stabilità da rivedere (Messaggero). Ma restano ternsioni anche sulla giustizia. Intercettazioni, Bonafede rinvia di altri 6 mesi e il Pd strilla (Fatto). Bonafede sventa il bavaglio Pd (Notizia Giornale).
Manovra, plastic tax dimezzata, salta la stretta sulle spese sanitarie (Sole). Intanto, sugli evasori, l'anatema di Mattarella:  "Io vi accuso" (Repubblica e altri).
Questione industriale: ex Ilva, primo sì per l'altoforno 2. Conte: lo Stato entrerà nel capitale (Sole). Per Ilva e Atlantia lo Stato ritorna padrone (MF).
Londra, la corsa di Johnson e lo spettro dell'instabilità (Corriere). Nuova Zelanda, il vulcano esplode: la strage dei turisti (Corriere, Stampa). In Finlandia una premier di 34 anni: in Europa donne al potere, l'Italia resta agli uomini (Repubblica). Ue, maxi piano verde: 35mld per industrie sostenibili (Stampa, Sole)

ECONOMIA
Manovra, allarme di Casellati e Fico per i tempi strozzati. I presidenti di Senato e Camera avvertono: "Parlamento centrale, intollerabili i ritardi del governo" (Repubblica p.4). E il Fatto (p.6) attacca: Camere esautorate, la manovra la scrive soltanto il governo: il testo passerà con la fiducia senza modifiche a Montecitorio, è successo tre volte, ma sempre con l'esecutivo travolto dalla crisi. Il premier Conte, nell'intervista al Corriere (in prima e p.2-3), rivendica quanto fatto: "In soli cento giorni abbiamo messo in sicurezza il Paese e i risparmi delle famiglie. Abbiamo sterilizzato 23 mld di Iva, abbassato 3 mld di tasse ai lavoratori e restituiremo 3 mld agli italiani che utilizzeranno moneta elettronica". Ma Conte guarda avanti: "Dobbiamo lavorare per tagliare ancora di più le tasse, occorre una decisa riforma dell'Irpef e della giustizia tributaria". Poi il premier torna sulla lotta all'evasione fiscale: "Dobbiamo perseverare su questo tema che, insieme alla fiducia dei mercati finanziari, ci consentirà di recuperare maggiori risorse". E sul tema dell'evasione fiscale è intervenuto in maniera decisa Mattarella: "Le frodi fiscali sottraggono risorse a stipendi e pensioni. Recuperare 119 mld consentirebbe di abbassare le tasse, chi non paga non capisce che si vive insieme" (Messaggero p.2, Repubblica p.2 e tutti). Ma la Verità (p.4) attacca il Colle: tace sul bilancio in ritardo e sposta l'attenzione sull'evasione, Mattarella sembra aver abbandonato l'interventismo adottato ai tempi del governo gialloverde.
Questione industriale, sull'ex Ilva la trattativa non fa passi avanti e oggi è attesa la manifestazione dei lavoratori (Stampa p.16). Mittal e l'esecutivo si danno 10 giorni per siglare un patto davanti ai giudici (Verità p.9). Conte al Corriere spiega: "Stiamo affinando un piano che prevede anche la discesa in campo di aziende a partecipazione pubblica. Non ne faccio una questione ideologica o di dirigismo economico. Nell'ambito di un approccio flessibile, se c'è da tutelare l'interesse nazionale alla produzione e la tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente, è bene che lo Stato faccia la sua parte. Gli esuberi? Niente numeri, il negoziato è in corso, ma non saranno certo 4.000. Dobbiamo salvaguardare i livelli occupazionali e se mai saremo costretti a confrontarci col tema degli esuberi, ci saranno misure sociali di accompagnamento". Secondo Repubblica (p.3) Conte dice sì al "patto sociale" proposto dal leader della Cgil Landini: il coinvolgimento delle parti sociali è un pallino del premier, e anche per Zingaretti questo può essere il punto di partenza per dare una svolta al governo. Ma Giornale (p.2) attacca Landini: la Cgil va al governo e lui già si sente ministro, ma la sua linea scontenta gli iscritti, che avvertono: "Siamo imbalsamati".

POLITICA
Giuseppe Conte parla al Corriere (in prima e p.2-3): "Il dibattito pubblico non ci ha fatto bene, perchè ha restituito l'immagine di una maggioranza in cui sono tanti i tentativi di rimarcare uno spazio politico autonomo. Dobbiamo correre tutti insieme". Poi il premier rilancia l'Agenda 2023: "Le riforme strutturali che ci attendono richiedono gioco di squadra e massima determinazione a persequire l'interesse generale. Inviterò tutti ad abbracciare questo spirito e pretenderò da tutti un impegno chiaro". L'annunciata verifica sulla maggioranza a gennaio e il "cronoprogramma" lanciato dal premier non convincono il Giornale (p.5), secondo cui il Conte-bis è alla frutta. "Una volta messi in sicurezza i conti dello Stato – dice al Corriere (p.5) il dem Marcucci -, bisogna trovare uno spazio di confronto per rilanciare un programma che arrivi alla fine della legislatura". Ma per la Verità (p.6) verifica, programma e nuova agenda sono "tutte magie" per tiare a campare. Sul futuro della maggioranza pesano i timori di un nuovo asse tra Di Maio e Salvini (Giornale p.4-5). Ma anche il gioco dell'oca dei partiti – come lo definisce Verderami sul Corriere (p.8) – sulla legge elettorale crea tensioni, anche se i "peones" sarebbero pronti a bocciare qualsiasi ipotesi di riforma se questo portasse subito alle elezioni. Mentre per la Verità (p.7) il fatto che si torni a parlare di legge elettorale vuol dire che il voto non è tabù. Intanto, al Corriere, Conte lancia un attacco alla Lega sulla polemica relativa al Mes: "Dibattito inquinato da uscite mistificatorie, non ha aiutato gli interessi dell'Italia l'insieme di falsità propagandate dalla coppia Salvini-Borghi. La Lega è tornata su posizioni no-euro, ma non si utilizzi un dibattito molto tecnico per soffiare su questo tema". Intanto, sul Mes, risoluzione quasi approvata – scrive la Stampa (p.4) – anche se il Pd teme i grillini filo-Lega: preoccupa la tenuta del Senato sul testo che impegnerà Conte. Tornano le liti Pd-M5S: domani il voto, ma si prepara una risoluzione-fiume sulle 8 pagine che impegnano il governo sui punti più critici dell'accordo europeo (Repubblica p.3). Il ministro Gualtieri punta sulla logica del pacchetto per sminare la fronda 5S (Messaggero p.7). Verità (p.5) parla di "polpetta avvelenata" del governo per far ingoriare ai grillini il Mes, ma una parte dei 5S non abbocca.

ESTERI
Putin-Zelensky, prove di disgelo. Per la prima volta il leader russo e quello ucraino si sono seduti allo stesso tavolo (Avvenire p.5). Con loro, Merkel e Macron. L'obiettivo era rilanciare il processo di pace in Ucraina. Secondo il Giornale (p.11) sono giornate nerissime per Putin, schiacciato tra la squalifica senza precedenti inflitta a una Russia sportiva indifendibile nella sua disonestà di Stato e le prospettive poco incoraggianti del vertice dedicato alla crisi in Ucraina che si è tenuto ieri.
Intanto in Rai è rissa su Assad  (Messaggero p.10 e altri). Scoppia la lite tra Maggioni (protagonista del colloquio con il leader siriano), Salini e Di Bella sulla messa in onda. Damasco accusa: "Sottomissione agli Usa". La Farnesina si chiama fuori. Realizzata il 26, l'intervista ad Assad era rimasta nel cassetto e finita al centro di un caso internazionale. La mediazione alla fine si è trovata, si va su RaiPlay. Ma la Tv araba diffonde l'intervista, nella quale Assad accusa la Francia ed Obama e nega l'uso dei gas. Il Giornale (p.13) si concentra sui contenuti dell'intervista: "L'Europa sostiene il terrorismo". L'accusa del dittatore siriano: "Il caos è colpa anche di Usa e Turchia. Armi chimiche? Mai". "Il problema - ha detto Assad - si è creato in Siria perché dal primo momento l'Europa, con Usa e Turchia, ha pubblicamente sostenuto i terroristi".
La Ue lancia il piano verde per le industrie sostenibili e stanzia 35 mld (Stampa prima e p.3). Sarà presentato domani a Bruxelles, l'obiettivo è azzerare le emissioni entro il 2050, perseguibile anche attraverso un fondo da 35 mld: "Ecco il sogno verde dell'Europa" scrive la Stampa (p.3). Ma al Consiglio europeo in programma giovedì Polonia e altri Paesi dell'Est difenderanno il carbone.
Trova spazio su tutti i quotidiani nazionali la notizia di Sanna Marin, che a 34 anni diventa Primo ministro in Finladia. "L'Europa è delle donne" titola Repubblica. Se da una parte l'Europa apre alle donne, l'Italia invece no, continua Repubblica. Gender gap sul lavoro ed in politica. Il potere femminile è solo uno slogan.

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