Commentario del 04.12.2019

PRIME PAGINE
Salva-Stati, Conte apre al rinvio. Il premier: "Non è escluso". Di Maio e Di Battista: decidiamo noi. Tensione col Pd (Corriere, Fatto e altri). Delrio: "Di Maio ci ricatta, il Pd non teme le elezioni" (Repubblica). Renzi. "Pronti a votare con Fi (Messaggero). Salvini: votiamo e amen (Libero). Le Iene smentiscono Conte: ha lavorato con Alpa. Trovata una parcella (Giornale, Verità e altri). E Tremonti dice: "Il salva-Stati è un cappio" (Libero).
Voleva prendersi già il vitalizio: la Camera boccia la richiesta di Alfano (Notizia Giornale). Idea Alfano-Martella: "Vitalizio anticipato" (Fatto).
Il Governo rilancia la sfida sul Fisco: tavoli per la riforma da gennaio (Sole). Voglia di made in Italy, il ritorno delle aziende (Stampa). Rc auto famiglia, sconti da rivedere dopo l'allarme delle compagnie (Messaggero). Manovra, spunta la Robin tax sui concessionari (Sole). Unicredit 8mila esuberi: sono 160 le crisi aziendali (Repubblica, Sole). Open, altre marchette e 10 operazioni sospette (Fatto).  Indagine Ocse, se gli studenti non sanno più leggere i testi (Repubblica, Corriere e altri). Gli studenti del Belpaese ultimi in lettura (Stampa).
Divisi alla meta: a Londra, dai dazi alla Nato, Trump spara su Macron: il presidente Usa accusa quello francese (Corriere, Giornale e tutti). E avverte l'Italia: se fate la web tax metteremo più dazi (Repubblica). La regina ha deciso: trono a Carlo, però deve lasciare Camilla: il primogenito dovrà divorziare dalla moglie (Tempo). Migranti, stop ai rimpatri: sì al reddito ai terroristi (Giornale).

ECONOMIA
Decreto fiscale, salvi i commercianti senza pos: "Niente multe" (Stampa p. 8). Decisione che mette d'accordo un po' tutti: soddisfatta la Lega che rimarca come "non si fa la lotta all'evasione colpendo chi ha negozi". Festeggia anche Di Maio "Sono contento che sia stata trovata l'intesa, promessa mantenuta". Resta l'aumento del carcere e la confisca allargata per gli evasori, ma in versione sfumata.
Unicredit, 8mila nuovi esuberi (Repubblica prima e p. 2, Corriere p. 31 e tutti). I sindacati non ci stanno, Landini attacca e dice "rientrino tutti", mentre l'ad Mustier assicura "tagli in modo socialmente responsabile". Il dodici anni in Italia sono stati cancellati 74mila posti in banca, causa i servizi on line che hanno mutato la professione: ora servono i consulenti.
Sulla vertenza Ilva, toccherà a Caio negoziare: oggi secondo round della trattativa  con la convocazione al Mise per Mittal e sindacati. "Caio è un manager italiano di comprovato valore. Ritengo abbia la capacità di trattare nel pieno interesse dello Stato, potrebbe essere utile al Paese", ha commentato ieri il ministro dello Sviluppo economico Patuanelli.
Su Repubblica (p. 22), un viaggio nell'inefficienza dell'Inps che per erogare l'assegno ci mette anche anni: "Noi pensionati senza pensione". La denuncia: "Un muro di gomma mentre dobbiamo pagare le bollette".
Rc auto formato famiglia, lo sconto torna in bilico (Messaggero prima e p. 9 e altri). Compagnie all'attacco contro l'allineamento del premio alla classe migliore: rischio rincari. Anche i consumatori temono contraccopli. L'associazione delle aziende assicurative: "Mina l'equità sociale e penalizza i più virtuosi". Sul tavolo l'ipotesi di escludere i rinnovi delle polizze dalla possibilità di usufruire del beneficio".

POLITICA
Salva-Stati, niente intesa sulla mozione che deciderà il destino del governo (Repubblica prima e p. 4). Dem e grillini devono scriverla insieme, ma Di Maio e Di Battista lanciano un diktat: "Scelgono i 5Stelle come e se passa". Giorgetti sta col leader grillino: "Di Maio è coerente e ha ragione, il premier dimentica i passaggi politici e i voti di giugno" (Messaggero p. 7). La replica di Zingaretti: "C'è una posizione comune, la linea è quella di Conte". Il premier da Londra, in un'intervista al Corriere (prima e p. 3) e sul Fatto (p. 2) dice: "Non ci faremo fregare, dico no a cambiali in bianco". E sgombra anche le ricostruzioni che lo danno più vicino al Pd: "Non sono vicino a nessuno". Sul rinvio del Mes è chiaro: "Non lo escludo, abbiamo evitato già tante insidie, io non ho abbracciato in Parlamento fideisticamente il Mes: evitiamo invece la fanfara propagandistica che fa salire lo spread". E sull'utilità della riforma verso l'Italia, Conte dice: "Abbiamo evitato dei peggioramenti, gli aiuti vengono dati direttamente alle banche e non allo Stato, senza influenza sul debito". Il premier, nel colloquio con la Stampa (p. 7) aggiunge: "Salvini?L'ho sbugiardato". Conte replica anche alle Iene che trovano la parcella che attesta la collaborazione con Alpa: "Soltanto falsità, è un progetto di parcella ma non una fattura unica" (Messaggero p. 5). Sempre sul Corriere (p. 8) a proposito di salva-Stati, il capo del Mes, Klaus Regling spiega: "L'Italia? Non capisco i timori, il vostro debito è sostenibile: il vero rischio per il Paese è la scarsa crescita".
Gualtieri, mossa per frenare la ristrutturazione del debito (Messaggero p. 5). Oggi all'Eurogruppo, il ministro chiederà di rivedere le regole di voto sui titoli pubblici, mentre Conte a Londra cerca la sponda della Merkel e di Macron sul Trattato.
Tra le varie interviste del momento, sulla questione salva-Stati e i dissidi interni alla maggioranza di governo, c'è anche quella di Graziano Delrio, che a Repubblica (p. 7) dichiara: "Basta ricatti 5Stelle, avanti col programma oppure si va al voto. E il Pd non ha paura". L'ex ministro: "I governo durano se hanno un'anima e se risolvono i problemi dei cittadini: il Mes non è uno di questi".
Sul Messaggero (prima e p. 3), intervista al leader di Italia viva, Matteo Renzi: "Elezioni folle speranza dei dem, stare insieme non è un obbligo". E aggiunge: "Situazione molto seria, chi vuole rompere deve solo dirlo". E sulla prescrizione è chiaro: "Se non c'è un'intesa pronti a votare il ddl con Forza Italia". Anche Salvini (Libero prima e p. 3) è diretto: "Votiamo e amen, anche perché mi sembra che la maggioranza abbia mollato Conte".
*Altre notizie*
Prescrizione, si muove Zingaretti. "Bonafede blocchi la riforma". No del ministro. Il segretario dem: "Senza intese faremo una nostra proposta". Per Zingaretti "è inaccettabile l'entrata in vigore della riforma senza garanzia sulle durate dei processi". Il ministro auspica: "Lavoriamo insieme per trovare una soluzione credibile e cambiare in meglio le cose". (Corriere, p.6). La Repubblica (p.6) scrive di "maggioranza a pezzi anche sulla giustizia" con i dem che dicono stop alla prescrizione a 5 stelle. Stessa notizia sul Sole (p.9) con i dem che minacciano un nuovo ddl e potrebbero non votare lo stop alla riforma Orlando.  Anche sulla Stampa (p.10) il Governo scricchiola sulla prescrizione con Bonafede che respinge le richieste del Pd. Il Giornale (in prima e p.3) evidenzia che "ieri, quando l'aula della Camera ha votato sulla calendarizzazione d'urgenza del provvedimento Costa, Italia viva si è astenuta per mandare un messaggio politico, il Pd ha scelto una strada più obliqua: votare insieme ai 5 Stelle (e Leu) contro la proposta Costa, ma minacciare sfracelli. "Non si può rimanere sotto processo per un tempo indefinito, per lunghissimi anni - ha chiarito il segretario  Zingaretti -. Senza un accordo nei prossimi giorni, come annunciato dal gruppo parlamentare, il Pd presenterà una sua proposta di legge". La soluzione che appare condivisa da Pd e Italia viva, è un rinvio per dare tempo di completare la riforma del processo, che dovrebbe comunque prevedere un limite di durata, superato il quale non si prescriverebbe più il reato, come ora, ma si estinguerebbe il processo. Secondo il ministro, la proposta del Pd sarebbe un passo indietro "proprio quando siamo a una passo da una svolta".
Partiti, quanto rende il 730: col prelievo del 2 per mille finanziamenti dimezzati (Repubblica p. 8). Il Pd è il più premiato dai cittadini, la Lega l'unica che aumenta le quote. Ma con il taglio dei parlamentari in arrivo altre voragini nei bilanci.
Su tutti, il rapporto Ocse, secondo il quale gli studenti italiani non sanno leggere un testo e sono ultimi nella classifica stilata dall'Osservatorio: allarme al Sud, Nord sopra la media (Corriere p. 10 e tutti). Per il ministro dell'Istruzione, Fioramonti: "abbiamo un problema di qualità della scuola: serve iù innovazione".

ESTERI
In corso a Londra il vertice Nato, Trump spara su Macron: "L'ha insultata" (Corriere p.13 e altri). Il presidente lo ha fatto ieri in apertura di mattinata, parlando ai giornalisti nella residenza dell'ambasciatore americano a Londra: attorno alla Nato c'è "uno spirito favoloso", ha detto, "fatta eccezione per un Paese". Quale? Non ha voluto nominarlo: ma subito dopo si è lanciato a testa bassa contro la Francia di Emmanuel Macron. Secondo Repubblica (p.11) "è il vertice del disaccordo". Macron rilancia e attacca Erdogan. La riunione si apre con lo scontro tra Trump ed il presidente francese sul futuro dell'Alleanza. all'Alleanza. Il presidente francese ha ammesso che per anni gli Stati Uniti hanno contribuito più di tutti all'Alleanza Atlantica. "Ma quando si parla della Nato non si tratta solo di denaro", ha sottolineato, "il primo costo pagato è quello della vita dei soldati" (Avvenire p.16). Intanto Erdogan minaccia di bloccare le misure di potenziamento delle difese per la Polonia e i Paesi baltici, già approvate, se la Nato non dichiarerà che l' Ypg, i miliziani curdi che hanno combattuto in Siria contro l'Isis, sono un' organizzazione terroristica. Francia e Usa si oppongono. (Repubblica p.11)
Intanto gli Stati Uniti vanno contro Roma e Parigi: "Pronti a raddoppiare i dazi". Attacco Ue: reagiremo uniti. (Messaggero p.10 e tutti) Macron: "La nostra tassa non prende di mira gli Usa", oggi incontro tra Conte e Trump. Casa bianca irritata per l'imposizione fiscale a google e Apple.Per il momento i nuovi dazi colpiscono la Francia. Ma il prossimo anno potrebbe toccare all'Italia, oltre che all'Austria e forse a Regno Unito, Spagna, Repubblica Ceca e Turchia. La prima rappresaglia Usa contro la web tax partirà nei prossimi giorni, probabilmente già domani, quando Donald Trump, di ritorno dal vertice Nato, firmerà il provvedimento preparato da Lightizer, il rappresentante per il commercio della Casa Bianca (Corriere p.12). Il presidente americano: "Le tech company sono aziende americane, non sono le mie favorite, ma preferiremmo tassarle noi" (Tempo p.8). Se anche l'Italia dovesse essere colpita dalla stangata, le stime di Coldiretti prevedono 500 mln in fumo di export su formaggi, vini, insaccati, crostacei, molluschi, liquori ed agrumi.
Intanto però dal vertice arriva "Uno sgarbo all'Italia, subito esclusa dal summit sulla Libia", titola Repubblica (p.10). Un ennesimo, grave segnale di allarme politico per l'Italia in Libia. Ai margini del vertice Nato di Londra, in una delle molte riunioni collaterali, Gran Bretagna, Francia, Germania e Turchia si sono riunite a livello di capi di governo. I 4 leader alleati, pronti a litigare su mille altri dossier hanno trovato il tempo di parlare insieme di Siria ma anche di Libia. Il risultato è stato una dichiarazione pubblica sulla Libia di nessun reale peso politico, ma che in Italia si fa notare proprio per l'assenza dell'Italia stessa.
Il Messaggero (p.11) da spazio all'impeachment. "Impeachment, rapporto choc: "Trump ostacolò le indagini", questo il titolo scelto dal quotidiano. Arriva il documento della Commissione Intelligence: "Coinvolto un Paese straniero per essere rieletto, mettendo a rischio la sicurezza nazionale". Arriva però anche la replica: "E' solo uno show anti-patriottico". . Le pressioni di Donald  Trump sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky non sono di colpo comparse quel fatidico 25 luglio della scorsa estate. Già dall'aprile precedente la Casa Bianca stava lavorando per ottenere da Kiev il "favore" di indagini che gettassero fango sul nome di Joe Biden, il principale rivale elettorale di Trump alle presidenziali del prossimo novembre.
Il Tempo (p.30) parla della successione al trono d'Inghilterra. La regina Elisabetta pronta ad abdicare nel 2021. Prima 18 mesi di reggenza del figlio. Per essere incoronato però, il primogenito dovrà divorziare dalla moglie.

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