Commentario del 20.12.2019

PRIME PAGINE
"Se cade il governo si vodta". Il segretario del Pd,  Zingaretti, avvisa gli alleati (Corriere). Berlusconi: al voto tra sei mesi. E Martino molla già Carfagna (Giornale). E su Salvini, il Cav dice: "Ho parlato con Putin, non ha visto un rublo" (Tempo). I quattro fondatori del movimento delle sardine: "Mai più in scatola" (Repubblica). Prove di spallata al Senato, la Lega fa shopping di grillini (Messaggero). Salvini: "In tribunale con me ci saranno milioni di italiani" (Corriere). Salvini, Gregoretti è diversa da Diciotti (Fatto). Rai, il Pd contro Saini: "Lavori, se ne è capace" (Repubblica).
Bancari e medici, contratto di Natale per 410mila addetti (Sole). Scuola, sì del Senato al decreto salva precari: in arrivo 70mila assunzioni (Sole). Autostrade, i pedaggi non aumentano (Corriere). Slittano i rincari sui pedaggi delle autostrade (Messaggero). Palermo investe 387 milioni per rilanciare il porto (Sole).
Popolare Bari, Gualtieri chiede un faro sulla Vigilanza di Bankitalia (Messaggero). A Bari metodo Zonin sotto il naso di Bankitalia (Verità). Dalle banche 400 milioni, decine d'inchieste: ipotesi truffa (Sole).
Giustizia, un'intesa a metà. Patto 5S-Pd, Renzi dice no (Stampa). Bavaglio, accordo 5S-Pd: la legge Orlando in soffitta (Fatto). Il governissimo della 'ndrangheta: 34 arresti tra cui Pittelli (Fi), mafiosi, massoni, carabinieri, imprenditori (Fatto). Mondo di mezzo, caduta l'accusa principale Buzzi è già a casa: domiciliari (Notizia Giornale, Tempo e altri).
Attentato agli 007 russi mentre parlava Putin (Corriere e tutti). Mosca, attacco al cuore del potere di Putin (Repubblica). Scatta l'allarme dei Servizi, il Copasir: "Fuori i cinesi dalla rete 5G" (Stampa). Impeachment, è sfida: rinviare o insabbiare (Stampa).
Lapo choc: ero morto sono rinato (QN). Alitalia, per Patuanelli "perde due milioni al giorno" (Sole).

ECONOMIA
Crisi Popolare di Bari, il Fitd valuta un intervento d'emergenza per l'istituto: pronti 400 milioni. Sulla vicenda di azioni e obbligazioni intanto la Procura avrebbe già aperto decine di inchieste per truffa aggravata. Intanto a Catania due arresti e 18 indagati per il crack di Banca Base (Sole p.1-6). Pressing della Vigilanza Bce e Bankitalia, con quest'ultima che accende diversi fari sulle altre Popolari. Il ministro Gualtieri però dichiara: "Valuteremo l'azione della vigilanza di Bankitalia sulla Popolare di Bari" (Messaggero p.1-6). Verità (p.1-13) parla di "metodo Zonin sotto il naso di Bankitalia": prestiti concessi solo in cambio dell'acquisto di titoli, e passando attraverso un traffico di diamanti. Intanto partono le prime inchieste sulle truffe ai risparmiatori dopo le decine di denunce (Sole e Messaggero p.6): Procura al lavoro, Gualtieri: "Giusto risarcire". Repubblica (p.1-11) spiega come la banca ha tradito i risparmiatori, gonfiando le proprie azioni: i vertici inoltre conoscevano i rischi dell'acquisto di Tercas, ma li hanno taciuti a chi comprava i titoli. Infine, per la presidenza della Commissione banche, dopo il passo indietro di Lannutti in corsa Carla Ruocco, Laura Bottici e Raphael Raduzzi.
Crisi ex-Ilva: commissari, governo e ArcelorMittal stanno definendo un Memorandum d'intesa, che potrebbe essere firmato oggi, per dare un segnale della volontà di negoziare un nuovo piano industriale, e non lasciare la soluzione della vertenza solo ai giudici (Sole p.1-15). Possibile una proroga al 31 gennaio del Tribunale di Milano. Il Corriere (p.1-23) parla di "Natale triste a Taranto, tra diossina e demagogia": oltre l'inquinamento restano migliaia di posti di lavoro a rischio. I sindacati in rivolta, Furlan alla Cgil: "Basta sorrisi col governo, non è così che si fa la concertazione" (Stampa p. 6). La segretaria della Cisl: "Ci sono poche risorse in manovra, non c'è nulla sulla rivalutazione delle pensioni, le assunzioni e i contratti della Pa".
Ice, servizi gratis per l'export (MF p.1-9): l'agenzia presieduta da Ferro azzera i costi per le imprese fino a 100 dipendenti. Il presidente: "E' una rivoluzione copernicana: l'imminente revisione del catalogo mira a favorire le pmi".
Effetto sugar tax, Coca Cola: "Non investiamo più in Italia" (Giornale p.1-6). L'annuncio della multinazionale nel giorno in cui il governo si schiera contro il Nutriscore, il sistema di etichettatura voluto da Bruxelles che penalizza il Made in Italy.

POLITICA
Veleni e sospetti sul referendum. In evidenza sul Corriere (p. 2) e su altri, la mossa di 64 senatori sul taglio dei parlamentari che può portare il governo alle urne: pressioni per ritirare le firme su alcuni di loro. E sotto questo aspetto, Zingaretti è stato chiaro: "Vogliamo andare avanti, ma se cade il governo, si vota. Conte? Punto di riferimento, lui è parte del pensiero democratico, con una autonomia che per me è una ricchezza" dice nell'intervista al Corriere (p. 3). E secondo Berlusconi, che si è concesso alle domande di Bruno Vespa durante la presentazione del suo nuovo libro, "servono le elezioni per uscire dalla situazione attuale non di democrazia" (Giornale prima e p. 8). Il Cav parla anche della querelle Salvini-Putin e conferma: "Ho parlato con Vladimir e mi ha assicurato che Matteo non ha visto un euro" (Tempo).
E a proposito dell'ex vicepremier leghista, Salvini al Corriere (p. 5) risponde a chi, sul caso Gregoretti, lo accusa di sequestro di persona per gli sbarchi mancati, con Conte che si dissocia sull'accaduto ("se ne occupò lui" dice il premier): "Io a processo? In milioni con me in tribunale. Di Maio e il premier onore perduto: erano d'accordo". Ma sotto l'aspetto politico conferma che "dopo Conte c'è solo il voto". Salvini parla anche del decreto sicurezza e ammonisce: "Provino a toccarlo...". Congresso Lega Nord, il leader leghista conferma che "per il momento resterà segretario, poi quando tutto sarà andato sui binari, non avrebbe senso che restassi segretario di due partiti. Mentre i 5 stelle si affidano ai click di Rousseau e il Pd evapora, noi siamo ancora un partito di partecipazione in cui il popolo conta". Salvini medita la spallata di gennaio in Senato: nuovi arrivi, poi governissimo (Messaggero prima e p. 3). Lega a caccia di 7 senatori per dare le carte. Calderoli: "Ci sarà una buca intorno a Conte". Il piano prevede un esecutivo di garanzia per dividere i 5Stelle e spingere il Pd a staccare la spina.
Le sardine, su Repubblica (prima e p. 2) la lettera scritta al direttore dai quattro fondatori del movimento: "Siamo una rivolta pacifica, dare una cornice è come mettere confini al mare: mai più in scatola".
Rai, il Pd non ci sta e replica a Salini: "Fa la vittima, lavori se ne è capace" (Repubblica prima e p. 8). Anche il M5S irritato per l'accusa ai partiti di bloccare l'azienda. E in cda salta l'unica nomina in discussione perché "il curriculum è stato presentato tardi".
La prescrizione divide i partiti. Ma c'è l'accordo sugli ascolti. "La legge sulla prescrizione entrerà in vigore il primo gennaio. Dal 7 ci metteremo al lavoro per ridurre i tempi dei processi". Il ministro Bonafede, al termine del vertice di maggioranza convocato ieri dal premier Conte a Palazzo Chigi, ha ammesso che le posizioni con gli alleati Pd, Iv e Leu, restano "diverse" sul provvedimento bandiera dei 5 Stelle. Ma, ha assicurato il dem Walter Verini, "il clima è sereno. E lo stesso presidente del Consiglio ha invitato a lavorare sulle nostre richieste che mirano a impedire che i processi siano infiniti". (Corriere, p.2, Avvenire, p.7). Passigli sul Corriere (p.30) scrive che nei pochi mesi del Conte 2 "tre temi hanno caratterizzato i rapporti tra governo e opposizione, e tra i partiti della maggioranza: il trattato salva-Stati, le modifiche alla manovra economica e la prescrizione. Nella loro diversità questi temi hanno due aspetti politici in comune: logorando i rapporti nella maggioranza mettono in forse la tenuta del governo, mentre la loro soluzione viene rinviata o si traduce in compromessi di scarsa efficacia; e infine, nel dibattito l'opinione pubblica è falsata da un flusso senza precedenti di fake news" e come sia "più difficile contrastare la disinformazione sulla prescrizione". Il Sole (p.10) evidenzia l'intesa tra M5S e Pd sulle intercettazioni, ma non sulla prescrizione e sottolinea che le modifiche alla disciplina sulle intercettazioni saranno oggetto di un pacchetto di modifiche che sarà inserito nel decreto legge "milleproroghe" domani all'esame del Consiglio dei ministri. La Stampa (in prima e p.4-5) scrive di "un'intesa a metà" con il "M5S e il Pd che trovano l'accordo sulla giustizia, con un doppio via libera alla prescrizione e alle nuove intercettazioni, ma con Renzi che dice no ed i nodi che restano sul processo penale e la legge elettorale".

ESTERI
Spari alla Lubjanka, choc a Mosca. (Corriere p.12 e tutti). Attaccata la sede dei servizi segreti. L'assalitore, armato di mitragliatore,  forse aveva due complici: un ufficiale ucciso, 5 feriti. Panico nelle vie dello shopping. L'assalto, che per ora non viene classificato ufficialmente come terroristico, ha provocato il panico nelle vie dello shopping e creato grande imbarazzo, anche perché proprio in quel momento il presidente Vladimir Putin stava celebrando al Cremlino l'anniversario della fondazione dei servizi segreti bolscevichi assieme ai capi di tutti gli apparati di sicurezza. Tanti spari, poche verità- titola, invece, il Fatto (p.17). L'obiettivo, conferma il quotidiano, era la Lubjanka, sede dell'Fsb: morto un assalitore ed un agente. Il sospetto che nel mirino ci potesse essere il presidente in persona (Giornale p.15). Terrorismo, attacco a Putin. Questo il Messaggero (p.9). Giallo sul numero degli attentatori, spari nell'area aperta al pubblico: ucciso un agente. Dalle autorità notizie confuse; polemiche per le informazioni filtrate dall'intelligence. 
Intanto sul caso impeachment è ira di Donal Trump: "Su di me atroci falsità", e anche Putin lo difende (Giornale p.12 e altri). Secondo il Messaggero (p.11) l'impeachment è un boomerang: Trump cresce nei sondaggi. Il tasso di approvazione del presidente sale al 44,5%. I democratici bloccano l'invio del fascicolo al Senato: "Vogliamo un processo equo". Il presidente russo Putin è l'unico ad esporsi in favore del leader Usa Ma in molti si chiedono se Donald modificherà le sue scelte pur di unire la base e rafforzarsi (Repubblica p.19).
Stampa (p.9) intervista il politologo Bill Schneider: "Trump non è popolare e un'America spaccata in due potrebbe favorire i rivali". Schneider aggiunge che " la polarizzazione che sta provocando potrebbe far tornare alle urne i democratici che nel 2016 non votarono Hillary, dando un vantaggio all'opposizione". Il politologo parla anche della convinzione di Trump riguardo il fatto che il caso impeachment potrebbe aiutarlo in vista delle elezioni, come accadde con Clinton: "La differenza è che Clinton era molto popolare e l'economia correva. Ora va bene, ma Trump non è mai stato popolare come lui, e il suo gradimento non ha toccato il 50%".
La corte Ue "interviene" sulla questione catalogna e spiazza Madrid: "Dovete liberare Junqueras" (Messaggero p.11 e altri). "Una persona che è stata proclamata eletta nel parlamento europeo, quando si trovava in una situazione di carcerazione preventiva,gode d'immunità":così la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea in risposta alle domande del Tribunal Supremo sull'immunità di Oriol Junqueras, eletto eurodeputato. Secondo la Corte europea, il presidente di Esquerra Republicana, condannato a 13 anni nel processo indipendentista, era protetto da immunità fin dal 13 giugno, quando era in detenzione preventiva inattesa di verdetto. E perciò il tribunale spagnolo avrebbe dovuto revocarne la misura restrittiva, consentendogli di assumere le credenziali di europarlamentare e semmai,poi, richiederne la sospensione dell'immunità.

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