Commentario del 19.12.2019

PRIME PAGINE
C'è il referendum, fermato il taglio dei parlamentari: sfida sul voto anticipato (Corriere, Messaggero e altri). 64 salva-poltrona, la Lega li perdona (Fatto).  Mattarella sferza la politica: "Meno liti, va fatto di più su clima, giovani e lavoro" (Repubblica). I grillini vogliono Salvini in galera (Libero). Di Maio: processate Salvini, vada alla sbarra per i migranti fermi in mare (Giornale, Fatto). M5S, undici senatori pronti alla scissione. "Ma voteremo Conte" (Repubblica). Delrio: "Il governo sia più compatto, diventi una squadra" (Stampa). L'ad Salini si sfoga: "I partiti bloccano la mia Rai: ferme nomine e riforme, così non siamo competitivi".
Salva-Stati, Valdis Dombrovskis sul futuro dell'Ue gela le speranze di Roma: "Intervenga sul deficit" (Stampa).
Fca-Peugeot, nasce il quarto gruppo automobilistico al mondo (Corriere e tutti). Le nozze dell'auto in cerca di futuro (Repubblica). Conte: Fca-Psa serve all'Europa (Stampa). La lettera di Elkann: "Siamo all'inizio di un percorso entusiasmante" (Stampa). Primo obiettivo: conquistare l'Asia (Messaggero). Operai nel cda (Giornale).
Emergenza medici, ecco il piano: in corsia primari ultrasettantenni e giovani specializzandi (Messaggero). Cura d'emergenza, accordo Stato-Regioni contro la carenza di camici bianchi (Avvenire). Speranza: basta tetti di spesa, adesso un patto per investire (Sole).
Autostrade: dopo i viadotti la procura di Avellino vuole ora controllare anche le gallerie (Fatto). Napoli-Bari, il ritardo della Tav rallenta la crescita del Sud (Sole).
"Libia, non si può ignorare Haftar". Parla Di Maio (Repubblica). L'Italia cerca l'inviato speciale: la rosa dei nomi (Stampa). Usa, Trump sotto scacco: "Sì all'impeachment" (Repubblica). Pelosi attacca: "Trump, abuso di potere". Il voto nella notte (Corriere).
Popolare Bari, tutti i prestiti allegri: il crac del colosso bancario del Sud (Verità). PopBari, ok all'intervento del Fondo interbancario (Sole). Banca Popolare dei Bari (MF).
Alitalia caos, il Governo: preoccupati (Sole). Parla la Vestager: sul prestito alla compagnia, l'Italia rischia un'altra indagine (Sole).
Carige, Peluso in pole per il nuovo vertice: per l'incarico in corsa anche Decio, ex Sace (MF).
Ivass e Consob nella sede di Cattolica per acquisire documenti sul caso Minali (MF).

ECONOMIA
Fusione Fca-Psa, agli azionisti maxi dividendo da 11 miliardi (Sole prima e pp. 2-5 e tutti). Fca e Psa hanno raggiunto l'accordo per la fusione. Nasce il quarto costruttore di auto al mondo in termini di volumi e il terzo in base al fatturato, con vendite annuali di 8,7 milioni di veicoli e ricavi congiunti di quasi 170 miliardi di euro. Non ci saranno chiusure di stabilimenti. John Elkann sarà presidente e Carlos Tavares ceo. Prima del closing saranno riconosciuti ai soci delle due realtà quasi 11 miliardi di dividendi, di cui 6,6 miliardi agli azionisti di Fca. I due numeri uno Manley e Tavares in coro: "Così salveremo le fabbriche" sostenendo che "Psa e Fca sono già profittevol e, lo saremo di più: nessun stabilimento è a rischio. Piano coerente con il taglio di Co2 chiesto in Ue, nasce una realtà solida in Europa e America". La Stampa (p. 2) pubblica la lettera di John Elkann ai dipendenti che per la prima volta nella storia entrano nel cda di una fabbrica, con 2 rappresentanti: "Insieme faremo qualcosa di davvero straordinario, uniamo le forze per scrivere un nuovo capitolo della storia dell'auto". I sindacati approvano: "Sì alla partecipazione". Per la Furlan (Cisl) "nasce un modello di democrazia economica da imitare", mentre Barbagallo (Uil) sostiene che "così si premiano anni di sacrifici dei dipendenti". Bentivogli (Fim), dice di attendersi "una conferma dei 5 miliardi di investimenti del piano industriale di Fca".
Sulla fusione Fca e Peugeot, interviene anche Conte che, nell'intervista alla Stampa (prima e p. 5) dice: "Sviluppo e occupazione, nasce un polo europeo che potrà servire a tutti". Secondo il premier "operazioni di questo tipo consentono anche una forte integrazione delle filiere industriali europee".
PopBari, i due commissari: servono subito 250 milioni (Messaggero p. 9 e tutti). L'intervento di sostegno del Fondo di Tutela potrebbe essere deliberato già a gennaio. La Vigilanza Bankitalia: nel mirino c'è il contratto annullato con il gruppo Aviva. Intanto Elio Lannutti pare intenzionato a fare "un passo di lato" (per dirla alla Di Maio) e lasciare la presidenza della Commissione banche.
Alitalia, indagine Ue sul nuovo prestito (Messaggero p.13 e tutti). La commissaria Vestager mette nel mirino il finanziamento da 400 milioni di euro, che però non è ancora stato deliberato e nell'intervista al Sole (prima e p. 7) avvisa: "La Commissione europea potrebbe a breve aprire una nuova indagine sui prestiti pubblici concessi ad Alitalia, dopo che il governo italiano ha garantito nuovi aiuti alla compagnia aerea".

POLITICA
Taglio parlamentari, ci sarà referendum. E riparte il toto-voto (Repubblica prima e p. 12). Il rush degli anti-riforma si è concluso intorno a mezzogiorno: le due firme decisive per il quorum sono state di altrettanti deputati del Pd, Francesco Giacobbe e Vincenzo D'Arienzo. L'obiettivo dei 64 senatori è stato raggiunto così, e porta dritto alla sospensione della norma approvata a ottobre che farebbe scomparire 345 seggi. Dopo la verifica di legittimità della Cassazione, il referendum dovrebbe essere indetto entro gennaio e svolgersi in primavera. Alla fine ha vinto un fronte trasversale.
Mattarella richiama i politici e i partiti: "La politica non sia solo scontro" (Corriere prima e p. 6). La strigliata del Capo dello Stato ieri al Quirinale durante la cerimonia per lo scambio degli auguri di fine anno: "Guardare oltre il consenso". E sulle donne ai vertici dice: "Sono un fattore di crescita". Presente anche Draghi: stretta di mano nel Salone dei Corazzieri (Giornale p. 4 e tutti).
Salvini arrabbiato per l'indagine in corso sul suo conto, ma soprattutto sul dietrofront di Di Maio che ammette: diremo sì al processo (Corriere p. 8, Messaggero p. 8 e altri). Il leader della Lega considera "una vergogna" la decisione del Tribunale dei Ministri di Catania di chiedere un processo per sequestro di persona per le sue decisioni quando era ministro dell'Interno impedendo alla nave Gregoretti di attraccare ad Augusta. E il suo ex alleato contrattacca: "Processatelo, vada alla sbarra per i migranti fermi in mare" (Giornale prima e p. 2). Intanto ieri per Salvini anche la beffa dell'insulto social di una passeggera che si "selfa" con l'ex vicepremier dormiente sullo sfondo, mentre mostra il dito medio (Giornale p. 6 e tutti).
Salva-Stati, sulla Stampa (prima e p. 6) parla Valdis Dombrovskis: il vicepresidente esecutivo della Commissione europea gela le speranze del governo Conte: "La flessibilità sugli investimenti esiste già, si può discutere se estenderla a quelli green". E si mostra scettico sul possibile rinvio della riforma del Fondo: "Nel giro di un paio di mesi si troverà l'accordo".
Rai, le nomine slittano ancora e si spacca il cda: "Stallo drammatico" (Repubblica prima e p. 8). Terza fumata nera in 40 giorni. La protesta di Borioni, pronta a disertare la riunione di oggi. A corredo della notizia, l'ampia intervista a Fabrizio Salini, che denuncia: "I partiti paralizzano l'azienda: la politica resti fuori". Secondo l'ad della tv di Stato "la Rai deve conservare il suo ruolo super partes, nel rispetto e nel dialogo. Dobbiamo avviare il piano industriale".
Ospedali, medici 70enni e specializzandi in corsia: la sanità corre ai ripari (Messaggero p.2 e tutti). Misure di emergenza per tamponare la carenza di personale: stanziati 3,5mld. L'intesa siglata ieri tra Governo e Regioni: infermieri a domicilio per i più anziani. Rafforzato il ruolo delle farmacie, tensioni politiche per i fondi e per la permanenza in servizio degli over.

ESTERI
"Sulla Libia serve realismo, l'Italia non si schiera nella guerra".Repubblica (p.4) intervista il ministro Di Maio che sul ruolo dell'Italia in quei territori dice: "Dobbiamo recuperare, non lo nascondo, e dobbiamo farlo con un approccio concreto e più realistico della situazione sul terreno". Poi parla dell'incontro con Sarraj: "Quando l'ho incontrato martedì mi ha detto che sono pronti a fare dei passi in avanti, se a farli è anche la controparte. Ad Haftar ho chiesto lo stesso e conto di rivederlo prossimamente a Roma". Il ministro degli Esteri parla della possibile soluzione al problema: "L'unica soluzione alla crisi è politica e non può prescindere dal dialogo con tutte le parti. Non si tratta di equidistanza, ma di realpolitik. A Tripoli, come in Siria, si combatte per procura, Turchia e Russia sono coinvolte e noi italiani abbiamo perso terreno, serve un governo stabile per recuperarlo". Secondo la Stampa (p.10) la strategia di Di Maio sulla Libia prevede trattative insieme a Mosca ed Ankara, ipotizzando un'azione congiunta. Ma Erdogan insiste: "Siamo pronti ad inviare le truppe".
Libia, mediazione italiana: dialogo con turchi e russi, Haftar a gennaio a Roma (Messaggero p.10). Il nostro inviato speciale nel Paese africano sarà un politico. Si cerca di ottenere una tregua prima della conferenza di Berlino. Telefonata di Di Maio con il ministro di Ankara, la diplomazia si muove per avvicinare Tripoli e Bengasi.
Impeachment, la Camera vota la cacciata di Trump. (Corriere prima e p.2-3) Lui: "E' un assalto all'America". I dem sull'impeachment: non avevamo scelta. Ma il Senato è pronto a bloccare tutto a gennaio. La speaker democratica Pelosi: "Il presidente ha violato la Costituzione e ha abusato dei poteri del suo ufficio per ottenere un beneficio politico personale". Sempre il Corriere (p.4) ripercorre le tappe che hanno portato fino ad oggi: S ono due le accuse a Trump: «abuso di potere» e «ostruzione delle indagini del Congresso». Le Commissioni Intelligence e Affari giudiziari della Camera sono arrivate a queste conclusioni dopo tre mesi di audizioni. Il caso nasce con la telefonata del 25 luglio scorso in cui Trump chiedeva «un favore» al neopresidente ucraino Zelensky: riaprire l'inchiesta per corruzione sul figlio di Biden, candidato nelle primarie democratiche. Trump usò come leva il blocco di aiuti militari (400 milioni di dollari) destinati a Kiev. Il Senato però assolverà il presidente. Secondo il Fatto (p.19) Trump sotto impeachment, ma vede già la rielezione. Per il sondaggio Gallup il magnate ha guadagnato sei punti dall'inizio dell'inchiesta. Ma Trump non è Nixon, sottolinea il Giornale (p.13). Perché uscirà più forte dal processo-spettacolo. La procedura si trasformerà in un boomerang anti-dem. Già oggi guadagna nei sondaggi. Secondo il Messaggero (p.5) gli americani sono invece divisi nei sondaggi. Repubblica (p.3) parla di "trincea di un Paese spaccato", Donald uscirà comunque vincitore. Il procedimento non è che l'ultima prova della polarizzazione dell'America al Senato, però il copione a favore del presidente è già scritto.

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