Commentario del 01.10.2023

PRIME PAGINE
Conti pubblici, presentata la Nadef: "più deficit per il rilancio" (Corriere della Sera). Giorgetti: "Scelte difficili". Aiuti a famiglie e lavoratori (Giornale). Repubblica scrive: "Nadef, coperture virtuali". Manovra, incubo debito: "La situazione è delicata" (Stampa). Fubini sul Corriere della Sera si concentra sul taglio del debito che serve: 10%.
Italia-Politica. Il ministro Lollobrigida al Corriere della Sera: "Macchè tecnici, dopo di noi soltanto le urne". Migranti, duello giudici-governo (Messaggero). I giudici bocciano il decreto migranti. Il governo ricorre (Corriere della Sera). "I magistrati ci riprovano" titola il Giornale. Libero lancia l'affondo: "Scafisti in toga". Il Fatto Quotidiano però titola: scrivono le leggi con i piedi e danno la colpa ai giudici. Verso le Europee, Messaggero segnala le manovre di Ppe e Macron per portare Meloni nella maggioranza.
Esteri-Germania. Ong e sbarchi, Scholz stoppa la sua ministra (Corriere della Sera). Amato a Repubblica: "L'Europa riconosca i rifugiati per fame e carestia".
Esteri-Ucraina. La follia imperialista dello Zar e la "festa della riunificazione" (Stampa).

ECONOMIA
Inviata al Parlamento la Nadef: il dettaglio sul documento alla base della prossima manovra su tutti i quotidiani. 23 miliardi di disavanzo fino al 2025, con il ministro Giorgetti che nella relazione di accompagnamento ha chieso l'autorizzazione a fare altro disavanzo. Una prima tranche da 3,2 miliardi servirà già da quest'anno per coprire l'indicizzazione delle pensioni e il rinnovo del contratto degli statali. "Situazione delicata, ammette Giorgetti, servono scelte difficili". Cuneo e flat tax in salvo, scrive il Giornale pagina 6. Per la Stampa pagina 2 la riforma dell'Irpef sarebbe a rischio. Per le coperture, attesi 20 miliardi dalle privatizzazioni: la vendita di Montepaschi di Siena, segnala il Giornale pagina 6, è in cima alla lista. Repubblica, in prima e pagina 2, attacca: tra maxi privatizzazioni e crescita, le coperture della manovra sono virtuali. Cresce inoltre il pressing del Tesoro sui ministeri: risparmiate 2 miliardi. Cottarelli al QN pagina 5: "Sbagliato alzare il deficit, meglio tagliare gli sprechi". Landini a Repubblica pagina 4 attacca: "Questa manovra non ha il coraggio che serve al Paese. Si sventolano pannicelli caldi ma a apagare sono sempre i soliti noti: dipendenti e pensionati". Ma il sottosegretario Freni al Corriere della Sera pagina 2 dice: "Abbiamo le idee chiare, non faremo una manovra minestrone: aiuti alle famiglie e ai redditi medio-bassi. Il deficit? Tutti vorremmo evitarne di ricorrervi, ma tutti i governi ne hanno fatto uso". Poi il viceministro sottolinea come "i nuovi obiettivi fissati assicurano la progressiva riduzione dell'indebitamento netto strutturale". Fabrizio Goria sulla Stampa, in prima e p.4, agita però l'incubo debito: il costo degli interessi sul bilancio statale corre oltre quota 100 miliardi l'anno. Per l'agenzia Moody's le prospettive sono negative e il rating dei titoli a è a rischio "junk". Ora, evidenzia Gori, torna la paura dell'autonno 2011. Fubini sul Corriere della sera in prima e p.3 evidenzia la necessità di stabilizzare il debito, visto che l'anno prossimo si toccherà quota 3mila miliardi e il peso degli interessi salirà a 3 miliardi, il doppio rispetto al 2020. Per mantenere gli impegni, scrive Fubini, bisognerebbe ridurre di 88 miliardi le uscite nel 2026.

POLITICA
Ipotesi governo tecnico, Meloni al contrattacco: "Vogliono logorarci con questa boutade". Per il Giornale pagina 8 lo scenario è imprababile perchè FdI richiederebbe il voto, Schein avrebbe il problema Conte e Salvini è già scottato dal periodo Draghi. Il Fatto Quotidiano pagina 6 parla di "complotto" della stampa padrona che tifa per i tecnici. Il ministro Lollobrigida, intervistato dal Corriere della sera in prima e pagina 5, conferma: "Dopo quello Meloni ci saranno le elezioni: FdI, che in Parlamento è decisivo, non convergerà mai su alcun governo tecnico. I tifosi della crisi anticipata sono scesi in campo dal giorno dopo il nostro insediamento". L'editoriale di Giannini sulla Stampa, in prima e p.27: anche noi siamo convinti che i governi tecnici siano una stortura democratica e che la via maestra nella scelta di chi deve governare l'Italia sia il voto del popolo sovrano. Ma – avverte Giannini – per evitare nuovi 'stati d'eccezione' non bastano gli esorcismi: bisogna governare bene. L'ex premier Dini alla Stampa pagina 9: "Questo governo mina la credibilità dell'Italia, ma non vedo altre maggioranze".
Migranti, duello giudici-governo. Messaggero in apertura e tutti i quotidiani segnalano lo stop del giudice al decreto del governo. Il tribunale di Catania non conferma i provvedimenti di fermo per tre migranti tunisini, bocciando il dl dell'esecutivo che dispone il trattenimento dei richiedeni ailo e il versamento di una cauzione per tornare in libertà. Il Viminale annuncia ricorso. Per il Giornale, in apertura, è un nuovo attacco a Palazzo Chigi, con i magistrati che ci provano. "I giudici aprono le porte ai migranti" titola Libero, lanciando un pesante affondo contro gli "scafisti in toga".
Fratelli d'Italia, Repubblica pagina 11 sottolinea il flop di iscritti: comincia in salita il 'regno' di Arianna alla guida del partito. Intanto, Ppe e Macron spingono per avere Meloni in maggioranza alle prossime europee: premier corteggiata da entrambe le parti, segnala il Messaggero pagina 7.

ESTERI
Nuovo scontro Italia-Germania sui migranti. Il cancelliere tedesco Scholz: "Non possiamo accoglierne altri", riportano Corriere della sera pagina 10 e altri. A Berlino intanto è polemica tra Scholz e la ministra Baerbock, il cui attivismo è stato stoppato dal Cancelliere per via dei fondi alle navi umanitarie dei veti alle regole anti-sbarchi. Per Paragone su Libero pagina 10 quelli tedeschi sono calcoli elettorali per farsi belli con l'accoglienza a spese dell'Italia.
Ucraina, Zelensky spinge per rendere il Paese un hub internazionale degli armamenti: Repubblica pagina 15 e tutti i quotidiani sottolineano il piano del numero ino di Kiev, che ha promosso l'iniziativa in un fiera di settore. Zelensky vuole che le armi occidentali siano "made in Kiev" scrive il Corriere della Sera pagina 11. La Russia intanto investe un terzo del Pil nella Difesa. Putin celebra la 'riunificazione' di 4 regioni ucraine a un anno dai referendum, scrive la Stampa pagina 16 parlando dei 'sogni imperiali' del Cremlino, con Medvedev che annuncia il ritorno di altri territori alla Russia, anche se l'esercito sul campo è in difficoltà.
Elezioni in Slovacchia, negli exit poll sono avanti gli europeisti sui filo-russi di Fico, segnalano Messaggero pagina 8 e tutti. Simecka però potrebbe non avere i numeri per governare.
Kaos in Kosovo, Belgrado ammassa le truppe al confine e il presidente serbo Vucic dice: "Non vogliamo la guerra". Ma in Kosovo temono l'invasione, con il governo di Pristina che chiede di smilitarizzare le 48 basi operative del fronte, riporta Repubblica 14. Anche gli Usa mettono in guardia la Serbia: "Via le truppe dal confine", sottolinea la Stampa pagina 17. La presidente kosovara, Osmani, a Repubblica spiega: "Belgrado ha sempre avuto rivendicazioni territoriali, ora vuole usare il modello di Putin per un'annessione in stile Crimea, ma non lo permetteremo. Lavoriamo con la Nato per difendere la nostra libertà: la Serbia deve sapere che affronterà un popolo pronto a difendere la sua libertà ad ogni costo".

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