Commentario 2 ottobre 2023

PRIME PAGINE

Salta la detassazione delle tredicesime Migranti, Crosetto e Tajani contro Berlino (Corriere della sera). Caccia a dieci miliardi (Repubblica). Tajani: "Inevitabile fare debito" (Stampa). Inflazione, l'accusa del Mef "Colpa della corsa ai profitti" (Messaggero). I segreti della toga pro-Ong (Giornale). Berlino salva africani coi confini degli altri (Libero). Il doppio volto dell'Europa (Tempo). Urso: il patto sui prezzi aiuta i redditi bassi (QN). Schlein al capolinea nel Pd Ora si scommette su Nardella (Tempo). Concordato preventivo per le partite Iva: così il Fisco tutor avvia la caccia ai dati (Sole 24 Ore). Tra Fedez e Corona pasticcio TeleMeloni (Stampa).

Esteri – La Slovacchia si consegna al filorusso Fico Imbarazzo del Pse (Repubblica). Opposizione polacca (Stampa). Usa, Slovacchia, Polonia & C. Il fronte pro Kiev perde i pezzi (Fatto quotidiano). Timori per gli aiuti a Kiev (Corriere della sera).  Occhio, mezza Ue è stanca di aiutare Kiev (Giornale). Spade e molotov, è la faida tra i Sikh (Repubblica). Spagna, strage in discoteca L'ultimo audio tra le fiamme alla madre: muoio, ti amo (Corriere della sera).

ECONOMIA

In apertura di Repubblica la caccia del Governo Meloni ai dieci miliardi di euro che ancora mancano per coprire la Manovra: non bastano i 16 miliardi di deficit già previsti a coprire la Finanziaria ("inevitabili", ribadisce il ministro Tajani nell'intervista in apertura di La Stampa), più i tagli ai Ministeri e alla Sanità, ora c'è anche l'ansia per il giudizio delle agenzie di rating sul debito e della Commissione Europea. Nella stessa Nadef si parla di quattro elementi con relativi scenari che possono far scendere il Pil anche dello 0,6%. Nel retroscena del quotidiano il ministro Giorgetti però rassicura: "Se hanno letto la Nadef senza pregiudizi siamo tranquilli: i numeri rassicureranno mercati e agenzie". Anche il sottosegretario al Lavoro Durigon è ottimista su carovita e precariato: "Col quoziente familiare meno tasse per chi ha più figli. Con noi non ci sarà mai il salario minimo. Landini demagogico, il taglio del cuneo aiuta il lavoro povero". Sulla stessa scia il ministro Urso, che in apertura di Quotidiano Nazionale annuncia: "Il patto sui prezzi aiuta i redditi bassi: già 23mila aderenti al carrello tricolore. Nessun timore per il deficit, chi evoca esecutivi tecnici sappia che dopo Meloni ci sono solo le elezioni". Su quest'ultimo tema l'ex-ministro Tremonti spiega nell'intervista al Corriere della Sera (pagina 6): «Non c'è un grande complotto dell'alta finanza contro l'Italia, c'è piuttosto un grande debito dopo anni di finanza scriteriata: il governo ha una responsabilità enorme ma ha una grande forza parlamentare per poter esprimere le politiche necessarie». Sempre sul Corriere la Dataroom della Gabanelli fa focus sul miliardo di euro in multe costate all'Italia per non essersi adeguata alla normativa comunitaria in vari ambiti economici come smaltimento rifiuti e aiuti di Stato all'economia. Allarme Sanità, servizi bocciati in sette Regioni, evidenzia il Sole24Ore in prima: da Aosta alla Calabria livelli essenziali mancati anche dove la spesa è sopra media. A confronto i costi pro-capite con i risultati monitorati dai Lea: negli ospedali qualità alta a Trento e in Emilia-Romagna, ma uscite massime in Molise dove i risultati sono i peggiori d'Italia. Stesso tema su Repubblica, che a pagina 4 spiega come nelle previsioni del governo la spesa in rapporto del Pil sia destinata a scendere ancora al 6%, mentre Francia e Germania sono al 10. Stangata anche per le Regioni più efficienti, dove ormai per un'ecografia si attende un anno e anche la prevenzione rallenta.

POLITICA

Questione migranti in primo piano. Per il governo, riferisce il Messaggero (pagina 5) la decisione del tribunale di Catania di sconfessare il decreto sui rimpatri rapidi dei migranti irregolari non ha bisogno di "risposte politiche" ulteriori rispetto al ricorso già annunciato dal Viminale. "Finirà tutto come una bolla di sapone" sono infatti sicuri tra i fedelissimi della premier, perché "quella sentenza è soprattutto uno schiaffo al Quirinale". Intervistato dalla Stampa (pagina 13) il costituzionalista Azzariti invece dice: "La giudice di Catania ha rispettato lo stato di diritto. Una politica migratoria che non rispetta la dignità della persona è incongruente". Anche il  costituzionalista Lanchester (Corriere della sera pagina 9) dà ragione alla giudice: "Quei decreti non sono scritti bene", dice. Mentre il Giornale (pagina 2) evidenzia che dai suoi social emergono simpatie verso i "No border" e le solite Ong. Stessa linea su Libero (pagina 2), secondo cui la giudice in passato sarebbe stata vicina a Magistratura democratica, la corrente più politicizzata in assoluto e da sempre costola del Pci-Pds-Ds-Pd. In evidenza sul Messaggero (pagina 6) le grandi manovre dei partiti che inseguono un seggio Ue: cambi di casacca, divorzi e il gioco dei veti incrociati che allontana Conte e Schlein. Mentre il Tempo (pagina 5) sottolinea l'ennesima scissione del Pd e riferisce che sindaco di Firenze Nardella sarebbe pronto a prendere le redini. Intervistato dal Fatto quotidiano (pagina 6) il veterano dem Orlando dice: "Le correnti servono, altrimenti diventiamo un partito personale". Intanto in casa Forza Italia è tregua armata tra i forzisti (Repubblica pagina 8). Pace tra le correnti del partito anche secondo il Messaggero (pagina 7) con Ronzulli che sul palco di Paestum dice: "Non tradirò la fiducia di Antonio". Mentre il Corriere della sera (pagina 11) evidenzia la strategia di Forza Italia e le parole di Tajani che dice: "Avremo il 20% entro due anni". Sempre a pagina 11 del Corriere della sera l'intervista a Caldenda che dopo essere stato contestato della Marelli dice: "sono pronto a un confronto in tv con il leader Cgil". Sulla Stampa in evidenza l'incontro dei venti governatori a Torino (pagina 2). Tra le varie interviste, quella al presidente della Regione Piemonte che rassicura: "Le Regioni sono il motore del Paese non ci sono tagli ai fondi del Pnrr". Mentre il governatore dell'Emilia Romagna Emiliano avverte: "L'autonomia non sia disparità di diritti". Infine la nuova doppia bufera sulla Rai (Stampa pagina 14) dopo lo stop a Fedez dalla Fagnani mentre a Domenica In la Venier intervista Corona. Opposizioni e social attaccano: "Assurdo che un pregiudicato possa esprimersi a ruota libera su Domenica In e un artista venga censurato da Belve", si legge online.

ESTERI

Il filorusso Robert Fico riconquista Bratislava e festeggia al balcone del suo quartier generale cantando euforico per un successo atteso ma non scontato. Il suo partito, lo Smer, ha rastrellato il 23% dei consensi, staccando di 5 punti Slovacchia progressista (Corriere della Sera pagina 2 e tutti i quotidiani). Bratislava ha già svuotato il proprio arsenale bellico in favore di Kiev. È stata tra i primi Paesi, a pochi mesi dal conflitto scatenato dalla Russia, a fornire all'Ucraina caccia da combattimento, i MiG-29 di epoca sovietica, e un sistema di difesa aerea S-300. Ma le parole dell'ex premier slovacco Fico contro l'assistenza militare all'Ucraina, pronunciate in campagna elettorale e confermate all'indomani della vittoria, aprono uno scenario di incertezza sulle decisioni che l'Unione europea dovrà prendere all'unanimità, ma non dovrebbero avere un impatto sugli aiuti concreti che fornirà la Slovacchia (Corriere della Sera pagina 3). Secondo Fidanza di Fratelli d'Italia, è arrivato il momento di riflettere sul malessere che sta crescendo nei Paesi dell'Est mentre per Benifei del Pd, questa vittoria è una brutta notizia, "pronti a espellerlo dai socialisti Ue", dicono al Corriere della Sera a pagina 3. L'ex vicepremier slovacco Robert Kalinak parla a Repubblica a pagina 11: "Non c'è nessun anti-europeismo. Noi non siamo pro-russi, siamo pro-slovacchi - e aggiunge - l'Ucraina sta a Est, non può entrare nella Nato".  Brutte notizie per Zelensky dalla Slovacchia e dagli Stati Uniti. Il congresso americano – riportano il Corriere della Sera a pagina 4 e tutti i quotidiani – evita infatti lo shutdown, la paralisi amministrativa ma il provvedimento non prevede neanche un dollaro di finanziamento per l'esercito ucraino. Secondo il Ministro Tajani, intervistato da La Stampa a pagina 4, "è sbagliato non mandare le armi in Ucraina, inevitabile fare debito, agiremo sui salari. La Slovacchia? Non si devono creare spaccature nel fronte europeo, nessun complotto finanziario contro l'Italia e l'ipotesi di un governo tecnico non esiste".  Migranti, la pressione resta altissima, riportano il Corriere della Sera a pagina otto, Repubblica pagina otto e tutti. Scendono in campo i ministri Crosetto e Tajani contro la Germania e Berlino per gli aiuti di Stato alle Ong tedesche che salvano vite nel Mediterraneo: "Si cerca di bloccare l'immigrazione in una parte d'Europa e se ne agevola il trasporto in un'altra" attacca Crosetto "Scholz coerente e geniale" dice "manda i migranti da noi". Tajani dice di voler comprendere la posizione della Germania. Intanto in Polonia la rivoluzione delle donne in primo piano su La Stampa (pagina 17): i movimenti per i diritti scendono in piazza un milione a Varsavia con l'opposizione, Tusk: "Vogliamo un Paese tollerante", Morawiecki: "Non diventeremo Lampedusa". Ad Ankara sul Messaggero a pagina 9, nuovo attacco kamikaze, torna l'allarme terrorismo. Infine la cronaca con la strage in una discoteca in Spagna a causa di un incendio, almeno 13 i morti, su tutti i quotidiani.

 

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