Commentario del 08.10.2023

PRIME PAGINE
Israele sotto attacco (Messaggero). Israele in ostaggio (La Stampa). Attacco a Israele, è guerra (Corriere della Sera). Ancora guerra altra morte (Avvenire). La guerra mondiale a rate: ora tocca a Israele e Hamas (Fatto Quotidiano). Forza Israele (Giornale). Hamas attacca, Israele: "Guerra" Civili ostaggi e centinaia di morti (Sole24Ore). Fermiamo le bestie di Hamas (Libero). Un'altra guerra (QN). Israele colpito al cuore (Repubblica).  
Centomila sì al salario minimo (La Stampa). Una piazza di pace e di diritti (Avvenire). In duecentomila a Roma con la Cgil "È la piazza di chi paga le tasse" (Repubblica).
Spese legali pagate ai dirigenti Pa per sbloccare la "paura della firma" (Messaggero).
L'intervento del ministro Tajani sul Sole24Ore : Made in Italy globale diplomazia al lavoro. Il lavoro c'è, manca la voglia (Tempo).
Intervista al ministro Nordio su Libero che bacchetta la giudice: "Poteva ma non doveva manifestare". Un carabiniere dietro il video postato da Salvini contro la giudice (Repubblica).
Ecco la riforma del diritto penale fallimentare (Sole24Ore).

ECONOMIA
In primo piano la manovra da 22 miliardi: salta la detassazione degli aumenti in busta paga (Stampa pagina 14). Calderone deve rinunciare agli sgravi sui rinnovi contrattuali e il governo va a caccia di risorse per la sanità. Il Messaggero (pagina 11) parla di flat tax per i medici, mentre il Giornale (pagina 14) riferisce che con lo stop alle coop di gettonasti, gli ospedali temono il caos. Di decreti in retromarcia parla Paolo Baroni sulla Stampa (pagina 15), sottolineando che gli annunci di grandi svolte si sono trasformati in provvedimenti sgonfiati tra pressing delle lobby e dei partiti. Il Messaggero (pagina 11) evidenzia la norma per sbloccare le firme e premi legati al Pnrr per quanto riguarda i dirigenti della Pubblica amministrazione. Mentre sul fronte giustizia, per i 6 mila precari dell'Ufficio del processo contratti prorogati fino al 2026 (Messaggero pagina 11). La Stampa (pagina 14) sottolinea l'allarme delle banche d'affari con Citi che sconsiglia ai clienti di puntare sui titoli italiani. Mentre il Fatto quotidiano (in prima e pagine 8 e 9) sul Superbonus: dati positivi ma il governo li fa sparire. Salario minimo in evidenza su Repubblica (pagina 26) e Fatto quotidiano (pagina 8): al no del Cnel dopo la Cgil, si oppongono Uil e Usb. Su Avvenire (pagina7) l'intervista a Freni che dice: "Il deficit su per non soffocare il Paese" mentre Fornero sulla Stampa (in prima e pagina 31) sottolinea che è ora di dire basta alle scorciatoie come l'aumento sistematico del debito pubblico senza distinguere tra debito "buono" e debito "cattivo". Su Repubblica (pagina 17) il paniere del clima: dall'olio ai pomodori tutti gli aumenti per il meteo impazzito. Lavoro in evidenza sul Giornale (pagina 17): c'è ma senza Its non si trova. Mentre il Tempo (pagina 3) evidenzia i dati della Cgia di Mestre secondo cui dal 2017 la difficoltà di assunzione è più che raddoppiata. Sul Sole 24 Ore (pagina 6) l'intervento di Tajani che evidenzia come il made in Italy si confermi il motore di crescita dell'Italia nonostante il cambiamento non favorevole del contesto internazionale. Infine, sul Giornale (in prima e pagina 12) Tommaso Cerno parla dei fondi arabi che si mangeranno le nostre case.

POLITICA
Erano in 200mila ieri a piazza San Giovanni, alla manifestazione della Cgil che ha visto la presenza di oltre 100 associazioni. Una manifestazione che ha voluto rivendicare i diritti del cittadino, anche Schlein in corteo corteggia il popolo Cgil – riporta La Stampa a pagina 13 – "qui l'Italia è in lotta – dice la segretaria Dem - il Pd c'è", Conte assente. E Landini, nel suo intervento, ha invitato all'azione e all'unità e ha sottolineato: "è venuto il momento di introdurre un salario orario minimo, noi siamo quelli che pagano le tasse, basta con diseguaglianze", su tutti i quotidiani. Repubblica a pagina 15, riporta alcune testimonianze di chi ieri era a Roma alla manifestazione: dai disabili che lamentano la loro esclusione ad una sanità dimenticata fino al carrello vuoto e le morti sul lavoro. Il presidente di Libera, Don Ciotti parla a La Stampa a pagina 12: "Il centrosinistra vada oltre gli slogan, serve un progetto concreto per gli ultimi, i fragili e i precari". Il Messaggero a pagina 9, la definisce la piazza Cgil anti Nato con Elly defilata e Conte assente. Mentre Libero (pagina 13) scrive che Landini scippa il campo largo a Schlein, i sondaggi danno il Pd sotto al 19% mentre il sindacalista sfrutta il salario minimo e lo sciopero per accreditarsi. Secondo Calenda, intervistato dal Messaggero (pagina 9), "i sindacati sono responsabili dei salari bassi, basta populismi, troviamo soluzioni", dice il leader di Azione.
E si discute ancora sul video messo in rete, della giudice Apostolico risalente al 2018 (Corriere della Sera pagina 16 e tutti). Un carabiniere sostiene di essere lui l'autore del video e il responsabile della sua diffusione, dubbi sulla sua versione, ora rischia un'incriminazione e intanto spunta un altro filmato in cui la giudice discusse con agenti. Il sottosegretario alla Giustizia, Del Mastro a La Stampa (pagina 16) dice: "Le toghe si possono criticare, non sono degli ayatollah, nessun dossieraggio, intervenga il Csm. Il dibattito sulla provenienza del filmato è un'arma di distrazione di massa". Per Giovanni Maria Flick, intervistato da La Stampa a pagina 17, "la giudice non ha violato le regole, è incivile profilare i magistrati". "La giudice di Catania poteva manifestare ma non doveva – dice a Libero a pagina 11 il ministro Nordio - se tu partecipi a un evento pubblico, non puoi dire di essere stato spiato nella vita privata. E chi usa i social per divulgare le proprie opinioni non può certo appellarsi alla riservatezza. Faremo subito accertamenti".
Su Repubblica a pagina 19, il caso La Russa: da Paternò a Milano, la rete di La Russa tra affari e clientele, ombre sui suoi soci. L'inchiesta di Report si concentra sul paese di origine del presidente del Senato fino a risalire alle "fortune" politiche del padre Nino. Dubbi su un collaboratore che avrebbe chiesto aiuto alla 'ndrangheta.

ESTERI
In primo piano su tutti i quotidiani l'attacco a Israele da parte di Hamas. Missili sulle città, poi 300 miliziani islamici entrano nel Paese su camion, auto e ruspe. Oltre 250 morti, decine di rapiti. La risposta di Netanyahu: "Siamo in guerra ci vendicheremo". Un attacco inaspettato come cinquant'anni fa, sottolinea il Corriere della sera (pagina 2). Hamas ha realizzato un'operazione militare in grande stile dietro cui si vede la mano dell'Iran, sottolinea Quirico sulla Stampa (pagina 8). Di pista iraniana parla anche il Messaggero (in prima e pagina 7) evidenziando la strategia per sabotare gli accordi con gli arabi. Un colpo a Israele e l'altro ai sauditi, evidenzia Repubblica (pagina 7) che parla di doppio fronte degli amici dell'Iran. Intervistato dal Corriere della sera (in prima e pagina 13) il ministro Crosetto dice: L'intera area è instabile, la Russia potrebbe inserirsi". E sugli aiuti a Kiev: "non sono infiniti", ribadisce. Intanto è allarme in Italia (Stampa pagina 10 e tutti): intensificato il monitoraggio di obiettivi sensibili legati al mondo ebraico. Tra i pericoli di questa escalation, l'aumento del numero di migranti. Non ha dubbi Biden che si schiera al fianco di Israele (Repubblica pagina 10 e tutti): "Attacco terroristico, ha diritto a difendersi", dice. Nel suo editoriale sul Corriere della sera (in prima e pagina 28) Paolo Mieli sottolinea che stavolta è assai peggio di altre guerre, compresa quella del 1973. Mentre Molinari su Repubblica (in prima e pagina 31) evidenzia quelli che sono gli obiettivi del terrore. Di un assalto all'Occidente che ancora s'illude parla Sechi su Libero (in prima e pagina 9), mentre sul Giornale (in prima e pagina 5) Feltri auspica un vero sostegno non solo a parole. Intanto A Kiev i ranghi dell'esercito insistono: avanziamo lenti, ma avanziamo (Corriere della sera pagina 19). I diplomatici occidentali però temono il fronte "immobile" e Zelensky sulla stanchezza dei Paesi amici dice: "Così Putin si rafforza".
Questione migranti: sulla Stampa (pagina 19) l'intervista a Weber del Ppe che dice: Meloni ha ragione sulle Ong, Scholz sbaglia". Mentre il Messaggero (pagina 10) evidenzia le alleanze Ue con la premier che a Granada si è ritrovata schierata contro l'alleato polacco Morawiecki e contro il sovranista ungherese Orban ma accanto al socialista Olaf Scholz. Infine, pericolo estrema destra: il voto in Assia e Baviera un test per la Germania (Stampa pagina 21).

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