Commentario 9 ottobre 2023

PRIME PAGINE
Su tutte le prime dei quotidiani, gli echi dell'attacco a Israele avvenuto sabato. Massacro in Israele, scrive La Stampa. Si temono oltre 1000 morti e 100 ostaggi, di cui molti sono americani. Strage nel deserto: 260 ragazzi uccisi a un rave party. Per il Giornale, il titolo scelto ispirato all'opera di Oriana Fallaci è "La rabbia e l'orgoglio". Lo Stato d'Israele reagisce al suo 11 settembre, ma in Italia e in Europa c'è chi sta con i terroristi. Libero, invece, dice: basta dare soldi alle belve di Gaza. Appello della comunità ebraica italiana: il governo tagli tutti i rapporti. Per la Repubblica, il dramma degli ostaggi. Giovani, anziani, bambini. Il ricatto di Hamas sulle vite dei civili rastrellati nel sabato di terrore. Portaerei Usa verso il mediterraneo. Anche sul Sole 24 Ore l'apertura è sull'attacco a Israele e annuncia un colloquio Meloni-Netanyahu. E poi tensione sui mercati: l'attenzione è per i beni rifugio e petrolio. Per Fatto quotidiano, dopo la strage degli innocenti, Israele processa Netanyahu. Per Annunziata, su La Stampa, "adesso, il mondo che conosciamo è destinato alla dissoluzione", e per Mannocchi, "Hamas condanna Gaza a restare una prigione". Cambiando argomento, su Messaggero, una nuova legge per le adozioni, tempi rapidi e meno burocrazia. La proposta arriva alle Camere: si comincia dalle pratiche in Italia. Poi la polemica sulla giudice Apostolico, di cui esce un terzo video dove, secondo Libero, fa cori antifascisti. E intanto un collega libera altri sei stranieri, scrive il quotidiano milanese e Corriere della Sera. Sul quotidiano di via Solferino, gli insulti sessisti diretti a meloni al corteo della Cgil; la condanna di Landini. Per la rubrica Dataroom, sempre su Corriere: alluvione, Romagna senza rimborsi; di Fasano e Gabanelli.

ECONOMIA
Salario minimo in evidenza. Secondo il Cnel il salario minimo non s'ha da fare. (Stampa in prima e pagine 15-17) Meglio puntare "a valorizzare la via tradizionale", ossia la contrattazione collettiva. Parere che la responsabile lavoro del Pd Maria Cecilia Guerra giudica "un'occasione mancata" (Stampa pagina 17). Come sempre pagano i lavoratori più deboli, è il commento di Chiara Saraceno sulla Stampa (in prima e pagina 27). Mentre il Fatto quotidiano (pagina 13) sottolinea che i giudici della Cassazione confermano il diritto a un minimo contrattuale che garantisca un salario dignitoso di 9 euro orari mentre il Cnel propone solo di legare loro le mani, ignorando la Costituzione. E sul tema lavoro interviene il presidente Mattarella, che nella Giornata nazionale delle vittime dice: "Morire sul lavoro è uno scandalo inaccettabile per un Paese civile" (su tutti). Intanto il governatore di Bankitalia Visco, intervistato da Financial Times, riconosce che "il governo Meloni ha fatto meglio di quanto in molti si attendevano, ma dovrebbe riconoscere che gli investitori internazionali hanno legittime preoccupazioni" sul Paese (su tutti). Su Repubblica (pagina 19) l'intervista al ministro della Pa Zangrillo che dice: "Sui contratti rinnovi parziali dal 2024 precedenza alla Sanità". Sul Messaggero (pagina 11) taglio alle pensioni sopra i 2.100 euro: ora partono le cause. Sempre il Messaggero (pagina 11) evidenzia l'evasione di imposte e contributi per colf e badanti che arriva a quota 2,5 miliardi di euro. Intanto, sottolinea la Stampa (pagina 15) si va verso un nuovo rinvio per plastic e sugar tax con 650 milioni di minor gettito per la Manovra. Per Reichlin (Corriere della sera in prima e pagina 36) l'autunno economico si annuncia caldo: per l'Italia il rialzo dei tassi e il nervosismo dei mercati è molto costoso e rende stretto lo spazio di manovra per le politiche di bilancio. Mentre il Fatto quotidiano (in prima e pagina 12) evidenzia che con i rialzi dei tassi che affossano i bond è corsa a vendere. Inflazione in evidenza sul Sole 24 Ore (in prima e pagina 7): per gli italiani è il doppio del dato Istat. Rincari maggiori per alimentari, casa e trasporti. Sempre sul Sole 24 Ore (pagina 4) mercati globali tra nuovi rischi e corsa ai beni di rifugio. Mentre in prima e a pagina 13 il quotidiano di Confindustria parla dei bonus fiscali a rischio: taglio per oltre 200 mila contribuenti. Infine sul Corriere della sera (pagina 27) la rubrica Dataroom approfondisce la questione rimborsi in Romagna: a fronte di 8,5 miliardi di danni e della promessa del governo "risarciremo al 100%" i rimborsi arrivati finora sono 3.000 euro a famiglia per le prime necessità e zero alle aziende.

POLITICA
Migranti, c'è un'altra bocciatura al decreto, segnalano tutti i quotidiani: un altro giudice di Catania non conferma il trattenimento nel centro di accoglienza di Pozzallo di alcuni migranti tunisini. Dl Cutro ribocciato, scrive la Stampa pagina 12: caso fotocopia a quello della giudice Apostolico che ha fatto scattare lo scontro toghe-politica. Per il Giornale, pagina 12, è un nuovo assalto al governo. Intanto, spunta un terzo video che mostra la giudice Apostolico alla manifestazione pro-migranti: anche in questo caso è la Lega a pubblicare sui suoi canali social le immagini che ritraggono la magistrata battere le mani a ritmo degli slogan. Repubblica, pagina 21, segnala l'indagine in corso sul dossieraggio: la Procura si muove per fare chiarezza sulla diffusione delle immagini, pronta un'azione disciplinare nei confronti del carabiniere che le avrebbe fatte girare. "La giudice intonava cori in piazza" titola Libero pagina 13 mentre il ministro della Giustizia Nordio ricorda che "un magistrato che manifesta le sue posizioni politiche vulnera il principio dell'imparzialità". Repubblica pagina 12 riporta la frustrazione dei giudici, che lamentano la "gogna mediatica" nei loro confronti. "Un magistrato non va a manifestare, ma dico no a schedature postume" dice alla Stampa pagina 12 la vicepresidente dell'Anm, Alessandra Maddalena. "Ogni provvedimento scomodo, in questo modo, potrebbe essere indebolito" spiega la giudice napoletana. Anche il segretario generale dell'Anm, Salvatore Casciaro, interviene e al Corriere della sera pagina 16 dice: "Io alla manifestazione non sarei andato, anche l'apparenza di imparzialità è importante. Ma non vedo i presupposti per un'azione disciplinare, anche se mi crea inquietudine come si sia alzato il livello dello scontro". Sulla Stampa pagina 13 il sondaggio di Ghisleri mostra l'opinione degli italiani: il 46,2% boccia gli interventi della magistratura, il 32,7% lo approva. In generale, la maggioranza degli italiani condivide le misure messe in campo dal governo sul tema delle migrazione, considerato dal 57,1% dei cittadini un fatto strutturale ed epocale. Lo scontro tra governo e magistrati non modifica le intenzioni di voto, il sondaggio conferma Fratelli d'Italia al 28%, il salita dello 0,4%, il Pd al secondo posto con un leggero rialzo al 19,4%, il Movimento 5 Stelle in salita al 17%. Calo di 0,8 punti per la Lega al 9,6%, stabile Forza Italia.

ESTERI
L'attacco a Israele copre gran parte delle pagine dei quotidiani, con approfondimenti lunghissimi volti a decifrare una situazione complessa, provando a fare luce sulle prime conseguenze che di ora in ora diventano più tragiche. Uno su tutti quello di Annunziata su La Stampa in prima e a pagina 6, per la quale il mondo sta vivendo un periodo di grande instabilità geopolitica. Il recente conflitto tra Israele e Palestina, con il coinvolgimento dell'Iran, è solo un elemento di questa instabilità. Questo caos ha radici nel collasso dell'Impero Sovietico, che ha aperto spazi per nuovi attori regionali. Gli sforzi per creare nuove alleanze, come gli accordi di Abramo, hanno rivelato tensioni nascoste tra Israele, gli Stati Uniti e gli stati arabi sunniti, alimentando ulteriori tensioni. Allo stesso tempo, conflitti regionali come Nagorno-Karabakh e il conflitto tra Kosovo e Serbia hanno contribuito all'instabilità globale. Ma oltre a uno sguardo geopolitco di ampio spettro, la notizia che più rimbalza tra i giornali è la strage durante il rave party nel deserto, e gli ostaggi, e le loro foto. Nel massacro al rave, Noa è stata rapita insieme ad altri giovani da Hamas (scrive il Corriere della Sera, a pagina 9). I genitori sono disperati, cercano notizie. Sono stati rapiti oltre 750 ragazzi in vari luoghi di Israele. Si teme per chi è stato sequestrato in strada e nei kibbutz. Hamas non sta trattando al momento. Il numero dei morti ritrovati sul luogo del festival è di almeno 260. Polemici i titoli di Libero e Giornale, che riportano l'appello della comunità ebraica per porre fine ai finanziamenti a Hamas, con l'Italia che è uno dei principali donatori della Palestina. A pagina 7 de La Stampa l'intervista all'analista Avi Melamed che afferma che il piano di Hamas era noto all'intelligence, ma mancavano informazioni sui tempi dell'attacco. L'invasione della Striscia di Gaza è una decisione difficile, considerando la presenza di ostaggi nascosti nei tunnel. Si teme anche un'escalation con Hezbollah a nord, dato che le sue capacità superano quelle di Hamas e Jihad Islamica combinate. Intervistato dal Corriere della Sera (pagina 14) Tajani esprime ferma condanna per l'aggressione di Hamas su Israele e sottolinea il diritto di Israele a difendersi e la necessità di prevenire un'escalation del conflitto, riconoscendo il rischio di conseguenze incalcolabili nella regione. L'Italia si impegna per una soluzione diplomatica e una de-escalation, cercando il coinvolgimento di paesi arabi moderati come l'Egitto, la Giordania e l'Arabia Saudita nella mediazione. E su questo ultimo punto a parlare è Renzi, che ritiene l'Arabia Saudita come possibile chiave per le relazioni tra Israele e il mondo arabo, ma l'attacco di Hamas potrebbe rallentare questo processo. Intanto l'Ucraina teme che l'Occidente possa ridurre il sostegno a causa dell'attenzione data al conflitto mediorientale. Ci sono sospetti che la Russia potesse essere a conoscenza dell'operazione di Hamas. La perdita di centralità di Kiev nei media potrebbe influenzare la pressione sui governi. Gli ucraini sono preoccupati anche per un possibile coinvolgimento degli Stati Uniti nella difesa di Israele, che potrebbe portare a una riduzione degli aiuti a Kiev (Repubblica pagina 13).



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