Commentario del 01.11.2023

PRIME PAGINE
Gaza, bombe e scontri tra le case (Corriere della Sera). Gaza, strage
nel campo profughi (Messaggero). L'inferno di Jabalia (Repubblica).
Strage al campo profughi (Stampa). Allarme antisemitismo: "Non cediamo
alla paura". La ferocia di Hamas e Israele, ci sono 500 bambini uccisi
(L'Unità). Stelle di David sulle case, choc a Parigi (QN). Colpirne
cento (Manifesto). Avviso ai fan di Gaza Hamas ci minaccia (Libero).
Sangue nei campi profughi Usa in rivolta contro Biden (Fatto Quotidiano).
Pensioni, tagli, tasse: al lavoro sui fondi la manovra in Aula (Corriere
della Sera). Dai tagli ai Comuni al bonus spesa: ecco la Manovra
(Messaggero). Pensioni, il bluff di quota 103 (Stampa). Meloni va di corsa,
ma FI l'attende sulla manovra (Foglio). Prelievo sui c/c, vale 700 mln
(Italia Oggi).
L'Italia non cresce Pil a zero. L'allarme di Visco: attenzione al debito
(Repubblica). L'inflazione a ottobre scende all'1,8%, ma il prezzo è la
gelata sul Pil fermo a zero (Sole24Ore). Adesso è ufficiale, dopo un
anno di governo Meloni la crescita del Paese si è bloccata (Notizia). La
doppia frenata (Avvenire).
Fondazioni in campo su Tim (Italia Oggi).
Nubifragio a Milano, strade allagate, lite Comune-Regione (Corriere
della Sera).

ECONOMIA
L'inflazione scende all'1,8%, fermo il Pil. L'Istat indica un'economia
ferma nel terzo trimestre. La crescita è a zero (+0,7%), mentre
l'inflazione cala dal 5,3% di settembre all'1,8% di ottobre, dato che
non si registrava da luglio 2021. La drastica discesa del tasso di
inflazione su base annua si deve in gran parte all'andamento dei prezzi
dei beni energetici, riportano il Corriere della Sera a pagina 17 e
tutti i quotidiani. "L'inflazione frena, ma il Pil è fermo, l'economia
italiana è malata" spiega Mario Deaglio a La Stampa a pagina 14.
L'inflazione è tornata a livelli "normali" ma i vecchi rincari pesano
sulle famiglie riporta Avvenire a pagina 3. Secondo Giorgetti, sul
Sole24Ore a pagina 3, il debito si può ridurre evitando la recessione
globale. Per Manzocchi, nella sua analisi sul quotidiano economico a
pagina 3, in Europa servono politiche all'altezza degli investimenti.
L'ultimo monito del governatore Visco che lascia Bankitalia su
Repubblica a pagina 10 è: "Attenzione al debito". Su La Stampa a pagina
13, il cambio della guardia: Visco dice addio e arriva Fabio Panetta, ex
dg e membro del board Bce.
Intanto la "piccola" manovra da 21 miliardi è arrivata ieri in Senato su
Repubblica a pagina 13 e tutti. Blindata, inemendabile per volere della
premier Meloni. È un equilibrio molto delicato quello che regge la
manovra di Bilancio del 2024. "Sul debito è suonata la sveglia" dice il
ministro Giorgetti, spiegando "scelte difficili" (Corriere della Sera
pagina 16). La platea di chi può uscire nel 2024 con Quota 103 è solo di
17 mila unità. I pubblici che subiranno il ricalcolo con il contributivo
sono 31.500 nel 2024. Su La Stampa a pagina10 il grande bluff di quota
103, nel 2024 le uscite anticipate saranno solo per 17mila e anche Ape
Sociale e Opzione Donna sono per pochi, mentre a pagina 11, sempre sulle
pensioni, il quotidiano parla di salasso: gli interventi sono quasi
tutti peggiorativi per i lavoratori. "Una legge di Bilancio con molte
luci e alcune ombre", dice il segretario della Cisl Luigi Sbarra a
Repubblica a pagina 13 e a Libero a pagina 15, "siamo pronti alla piazza
con Cgil e Uil, cambiare sulle pensioni". Per Irene Tinagli (Dem),
intervistata da La Stampa a pagina 12, "è una Finanziaria elettorale,
pensano solo alle Europee" dice. Per Gusmeroli, responsabile fisco della
Lega, su Il Tempo a pagina 6, è una buona manovra, "ora al lavoro sulla
flat tax" dice. E nel testo ufficiale della manovra è confermata la
norma che consente l'accesso semplificato delle Entrate ai conti
correnti dei contribuenti debitori del fisco, su Italia Oggi in prima e
a pagina 25.  Sangalli di Confcommercio al Corriere della Sera a pagina
15 dice: "Bene su Irpef e tagli del cuneo, ma serve un intervento più
strutturale e nel 2024 bisogna attuare il Pnrr".  E di Pnrr parla Sabino
Cassese nella sua analisi sul Corriere della Sera a pagina 28
definendolo "un'occasione che, per ora, stiamo sfruttando. E torna il
bonus sulla spesa, sul Messaggero a pagina 3, rifinanziata con 600
milioni la social card.

POLITICA
Riforma costituzionale, manca ancora il via libera definitivo al testo
preparato dalla ministra Casellati in vista del Consiglio dei ministri
di venerdì. La Meloni già vuole modifiche, scrive Repubblica pagina 14.
La Stampa pagina 16 registra le perplessità della Meloni sulla norma
anti-ribaltone: sostituire un premier sfiduciato con un altro della
stessa maggioranza annacquerebbe la riforma, secondo Meloni, che invece
vorrebbe legare a doppio filo le sorti del premier e del Parlamento,
prevedendo il ritorno al voto in caso di sfiducia. Su questa proposta
manca però l'ok della Lega. Il capogruppo di Italia viva, Enrico Borghi,
al QN pagina 8 dice: "Bozza di riforma confusa, ma noi siamo favorevoli
all'elezione diretta del capo dell'esecutivo e non ci tiriamo indietro.
Bisogna però fare bene la riforma". Intanto, guardando ai numeri in
Parlamento, il sì di Italia viva al progetto di riforma costituzionale
non basta, il centrodestra non ha i due terzi e si potrebbe andare a
referendum.
Tommaso Labate sul Corriere della sera pagina 18 intervista Marta
Fascina: "Non ho superato il lutto. Con la morte di Berlusconi è il
mondo intero ad aver perso un uomo straordinario. Tornerò in Parlamento
per la legge di Bilancio".
Il QN a pagina 9 intervista invece Vincenzo De Luca: "Il Pd tace sulla
giustizia. Con Schlein non è cambiato niente, il Pd diventato ormai un
partito di tribù e correnti, lontano dal territorio e senza prospettiva
di governo".
Immigrazione, il Messaggero pagina 9 segnala i dati in calo di ottobre:
-24%, per la prima volta nel 2023 gli arrivi si riducono rispetto
all'anno precedente. "Primi effetti del patto con la Tunisia"
rivendicano dal governo. Dietro il calo ci sarebbe l'aumento dei
pattugliamenti via terra e la lotta agli scafisti.

ESTERI
Gaza, bombe sul campo profughi: a Jabalia l'attacco aereo israeliano su
una zona residenziale durante un'operazione sul terreno. Estratti 47
corpi, ma secondo Hamas l'attacco avrebbe provocato almeno 400 vittime.
Per l'esercito israeliano il bombardamento è stato necessario per
distruggere uno dei comandi dei miliziani di Hamas e far saltare in aria
i loro tunnel sotto il campo. Il Messaggero pagina 5 riporta le parole
dell'ex premier israeliano Ehud Barak: "Smonteremo Hamas un pezzo alla
volta, anche se avremo contro l'Occidente. Il nostro obiettivo è
eliminare la loro capacità militare. E questo si può ottenere solo con
operazioni di terra. Faremo di tutto per non colpire i civili, assicura,
ma anche i morti di Gaza sono a carico di Hamas". A Gaza, intanto, è
catastrofe sanitaria, segnala il Messaggero pagina 5: l'Egitto riapre il
valico di Rafa per assicurare le cure ai palestinesi feriti.
L'escalation degli attacchi israeliani a Gaza fa aumentare l'ostilità
dei vari gruppi estremisti arabi e aumentare il rischio di una guerra
regionale: ieri è entrato in scena il gruppo Ansarullah, che controlla
Sana'a, capitale dello Yemen e ampie parti del Paese, segnalano
Repubblica pagina 6 e altri. Le milizie filoiraniane in Siria e in Iraq
dal 7 ottobre hanno colpito 16 volte le basi americane. A Repubblica
pagina 6 parla Walid Jumblatt, leader dei drusi libanesi: "Cessate il
fuoco o rischia di esplodere tutto. Sono contrario a fare di questo
conflitto una guerra tra musulmani ed ebrei, la religione non c'entra
nulla". Stefanini sulla Stampa pagina 6 scrive: se il conflitto si
allarga, la faglia apertasi il 7 ottobre diventa uno spartiacque
geopolitico permanente. Sul quale sembrano fare affidamento Russia e
Cina. Si aspettano di coglierne i benefici: distrazione di Usa ed Europa
dalla guerra in Ucraina e rafforzamento politico e economico nel mondo
arabo. Mosca e Pechino non hanno bisogno di soffiare sul fuoco. Ci
pensano altri. Se fra questi c'è l'Iran, il rischio di guerra regionale
è altissimo. L'erede al trono in Iran, Reza Ciro Pahlavi, a Libero
pagina 8, dice: "Non miro alla corona, voglio la libertà del mio popolo.
Il regime totalitario iraniano gode del sostegno della Russia e della
Cina, ciò che emergerà da questo sodalizio determinerà il destino del
Medioriente". Le tensioni arrivano in Europa. Torna l'antisemitismo in
Francia: a Parigi case e negozi di ebrei sono stati marchiati con le
stelle della vergogna, riportano Stampa pagina 8 e tutti. Parigi teme la
spirale antisemita, scrive Repubblica pagina 8. Ma il fenomeno dilaga
anche in provincia, trovate svastiche e scritte ingiuriose. Francia tra
i due fuochi di islam e antisemitismo, titola il Giornale pagina 14.
Intanto, Hamas minaccia anche l'Italia, sottolinea Libero pagina 5: un
dirigente del gruppo terrorista accusa l'Italia di essersi schierata
dalla parte sbagliata. E a Roma si studia la stretta sui lupi solitari,
scrive il Messaggero pagina 8. In arrivo 400 militari nelle stazioni
italiane per aumentare la sicurezza. Allarme anche negli Stati Uniti:
secondo l'Fbi c'è il rischio di nuovi attentati. Secondo il Fatto
Quotidiano pagina 7 il caos mediorientale fa perdere gruppi di elettori
a Biden: per il 70% è troppo filo Israele.

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